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Peschiera del Garda - Wikipedia

Peschiera del Garda

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Peschiera del Garda
[[Immagine:{{{panorama}}}|300px|Panorama di Peschiera del Garda]]
Peschiera del Garda - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Veneto
Provincia: stemma Verona
Coordinate: 45°26′0″N 10°41′0″E / 45.43333, 10.68333
Altitudine: 68 m s.l.m.
Superficie: 17,63 km²
Abitanti:
9.353 01-06-2007
Densità: 639,3 ab./km²
Frazioni: Broglie, Dolci, San Benedetto di Lugana 
Comuni contigui: Castelnuovo del Garda, Desenzano del Garda (BS), Ponti sul Mincio (MN), Pozzolengo (BS), Sirmione (BS), Valeggio sul Mincio
CAP: 37019, 37010
Pref. tel: 045
Codice ISTAT: 023059
Codice catasto: G489 
Nome abitanti: arilicensi 
Santo patrono: San Martino 
Giorno festivo: 11 novembre 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Peschiera del Garda è un comune di circa 10.000 abitanti della provincia di Verona.

Indice

[modifica] Geografia

Immagine:Peschieraimboccoprincipalemincio.jpg
Imbocco principale del Mincio

Peschiera del Garda si trova circa 25 chilometri ad ovest di Verona. Si affaccia a nord sul Lago di Garda ed è il comune più occidentale della Regione Veneto.

Da Peschiera esce l'emissario del lago di Garda, il Mincio. La costruzione della città murata di Peschiera circondata dalle acque ha modificato il percorso naturale del fiume. Per permettere la difesa della città, sono stati costruiti tre punti di uscita dal lago che si riuniscono a sud dell'abitato.

È inoltre punto d'inizio di una pista ciclabile lunga circa 40 chilometri, che la collega a Mantova e che costeggia il fiume per un lungo tratto del percorso, in un ambiente in cui si estende il Parco del Mincio.

La città dispone di un'importante stazione ferroviaria sulla linea Milano-Venezia e, fino al 1967, vi faceva capo anche la ferrovia per Mantova.

Peschiera è anche dotata di un casello autostradale sull'autostrada A4 ed è attraversata dalle strade regionali (ex statali) 11 Padana Superiore e 249 Gardesana Orientale.

Dal porto sono raggiungibili tramite battelli tutti i paesi del lago di Garda.

[modifica] Storia

[modifica] La preistoria

Grazie alla sua particolare collocazione geografica di collegamento tra l'area alpina e la pianura padana, Peschiera ha giocato nel corso della storia un ruolo di rilevante importanza. Già da allora l'area era al centro di scambi e commerci.
I primi insediamenti in quest'area sono datati intorno all'età del Bronzo, di cui rendono testimonianza alcuni siti palafitticoli e diversi reperti archeologici. Sono stati riconosciuti almeno sette villaggi palafitticoli, I due più importanti sono denominati Imboccatura del Mincio e Bacino Marina dove furono trovati in abbondanza materiali ceramici, andati persi quasi tutti, e in metallo. Il periodo del ritrovamento, dal 1851, fu in coincidenza del rinforzo dei bastioni da parte degli austriaci, come austriaci furono i primi rilievi fatti da Keller e dall'archeologo barone von Sacken.

Peschiera ha dato il nome ad un periodo cronologico recente dell'età del Bronzo: Peschiera-Zeit

[modifica] Da Roma al Medioevo

La città romana, dal nome di Arilica era situata nell'attuale centro storico ed era un vicus, soggetto come Verona alla tribù Poblilia, sulla via Gallica. Plinio il Vecchio, riguardo alla città, descrive l'abbondanza del pescato complice l'uscita dell'acqua dal lago verso il fiume Mincio.

Lacus est Italiae Benacus in Veronensi agro Mincium amnem tramittens, ad cuius emersus annuo tempore, Octobri fere mense, autumnali sidere, ut palam est, hiemato lacu, fluctibus glomeratae volvuntur in tantum mirabili multitudine ut in excipulis eius fluminis ob hoc ipsum fabricatis singularum milium reperiantur globi

Sembra che lo stemma comunale nasca proprio da queste condizioni favorevoli, due anguille d'argento con una stella d'oro. Nei pressi di Peschiera, verso Salionze, la tradizione riporta che il Papa Leone I abbia fermato Attila, senza armi, sul guado del Mincio nel 492 dopo una campagna di conquista e distruzione in cui fu rasa al suolo Aquileia. È attorno al VIII-IX secolo che Arilica cambiò nome in Peschiera. Pare che durante la catastrofica invasione degli Ungari, Peschiera abbia permesso allo sconfitto Berengario I di sopravvivere e riprendere il proprio ruolo.

Peschiera fu una delle località interessate dalle vicende umane e storiche che si svolsero tra il XI secolo e il XIII secolo e dalle numerose proprietà che videro protagonisti i vari componenti della famiglia degli Ezzelini. Proprietà che furono certosinamente accertate, censite e documentate dopo la loro definitiva sconfitta avvenuta nel 1260.

[modifica] Medioevo ed età moderna

Dopo di allora la città fu legata nei destini a filo doppio con Verona, nel 1262 con l'elezione a Capitano del Popolo del futuro Mastino I della Scala (Leonardino), Peschiera diventò un punto vitale per la Signoria Scaligera, con un breve intervallo iniziale con un dominio del sanguinario Ezzelino da Romano. Tantoché la fine della signoria fu frutto anche della caduta della città nel 1387 per mano di Gian Galeazzo Visconti signore di Milano e figlio di Regina della Scala. La Repubblica Veneta entrò in possesso di Peschiera nel 1440 per mano di Francesco Sforza allo al soldo di Venezia. La parte più importante delle mura furono erette a partire dal 1549 su progetto di Guidobaldo della Rovere, duca di Urbino, vi furono anche progetti di Michele Sammicheli e Anton Maria Lorgna. Peschiera ha la caratteristica di essere stata una città murata con la presenza stratificata di molti progetti fin dal VI secolo, un sistema di mura fra i più completi in Italia e con la caratteristica di aver mantenuto il suo essere circondata dall'acqua. Quello della città militare forniva aspetti diversi, le servitù militari sempre più pesanti strozzavano ed indirizzavano l'economia verso canali sempre più stretti, ne è prova una supplica del 1589:
tale e tanta è la penuria di vivere nella fortezza sopra Peschiera et così puochi sono gli negotii che a poco a poco gli abitanti abbandonano volontariamente I'habbitar in essa et vanno altrove per procurarsi commodamente il viver il che si vede anco con danno di vostra serenità, cosa che non succedaria quando si potesse fuori d'essa fortezza far mercato come di quel modo che si fa a Crema a Orzi Novi ed altri luoghi di fortezza...

[modifica] Età contemporanea

Nel 1815, al trattato di Vienna, passò all'Impero Austriaco. Entro così a far parte del poderoso sistema difensivo del quadrilatero. Fu conquistata dai piemontesi il 30 maggio 1848, ma passò all'Italia solo nel 1866 con il trattato di Praga, dopo la III guerra d'indipendenza. Il passagio all'Italia avvenne con una triangolazione, l'Austria cedette il Veneto alla Francia che subito lo passò all'Italia.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Luoghi d'interesse

[modifica] Chiese

Nel 1008 vi sono le prime tracce di una chiesa con la citazione di San Martino: De plebe S. Martini sita in vico Piscaria. Il Papa Eugenio III nel 1145 scrive in una bolla: Plebem de Piscaria cum capellis et decimis et piscationibus et dimidia curte. Nel 1454 è pieve parrocchiale con arciprete. L'attuale chiesa è stata costruita nel 1820-22 sul luogo di una precedente requisita da Napoleone Buonaparte nel 1796 per farne un magazzino militare e un ospedale. Fu abbattuta nel 1814 in quanto pericolante. Nel 1930-1933 la chiesa raggiunse l'assetto attuale. Nel 1937 l'interno fu affrescato dal pittore Pino Saoncella e nel 1966 vi fu un'ultima ristrutturazione.

  • Santuario della Madonna del Frassino

Il santuario ha tre aspetti importanti, quello religioso, quello artistico e quello storico. Fu eretto nel luogo dove il contadino Bartolomeo Broglia, aggredito da un serpente, avrebbe veduto materializzarsi una statuetta della Madonna l'11 maggio 1510 fra i rami di un frassino. Il contadino pregò la Madonna di salvarlo e subito il serpente si allontanò. Qualche giorno dopo la statua fu portata all'arciprete di Peschiera, ma durante la notte scomparse e fu ritrovata sullo stesso frassino dove il Broglia l'aveva vista l'undici maggio, e che ora è conservato all'interno del santuario. Poco più di un anno dopo, il 10 settembre 1511, il cattolico Roberto Stuard, figlio di Giacomo di Scozia e comandante generale delle truppe francesi, pose la prima pietra per erigere il Santuario. Vi fu subito un problema con i custodi del convento, e il consiglio di Peschiera chiamò i Padri Minori Francescani a sostituire i Servi di Maria già nel 1514, il 15 giugno. Una bolla di papa Leone X del 14 gennaio 1518 diede facoltà ai francescani di costruire un convento in clausura e di abitarvi in perpetuo. Si creò così un binomio fra i francescani e il santuario interrotto solo da Napoleone con l'esproprio delle Abazie.

La chiesa è ricca di opere d'arte, viene definita da alcuni una pinacoteca: sono presenti di Di Paolo Farinati due tele, La Natività e Madonna e Santi, dodici tele di Bertanza da Salò Misteri del Rosario e Santi, una di Zeno da Verona San Pietro e San Giovanni Battista e quattro tele di Muttoni il Giovane. Del Farinati, con l'aiuto dei figli Orazio e Cecilia sono gli affreschi interni presenti anche in ogni cappella. All'interno è notevole il coro in noce del 1652 voluto da fra Bartolomeo Speciani. All'esterno le lunette sono dipinte sempre da Muttoni il giovane


[modifica] Monumenti

  • Gli scavi romani

La parte ora scoperta è ridotta rispetto a quella iniziale del 1974. Nel 1981 fu interrata una parte meno interessante e fortemente mutata per successivi lavori rispetto all'impianto originale. Nella parte conservata e protetta, si riconosce sul lato nord un impianto di una casa che si affaccia su una corte selciata. Gli ambienti hanno pavimenti diversi: mosaico, battuto di scaglie di pietra e cocciopesto. Il cavedio interno è lastricato. La parte a sud delinea dei vani per cui è improbabile definirne l'utilizzo.

  • Laghetto del Frassino

È un piccolo lago, di origine glaciale, con una superficie di circa 80 ettari e una profondità massima di 15 metri, particolarmente importante dal punto di vista naturalistico per la varietà di specie animali e vegetali che si trovano sulle sue sponde. Per questo, nel 2000 l'Unione Europea l'ha inserito tra i siti di importanza comunitaria (SIC) e le zone a protezione speciale (ZPS). Tuttavia, gli imminenti lavori di realizzazione della linea ferroviaria TAV Milano-Venezia potranno mettere in seria difficoltà il mantenimento degli equilibri naturali dell'area, compresa tra la ferrovia e l'autostrada A4.

[modifica] Fortificazioni

Uno scorcio della fortificazione esterna di Peschiera al punto in cui il Lago di Garda confluisce nel fiume Mincio.
Uno scorcio della fortificazione esterna di Peschiera al punto in cui il Lago di Garda confluisce nel fiume Mincio.

[modifica] Il Personaggio

[modifica] Il Beato Andrea da Peschiera

Beato Andrea Grego da Peschiera - Peschiera, 1400 - Morbegno, 1485 (ordine dei Domenicani)

Ricorrenza liturgica 19 gennaio (altri santi del giorno: San Mario - San Bassiano)

Secondo fonti storiche Andrea fu discepolo di s. Antonino nel convento di S. Marco a Firenze. Terminato il periodo di apprendistato, venne mandato con lo scopo della predicazione in Valtellina. In questo luogo si prodigò in soccorso della povera gente con ogni sua energia e 45 anni di estenuante ed efficace ministero gli valsero l'appellativo di Apostolo della Valtellina. Il suo carisma era dovuto innanzitutto all'esercizio della penitenza, dell'umiltà e dell'obbedienza, mai venuta meno. Si dice affermasse frequentemente: "Un religioso obbediente è un religioso santo".


Il Beato Andrea da Peschiera fu vero esempio diFrate Predicatore, efficace in opere e in parole, dedicò la sua vita al bene delle anime, instancabile nell’evangelizzare intere borghi. Assunze l’Abito Domenicano presso il convento domenicano di Brescia e da quello si trasferì in quello di S. Marco in Firenze dove completò la sua formazione. Mandato nella Valtellina la cui fede vacillava, minacciata dall’eresia, per 45 anni ne fu la valida sentinella percorrendo le amene valli alpine, penitente e senza beni terreni, predicò con fervore la Vera Parola convertendo efficacemente migliaia di persone. Secondo la tradizione istallò nuove parrocchie e creò monasteri, eresse, nel 1475 (in realtà il convento esisteva già ma lui lo consolidò) il celebre convento di San Pietro Martire di Morbegno, che fu un vero baluardo contro l’eresia. In questa vita di sacrificio, di orazione, d’instancabili sforzi fisici, itellettuali e spirituali continuò fino alla alla veneranda età. Il suo corpo è ancor oggi molto venerato nella splendida Collegiata barocca di Morbegno, città dove trovò la morte il 19 gennaio 1485 nel convento di San Pietro Martire. Fu tumulato prima presso la chiesa dei domenicani di Morbegno dedicata ai SS. Antonio Abate e Marta poi dopo le soppressioni napoleoniche le sacre reliquie furono traslate solennemente nella Cappella di San Giuseppe nell'Insigne Collegiata di San Giovanni Battista sempre a Morbegno. Papa Pio VIII il 26 settembre 1820 ha confermato il suo culto; nel 1933 fu creata per ospitare le spoglie terrene una spledida urna in stile barocco e negli anni sessanta la maschera in cera che ne ricopre tuttora il volto. Nello scorso decennio la Collegiata morbegnese ha donato alla parocchia di Peschiera un insigne reliquia del Beato contenuta in un prezioso reliquiario settecentesco, oggi collocato nella nuova chiesa dedicata al beato sita in Peschiera.

[modifica] Cultura

[modifica] Manifestazioni

Data la sua natura turistica, Peschiera offre ai suoi ospiti diversi eventi soprattutto nel corso dell'estate. Tra i più importanti:


  • Artisti di strada

Esposizione di opere di pittori e scultori nel centro storico

  • Trofeo di vela città di Peschiera

Regata velica organizzata da Il comune assessorato alla cultura

  • Regata delle Bisse

Regata remiera organizzata dalla Lega Bisse del Garda.Tappa del campionato delle bisse, tradizionali imbarcazioni da voga alla veneta, che si tiene tra luglio ed agosto di ogni anno. L'imbarcazione vincitrice del campionato otterrà come trofeo la bandiera del lago.

  • Luganeggiando

Itinerario guidato in bicicletta e a piedi lungo le cantine di produzione del vino Lugana. La manifestazione è stata interrotta nel 2003, ma è stata organizzata dalla nuova Pro Loco per il 2007.

  • Ali su Peschiera

Manifestazione aerea, con la presenza di vari modelli di aeroplani, comprese le Frecce Tricolori

  • Palio delle mura

Gara di Voga veneta intorno alle mura della fortezza

  • Festa di San Martino

Patrono del paese, con spettacoli, stand gastronomici, l'osteria di Porta Brescia e lo spettacolo pirotecnico-musicale dell'incendio dei Voltoni

[modifica] Personaggi famosi

[modifica] Riferimenti letterari

Peschiera è ricordata da Dante nel ventesimo canto dell'Inferno dal 70° al 78° verso assieme al Mincio, esprimendo un concetto ripreso più volte nel definire Peschiera e le sue acque: Peschiera, dove il lago si fa fiume:

Siede Peschiera, bello e forte arnese
da fronteggiar Bresciani e Bergamaschi,
ove la riva ’ntorno più discese.
Ivi convien che tutto quanto caschi
ciò che ’n grembo a Benaco star non può,
e fassi fiume giù per verdi paschi.
Tosto che l'acqua a correr mette co,
non più Benaco, ma Mencio si chiama
fino a Governol, dove cade in Po

[modifica] Economia

L'economia di Peschiera è essenzialmente turistica. L'accoglienza turistica è basata su alberghi, campeggi e seconde case con una presenza annua di circa 800.000 persone/anno. Si stima che durante l'estate la popolazione di Peschiera più che raddoppi. L'attività agricola è incentrata sulla produzione del vino bianco Lugana (Lugana DOC, Lugana superiore e Lugana spumante), soprattutto nella zona occidentale del comune, al confine con la provincia di Brescia. Sono presenti attività industriali e commerciali.

Immagine:Peschiera città turistica.jpg
Scorcio del centro di Peschiera

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Umberto Chincarini (lista civica - ex senatore della Lega Nord: due legislature) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 045 6400600-045 6444700
Email del comune: info@comune.peschieradelgarda.vr.it

[modifica] Gemellaggi

Gemellaggio nel nome del lago e del turismo. Villa Carlos Paz è sul lago San Roque in provincia di Cordoba ed è una delle mete turistiche lacustri più importanti dell'Argentina.

[modifica] Patti d'amicizia

[modifica] Voci correlate

Lago del Frassino

Ferrovia Mantova-Peschiera del Garda

[modifica] Altri progetti


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