Bienno
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Bienno | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Lombardia | ||||||||
Provincia: | Brescia | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 445 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 30 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 119 ab./km² | ||||||||
Comuni contigui: | Bagolino, Berzo Inferiore, Bovegno, Breno, Cividate Camuno, Collio, Prestine | ||||||||
CAP: | 25040 | ||||||||
Pref. tel: | 0364 | ||||||||
Codice ISTAT: | 017018 | ||||||||
Codice catasto: | A861 | ||||||||
Nome abitanti: | biennesi | ||||||||
Santo patrono: | Santi Faustino e Giovita | ||||||||
Giorno festivo: | 15 febbraio | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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« Bienno è una delle più grosse, et più popolate terre in questa Valle, et qui più si essercita la ferrarezza, che in altra terra, quivi sono quindeci fucine, dove si fabricano scartate per far li petti, et corsaletti, taglieri per far celate, et morioni, lamere strette et largh, padelle, ranze, ramine di ferro et altre sorti di ferrarezza » | |
(Gregorio Brunelli, «Curiosi Trattenimenti contenenti ragguagli Sacri e profani dei Popoli Camuni», 1698[1])
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Bienno (Bièn in dialetto camuno[2] ) è un comune di 3.574 abitanti della provincia di Brescia, nella Valgrigna, afferente alla Val Camonica.
Indice |
[modifica] Geografia fisica
[modifica] Idrografia
Il paese sorge nella Val Grigna, sul lato settentrionale del torrente Grigna.
[modifica] Clima
I dati provenienti dalla stazione meteorologica di Breno indicano, in base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, che la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a -1,0°C, mentre quella del mese più caldo, luglio, è di +20,5°C [3].
BRENO | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Anno |
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Temp. max. media (°C) | 3.8 | 7.1 | 10.4 | 14.8 | 19.1 | 23.0 | 26.4 | 25.3 | 21.9 | 15.8 | 10.3 | 5.6 | 15.3 |
Temp. min. media (°C) | -5.8 | -3.4 | 0.0 | 3.9 | 8.1 | 12.1 | 14.5 | 14.1 | 10.6 | 5.7 | 0.9 | -3.5 | 4.8 |
[modifica] Storia
Il paese era munito di dieci torri ed un castello, trasformato in monastero dai benedettini.[4]
Il 25 gennaio 1350 il vescovo di Brescia investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Bienno il Comune (vicinia) e gli uomini di Bienno, cosa accaduta già nel 1295, 1336, e in seguito nel 1388, 1423 e 1486).[5] Confermato anche il 20 agosto 1423.[5]
Nel 1374 i beni sono investiti a Franceschino e Comino Ronchi.[6]
Nel 1391 la terra di Bienno, ghibellina, subì una vasta razzia di bestiami causata dai guelfi camuni guidati dai Nobili di Lozio.[7]
Nel 1592 è fondato l' Istituto delle Zitelle, che sovveniva alle nubende tra 15 e 40 anni prive di mezzi sufficienti, punchè in possesso di una "condotta irreprensibile". Del 1624 è invece la nscita della Casa di Dio, una specie di ricovero per anziani.[8]
Nel 1799, a seguito dell'abolizione delle Vicinie i vicini di Bienno divisero tra loro i beni comuni. Ciò portò ad una vertenza con lo stato, che li ritenva beni demaniali. Essa si protasse per più di un secolo, tanto che nel 1901, per fronteggiare un assembramento minaccioso presso l'ufficio comunale, i carabinieri si lasciarono prendere la mano e spararono sulla folla, uccidendo una donna ed un ragazzo. Una soluzione di compromesso venne trovata definitivamente solo nel 1927.[9]
[modifica] Feudatari locali
[modifica] Demografia
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Geografia antropica
[modifica] Toponimo
Secondo il Dante Olivieri risale al nome personale etrusco Biena, secondo lo Gnaga è invece un nome gentilizio romano: Biennius. Da segnalare che il termine biennius in tarda latinità indicava il canale del mulino.[10]
[modifica] Personalità legate a Bienno
- Beata Gertrude Comensoli
[modifica] Monumenti e luoghi d'interesse
Bienno fa parte del club de "I Borghi più Belli d'Italia" creato della Consulta del Turismo dell'Associazione dei Comuni Italiani (ANCI).
[modifica] Chiese
- La chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Faustino e Giovita, sorge su una costruzione molto più antica (il campanile sembra ricavato da una torre difensiva). La volta è stata affrescata di Giovanni Mauro della Rovere detto il Fiammenghino, mentre nell'abside alle spalle dell'altare maggiore si trova una pregevole pala del pittore veneziano Giovan Battista Pittoni, che rappresenta il martirio dei due Santi cui è dedicata la chiesa. È da segnalare anche il grande organo sul lato sinistro della chiesa, di fronte alla Cantoria affrescata sempre dal Fiamminghino.
- Il gioiello architettonico del paese è rappresentato però dalla più piccola chiesa gotica nella parte bassa del centro storico, la Chiesa di Santa Maria Annunziata (detta un tempo Santa Maria degli Orti). Ad una sola navata, essa contiente affreschi di notevole valore prodotti nel corso del XVI secolo da diversi artisti, fra cui Giovanni Pietro da Cemmo e, soprattutto, Girolamo di Romano, detto il Romanino . Spiccano, fra gli altri, una danza macabra alla destra dell'altare. Interessanti come testimonianza delle tradizioni di fede della Valcamonica sono le immagini di santi affrescata lungo le pareti della navata: tra di esse ben tre sono dedicate a Simonino di Trento. La pala dell'altare maggiore raffigurante la Annunciazione è opera del Fiammenghino (1632).
- Eremo di San Pietro e Paolo, completamente ricostruito nella seconda metà del XX secolo, aveva origine nel XI, XII secolo quando in Valcamonica arrivarono i Cluniacensi. Nel 1768 viene soppresso dal Gran consiglio di Venezia, con cessione dei beni alla Comunità di Valle Camonica.[11]
- Chiesetta di San Defendente, su una collinetta presso l'ingresso nord di Bienno, risale al XV secolo.
- Chiesetta di san pietro in vincoli (o San Peder Süc), del secolo XVI. La pala d'altare è custodita in municipio.
- Colle di Cristo Re, vi sorge il monumento a Cristo Re, statua dorata risalente al 1929. Accanto la chiesa della Maddalena, con affreschi di Paolo da Cailina (il vecchio) e statue di Beniamino Simoni.
- Cappella della Piscina, del XV secolo, rimaneggiata nel XVII.
[modifica] Cultura
[modifica] Feste e sagre
- Nell'ultima settimana di agosto si tiene la Mostra Mercato
[modifica] Folklore
Gli scotöm sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomiglioli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Bienno è Padèle (padelle).[12]
[modifica] Musei
- Museo etnografico del ferro, delle arti e tradizioni popolari: in via Artigiani è visitabile la fucina museo, con magli e fornaci tutt'ora attivati durante le visite.
[modifica] Economia
[modifica] Industria
La valle dove sorge Bienno è detta anche "valle dei Magli" per la tradizionale lavorazione dell ferro battuto tramite magli azionati da mulini ad acqua. Parte dell'acqua del torrente Grigna veniva infatti deviata in un invaso artificiale che percorre tutt'ora il paese da cima a fondo, muovendo ad ogni salto i mulini delle officine dei fabbri.
Ancora oggi le imprese che lavorano nel settore meccanico-siderurgico sono molto diffuse.
[modifica] Turismo
- Chiesa di Santa Maria Annunziata
- Santuario del Cristo Re a Bienno
- Fucina-museo
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Germano Pini (lista civica) dal 30/05/2006 (2º mandato)
Centralino del comune: 0364 40001
Email del comune: info@comune.bienno.bs.it
[modifica] Note
- ^ Tratto da: Marcello Ricardi; Giacomo Pedersoli. Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve. Cividate Camuno, Toroselle, 1992. 219
- ^ Tratto da: Lino Ertani. Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica. Artogne, Tipografia M. Quetti, 1980. 166
- ^ Tratto da: Tabella climatica ENEA
- ^ Tratto da: Marcello Ricardi; Giacomo Pedersoli. Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve. Cividate Camuno, Toroselle, 1992. 221
- ^ a b Tratto da: Roberto Celli. Repertorio di fonti medievali per la storia della Val Camonica. Brescia, Tipolitografia Queriniana, 1984. 104 ISBN 88-343-0333-4
- ^ Gaetano Panazza; Araldo Bertolini. Arte in Val Camonica - vol 4. Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1984. 319
- ^ Gaetano Panazza; Araldo Bertolini. Arte in Val Camonica - vol 4. Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1984. 320
- ^ Gaetano Panazza; Araldo Bertolini. Arte in Val Camonica - vol 4. Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1984. 321
- ^ Gaetano Panazza; Araldo Bertolini. Arte in Val Camonica - vol 4. Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1984. 320
- ^ Gaetano Panazza; Araldo Bertolini. Arte in Val Camonica - vol 4. Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1984. 319
- ^ Tratto da: Eugenio Fontana. Terra di Valle Camonica. Brescia, Industrie Grafiche Bresciane, 1984. 53
- ^ Tratto da: Lino Ertani. Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica. Artogne, Tipografia M. Quetti, 1980. 162
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- Gaetano Panazza; Araldo Bertolini. Arte in Val Camonica - vol 4. Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1984.
[modifica] Collegamenti esterni
- Bienno, l'antico borgo dei magli
- Bienno nel club de "I Borghi più Belli d'Italia"
- Gli affreschi del Romanino in Santa Maria Annunciata
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Bienno
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