Castegnato
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Castegnato | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Lombardia | ||||||||
Provincia: | Brescia | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 143 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 9 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 741 ab./km² | ||||||||
Comuni contigui: | Gussago, Ospitaletto, Paderno Franciacorta, Passirano, Rodengo-Saiano, Roncadelle, Travagliato | ||||||||
CAP: | 25045 | ||||||||
Pref. tel: | 030 | ||||||||
Codice ISTAT: | 017040 | ||||||||
Codice catasto: | C055 | ||||||||
Nome abitanti: | castegnatesi | ||||||||
Santo patrono: | San Vitale | ||||||||
Giorno festivo: | seconda domenica di maggio | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Castegnato è un comune di 7.298 abitanti della provincia di Brescia in Franciacorta.
Indice |
[modifica] Geografia
Castegnato (in dialetto Castegnat, in latino Castegnati) E’ un paese che si trova proprio alle porte della Franciacorta e dista 8 km dal capoluogo di provincia Brescia. Il paese conta circa 7.300 abitanti, si estende su una superficie di 9.17 km² ed è a 143 m s.l.m..
[modifica] Storia
Il territorio appartenne almeno in parte al monastero di S. Giulia, mentre la parte più a Nord-Est fece parte dei beni del monastero di Rodengo. Più tardi è probabile che il paese abbia fatto parte del Territorium Civitatis e perciò dipendente spiritualmente dalla Plebs urbana che si estendeva per un raggio di circa 10 Km intorno alla città.
Pare che nel periodo del Medioevo anche Castegnato avesse un suo castello (circa nel Duecento). Si narra, infatti, che in contrada Torre ne esistesse uno, sia pur modesto, dal quale si ergeva una poderosa torre. È ignoto ancora a chi appartenesse, forse fu fatto costruire dal feudatario Beniamino da Manerba.
Sotto Venezia dal 1426, Castegnato fece parte della quadra di Gussago e del quartiere di Rovato. Il console, affiancato da tre sindaci, convocava annualmente in un cortile i rappresentanti delle famiglie; in queste riunioni venivano anche scelti tre galeotti (marinai addetti alle "galere" veneziane), quattro guastatori e dodici fanti che erano messi a disposizione del Governo centrale. Nel 1610 Castegnato contava 600 abitanti e il comune faceva fronte agli impegni economici con le imposte dei suoi tre mulini.
Le prime scuole sorsero intorno al 1650 e in seguito fu aperto un collegio femminile presso il convento.
Sotto la dominazione napoleonica Castegnato era considerato frazione d’Ospitaletto. Quest’unione ebbe termine nel 1816 allorché il governo austriaco instaurò una nuova organizzazione comunale.
Anche per la dittatura austriaca suonò l’ultima campana, infatti, gli eserciti di Vittorio Emanuele II e di Napoleone III entrarono trionfalmente in paese all’alba del 14 giugno 1859. Toccò al sig. Lorenzo Panzerini l’onore di offrire il proprio palazzo alla residenza del "Padre della Patria". Il re vi pose il suo Quartier Generale. Ne rimangono tangibili tracce nella attuale dimora dei signori De Leone, in località Case.
[modifica] Toponimo
Riguardo all’etimologia del nome vi sono due diverse ipotesi.
Secondo la prima deriverebbe da un bosco di castagni che si trovava a sud dell’abitato. Nella seconda ipotesi deriverebbe dal gentilizio latino Castinus donde sarebbe poi derivato Castinea e infine Castegnato.
[modifica] Cultura
San Vitale è il patrono del paese.
Le reliquie di questo martire subirono non poche traversie per lo più dovute a chi ne vantava tempo per tempo la proprietà, infine divenne della comunità di Castegnato anche se a riguardo non esiste alcun atto legale di donazione.
[modifica] La leggenda della reliquia di San Vitale
Una reliquia così importante era desiderata dai paesi più potenti: bramavano d'impossessarsi del corpo del Santo soprattutto gli abitanti di Salò, ai quali originariamente secondo la documentazione storica e secondo tutte le leggende erano dirette le Sante Spoglie.
"Una notte - dice un racconto tra storia e leggenda - quelli di Salò penetrarono in chiesa per portarsi via il Santo ma, come misero le mani sulle ossa, le campane cominciarono a suonare richiamando in chiesa il parroco e gli abitanti più vicini. I salodiani riuscirono a fuggire portando via un dito".
Se nessun dubbio c'è sul fatto che le spoglie venerate a Castegnato siano di un martire cristiano, per quanto riguarda il resto, il suo nome, la sua storia, c'è solo incertezza. "Non siamo in grado di stabilire - scrive nel gennaio del 1916 il parroco di Castegnato don Luigi Piccinelli - se il nostro santo sia stato ricco o povero, sacerdote o libero cittadino e non è lecito dare di lui qualsiasi altra notizia finché non si saranno rintracciati nuovi documenti riconosciuti autentici dal Vescovo...". Fino ad oggi, nessun nuovo documento è stato rintracciato.
La venerazione del Santo si è comunque consolidata nei decenni ed è celebrata tutt'oggi ogni anno la seconda domenica di maggio. La celebrazione è fra le più solenni di tutta la Franciacorta. Solo ogni 25 anni, in occasione del Giubileo, le spoglie di San Vitale sono portate trionfalmente per le vie del paese durante la solenne processione.
[modifica] Monumenti e luoghi di interesse
[modifica] Villa Baitella
E’ una grande tenuta agricola con nucleo centrale costituito da una villa settecentesca e dalle abitazioni seicentesche. Si trova al confine tra Castegnato e Ospitaletto. Il nome è derivato da quello dei Baitelli, una ricca famiglia bergamasca di commercianti di stoffe, che nel Trecento si trasferirono in Franciacorta, acquisendo delle terree facendo costruire il primo nucleo edilizio del complesso. Nel 1670 la proprietà passò alla famiglia Martinengo, che diede inizio alla costruzione della villa. Dal 1838, estintosi l'ultimo dei discendenti, la tenuta passo varie volte di mano, iniziando una fase di decadenza, che, alla fine della seconda guerra mondiale, durante la quale la struttura fu occupata, si trasformò in abbandono.
Oggi la Baitella è stata completamente ristrutturata dall’architetto Gianfranco Cominelli. Il restauro ha portato la villa ma anche gli edifici circostanti alla riconduzione del loro aspetto originario. Nella villa padronale sono stati ricavati degli alloggi esclusivi, dove sono stati conservati e restaurati gli elementi caratterizzanti dell'edificio. Nella cascina sono stati invece ricavati degli alloggi rustici. Il complesso è circondato da un parco di 30.000 mq.
[modifica] Chiesa S. Giovanni Battista
E’ la chiesa parrocchiale del paese. Sorse nel '400 su una cappella precedente. I resti di questa cappella sono incorporati nella casa canonica e nel campanile. Nella seconda metà del XVII secolo si impose la necessità della costruzione di una nuova Chiesa spinti dalla necessità di depositare le reliquie di San Vitale. La costruzione iniziò nel 1682 sotto la direzione e forse anche su progetto di Antonio Granzio. Dopo due anni fu sospesa e si riprese poi definitivamente la costruzione nel 1685. Fu consacrata il 17 settembre 1693.
Sull’altare maggiore vi è una pala (olio su tela) di Santo Cattaneo raffigurante la Sacra Famiglia in una fastosa cornice barocca. A destra, nel primo altare, vi è una tela raffigurante la Madonna con altri Angeli del Ferraboschi, in una cornice settecentesca barocca a stocco. Sul secondo altare a destra vi è una statua della Beata Vergine del Rosario affiancata dai misteri dal rosario e da due statue di evangelisti. Sul lato sinistro gli altari sono decorati con tele e statue di artisti ignoti. Sopra il portale centrale vi è una grande tela (250 x 525 cm) raffigurante la decollazione di S. Giovanni Battista. Maestosa è anche la tela (360 x 420 cm) raffigurante la Presentazione di Gesu al Tempio.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Giuseppe Orizio (lista civica) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 030 2146811
Email del comune: segreteria@comunecastegnato.org