Canal San Bovo
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Canal San Bovo | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Trentino-Alto Adige | ||||||||
Provincia: | Trento | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 758 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 125 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 13 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Caoria, Cicona, Gobbera, Prade, Ronco, Zortea | ||||||||
Comuni contigui: | Predazzo, Ziano di Fiemme, Siror, Pieve Tesino, Mezzano, Castello Tesino, Imer, Cinte Tesino, Sovramonte (BL), Lamon (BL) | ||||||||
CAP: | 38050 | ||||||||
Pref. tel: | 0439 | ||||||||
Codice ISTAT: | 022038 | ||||||||
Codice catasto: | B577 | ||||||||
Nome abitanti: | canalini | ||||||||
Santo patrono: | San Bartolomeo Apostolo, copatrono San Bovo | ||||||||
Giorno festivo: | 24 agosto | ||||||||
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Canal San Bovo è situato nella Valle del Vanoi, tra la valle del Cismon, la Val di Fiemme e la conca del Tesino, nel Trentino orientale. Il territorio del Comune fa parte del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino.
Indice |
[modifica] Storia
A Canal San Bovo, nei secoli, si mescolarono popolazioni che parlavano l'italiano, altre di lingua tedesca e altre ancora di lingua slava, con molta probabilità sloveni e cechi. Si può riscontrare tutt'oggi questa diversità di origini della popolazione di Canal San Bovo dai cognomi dei suoi abitanti. È da sottolineare che popolazioni provenienti dal Tirolo e dal Voralberg nonché dalla Boemia raggiunsero la Valle del Vanoi in qualità di minatori (Bergknappen o detti anche Canopi). Numerose sono le testimonianze delle diverse culture che si sono intrecciate nel Vanoi, una tra tutte un bellissimo affresco tardo cinquecentesco a Caoria che ritrae sullo sfondo il Castello di Praga. Il Patrono di Caoria, inoltre, è San Giovanni Nepomuceno patrono anche della Boemia. Dopo la metà del VI secolo, con la discesa dei Longobardi nella penisola, la Valle del Vanoi restò legata a Feltre per otto secoli. Nel 1373 la Valle entrò stabilmente nell'orbita politica del Tirolo. Nel 1401 il duca d'Austria dona a Giorgio di Welsperg della Val Pusteria la giurisdizione della Valle; la dinastia dei conti Welsperg, reggerà la valle per più di quattro secoli. Sotto la dinastia Welsperg la Valle godette di una notevole crescita economica e demografica, dovuta anche allo sfuttamento dei numerosi giacimenti minerari presenti in zona. Dopo una breve parentesi di 6 anni (1809-1815) in cui Canal San Bovo venne annessa al Regno italico napoleonico, e partecipò all'insurrezione anti-francese di Andreas Hofer con un piccolo corpo di volontari che si spinse verso Feltre, tornò nuovamente austriaca nel 1815. Contea del Tirolo. Il legame con la Casa d'Asburgo rimarrà saldo fino al termine della Prima Guerra Mondiale, nel 1918. L'intero territorio di Canal San Bovo è stato uno dei più tragici teatri della sanguinosa Grande Guerra, combattuta tra italiani e austriaci sulle selvagge cime della cantena del Lagorai. Numerosissime sono state le alluvioni che hanno colpito la Valle del Vanoi, alcune delle quali davvero terribili. L'ultima che si segnala è quella del 1966. Ha cambiato notevolmente il volto della Valle. Molti abitanti sono emigrati e l'economia agricola è stata lentamente abbandonata.
[modifica] Ambiente
L'esteso territorio comunale è caratterizzato da grandi foreste di abeti, larici e faggi, nonché da prati sfalciati e pascoli d'alta quota. In quota sono presenti i fiori caratteristici del paesaggio alpino: stella alpina, rododendro e genziana su tutti. Nella Valle del Vanoi sono presenti diverse specie animali, in particolare cervi, marmotte, caprioli, camosci, lepri e volpi. Tra i rapaci si segnalano la poiana, l' astore, l'aquila reale e il gipeto.Più raro è il gufo reale. Tra i mustelidi nella Valle del Vanoi sono presenti la faina, la martora, l'ermellino e il tasso. La lontra, ora estinta, era presente nel torrente Vanoi fino al secolo scorso. Ben rappresentati tra i volatili sono anche i tetraonidi alpini: gallo cedrone, fagiano di monte, pernice bianca e francolino di monte. Presenti nel territorio anche il picchio nero, il picchio cenerinoe la coturnice. Molti sono i volatili presenti in zona ed appartenenti alla famiglia dei corvidi: ghiandaia, nocciolaia e corvo imperiale sono tra le specie più belle che si possono vedere. Di recente apparizione, lungo le sponde del torrente Vanoi, l'airone cenerino.
Il patrimonio boschivo di Canal San Bovo è particolarmente rilevante e il comune risulta essere il maggiore produttore di legname del Trentino. Prima della Guerra del 1914-1918 i tronchi del Vanoi erano trasportati a Venezia attraverso i torrenti Vanoi e Cismon e il fiume Brenta (sistema della fluttuazione).
L'antica attività contadina e pastorale prevedeva nel periodo estivo l'alpeggio del bestiame nelle numerose malghe e masi che ancora oggi completano il paesaggio alpino di Canal San Bovo. Un particolare e interessante esempio di architettura alpina si può riscontrare nel nucleo dei Masi di Tognola, poco sopra l'abitato di Caoria. Un piacevole Sentiero Etnografico e l'Ecomuseo del Vanoi illustrano, oggi, le antiche attività che un tempo venivano svolte in Valle.
Il patrimonio naturale del Comune di Canal San Bovo costituisce una forte attrazione per pescatori, amanti delle passeggiate in montagna, del mountain bike, equitazione, parapendio. Da qualche anno, lungo il torrente Vanoi, si svolgono le gare valevoli per la Coppa Italia di Kayak d'alto corso e, nel 2007, si sono svolti i Campionati Italiani assoluti della disciplina.
[modifica] Arte
Per quanto riguarda il patrimonio artistico, il Comune di Canal San Bovo offre sicuramente qualche interessante sito. La Chiesa dei Santi Bartolomeo Apostolo e Bovo Confessore fu consacrata nel 1852 dopo la distruzione, nell' alluvione del 1829, della vecchia arcipretale che si trovava a valle dell'attuale abitato di Canal San Bovo. La Chiesa è in stile barocco, conserva pregiate opere provenienti dalla vecchia chiesa quali l'organo del 1777, opera del famoso organaro Gaetano Callido; il monumentale altare maggiore, del 1714, in legno dorato, ospita un decoroso tabernacolo in ferro dorato del 1595 racchiuso in quello di legno. L'altare è l'unico così fatto che esista in arcidiocesi di Trento. Le vetrate dietro l'altar maggiore raffigurano San Bartolomeo Apostolo e San Bovo e furono eseguite ad Innsbruck. Nel coro è appesa l'antica icona lignea del 1647 che rappresenta i due santi patroni. Numerosi sono in Valle i dipinti murali raffiguranti immagini sacre. Tra i più interessanti, c'è quello della "Crocifissione con offerente" a Caoria. È datato 1585 e rappresenta la Crocifissione, con la Madonna e San Giovanni Minore. Sullo sfondo c'è una città-castello, con la scritta Praga. Altri interessanti dipinti murali a soggetto sacro si trovano a Prade e Zortea, a Canal San Bovo e a Ronco. Tutti databili dal 1600 a fine ottocento. Malghe e masi in legno con i caratteristici tetti in "scàndole" (piccoli pezzi di larice) costituiscono un grandissimo patrimonio dell'architettura alpina. Molti masi sono costruiti con la tecnica del block-bau: le pareti esterne di masi e fienili vengono costruite con tronchi incastrati l'uno con l'altro e, spesso, non vengono utilizzati né chiodi né altri sistemi di fissaggio.
[modifica] Frazioni
Il comune è caratterizzato dalla presenza di numerosi paesi e gruppi abitati, nettamente distinti dal capoluogo comunale.
Tra questi il maggiore è Caoria, un tipico e grazioso paese alpino situato ai piedi del Monte Cauriol.
Un tempo importantissimo centro agricolo e della lavorazione del legname, oggi Caoria ospita il Museo della Grande Guerra sul Lagorai 1914-1918 che conserva cimeli della guerra combattuta sulle montagne del Lagorai e il cimitero militare del 1916. A monte di Canal San Bovo si trovano le frazioni di Prade, Cicona e Zortea, lungo la strada che conduce al lago di Calaita. L' abitato di Passo Gobbera si sviluppa presso il valico che permette un collegamento panoramico con il Primiero, alternativo alla galleria del monte Totoga, che unisce direttamente Canal San Bovo a Imer.
Lungo la strada del Passo Brocon (S.P.79), che conduce a Castello Tesino, si estendono invece i diversi nuclei abitati che formano la frazione di Ronco.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Gemellaggi
Il Comune di Canal San Bovo è gemellato con il Comune di
- Civitella Alfedena (AQ) - Abruzzo -
[modifica] Amministrazione
Sindaco: Luigi Zortea (lista civica) dal 15/03/2004
Centralino del comune: 0439 719900
Email del comune: canalsanbovo@comuni.infotn.it
[modifica] Collegamenti esterni
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