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Monteforte d'Alpone - Wikipedia

Monteforte d'Alpone

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Monteforte d'Alpone
[[Immagine:{{{panorama}}}|300px|Panorama di Monteforte d'Alpone]]
Monteforte d'Alpone - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Veneto
Provincia: stemma Verona
Coordinate: 45°25′0″N 11°17′0″E / 45.41667, 11.28333
Altitudine: 38 m s.l.m.
Superficie: 20,4 km²
Abitanti:
8.190 01-06-2007
Densità: 401,4 ab./km²
Frazioni: Brognoligo, Costalunga e Sarmazza 
Comuni contigui: Gambellara (VI), Montecchia di Crosara, San Bonifacio, Soave
CAP: 37032
Pref. tel: 045
Codice ISTAT: 023050
Codice catasto: F508 
Nome abitanti: montefortiani 
Santo patrono: Sant'Antonio abate 
Giorno festivo: 17 gennaio 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Monteforte d'Alpone è un comune di 8.190 abitanti della provincia di Verona. È famoso per il vino Soave, la Montefortiana, il carnevale e l'alto campanile, divenuto il simbolo del paese.

Indice

[modifica] Geografia

Monteforte d'Alpone dista 25 chilometri da Verona. Rispetto al capoluogo si trova ad est, ed è posto allo sbocco della Val d'Alpone. Dal punto di vista ecclesiastico il Comune di Monteforte è suddiviso tra le diocesi di Verona (parrocchia di Monteforte) e di Vicenza (parrocchie di Brognoligo e Costalunga).

[modifica] Storia

Abitato fin dall'epoca preistorica, il paese prende il nome da un castello costruito forse prima dell'anno mille sul colle dove oggi si trova la chiesetta di Sant'Antonio Abate. Dopo aver appartenuto alla famiglia dei conti San Bonifacio, Monteforte nel 1207 fu ceduto dal Comune di Verona ai vescovi di Verona in cambio della giurisdizione su Legnago, Tregnago e altre località. Iniziò così il periodo più importante, quello del governo dei vescovi, che si concretizzò in un vicariato laicale col compito di esercitare la giustizia civile e di sovrintendere al buon ordine e all'amministrazione della comunità che durò ininterrotamente fino alla caduta della Repubblica Veneta, verso la fine del XVIII secolo. Nel 1811 Monteforte divenne capoluogo del Cantone VIII, aggregando Brognoligo e Costalunga che dal Duecento erano un Comune autonomo.

[modifica] Contrade

  • Rubian.

È la contrada più antica di Monteforte che conserva le caratteristiche tradizionali dell'architettura rurale spontanea. Si estende lungo i fianchi del colle di Sant'Antonio, dove attorno al Castello si sviluppò la comunità. La contrada presenta aspetti particolarmente suggestivi, con le case strette attorno a piccole corti, rustici cadenti, alte muraglie di sasso, magri orticelli, passaggi coperti e viottoli scavati nella roccia.

  • Drio Piassa
  • Praja
  • Sero
  • Madonnina

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Luoghi d'interesse

[modifica] Chiese

Fu eretta dai Vescovi verso la fine del '200 sulle rovine del castello (e con materiali dello stesso). Venne dedicata al Santo protettore contro le malattie del bestiame. La chiesa fu rimaneggiata all'esterno nel 1537; nel 1650 venne innalzato sia l'elegante altare barocco con statue e colonne di finto marmo a spirale, sia l'abside che per anni custodì un antico crocifisso ligneo del '500, il cosiddetto "Cristo Moro", attualmente conservato nella chiesa parrocchiale.

  • Chiesa dei Cappuccini (o di S. Maria Fossa Dragone) - XIV secolo

Di epoca trecentesca, è posta a sud del paese. Prende il nome da un convento, oggi scomparso, di Cappuccini che qui vissero dal 1568 al 1769. Nel suo interno era custodita la bella immagine in legno della "Madonna del Drago" (XV secolo), ora conservata nella chiesa parrochiale. La porta gotica fu realizzata nella seconda metà del '400.

Sorge lungo la strada tra il centro di Monteforte e la frazione di Sarmazza. Di antica costruzione, conserva alcuni affreschi d'inizio '300. L'abside con la volta a botte venne costruita nella prima metà del XVII secolo, e nello stesso periodo s'innalzò l'altare barocco in marmo dedicato alla Santa Croce. Sulla parete di fondo, al fianco dell'altare, si trovano affreschi del Seicento raffiguranti Santa Teresa e S. Agostino.

Dedicata a S. Stefano, fu inziata nel 1838 e ultimata nel 1841. Qui si trova un altare con ciborio e tempietto in stile barocco, mentre ai lati del presbiterio si notano due tele del '700: "La Natività" e la "Fuga in Egitto". L'antica parrocchiale (primo '400), si trova in posizione sovrastante il paese e presenta un campanile con eleganti bifore nella zona campanaria. Al suo interno è visibile parte del presbiterio con l'abside e un bell'affresco, "L'Annunciazione" che probabilmente risale alla fine del '200 e appare piuttosto deteriorata.

Dedicata a S. Maria Maggiore, fu eretta a partire dal 1805 su progetto dell'arch. conte Bartolomeo Giuliari e completata nel 1868 col monumentale pronao, composto da otto colonne corinzie. Anche l'interno è a colonne e pilastri corinzi, e presenta un'importante decorazione pittorica, dovuta a Giovanni Bevilacqua. Notevoli soprattutto alcune tele, come "Gesù e la Samaritana al pozzo" attribuita a Girolamo dai Libri, la "Visitazione" di Giovanni Caliari, "Gesù soccorso dagli angeli" attribuita a Francesco Caroto, e altri due dipinti della scuola di Giambettino Cignaroli (1706-1770).

Si tratta di una imitazione dell'originale ad opera di Frà Claudio Granzotto. È stata terminata nel 1947 per adempiere ad un voto fatto alla Madonna dalla cittadinanza l'11 febbraio 1944.

[modifica] Palazzi

Venne innalzato dal vescovo di Verona Ermolao Barbaro, su progetto di Michele da Caravaggio, tra il 1454 e il 1471, sul luogo di un precedente edificio gotico, del quale rimase solo una torre, al cui interno fu ricavata la cappella. Nel XVI secolo fu rimaneggiato e notevolmente abbellito dal vescovo Giberti. Di aspetto imponente e massiccio, racchiude al suo interno un elegante cortile a duplice loggiato tutto a colonne in marmo rosso con capitelli a grosse foglie negli angoli, che incorniciano un chiostro rinascimentale con al centro il pozzo. Un po' ovunque è riportato l'anello gentilizio dei Barbaro. Nella cappella si ammira un affresco raffigurante la nascita di Maria, opera di Francesco Torbido.

La corte consiste in un ampio spazio contornato da antichi edifici tra i quali una Colombara del '400, alla quale il palazzo si affianca. La facciata presenta porte e finestre ad arco e a timpano, che danno all'insieme un carattere di eleganza ricercata. All'interno dell'edificio è visibile la "Stua grande", che con un ingegnoso sistema di condotti in cotto riscaldava tutte le stanze. Nel piazzale è visibile l'antico pozzo dove fino a qualche tempo fa la gente della corte attingeva l'acqua.

Venne costruito durante la dominazione napoleonica negli anni 1811-13, su progetto di Bartolomeo Giuliari, quale sede del capoluogo del cantone VIII del dipartimento dell'Adige. Al suo interno si possono osservare alcune interessanti opere pittoriche, come "La Vergine Assunta e i Santi Francesco e Domenico" di F. Brusasorzi (1539-1605)nella sala consilaire, "L'Adorazione dei Magi" di Giovanni Camuzzoni (1623) e "Madonna con Bambino" attribuita a Pietor Rotari (1707-1762), entrambe nell'ufficio del sindaco.

[modifica] Cultura

[modifica] Personaggi famosi

  • Alessandro Zenatello

Pittore. Nato a Monteforte d'Alpone nel 1891, morì a Verona nel 1977. Dotato di autentico temperamento d'artista, frequentò giovanissimo i corsi di pittura tenuti da Alfredo Savini all'Accadenia Cignaroli di Verona. Nel 1912 è presente con un dipinto alla Biennale di Venezia. Fece parte del gruppo "Pittori di Verona" fondato da Felice Casorati. Ebbe al suo attivo una lunga serie di personali e ripetute partecipazioni a collettive in Italia e all'estero.

  • Mario Battistella

Poeta. Nato a Monteforte d'Alpone nel 1893, è morto in Argentina nel 1968. Emigrato in Argentina a 17 anni, è diventato uno dei padri del tango. Egli ha sempre avuto un rapporto di collaborazione particolare con Carlos Gardel e fu uno dei più importanti parolieri del tango, infatti scrisse più di 2000 liriche, spesso legate a fatti sociali. Viene considerato il poeta del tango.

  • Adriano Bogoni

Pittore. Nato a Monteforte d'Alpone nel 1896, è morto a Milano nel 1970. Frequentò l'accademia Cignaroli di Verona, poi lo studio di Angelo dall'Oca Bianca. Espose la prima volta alla Quadriennale di Torino nel '19 e l'anno seguente alla Biennale di Venezia. Nel Castello scaligero di Malcesine fondò un'Accademia Internazionale del Paesaggio. Vinse parecchi premi nazionali e internazionali. Sue opere si trovano in raccolte private e nelle Gallerie d'Arte di Moderna di Roma, Milano, Berlino, Monaco di Baviera, Barcellona e New York.

  • Ruggero Rizzini

Pittore. Nato a Villafranca (Vr) nel 1905, è morto a Monteforte d'Alpone nel 1971. Laureatosi in chimica e farmacia, dal 1938 fino alla morte è stato titolare della farmacia di Monteforte. La sua attività artistica fu precosissima e si sviluppò sia nella pittura che nella scultura. Dal '29 espose alle Biennali Nazionali di Verona. Nel dopo guerra proseguì l'attività espositiva sia in mostre collettive, sia in varie mostre personali a Verona, Padova, ecc.

  • Leone Battistella

Pittore. È nato a Monteforte d'Alpone nel 1916 e qui è morto nel 1986. Nel 1932 ha frequentato l'Accademia Cignaroli di Verona con Moreno Zoppi e Gino Bogoni ed ha ottenuto il diploma dei corsi superiori di pittura nel 1936. Dopo una lunga parentesi militare partecipò con un lusinghiero successo alla "X Mostra d'arte di Trento".

  • Moreno Zoppi

Pittore. Nato a Monteforte d'Alpone nel 1918, morì a Verona nel 1994. Diplomatosi all'Accademia Cignaroli di Verona nel 1938, insegnò disegno all'Istituto Statale d'Arte "N. Nani" a Verona. A partire dal 1943, con la Mostra Triveneta d'Arte a venezia, ha inizio la sua partecipazione a numerosissime mostre in Italia e all'estero.

  • Bruno Anzolin

Scrittore. È nato a Monteforte d'Alpone nel 1921 e qui è morto nel 2007. Laureato in Lettere all'Università di Padova, insegnante e direttore didattico, ha pubblicato testi scolastici e saggi di varia umanità. A un lavoro storico-narrativo, Monteforte, il tempo dei ciottoli, è stato assegnato il premio speciale "Comunità di Villafranca padovana". Tra i saggi si ricordano Poeti dialettali montefortiani, Vino e Poesia, Campane e campagna nella lirica pascoliana, Socrate in montagna.

  • Roberto Pace

Entomologo. È nato a Monteforte d'Alpone nel 1935 e qui tuttora risiede. Ha iniziato lo studio della biodiversità dei Coleotteri Stafilinidi nel Museo Civico di Storia Naturale di Verona sotto la guida dei professori Sandro Ruffo e Giuseppe Osella. All'inizio ha concentrato il suo interesse alla ricerca e allo studio della sottofamiglia Leptotyphlinae, in seguito alla sottofamiglia Aleocharinae. Ha finora pubblicato 240 lavori scientifici su queste due sottofamiglie, con la descrizione di 4500 nuove specie e 305 nuovi generi. Ha pubblicato tre volumi: Leptotyphlinae, che fa parte della collana Fauna d'Italia (Calderini editore, Bologna), Revisione del genere Leptusa, che si trova nelle Memorie del Museo Civico di Storia Naturale di Verona e Aleocharinae, che fa parte della collana Faune del Madagascar. È noto mondialmente come scopritore (sui Monti Lepini) e descrittore di Crowsoniella relicta, fossile vivente della famiglia Crowsoniellidae. È socio corrispondente dell'Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona.

[modifica] Gli appuntamenti

Sagra di Sant'Antonio Abate. Gennaio. Antica sagra durante la quale si festeggia Sant'Antonio Abate, patrono del paese, con la famosa Montefortiana, gara podistica internazionale che richiama da ogni parte d'Europa circa 20.000 marciatori. Il percorso della marcia (che si divide in 3 circuiti da 12, 21 e 28 Km) si snoda tra le colline del Soave. Lungo il percorso sono presenti numerosi ristori nei quali si possono degustare famosi piatti della gastronomia locale. Sempre nella stessa giornata, nel pomeriggio, si tiene anche un grande appuntamento sportivo, una corsa nel centro storico del paese alla quale partecipano i migliori campioni italiani e mondiali.

El Sagraspin. Gennaio (lunedì dopo la sagra). Antica festa tradizionale. Serata gastronomica e musicale per ricordare le antiche tradizioni popolari montefortiane.

Carnevalon de l'Alpon. Febbraio. Sabato sera: Sfilata notturna di carri allegorici. Domenica: Carnevale dei Bambini e Carnevale Arcobaleno. Lunedì: Luni Pignataro. Martedì: Ultima grande sfilata di carri allegorici. Il Carnevale è una delle feste più importanti di Monteforte. Viene celebrata con serate musicali, balli e scherzi per concludersi, tra una marea di folla, con la grande sfilata dei carri allegorici del Martedì grasso, che ha fatto diventare questo appuntamento uno dei più importanti a livello provinciale e non solo.

Amico Libro. Aprile. Settimana dedicata al mercato del libro e agli incontri con gli autori.

Sagra di San Giuseppe. Maggio. A Costalunga. Stand gastronomici e musica.

Festa del Vino - Vininchiostro. Maggio. Stand enogastronomici con degustazione di vino Soave e Recioto di Soave. Rievocazione storica della cerimonia del "Gran Sigillo Vicariale".

Divinus Bike. Maggio. Corsa di mountain bike tra le colline del Soave.

Sagra delle ciliegie e del Vin Santo. Giugno. A Brognoligo. Stand enogastronomici. Concorso delle ciliegie e del vin Santo. Sfilata delle contadinelle.

Artisti di strada. Giugno. Il centro storico del paese viene chiuso per dar modo a funamboli, giocolieri, espositori di strada, musicisti di esibirsi.

Calici di stelle. Agosto. Spettacoli, gastronomia e vino nella notte di S. Lorenzo.

A una certa ora di notte. Agosto. Rassegna di spettacoli riguardanti il teatro e la musica nelle corti di Monteforte.

Festa dell'Uva. Settembre. Sfilata delle contadinelle e dei carri delle contrade, palio delle contrade, sapori delle contrade e concorso "balconi fioriti".

Festa del Torbolin. Novembre. Elezione del Re del Torbolin nel giorno de S. Martin. Musica ed animazione con piazza riscaldata.

Presepio vivente. Dicembre. Rappresentazione nella piazza del paese.

[modifica] Economia

La coltivazione della vite, che si estende su oltre 1600 dei 2000 ettari circa del territorio comunale, è da sempre il fattore produttivo più trainante di tutta l'economia di Monteforte. Infatti è il paese a più alta densità viticola del Veneto e forse anche d'Italia. Il disciplinare di produzione identifica in Monteforte due zone: quella pianeggiante di circa 800 ettari di vigneto per la produzione di vino Soave e quella collinare, detta storica, di altri 800 ettari circa per l'ottenimento del Soave Classico. La vocazione vitivinicola di Monteforte ha origine e testimonianze antichissime, favorita in questo da un clima mite e temperato, dalla natura del terreno e dall'esposizione delle colline che come dita si allungano su quasi tutta la superficie del territorio comunale. Quando è stagione si possono trovare anche ottime ciliegie.

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Antonio Carletto (lista civica) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 045 6137311
Email del comune: info.comune@montefortedalpone.org

Il comune fa parte dell'associazione città del vino.

[modifica] Collegamenti esterni


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