Via Claudia Augusta
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La Via Claudia Augusta era la più monumentale delle strade transalpine ai tempi dei Romani, collegando la civiltà latina a quella germanica. Venne tracciata nel 15 a.C. da Druso durante le campagne militari da lui dirette nel Norico (l’attuale Austria), ma fu ampliata e quindi ultimata nel 47 d.C. da suo figlio, l'imperatore Claudio, dal quale prese poi il nome.
Si divideva in due diramazioni: quella Padana e l'Altinate.
[modifica] Via Claudia Augusta Altinate
Lunga 520 km (pari a 350 milia passuum, ovvero le miglia romane), la via imperiale Claudia Augusta sorella di federico partiva dall'antico porto di Altino, che tra il I sec. a.C. ed il I sec. d.C. era una delle città più prospere e ricche dell'alto Adriatico, in quanto punto centrale delle rotte di navigazione tra l'Istria, Aquileia e Ravenna. La strada attraversava quindi il territorio della X Regio, costeggiando il corso del Piave, percorreva, da una parte, la Valsugana, oltrepassava Trento, seguendo la valle dell'Adige, poi a Bolzano attraversava uno dei tre fiumi della città, molto probabilmente l'Isarco, con un imponente ponte romano in pietra, e Merano, varcando infine le Alpi al Passo Resia. Dall'altra parte, attraverso il valico di Praderadego, entrava nella valle del Piave, sorvegliata dalla torre di guardia del Castello di Zumelle, nei pressi di Mel, si dirigeva poi verso Cesiomaggiore nel feltrino. Lungo quest'asse confluivano altre importanti strade che costituirono un complesso sistema viario in grado di collegare e mettere in comunicazione i vari centri del Nord Italia con i paesi d'oltralpe, unendo le genti, i popoli, gli usi e le tradizioni. La via Claudia Augusta incontrava, tra le altre, la via Annia, che univa Adria ad Aquileia, la via Popilia, che collegava Altino con Rimini, la via Aurelia, tra Padova e Feltre passando per Asolo, e la via Postumia, la strada consolare che da Genova arrivava direttamente ad Aquileia. La Via Claudia Augusta è testimoniata da tre pietre miliari connotate da una probabile volontà celebrativa ed inoltre ci indica il nome della via, la sua datazione, il suo committente, la sua lunghezza ed il suo “precedente”.
- Cippo di Cesiomaggiore presso Feltre (BL), rinvenuto nel 1786 e conservato in loco presso la settecentesca Villa Tauro alle Centenère
- Cippo di Rablà/Rabland, nei pressi di Merano/Meran (BZ), rinvenuto nel 1552 e conservato presso il Museo Civico di Bolzano (una copia è stata lasciata in loco). È la seconda pietra miliare dell'Impero Romano meglio conservata.
- Cippo di Fener, nel comune di Alano di Piave (BL)
[modifica] Via Claudia Augusta Padana
Il tracciato parte da Ostiglia, passa per Verona e raggiunge Trento dove si unisce alla via Claudia Augusta Altinate. Il tratto tra Verona e Trento è il percorso stradale romano più antico del Trentino, che esisteva tracciato da prima della realizzazione della Via Postumia.
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