San Felice del Benaco
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San Felice del Benaco | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Lombardia | ||||||||
Provincia: | Brescia | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 109 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 26 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 113 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Cisano, Portese | ||||||||
Comuni contigui: | Garda (VR), Manerba del Garda, Puegnago sul Garda, Salò, Torri del Benaco (VR) | ||||||||
CAP: | 25010 | ||||||||
Pref. tel: | 0365 | ||||||||
Codice ISTAT: | 017171 | ||||||||
Codice catasto: | H838 | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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San Felice del Benaco (San Filìs in bresciano) è un comune di 2.934 abitanti della provincia di Brescia.
Indice |
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Gianluigi Marsiletti (lista civica) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 0365 558611
Email del comune: info@comune.sanfelicedelbenaco.bs.it
[modifica] Geografia
San Felice del Benaco dista circa 35 chilometri da Brescia. È sulla costa ovest del Lago di Garda, anticamente conosciuto come Benàcus o Benàco. Confina a Sud con Manerba, a Nord con Salò, a Ovest con Puegnago. Il territorio comprende i tre piccoli centri di San Felice, Portese e Cisano e costituisce un promontorio morenico che si protende sul lago di Garda fra il golfo di Salò e il golfo di Manerba, delimitato dal monte della Croce, dal monte Campagnolo e dal monte Santa Caterina. Del comune fa parte anche la splendida Isola del Garda, appartenente alla famiglia Borghese Cavazza.
La vista della Rocca di Manerba e dell'Isola di San Biagio, detta "dei conigli" dal Porto di San Felice del Benaco.
[modifica] Etimologia del nome
Il nome di San Felice deriva probabilmente dal latino "sinus felix", insenatura felice. Fino al secolo XV il nome documentato risulta "Scovolo", da "scopolus", scoglio.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Monumenti
San Felice
- Chiesa Parrocchiale
Edificata tra il 1740 e il 1781 ad opera di Antonio Corbellini, in stile barocco e dedicata ai SS. Felice, Adauto e Flavia. Di particolare importanza è la Pala del Romanino del sec.XVI, gli affreschi attribuiti a Carlo Innocenzo Carloni e a Giosuè Scotti del 1760 e la Natività di Zenone Veronese nella sagrestia.
- Santuario del Carmine
Chiesa del Carmine sec.XV L'imponente edificio è caratteristico dell’ultimo stadio dell’architettura gotico lombarda nella sua forma più semplice: quella “rustica”, fortemente legata alla tradizione romanica. La porta principale è a sesto acuto, con rosone centrale e due monofore laterali. E’ stato restaurato dal 1954 al ’59 per la parte architettonica e dal 1963 in poi per quella pittorica. Santa Maria del Carmine venne iniziata nel 1460 sull’area di una piccola cappella con l’appoggio di Ludovico II Gonzaga e di suo figlio il cardinale Francesco. Venne consacrata nel 1482, anche se era già funzionante nel 1452. Oggi è meta di numerosi pellegrini da tutto il mondo.
- Palazzo Rotingo
Situato il via XX Settembre, al numero civico 11, è ora la sede del municipio di San Felice del Benaco. Fu edificato nel XVII secolo e ha subito parecchie trasformazioni nel corso del tempo. Casa natale dello scultore Angelo Zanelli.
- Ex Monte di Pietà, già Palazzo Comunale sec.XVII
Il Monte di Pietà fu istituito nel 1593 da Giacomo Pace, il quale dispose che tutti i poveri, di qualsiasi terra vi potessero attingere per sovvenzione, senza pagamento di interessi sulla somma avuta in prestito. Il sacro Monte era conosciuto e apprezzato da tutta la gente della Riviera bresciana, nel 1705 fu barbaramente saccheggiato dai francesi. L'edifico venne rinnovato completamente nella forma in cui si presenta tra il 1665 e il 1670. La costruzione è definita di tipo veneto. È un'elegante struttura con un porticato a cinque arcate con pilastri quadrati di pietre bugnate. Al suo interno risiedeva il Governo del Comune, oggi è la sede dell ufficio informazioni e della sala espositiva che ospita numerose mostre di artisti contemporanei.
- Resti del Castello
Portese
- Chiesa Parrocchiale di Portese sec.XVI
La parrocchiale di Portese è dedicata a S.Giovanni Battista. Sull’abside è collocata una bellissima tela di Grazio Cossali che raffigura la nascita del santo. Di fronte all’abside è raffigurata una buona Annunciazione, mentre nella volta sono dipinti Davide, il Buon Seminatore, Gesù Cristo e Mosè, opera di Cesare Bortolotti (1854-1932. Interessanti sono le soase in legno, la statua lignea “Madonna col Bambino” del XVI recentemente restaurata, la fonte battesimale e la tela raffigurante “La Circoncisione”.
- Chiesa di San Fermo sec.XV
Sul promontorio di fronte all’Isola del Garda, al posto dell’antico castello in una posizione molto suggestiva, si trova la chiesetta di S.Fermo. La chiesa fu eretta nel secolo XV sui resti di una grande villa romana: la linea è quella semplice del tempo di transizione tra romanico-gotico e rinascimento. L’unico affresco rimasto si trova nell’abside: raffigura S.Fermo ed è attribuito a Giovanni da Ulma. Il 9 agosto si celebra la festa del santo protettore.
- Castello
Il castello venne eretto nell'alto medioevo con la funzione di ricettacolo a difesa delle scorrerie di barbari; di esso rimane ora solo un mozzicone di torre circolare. A sinistra rispetto all'entrata ha sede la biblioteca comunale mentre sulla destra si trova il centro di raduno del Gruppo Alpini di Portese.
Cisano
- Chiesa di San Giovanni
La chieda fu edificata nel XV secolo ed è dedicata a San Giovanni Battista Decollato, la cui festa ricorre ogni cinque anni con una processione per le vie del paese.
- Palazzo Cominelli
Eretto verso la metà del Seicento dall'omonima famiglia di origine salodiana. Attualmente è la sede della "Fondazione Cominelli" formatasi per volontà del poeta Raffaele Cominelli (1893 - 1981). Ospita al suo interno mostre e attività di promozione culturale.
[modifica] L'isola del Garda
L'isola del Garda è la maggiore delle isole del Benaco, posta di fronte al promontorio di San Fermo. Fu abitata fin da tempi remoti, come testimoniano i resti ritrovati dall'illustre geologo Stoppani nel 1864. Si dice che Dante Aligheri, terziario francescano abbia visitato l'isola e che a questa abbia dedicato i famosi versi della Divina Commedia:
"loco è nel mezzo là dove 'l trentino
pastore e quel di Brescia e 'l veronese
segnar poria, s'e' fesse quel cammino"
(Inferno, Canto XX, 67-69)
Nel 1221 venne donata da Federico II di Germania al nobile Biemino di Manerba, il quale la concesse a S.Francesco d’Assisi per farne uno dei primi eremi di preghiera nel territorio bresciano. Nel XV sec. l’Isola era diventata una fiorente scuola francescana il cui direttore era il padre Francesco Licheto, erudito scrittore, filosofo e teologo. Nel 1690 circa, sull’Isola soggiornò Cosimo Medici, principe di Toscana, che divenne poi Cosimo III. Soppresso il monastero verso il 1770, l’Isola fu dal demanio ceduta alla famiglia Conter di Salò, che a sua volta la vendette ai fratelli Benedetti di Portese. Nel 1806 i Benedetti la vendettero ad un Fiorentini di Milano dal quale nel 1817 la comperò il conte Luigi Lechi di Brescia. Questa oasi di pace fu dimora per parecchio tempo della cantante lirica Adelaide Malanotte, amica sentimentale del Lechi, tanto cara al Foscolo e meravigliosa interprete delle opere del Rossini. Luigi Lechi nel 1860 cedette l’Isola a suo fratello, il generale Teodoro, il quale si era coperto di gloria durante la campagna napoleonica. Nel 1863 Teodoro la cedette al Governo che iniziò alcune opere di fortificazione. Nel 1869 venne ceduta al barone Raffaele Scotti di Bergamo, quindi nel 1870 al duca Gaetano De Ferrari di Genova. L’unica figlia del duca, andò in sposa al principe romano Scipione Borghese, il quale fece costruire il grandioso palazzo di stile veneziano su disegni dell’architetto Luigi Rovelli dal 1894 al 1901. Oggi l’Isola del Garda è conosciuta meglio come “Isola Borghese” ed appartiene agli eredi dei nobili romani, la famiglia Cavazza.
Lo splendido palazzo situato sull'Isola del Garda, attuale residenza della famiglia Borghese Cavazza.
[modifica] Cittadine e cittadini illustri
Bartolomeo Zani detto anche Bartholomeo Zane de Portesio
Nato a Portese, frazione di San Felice del Benaco (BS),noto stampatore della Repubblica Veneta.
Dopo una intensa attività come incisore di caratteri mobili e stampatore di preziosissimi libri nella bottega veneziana, fu richiamato al suo paese natale (circa dall’ottobre del 1489) e incaricato della Serenissima Repubblica di intagliare e stampare gli Statuti Civili e Criminali delle Quadre Benacensi. Sul lago si trovavano acqua in abbondanza, condizione ideale per la produzione della carta, elemento essenziale per l’arte della stampa, e una terra di confine e passaggio dal nord, che necessitava di norme adeguate.
Nome su edizioni: Bartholomeus de Zannis; Bartholomeus de Zanis; Bartolomeo de Zani; Bartholomeo de Zanni; Bartholomio de Zanis.
Era parente, forse fratello, di Agostino che ne rilevò i caratteri e la stessa stamperia dopo la sua morte. Nome su edizioni: Augustinus de Zannis; Augustinus de Zanis; Augustino de Zanni; Agostin da Portese; Augustino de Zani; Augustinus de Zannis de Portesio
Marca distintiva di Bartolomeo Zane (Cerchio con croce doppia e iniziali B.Z.)
Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche - ICCU http://edit16.iccu.sbn.it/web_iccu/ihome.htm
La tradizione degli incisori viene mantenuta al giorno d'oggi dal gruppo "De Portesio" http://www.deportesio.com che si ricollega direttamente all'antica seppur moderna arte dell'incisione artistica.
Con delibera consigliare, nel 2008, il Comune di San Felice del Benaco ha istituito la Raccolta Civica Bartholomeo Zane De Portesio.
Angelo Zanelli
Il 17 marzo del 1879 nacque a Palazzo Rotingo, nel cuore di San Felice il famoso scultore Angelo Zanelli. Divenne famoso a livello nazionale vincendo il concorso per il fregio del Vittoriano a Roma negli anni tra il 1909 e 1910, uno dei simboli della Repubblica Italiana. Nel 1911 realizzò la sua opera più conosciuta, l'Altare della Patria, che finì più tardi con La Tomba del Milite Ignoto e la Statua della dea Roma. L'artista è conosciuto anche in ambito straniero, nel 1928 creò le monumentali sculture di bronzo che scortano l'entrata del Capitolio all'Havana e la colossale statua della Repubblica che fu divisa in tre parti per il suo trasporto a Cuba. Tra le sue opere ricordiamo anche i monumenti ai caduti a Imola e Bologna. Morì a Roma nel 1942.
[modifica] La Banda
Il Corpo Bandistico "Sinus Felix" offre da quasi un secolo e mezzo una presenza fondamentale nei momenti religiosi e patriottici del paese.
I preparativi per la processione della Madonna del Carmine che si festeggia a San Felice del Benaco il 16 luglio.
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