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San Giovanni Lupatoto - Wikipedia

San Giovanni Lupatoto

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San Giovanni Lupatoto
[[Immagine:{{{panorama}}}|300px|Panorama di San Giovanni Lupatoto]]
San Giovanni Lupatoto - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Veneto
Provincia: stemma Verona
Coordinate: 45°23′0″N 11°2′0″E / 45.38333, 11.03333
Altitudine: 42 m s.l.m.
Superficie: 18,94 km²
Abitanti:
22.910 01-06-2007
Densità: 1209 ab./km²
Frazioni: Raldon, Pozzo, Camacici 
Comuni contigui: Buttapietra, Oppeano, San Martino Buon Albergo, Verona, Zevio
CAP: 37057, 37050
Pref. tel: 045
Codice ISTAT: 023071
Codice catasto: H924 
Nome abitanti: lupatotini 
Santo patrono: San Giovanni Battista 
Giorno festivo: 24 giugno 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

San Giovanni Lupatoto è un comune di 22.910 abitanti della provincia di Verona.

Indice

[modifica] Geografia

San Giovanni Lupatoto dista 7 chilometri da Verona. Rispetto al capoluogo è in posizione sud est. È lambito dal fiume Adige.

[modifica] Etimologia

L'origine del nome è alquanto incerta ed esistono diverse ipotesi. Mentre San Giovanni fu aggiunto in seguito all'istituzione della parrocchia, il termine Lupatoto potrebbe derivare da:

Lupatotum, abbreviazione fonetica di lupiadtotum, originario nome latino di un accampamento romano durante l'occupazione dei territori lungo il tracciato della Via Claudia Augusta Padana, II Secolo a.C.
lupi ad totum, lupi dappertutto: anche in questo caso potrebbe risalire alla presenza di boschi selvatici infestati da lupi.
lucus totus, tutto bosco: nei primi secoli del medioevo il territorio limitrifo era selvatico e quindi sarebbero state presenti moltissime aree boschive.
lupia, un comune tipo di erba.

[modifica] Storia

[modifica] Preistoria

Nel XVIII secolo vennero effettuati diversi ritrovamenti fatti risalire dagli studiosi all' Età del ferro. Nella frazione Raldon, presso la località Ca' dei Frè furono ritrovati i resti di varie palafitte. Era questo il punto più a sud del Comune, sito presso i limiti dell'antica palude veronese. Di questi ritrovamenti non esiste più traccia in quanto andarono perduti nel corso del periodo napoleonico.

[modifica] Periodo romano

Il maggior evento di rilevo del periodo romano potrebbe risalire al 30 luglio dell'anno 652 dalla fondazione di Roma (101 a.C.). In tale data ebbe infatti luogo la celebre Battaglia dei Campi Raudii tra i Romani, comandati dai consoli Gaio Mario e Quinto Lutazio Catulo, e l'esercito dei Cimbri, condotti dal re Boiorige . L'esito, dopo fasi alterne, fu favorevole ai Romani. La battaglia fu estremamente sanguinosa; al termine i vincitori fecero circa sessantamila prigionieri e centomila morti tra le file Cimbre. Per molti storici veronesi (tra cui Scipione Maffei e Carlo Cipolla)il teatro di questo scontro non si trova nei pressi di Vercelli (come vuole la tradizione) ma nel territorio dsi San Giovanni Lupatoto, nella frazione di Raldon, in un area molto estesa che va da sud della frazione di Pozzo alla località Ponte dell'Ebreo, presso il limitrofo Comune di Oppeano. Da questo luogo derivò poi il nome della villa di Raldon attraverso vari passaggi intermedi (Raudium --> Raudion --> Raudon --> Raldon).
Sempre a Raldon, nelle terre di proprietà del Marchese Jacopo Muselli, furono rinvenute una necropoli ed una casa romana risalente al I secolo d.C. La necropoli, destinata alla tumulazione dei plebei, aveva come perimetro un quadrato delimitato approssimativamente dalle strade "che da Verona porta a Bovolone", "che da Raldon porta a Santa Maria di Zevio e quella "che da Pozzo porta a Vallese". Alcuni dei reperti provenienti dalla necropoli si possono vedere presso il Museo Archeologico del Teatro Romano di Verona: la maggior parte è però andata dispersa nel periodo napoleonico. La Casa Romana fu scoperta in località "Le Marchesane", nell'agro che si estende tra Raldon e le località di Pampaluna e Scajole (presso l'abitato di Pozzo). A noi è arrivato solo un disegno e la lista del materiale trovato, stilata personalmente dal Marchese Muselli.

[modifica] Periodo medioevale

È possibile trovare gia nel X secolo riferimenti documentati a varie località site nel territorio comunale: Raldon, Ca' di Fontana, Pozzo ed altre. Le citazioni sono riferite a documenti legati a transazioni di terreni. Risalgono però solo nei secoli seguenti i primi insediamenti certi. In un documento ufficiale del 1178 (designatio) si trovano citate le località: Allodium Sancti Georgii (località Sorio), via Paquariae (la Paquara), Sanctum Johannem ad lupum totum (attuale zona Ausetto), Hospitalis de formicha in sacho (nella frazione di Pozzo). Il 28 agosto 1233 d.C. è una data importante per la storia di San Giovanni. Sulla grande pianata detta della Paquara, situata a destra del fiume Adige, si svolse un grande raduno di popolo presieduto da Fra' Giovanni Da Schio. L'evento si concluse con la Pace di Paquara. Secondo documenti dell'epoca sulla riva lupatotina dell'Adige si riunirono più di 400.000 persone insieme a grandi personalità dell'epoca (vescovi e principi), provenienti dalla zona del Veronese, del Mantovano, dal Padovano. Ulteriori citazioni di varie località situate all'interno del comune sono reperibili nella designatio del 1251. Di rilievo è la lista del 1384 che elenca le "Ville" e delle "Case di Campagna" appartenenti al Comune di Verona e subordinate al Capitaniato di Zevio. Molte località della zona sono censite come "case di Campagna" : Ca' di Macici, Pozzo, Caprara, Ca' di Fontana, Raldon, ecc.... Risale al 1335 l'elevazione di San Giovanni Lupatoto a dignità di parrocchia. È infatti in quell'anno che la chiesa di San Giovanni Battista viene resa indipendente dalla parrocchia di San Pietro di Villafranca.

[modifica] Le signorie e Venezia

Nel 1405 Domenico Quintavalle viene investito da Francesco da Carrara, signore di Verona, del diritto feudale sul tutto il territorio che si estende dalla riva destra del fiume Adige fino alla zona di Sommacampagna ivi compreso il territorio di San Giovanni Lupatoto. Nello stesso anno (24 giugno) le truppe della Repubblica di Venezia entrano a Verona e cacciano il Carrara.
Il nuovo governo Veneziano di Verona, in uno dei suoi primi atti amministrativi, istituisce nel territorio della provincia i Vicariati. Tale istituzione ha come scopo di dare maggior autonomia amministrativa alla popolazione veronese. Il territorio di San Giovanni ricade nel Vicariato di Ca' di Campagna, soggetto ai Quintavalle. Le servitù feudali vengono successivamente riscattate pagando alla famiglia Morando, succeduta ai Quintavalle, 1400 ducati e fissando un canone annuo di 20 ducati. Nel 416 Ca' di Macici (attuale frazione di San Giovanni) diviene la sede del Vicariato di Ca' di Campagna. In quest'epoca il Vicariato si estende su quasi tutta la cosiddetta "Campanea Major Veronensis", ovvero tutta la zona sud di Verona dall'Adige a Sommacampagna. Nel 1572 il territorio della frazione di Raldon viene staccato dalla Pieve di San Pietro di Zevio e elevato al rango di Parrocchia intitolata a Santa Maria Maddalena. Pur rimanendo soggetta alla giurisdizione della Pieve di Zevio dal punto di vista ecclesiastico, amministrativamente fa però capo al vicariato di Ca' di Campagna. Nei secoli XVI e XVII vaste zone incolte vengono acquistate dalla borghesia nobile di Verona e Venezia. È questo un periodo di grande crescita demografica. Fra gli altri possiedono appezzamenti nel Comune le Famiglie Maffei, Bongiovanni, Mocenigo e Sagramoso. Risale alla fine del XVI la richiesta delle Famiglie Bongiovanni, Contarini e Mocenigo al Magistrato ai Beni Inculti di Venezia di poter incanalare l'cqua dell'Adige per irrigare e rendere produttive le loro proprietà. Tali canali chiamati Bocche di Sorio, vengono inaugurati la quarta domenica di quaresima. Ancora oggi in questa domenica dell'anno si festeggia la Festa delle Bocche per ricordare questo l'anniversario. Circa un secolo dopo anche la famiglia Sagramoso ottiene di incanalare l'acqua dell'Adige verso le sue proprietà. Le "Bocche" erano tre e si chiamavano: Bongiovanna, Contarina e Marchesa (o Sagramosa). Nel 1992 questi canali vengono unificati in un'unica derivazione. Nel 1630 più della metà della popolazione del Vicariato di Ca' di Campagna muore a causa della peste. Dagli archivi si registra che abitanti di San Giovanni Lupatoto passano, a causa dell'epidemia' da 577 a 271; quello delle frazioni Raldon Pozzo e Camacici scende da 324 a 163. Tutto il territorio del vicariato subisce poi saccheggi e distruzioni a causa delle scorrerie dei Lanzichenecchi, ma anche da parte di bande di briganti locali. Il territorio di San Giovanni Lupatoto viene però risparmiato, nella tradizione si attribuite alla Madonna dello Staffalo il merito di fermare le orde Lanzichenecche alle porte di San Giovanni. Nel luogo in cui si situa questo miracolo viene poi eretto dai lupatotini il Santuario della Madonna dello Staffalo dei Tedeschi, chiamato tradizionalmente "la Madonnina". Nel ottobre del 1630 la Granduchessa di Toscana si ferma a Raldon sulla strada verso Innsbruck dove si stava recando a far visita al fratello Imperatore del Sacro Romano Impero. Probabilmente questo indica che ormai la peste è finita. Lentamente la comunità lupatotina si riprende; all'epoca il territorio è diviso in due Comuni: la zona a nord a San Giovanni Lupatoto, quella a sud a Raldon. Nel 1818 gli Austriaci mettono mano alla suddivisione amministrativa. Il comune di Raldon, viene diviso in due lungo la strada che da Verona porta a Bovolone : la parte est (attuale località Ca' Bianca e Maffea) passo al Comune di Zevio, la parte ovest (Raldon,Pampaluna e Ca' di Frè) rimane a San Giovanni Lupatoto. Nella suddivisione probabilmente si tiene contro la posizione degli appezzamenti delle famiglie Bevilacqua Lazise e e Maffei per preservarne l'unitarietà. La località Pontoncello passa anch'essa a Zevio.

[modifica] Dal periodo Napoleonico ai giorni nostri

Durante il periodo napoleonico la storia del comune si intreccia con quella del Conte di Lillà, futuro Re di Francia con il nomr di Luigi XVIII. Questi nel 1794, in fuga dalla minaccia delle truppe rivoluzionarie francesi, trova rifugio presso i Conti Gazzola e soggiorna nelle loro proprietà di Verona e di Palazzina Sant'Andrea (località allora incorporata nel territorio di San Giovanni Lupatoto). Da questo esilio il Conte continua la sua attività politica mediante proclami e alleanze con i ribelli Vandeani. Quando l'esercito francese di Napoleone Bonaparte arriva in prossimità di Verona il Conte fugge e si rifugia prima nella Repubblica di Venezia e poi in Germania trovando asilo presso il Duca di Brunswick. All'inizio del XIX secolo anche il territorio di San Giovanni Lupatoto è coinvolto nella lotta tra Francia e Austria. In particolare il 5 aprile 1798 ha luogo la Battaglia del Magnano. In realtà il teatro principale dello scontro è l'omonima località sita nel Comune di Buttapietra, ma molti episodi si svolgono a Ca' Di David, Bovo, Raldon, Sorio e San Giovanni Lupatoto. Dopo la I Guerra d'Indipendenza (1848-1849) gli austriaci erigono nel territorio comunale il Forte Ca' Vecchia, nome con cui all'epoca è nota Corte Garofolo. La fortificazione fa parte delle importanti opere militari fatte costruire dagli austriaci attorno a Verona. Nel 1863 le opere militari si espandono con la costruzione di una ricovero per l'Artiglieria, edificio poi convertito in Caserma per la Cavalleria. Lo stazionamento dell'esercito Austriaco è molto oneroso per il Comune in quanto il mantenimento delle truppe è a completo carico della cittadinanza. Alla fine del 1866 il Veneto viene annesso al neonato Regno d'Italia. A San Giovanni Lupatoto viene nominato il primo Sindaco: il marchese Alfonso Zenetti. Tra le varie figure che si succedono alla guida dell'amministrazione comunale ricordiamo Vittorio Pasti, il quale rimanendo sindaco per quasi 19 anni detiene il record di longevità nell'incarico. Nel 1927, in pieno periodo fascista lo storico Comune di San Giovanni Lupatoto viene soppresso ed accorpato a Verona . Nel 1932 il Comune viene ripristinato ma la frazione di Palazzina Sant'Andrea rimane a Verona.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Luoghi d'interesse

[modifica] Chiese (Nel capoluogo)

  • Chiesa di San Giovanni Battista - (Parrocchiale) costruita nel 1772
  • Chiesa della Madonnina - costruita nel 1630
  • Chiesa del Buon Pastore (Parrocchiale) - costruita nel 1967

[modifica] Economia

Lo spirito imprenditoriale degli abitanti di San Giovanni Lupatoto sembra rimontare all'Ottocento: già da allora si fabbricavano a San Giovanni lastre di vetro e bottiglie in uno stabilimento ed un stabilimento per la trattatura della seta impiegante parecchie decine di operai.

Oggi sul territorio sono presenti molte aziende, ed il settore secondario è ben sviluppato, anche grazie alla vicinanza dell'autostrada A4. In agricoltura si segnala soprattutto la coltivazione di cereali.

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Fabrizio Zerman (centrodestra) dal 12/06/2007
Centralino del comune: 045 8290111
Email del comune: municipio@comunelupatoto.it

[modifica] Gemellaggi

Per approfondire, vedi la voce Sindaci di San Giovanni Lupatoto.


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