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Arco (TN) - Wikipedia

Arco (TN)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Arco
[[Immagine:|300px|Panorama di Arco (TN)]]
Arco (TN) - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Trentino-Alto Adige
Provincia: stemma Trento
Coordinate: 45°55′0″N 10°53′0″E / 45.91667, 10.88333
Altitudine: 91 m s.l.m.
Superficie: 63 km²
Abitanti:
16.090 31-08-2007 (fonte Istat)
Densità: 255 ab./km²
Frazioni: Bolognano, Caneve, Ceole, Chiarano, Laghel, Linfano, Massone, Mogno, Padaro, Pratosaiano, San Giorgio d'Arco, San Giovanni al Monte, San Martino d'Oltresarca, Varignano, Vigne di Romarzolo, Vignole 
Comuni contigui: Lomaso, Dro, Villa Lagarina, Drena, Tenno, Riva del Garda, Ronzo-Chienis, Mori, Nago-Torbole
CAP: 38062
Pref. tel: 0464
Codice ISTAT: 022006
Codice catasto: A372 
Nome abitanti: arcensi 
Santo patrono: Sant'Anna 
Giorno festivo: 26 luglio 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Arco è un comune di 16.090 abitanti della provincia di Trento.

Fa parte del Comprensorio Alto Garda e Ledro.

Indice

[modifica] Geografia

Arco si trova a Nord della piana dell'Altogarda, la parte finale della valle del fiume Sarca, che sfocia di qui nel Lago di Garda. La posizione protetta dalle montagne e la vicinanza del lago di Garda, permette a questa zona di mantenere un clima particolarmente mite, che fa di questa città una stazione di soggiorno nota da secoli.

A nord di Arco, si trova la grotta di Patone, una grotta orizzontale, facilmente visitabile.

[modifica] Storia

Alcune testimonianze e studi sul territorio hanno potuto stabilire che durante il periodo del neolitico diverse popolazioni - di origine ancora oggi sconosciute - abitarono le zone della piana del fiume Sarca, fondando nell'età del Bronzo e in quella del Ferro nuovi insediamenti abitativi.

Nel XII secolo subì l'occupazione di una signoria proveniente dalla Baviera che riuscì a conquistare il castello, quest'ultimo forse eretto dall'imperatore Teodorico, ottenendo in seguito l'ufficiale investitura feudale di Arco dal vescovo di Trento Altemanno.

Arco fu quindi una delle località interessate dalle vicende umane e storiche che si svolsero tra il XI secolo e il XIII secolo e dalle numerose proprietà che videro protagonisti i vari componenti della famiglia degli Ezzelini. Proprietà che furono ampiamente accertate, censite e documentate dopo la loro definitiva sconfitta avvenuta nel 1260.

Nei secoli successivi il borgo - dopo essere stato più volte saccheggiato e incendiato - divenne dominio dei Visconti, degli Scaligeri e della Repubblica di Venezia. Seguì quindi l'annessione all'Impero austriaco e sarà solo dopo il termine della Prima guerra mondiale che diverrà parte integrante del Regno d'Italia.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Luoghi di interesse

Il Castello di Arco
Il Castello di Arco

[modifica] Castelli

[modifica] Il castello di Arco

La città si sviluppa alle pendici di una rupe rocciosa dalla quale il magnifico castello medievale domina l'intera valle dell'Altogarda. Originariamente il castello fu in pratica un borgo fortificato difeso da possenti mura e da un buon sistema di avvistamento grazie alle torre presenti ai vari lati del nucleo. L'intero complesso era costituito dalle due torri Renghera, posta nella parte più alta della rupe, e Grande nonché diversi edifici quali il rondello delle prigioni, il laboratorio del fabbro, la cantina, il molino e tre cisterne.

Secondo alcune fonti la sua costruzione ebbe origine nel medioevo, eretto dagli stessi abitanti di Arco e solo in seguito divenne proprietà della nobile famiglia arcense che dominò queste terre. Il castello fu abbandonato nel corso del Settecento anche a seguito dell'assedio delle truppe francesi nell'estate del 1703 comandate dal generale d'oltralpe Luigi-Giuseppe di Vendôme.

Un accurato restauro nel 1986 e altri negli anni successivi, commissionati ed eseguiti dalla provincia autonoma di Trento e dal Comune di Arco, hanno permesso la scoperta e il recupero di alcuni cicli di affreschi raffiguranti cavalieri e dame di corte dell'epoca medievale.

Ancora oggi il castello di Arco richiama ogni anno migliaia di visitatori offrendo un panorama incantevole della zona e una visita tra suggestive rovine. Le abitazioni del centro storico, disposte appunto ad arco attorno alla rupe dell'antico castello danno secondo alcuni il nome alla cittadina, un'altra corrente di pensiero dice che il nome deriva dal latino Arx, arcis la rocca, appunto per la presenza di questa importante opera di fortificazione.

[modifica] Architetture religiose

[modifica] Santuario di Santa Maria delle Grazie

Il santuario e l'adiacente convento furono eretti tra il 1475 e il 1492 per volere del conte locale. Nei secoli successivi l'edificio subì diversi interventi di ristrutturazione, ma ancora oggi sono ben visibili nel chiostro le arcate a sesto ribassato e alcune colonne con capitelli lisci databili alla primaria costruzione quattrocentesca.

All'interno del santuario è conservata una statua in legno raffigurante la Vergine Maria risalente molto probabilmente al XV secolo.

[modifica] Collegiata dell'Assunta

La collegiata dell'Assunta
La collegiata dell'Assunta

Sita nella piazza principale della città i lavori di edificazione furono intrapresi nel 1613 sui resti di un'antica e precedente chiesa di origine romanica, affidando il progetto all'architetto trentino Giovanni Maria Filippi da Dasindo. I lavori, finanziati anche dalle diverse comunità della zona, si protrassero per alcuni decenni fino al 1630 quando dovettero essere interrotti a causa della violenta epidemia di peste che decimò - quasi tremila vittime - la comunità arcense. La collegiata fu ufficialmente consacrata il 15 maggio del 1671.

All'interno della collegiata - ad unica navata - vi è presente una statua marmorea dedicata all'Assunta, forse opera dello scultore Gabriele Cagliari di Verona. Tra gli altari presenti, di cui cinque sono opera di Domenico Rossi, il quarto sulla destra è intitolato al Santissimo Sacramento - chiuso da una cancellata in ferro ed ottone - mentre il secondo altare di sinistra è dedicato alla Maria Maddalena scolpito dai fratelli Cristoforo e Sebastiano Benedetti di Castione.

Sopra il primo altare di sinistra è presente una pala raffigurante la Madonna con il Bambino Gesù, due angeli e san Michele Arcangelo attribuita a Felice Brusasorzi. La cantoria in legno è opera di Giacomo Benedetti di Desenzano del Garda, ultimata nel 1731.

Adiacente il presbiterio sono collocati i due ingressi nel pavimento che conducono ad un sepolcro sotterraneo dove in passato venivano sepolti i canonici della collegiata e i conti locali. Negli ultimi anni del XIX secolo qui fu sepolta - provvisoriamente - la salma di Francesco II delle Due Sicilie, l'ultimo monarca del Regno di Napoli, morto ad Arco nel 1894.

[modifica] Chiesa San Trinità

Chiesa San Trinità
Chiesa San Trinità

Chiesa tedesca della Comunità Evangelica Luterana di Merano.

[modifica] Chiesa di sant'Apollinare

La chiesetta è di origine romanica ed è situata nella frazione di Prabi. La facciata e gli esterni furono affrescati tra il XV e il XVI secolo, mentre l'interno accoglie pregevoli affreschi del Trecento.

[modifica] Chiesa di san Martino

Situata in località San Martino la chiesa fu completamente ricostruita nel corso del Cinquecento e al suo interno sono presente diversi cicli di affreschi del periodo rinascimentale italiano.

[modifica] Chiesa di San Rocco

Sita nella frazione di Caneve la sua costruzione è risalente al XIV secolo.

[modifica] Palazzi

Scorcio della cittadina
Scorcio della cittadina

[modifica] Palazzo Marchetti

L'edificio, originariamente denominato Palazzo di San Pietro, è risalente al Cinquecento ed è situato sul lato est della Collegiata dell'Assunta. Il palazzo fu di proprietà dei conti di Arco fino alla metà del XIX secolo quando fu ceduto a Saverio Marchetti, giudice originario di Bolbeno.

All'interno del palazzo sono presenti diversi cicli di affreschi di epoche e pittori differenti, mentre all'ingresso sud dell'edificio nobiliare è ben visibile un portale attribuito al pittore e scultore Giulio Romano di Roma.

[modifica] Palazzo dei Panni

La costruzione è risalente agli ultimi decenni del XVII secolo e la sua edificazione fu voluta dal conte Gianbattista d'Arco; la forte testimonianza della nobile famiglia arcense è ancora oggi visibile sul portale dove campeggia lo stemma nobiliare del ramo di Andrea.

Verso la fine del XVIII secolo l'edificio fu acquistato da Giovanni Battista Marosi, sacerdote di Bolognano, che trasformò la struttura in un lanificio da cui trarrebbe la denominazione dei Panni. La scelta di convertire il palazzo nobiliare in una piccola industria della lana fu voluta dal sacerdote per fronteggiare la forte crisi della disoccupazione e della miseria che imperversava nel paese.

Il lanificio fu in attività per alcuni anni e una volta chiuso divenne, per tutto l'Ottocento, sede negli anni a seguire di diversi enti comunali quali caserma dei pompieri, asilo infantile e teatro cittadino. Agli inizi del XX secolo lo stabile ospitò diversi ragazzi dell'Istituto della Provvidenza e con l'avvento del Fascismo mutò la denominazione in Palazzo del Littorio.

Oggi il palazzo - che ha assunto l'antica denominazione - è sede della Biblioteca Civica Bruno Emmert, bibliofilo di Arco, e dell'Atelier Giovanni Segantini. Proprio al Segantini è dedicata la scultura nel cortile interno del palazzo ad opera dello scultore locale Renato Ischia. Le sale dell'atelier vengono oggi adibite dal Comune di Arco come sede per convegni culturali e mostre di interesse artistiche e storiche.

[modifica] Natura

Panorama del centro storico, sullo sfondo il castello
Panorama del centro storico, sullo sfondo il castello

[modifica] Arboreto di Arco

L'arboreto è un'area inserita nel precedente Parco Arciducale voluto dall'Arciduca Alberto D'Asburgo, quest'ultimo cugino di Francesco Giuseppe I d'Asburgo e che stabilì la propria residenza ad Arco nel 1872 erigendo la Villa Arciducale, ed esteso per un ettaro.

Il progetto per la realizzazione dell'orto botanico fu affidato negli anni sessanta del Novecento a Walter Larcher, professore di botanica dell'Università di Innsbruck.

L'arboreto, ricco di specie arboree e arbustive, accrebbe maggiore valore culturale e scientifico dopo il 1992 quando il Museo Tridentino di Scienza Naturali di Trento avviò diversi progetti di rivalutazione dell'intera area botanica; i lavori vengono avviati nel 1993 a cura del Servizio Ripristino e Valorizzazione Ambientale della provincia autonoma di Trento. Sempre nello stesso anno nuovi accordi tra il Comune di Arco e il museo di Trento fan sì che l'arboreto diventi sede distaccata del museo stesso.

Le specie vegetali conservate sono all'incirca 150 e provenienti da diverse zone geografiche quali Europa meridionale e centrale, Asia orientale, Americhe e regioni africane.

[modifica] Cultura

[modifica] Manifestazioni

  • Castelfesta il terzo fine settimana di luglio
  • Carnevale Asburgico la settimana di Carnevale
  • Mercatino di Natale da fine novembre a Natale

[modifica] Feste, fiere e sagre

[modifica] Personalità legate ad Arco

Arco ha dato i natali a:

Visse nel convento delle Serve di Maria di Arco, suor Maria Arcangela Biondini, morta nel 1712.

Vi morì, nel 1894, Francesco II di Borbone, ultimo re del Regno delle Due Sicilie (1859-1861)

[modifica] Economia

I resti del castello arcense
I resti del castello arcense

La principale risorsa economica del comune è l'attività legata al turismo.

[modifica] Sport

L'Alto Garda è una delle migliori palestre di vela a livello mondiale. Numerose federazioni intenazionali e società scelgono la cornice del sommolago per impostare le campagne d'allenamento preolimpiche e non. Il sodalizio sportivo Circolo Vela Arco dal novembre 2007 è diventato centro federale zonale, una scelta logistica degna di nota che lega sempre piu la città alla pratica di questo sport. Il gruppo agonistico locale è impegnato annualmente in competizioni in Italia ed all’estero per far conoscere i colori del Circolo Vela Arco. La società promuove l'attività velica attraverso corsi per adulti e bambini, in collaborazione con il comune dedica agevolazioni ai giovani arcensi per la partecipazione ai corsi estivi .

Il 2 giugno 2001 la 14^ tappa del Giro d'Italia 2001 si è conclusa ad Arco con la vittoria del colombiano Carlos Contreras Caño.

Arco possiede delle ottime palestre di roccia, naturali ed artificiali. Da oltre due decenni è la capitale mondiale del free-climbing. Ogni anno nel mese di settembre si tiene il Rock Master, competizione sportiva di arrampicata che richiama ogni anno atleti provenienti da tutto il mondo per contendersi il titolo di mondiale di Rock Master.

Inoltre si svolge nel mese di luglio la Bolognano-Velo,gara di corsa in montagna dove prendono parte i migliori top runner mondiali.

La locale sezione del C.A.I. - S.A.T. (Società Alpinisti Tridentini SAT Sezione di Arco di Arco ) cura la segnaletica e la manutenzione di circa 110 Km di sentieri montani su cui si inerpicano numerosi escursionisti.

La città è un centro molto apprezzato anche dagli amanti della Mountain bike. La zona circostante offre innumerevoli possibilità per praticare questo sport, rispettando la normativa esistente. Alcuni di questi sentieri sono severamente vietati alle mountain bike.

La squadra di calcio locale è l'Unione Sportiva Arco, mentre quella cestistica è il GS Arcobasket. Nella frazione di Bolognano la squadra è la S.S. Stivo, e in quella di Vigne è la Baone.

Ad Arco è possibile praticare alcune arti marziali, tra cui Judo, KUNG-FU (Shaolin - Tai Chi Chuan), Yoseikan Budo, Taekwondo.

[modifica] Associazioni / Volontariato

L'attività di volontariato ad Arco è piuttosto vivace e molto varia.

Comitati ed associazioni lavorano per arricchire il territorio di servizi ed iniziative.

Società Alpinisti Tridentini sezione di Arco

A.D.A. Arco - l'Associazione Difesa Animali di Arco

Matricole del Garda

Nata nel 2003 questa associazione si occupa di studiare ed analizzare il fenomeno turistico del Garda Trentino in tutti i suo aspetti, economici , sociali, storici e dell' individuazione di sistemi turistici sostenibili.

Matricole del Garda, Arco (TN) - Matricole.org

[modifica] Amministrazione

Sindaco: Renato Veronesi (Lista Civica) dal 23/05/2005
Centralino del comune: 0464 583511
Email del comune: info@comune.arco.tn.it

[modifica] Gemellaggi

Arco è gemellata con:

Bandiera della Germania Schotten, Germania, dal 1960

Bandiera della Germania Bogen, Germania, dal 1983

Bandiera dell'Italia Roccella Ionica, Italia, dal 2007

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

Arco (TN) su DMoz (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Arco (TN)")


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