Critiche alla Chiesa cattolica
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Le critiche alla Chiesa cattolica comprendono osservazioni e giudizi critici sul modus operandi della Chiesa cattolica nel corso dei secoli. Nel passato le critiche filosofiche e teologiche erano prevalenti (per una descrizione di esse si vedano le descrizioni delle altre chiese cristiane). A partire dal XVIII secolo con l'avvento dell'Illuminismo, l'attenzione si spostò per lo più sul piano storico, politico, e culturale (oltre che filosofico).
Indice |
[modifica] Critiche storiche
L'analisi della storia della Chiesa in Europa ha portato molti studiosi ad accusare la stessa Chiesa di quelli che sono adesso definiti come crimini contro l'umanità commessi nei secoli passati.
La Chiesa riconosce alcune di queste azioni e omissioni, tanto che nel 2000 Papa Giovanni Paolo II ha pubblicamente domandato perdono "per i peccati dei cattolici attraverso i secoli". Tuttavia, con alcune eccezioni,[1] anche se non mancano critiche anche sulla c.d. Giornata del perdono (la più ricorrente è che il papa ha chiesto perdono a Dio e non alle vittime, e che parlando degli errori della Chiesa cattolica, ha usato il termine "talora" in contrapposizione al "sempre" degli errori altrui), la Chiesa Cattolica non fornisce solitamente "posizioni ufficiali" riguardo alle vicende storiche.
[modifica] Crociate
Per approfondire, vedi la voce Crociate. |
L'indizione di "guerre sante" da parte di papi è stata oggetto di molte critiche, sia per quanto riguarda le crociate in Terra Santa, sia per quanto concerne la lotta ai movimenti eretici (come quello cataro).
[modifica] Indice dei libri proibiti
Per approfondire, vedi la voce Indice dei libri proibiti. |
Fino al Settecento la Chiesa ostacolò la diffusione di idee che si scontrassero con la propria dottrina proibendo la pubblicazione, la diffusione e la lettura di alcune opere letterarie e scientifiche.[2] Di tale politica furono vittime eminenti scienziati come Galileo Galilei, dall'inizio del 2006 gli atti del suo processo sono disponibili nel sito dell'archivio segreto vaticano. Nell'Indice finirono anche poeti e letterati come Giacomo Leopardi e studiosi di diritto come Cesare Beccaria, che pure non furono perseguitati ma furono tuttavia ostacolati e censurati.
[modifica] Inquisizione
Per approfondire, vedi la voce Inquisizione. |
Nel Medioevo la Chiesa istituì tribunali ecclesiastici per l’individuazione e la punizione degli eretici, facendo uso di strumenti di tortura e sanzionando pene carcerarie e condanne a morte a persone accusate di apostasia o di stregoneria.[3]
In generale, la riflessione storica sull’Inquisizione non può comunque prescindere dall’inquadrarne l’azione nel contesto del diritto dell’epoca, che ammetteva la tortura e non distingueva chiaramente tra reato e peccato, tanto che le condanne a morte venivano eseguite dal braccio secolare. Riguardo quest’ultimo punto, va anche detto che, non essendo minimamente presa in considerazione l’ipotesi che potessero esistere altre religioni ufficiali all’interno di un regno, il diritto ecclesiastico si sovrapponeva sostanzialmente a quello secolare.[4]
[modifica] Antisemitismo
Per approfondire, vedi le voci Antisemitismo, Problema ebraico e Controversia storiografica sulla figura di Pio XII e l'Olocausto. |
La Chiesa cattolica è stata accusata di aver creato il sentimento antisemita dipingendo attraverso i secoli gli ebrei come «gli assassini di Cristo» e «deicidi»; la bolla Cum nimis absurdum di Paolo IV (1555), istituì i ghetti all’interno delle città per isolare la popolazione di origine ebraica dai restanti cittadini e per spingerli alla conversione. Dopo il 20 settembre 1870, che segnò il ritorno di Roma all’Italia, fu definitivamente chiuso il ghetto della neo-Capitale, l’ultimo rimasto in Europa Occidentale, sebbene già esso fosse stato abolito temporaneamente in precedenza in due occasioni, durante la Prima (1798) e la Seconda Repubblica Romana (1849), periodi in cui il papa non poté esercitare il potere temporale su Roma e gli ebrei furono emancipati.
La portata esatta dell’antisemitismo della Chiesa cattolica nei secoli passati è tuttora oggetto di dibattito ed esistono molte controversie tra gli stessi storici. Un gran numero di comunità ebraiche è presente in Europa fin dal Medioevo (per quanto oggetto di pogrom, discriminazioni, abusi, ghettizzazioni) e hanno sviluppato una cultura autonoma in territori in cui non era ancora esistente il concetto di tolleranza religiosa.
Tuttavia, a dispetto dell’emancipazione concessa loro dallo Stato unitario, e della loro successiva integrazione (vi furono ebrei di spicco non solo nell’arte o nelle scienze, ma anche in politica, dal ministro delle finanze Sidney Sonnino al sindaco di Roma Ernesto Nathan), la promulgazione delle leggi razziali fasciste del 1938 andò contro tutto il lungo processo iniziato fin dall’Unità d’Italia. Nell’occasione, comunque, diversi esponenti di spicco della Chiesa italiana si schierarono a favore della promulgazione delle leggi razziali. Agostino Gemelli (peraltro socialista prima di prendere i voti e fondatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, all’epoca della promulgazione delle leggi razziali da poco tempo presidente della Pontificia Accademia delle Scienze), ad esempio, che compare nell’elenco dei 360 firmatari del Manifesto degli scienziati razzisti del 25 luglio 1938,[5] le commentò così: «Vediamo attuarsi quella terribile sentenza che il popolo deicida ha chiesto su di sé e per la quale va ramingo per il mondo».[6] Va anche notato tuttavia che la matrice antisemita di Gemelli era strettamente religiosa.[7] Non risulta, infatti, alcuna manifestazione di antisemitismo da parte di Gemelli nel corso della sua attività professionale o in seno all’Università Cattolica, nella quale non si riscontrarono episodi di razzismo o di avversione nei confronti di ebrei.[7]
Anche la Civiltà Cattolica si espresse a favore della promulgazione delle leggi («Un colpo non meno vigoroso è stato inflitto agli ebrei dal Consiglio dei ministri nella tornata del 2 settembre»).[6]
Quando nel 1943 il Governo Badoglio I le abrogò, padre Pietro Tacchi Venturi (come Gemelli e altri intellettuali cattolici già tra gli aderenti al Manifesto della razza), in rappresentanza del Vaticano, dichiarò che «[la legge], secondo i principî e le tradizioni della Chiesa cattolica, ha bensì disposizioni che vanno abrogate (quelle sui convertiti e sui matrimoni misti) ma ne contiene pure altre meritevoli di conferma».[6]
Anche da tali posizioni discende l’accusa, mossa alla Chiesa cattolica e in particolare a Pio XII, di aver tenuto una condotta blanda e indulgente mentre si consumava la tragedia dell’Olocausto, non avendo l’allora pontefice stigmatizzato mai espressamente la condotta della Germania nazista ideatrice e pianificatrice della nota Soluzione finale della questione ebraica.[8]
La Chiesa cattolica emise encicliche di condanna relativamente a entrambe le maggiori ideologie totalitarie del XX secolo, il nazismo di Hitler e il comunismo di Lenin e Stalin. Durante la seconda guerra mondiale, tuttavia, il Papa si astenne dal pronunciare discorsi di condanna netti e, forse per preservare la neutralità della Santa Sede, scelse sempre un linguaggio diplomatico nelle dichiarazioni ufficiali. Nel contempo, non va dimenticata l’isolata azione di numerosi sacerdoti che, come Angelo Rotta, fornirono agli ebrei dei falsi certificati di battesimo con l'intento di proteggerli.
Recentemente, gli incontri ecumenici con i rappresentanti della fede ebraica hanno disteso i rapporti tra le due religioni e Giovanni Paolo II ha pubblicamente riconosciuto alcune colpe della Chiesa verso coloro definiti «fratelli maggiori»; riguardo al periodo della seconda guerra mondiale si attende il desecretamento degli atti contenuti nell’Archivio segreto vaticano che per gli anni fino al febbraio 1939 doveva avvenire entro il 2006.
[modifica] Critiche alla morale cattolica
[modifica] Morale sessuale
[modifica] Controllo/regolazione delle nascite e lotta all'AIDS
La Chiesa dissuade i propri fedeli dall’utilizzo di metodi non naturali per il controllo delle nascite, quali gli anticoncezionali in favore dell’astinenza periodica e del matrimonio monogamico.[9][10] Ha inoltre affermato che i profilattici non sono prevenzioni totalmente affidabili nei confronti delle malattie sessualmente trasmissibili, e che l’idea del "sesso facile" potrebbe contribuire in parte a diffondere l’AIDS;[11] al contrario, l’astinenza e la fedeltà sarebbero viceversa certamente efficaci;[11] come esempio viene citato spesso il successo nella riduzione dell’epidemia di AIDS in Paesi africani con forti minoranze cattoliche quali l’Uganda rispetto ad altri in cui la presenza cattolica è di pochi punti percentuali e l’epidemia si mostra più virulenta.[11][12]
Tra le varie situazioni in cui la Chiesa cattolica si è espressa apertamente contro l'uso dei profilattici, anche in programmi di prevenzione dell'AIDS, viene spesso ricordata la Fourth World Conference on Women[13] svoltasi a Pechino, in Cina nel 1995, dove la delegata vaticana Mary Ann Glendon (presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali e docente di legge all'Università di Harvard) affermò:
(EN)
« The Holy See in no way endorses contraception or the use of condoms, either as a family planning measure or in HIV/AIDS prevention programmes. »
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(IT)
« La Santa Sede non appoggia in alcun modo la contraccezione o l'uso dei profilattici, sia come sistema di pianificazione familiare sia nei programmi per la prevenzione dell'HIV/AIDS. »
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(Mary Ann Glendon, capo della delegazione vaticana alla Fourth World Conference on Women [14])
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Va peraltro sottolineato che - al di là e indipendentemente dai divieti di principio posti dalla Chiesa cattolica - gli stessi operatori umanitari impegnati nella lotta all’AIDS in Africa ammettono da tempo le difficoltà nell’impostare una prevenzione sanitaria in tal senso: «Contrastare l’Aids in Africa significa fare i conti con tradizioni culturali e comportamenti radicati, come una vita sessuale precoce e promiscua, mentre l’utilizzo del profilattico come strumento di prevenzione, salvo rare eccezioni, è pressoché inesistente»;[15] ciononostante, uno studio condotto dalla (cattolica) Georgetown University di Washington D.C. sostiene che i c.d. “metodi naturali” basati sul riconoscimento della fertilità, propagandati dalla Chiesa, non offrono comunque protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili.[16] Riguardo altresì l’efficienza dei metodi anticoncezionali, i metodi naturali basati sul riconoscimento della fertilità, come quelli appoggiati dalla Chiesa, oppure il coito interrotto, essendo più complessi da applicare, non prevengono le gravidanze indesiderate in modo altrettanto efficace dei sistemi basati sugli ormoni o sull’uso del profilattico: l’indice di Pearl (che rappresenta il numero di gravidanze ogni 100 donne che hanno usato un determinato metodo anticoncezionale per un anno) per tali metodi varia mediamente dal 25% per l’uso normale all’1%-9% - a seconda del sistema - per un uso metodico, e per il coito interrotto dal 19% per l’uso normale al 4% per l’uso metodico, valori paragonabili a quelli del diaframma (17%/6%), ma maggiori di quelli del profilattico (11%/3%) e molto maggiori dello IUD (0,8%/0,6%) e della pillola (2%-1%/0,5%-0,1% a seconda del tipo).[17][18]
Il fatto che sino al 1970 il Vaticano possedesse il pacchetto di maggioranza dell'istituto farmacologico Serono, produttrice della pillola anticoncezionale Luteolas[19] è stato inoltre additato come segno di incoerenza dell'operato della Chiesa cattolica rispetto alle proprie posizioni dottrinali in merito al controllo delle nascite.
È da notare che altre confessioni cristiane, come la chiesa luterana, non considerano peccato l'utilizzo di anticoncezionali o l'avere rapporti sessuali al di fuori del matrimonio. Altre, come la chiesa Valdese, non solo non sono contrarie all'uso dei profilattici nei Paesi con elevata diffusione di malattie sessualmente trasmissibili, ma mettono in atto campagne di distribuzione degli stessi, come hanno dichiarato nella campagna 2007 per l'Otto per mille,[20] e anche all'interno della Chiesa cattolica si alzano periodicamente voci, suppur minoritarie, favorevoli all'uso e alla distribuzione dei profilattici nelle situazioni di elevato rischio di contagio tra le quali quella dell'ex cardinale Carlo Maria Martini.[21]
[modifica] Omosessualità
Per approfondire, vedi la voce Omosessualità e religione cattolica. |
Come già l'ebraismo, la Chiesa non ritiene morali gli atti omosessuali, pur non condannando le persone di orientamento omosessuale che non pratichino questa loro naturale inclinazione. Esponenti politici di spicco, anche (ma non solo) appartenenti alla comunità LGBT, sostengono che l’atteggiamento della Chiesa cattolica e di alcuni suoi aderenti rispetto agli omosessuali non sarebbe tuttavia di tolleranza e accettazione, ma di omofobia e istigazione alla discriminazione.[22]
Già nel 1986 la Congregazione per la Dottrina della Fede, nella Lettera ai vescovi della Chiesa cattolica per la cura pastorale delle persone omosessuali si era chiaramente espressa in questi termini:
« "Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevoli e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna dei Pastori della Chiesa, ovunque si verifichino. Essi rivelano una mancanza di rispetto per gli altri, lesiva dei principi elementari su cui si basa una sana convivenza civile. La dignità propria di ogni persona dev'essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazioni".[23] » |
Nonostante, come detto, la Chiesa sostenga ufficialmente che la condanna riguarda non tanto la persona omosessuale bensì l’omosessualità de facto in quanto insieme di atti «intrinsecamente disordinati»,[24] i direttivi di altre Chiese cristiane non cattoliche operanti in Italia hanno altresì preso posizione contro i fenomeni di omofobia e hanno espresso solidarietà «ai fratelli e sorelle omosessuali», stigmatizzando in un comunicato stampa anche il clima ostile creato intorno agli omosessuali stessi..[25] Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay, nel commentare positivamente tale posizione pubblica dell’Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi e avere ricordato come da anni l'associazione da lui presieduta stia indicando proprio tale organizzazione quale destinataria dell’Otto per mille, ha sottolineato, testualmente, «…quale distanza abissale vi sia tra le parole pronunciate dal Sinodo valdese e il silenzio (quando va bene) o gli insulti provenienti dalla Chiesa cattolica italiana nei confronti delle persone LGBT».[26]
[modifica] Morale della vita umana
[modifica] Aborto
Per approfondire, vedi la voce Interruzione volontaria della gravidanza: dibattito etico. |
La Chiesa cattolica, analogamente ad altre confessioni, ritiene l'aborto assimilabile a un omicidio, e contestualmente biasima legislazioni e manipolazioni scientifiche (come la sperimentazione embrionale) che favoriscano, promuovano o sostengano tale pratica. Questa posizione è avversata da chi non ritiene l'aborto riconducibile all'omicidio e rivendica la libertà di scelta della donna; e inoltre da chi, appellandosi all'indipendenza dello Stato dalla Chiesa, lamenta l'atteggiamento di questa come ingerenza clericale nella gestione della cosa pubblica.
[modifica] Controllo politico delle nascite
La Chiesa cattolica ritiene «contrario alla dignità della persona umana» che uno Stato o un’organizzazione imponga per legge o favorisca il controllo delle nascite con la pratica di aborti, sterilizzazioni o metodi contraccettivi non naturali; tale opposizione, sostenuta sia dai laici cattolici nei movimenti politici che dalla stessa Santa Sede negli organismi internazionali quali l’Organizzazione delle Nazioni Unite,[27][28] è ritenuta causa di sovrappopolazione, povertà e sottosviluppo nei Paesi poveri.[29][28][30]
Mentre molti abitanti di Paesi sottosviluppati ritengono che avere molti figli sia garanzia di prestigio, ricchezza e sicurezza economica nella vecchiaia, i sostenitori del controllo delle nascite ritengono che la presenza di molti bambini in stato di indigenza spinga alla diffusione del lavoro minorile e all’eccessiva richiesta di cibo che innescano a loro volta un circolo vizioso che porta ad abbassamento dei salari e ulteriore povertà.
In risposta, molti cristiani cattolici dichiarano che il pianeta è in grado di provvedere abbastanza risorse per tutti, che le stime di crescita demografica della popolazione mondiale si abbassano di anno in anno e che una minore densità di popolazione non causa ricchezza, ma è piuttosto la ricchezza e in particolare l’istruzione che contribuisce alla riduzione o minore crescita della popolazione; inoltre, come detto, i metodi forzati di controllo delle nascite sono considerati «inumani» dalla Chiesa.
[modifica] Eutanasia
Per approfondire, vedi la voce Eutanasia. |
La Chiesa è contraria sia all'eutanasia intesa come suicidio assistito sia all'eutanasia intesa come terminazione della vita di persone incoscienti che si suppongono non avere una speranza di vita accettabile. Questa posizione deriva dal valore assoluto attribuito dai cattolici alla vita umana intesa come dono di Dio.
Chi difende il suicidio assistito ritiene la posizione della Chiesa una limitazione della libertà dell'uomo, che nella sua autodeterminazione può decidere di terminare la sua esistenza. Chi difende l'eutanasia ritiene che sia un atto di pietà far morire velocemente chi sta soffrendo.
[modifica] Ministeri ecclesiali
[modifica] Celibato ecclesiastico
I ministri della chiesa cattolica sono obbligati al celibato ed alla castità.
Storicamente il celibato dei preti nasce in epoca feudale, allo scopo di evitare che il "beneficio" ecclesiastico attribuito ai chierici dal proprio vescovo (e costituito da beni fondiari che dovevano garantire il sostentamento degli stessi o tramite coltivazione diretta, oppure a mezzo di affitto a terzi) potesse essere ceduto in eredità a figli legittimi o naturali, in modo da depauperare il patrimonio diocesano. Attualmente, in Italia, la necessità è venuta meno a seguito dell'introduzione del sistema di finanziamento statale a mezzo dell'otto per mille. La norma disciplinare peraltro resiste.[citazione necessaria]
L'imposizione del celibato ai preti viene criticata sotto diversi aspetti:
- La repressione della sessualità costituirebbe una forma di violenza sui preti
- Essendo (in teoria) completamente privati dell'esperienza della sessualità, dei rapporti di coppia e della paternità, I preti non sarebbero in grado di comprendere adeguatamente l'impatto di queste esperienze nella vita della gente comune, e questo renderebbe la chiesa strutturalmente inadeguata a dettare norme di comportamento in tale campo ai propri fedeli.
- Il desiderio sessuale represso troverebbe talvolta sfogo in comportamenti inaccettabili, tra cui anche la pedofilia[31].
[modifica] Sacerdozio femminile
In tempi recenti, un gruppo di teologi donna che sostengono la necessità di introdurre riforme nell’ordinamento ecclesiastico ha iniziato a porre con sempre maggiore insistenza la richiesta di prendere in esame la possibilità di ammettere il sacerdozio femminile. La loro posizione ufficiale è che, fatto salvo il riconoscimento dell'autorità dottrinale del papa, è loro dovere far presente che questi commette un errore rifiutando loro l'ammissione al sacramento sacerdotale.[32]
La posizione della Chiesa cattolica è che le donne non possono essere sacerdoti o vescovi perché questi sono considerati successori degli Apostoli e nella celebrazione del mistero eucaristico agiscono come rappresentanti di Cristo, ed entrambi questi ruoli sono stati affidati a uomini; inoltre, la storia millenaria della Chiesa non ha mai visto l’ordinazione di donne (argomento oggetto di dispute). Le difficoltà incontrate dai fautori delle posizioni "progressiste" sono dovute al fatto che per la Chiesa cattolica la tradizione ripetuta nei secoli (o Magistero universale) ha valore normativo infallibile.
Nel 1994, in una lettera apostolica, Karol Wojtyła chiuse ogni possibilità di prendere ulteriormente in esame l'ipotesi di sacerdozio femminile:[33]
« Benché la dottrina circa l’ordinazione sacerdotale da riservarsi soltanto agli uomini sia conservata dalla costante e universale Tradizione della Chiesa e sia insegnata con fermezza dal Magistero nei documenti più recenti, tuttavia nel nostro tempo in diversi luoghi la si ritiene discutibile, o anche si attribuisce alla decisione della Chiesa di non ammettere le donne a tale ordinazione un valore meramente disciplinare. Pertanto, al fine di togliere ogni dubbio su di una questione di grande importanza, che attiene alla stessa divina costituzione della Chiesa, in virtù del mio ministero di confermare i fratelli (cfr. Lc 22,32), dichiaro che la Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l’ordinazione sacerdotale e che questa sentenza deve essere tenuta in modo definitivo da tutti i fedeli della Chiesa. » |
A tale pronunciamento dottrinale fu opposta la considerazione che per nove secoli le donne furono ordinate diaconi e che, per quanto essa possa essere considerata un’eccezione, smentirebbe comunque il citato pronunciamento secondo il quale la Chiesa non avrebbe avuto alcuna facoltà di dare tali ordini a una donna.[34]
Anche allo stesso interno della Chiesa cattolica è sorto un dibattito riguardo tale pronunciamento, che parrebbe implicare il ricorso all’infallibilità papale e la dichiarazione di un dogma che chiuderebbe la discussione sul tema (la dichiarazione di dogmi ha spesso rappresentato una conferma della pratica preesistente); tuttavia l’Ufficio Stampa vaticano ha esplicitamente dichiarato che la dichiarazione non è dogmatica. La formulazione lascerebbe apparire un disaccordo tra l'allora prefetto della Congregazione per la dottrina della fede Joseph Ratzinger, ma il teologo statunitense Francis A. Sullivan riporta che, sebbene tale formulazione somigliasse a un pronunciamento solenne, «il card. Ratzinger ci assicurò che Wojtyła non si era espresso ex-cathedra».[35] È, comunque, da notare che altre religioni di ceppo giudaico-cristiano ammettono il sacerdozio femminile: tra i Valdesi vi sono pastori donna, e anche alcune correnti riformate dell’ebraismo hanno accolto con favore i primi rabbini di sesso femminile.
[modifica] Ordinazione di omosessuali
Le ultime indicazioni della congregazione per la dottrina della fede stabiliscono che per poter essere ordinato sacerdote un omosessuale deve abbandonare ogni tendenza omosessuale per tre anni prima dell'Ordinazione.
[modifica] Abusi sessuali su minori da parte del clero
Per approfondire, vedi la voce Casi di pedofilia all'interno della Chiesa cattolica. |
Nel 2002 un grave scandalo coinvolse la Chiesa cattolica negli Stati Uniti quando vennero alla luce alcuni crimini sessuali e abusi su minori compiuti da alcuni sacerdoti, i quali erano stati in via riservata spostati di sede, senza denunciare i fatti né senza prendere contromisure adeguate.[1] Lo scandalo ha portato alle dimissioni del cardinale Bernard Francis Law dell’arcidiocesi di Boston.
È altresì del settembre 2006 la messa in onda nel Regno Unito da parte della BBC di un documentario in cui si denuncia la sistematica copertura garantita da Joseph Ratzinger, all’epoca ancora cardinale, in casi di abusi sessuali su minori commessi da sacerdoti. Nel documentario si apprende di numerosi casi di abusi attribuiti al clero nonché, tra l’altro, che sette ecclesiastici della Chiesa cattolica sono rifugiati in Vaticano e rifiutano l’estradizione negli Stati Uniti per non sottoporsi ai processi che li vedono accusati di gravi abusi.[36] L’arvicescovo di Birmingham, Vincent Nichols, ha definito «totalmente fuorviante» il documentario. La BBC aveva citato un documento vaticano del 1962 - dal nome Crimen Sollicitationis - che parrebbe fornire indicazioni ai vescovi su come coprire i casi di abusi su minori perpetrati da sacerdoti. Ma ad avviso dell’arcivescovo Nichols, che ha parlato a nome dei vescovi cattolici d’Inghilterra e Galles, «il documentario fornisce un’interpretazione errata di due documenti del Vaticano, per collegare la figura del Papa all’orrore degli abusi sessuali». Nel citato documentario sono tuttavia evidenziate situazioni di abuso su minore da parte di preti in cui non furono presi espliciti provvedimenti legali da parte dell'autorità ecclesiastica, nonostante questa ne fosse esplicitamente a conoscenza.[36] Tale documentario non ebbe grande risalto in Italia fino ai primi mesi del 2007. Già il 31 ottobre 2006, tuttavia, la trasmissione italiana Le Iene aveva mandato in onda un servizio[37] in cui un’inviata dalla trasmissione, fingendosi una madre cattolica, chiedeva consiglio ad alcuni sacerdoti della Lombardia su come agire a seguito di presunte molestie sessuali che il suo bambino avrebbe subito dal parroco della sua chiesa di quartiere. Dal servizio è emerso che, dei 6 sacerdoti intervistati, solamente un seminarista ha consigliato alla donna di rivolgersi alla polizia se la faccenda si fosse rivelata fondata, mentre tutti gli altri suggerivano di non informare il padre del bambino, assolutamente di non rivolgersi alla polizia o alla magistratura e, al massimo, andare a parlare con un superiore del parroco incriminato. Alla domanda della sedicente mamma se tale ultimo provvedimento avrebbe comportato una punizione nei confronti del sacerdote autore dell’abuso, i preti intervistati si sono limitati a dire che un ricorso a un superiore avrebbe probabilmente avuto l’effetto di trasferire semplicemente il parroco a un’altra diocesi. Il servizio suscitò numerose polemiche. I curatori del programma miravano a mettere in luce una condotta da essi ritenuta diffusa tra i sacerdoti, mentre le contestazioni di parte avversa furono altresì incentrate sull’uso ritenuto scorretto di una telecamera nascosta.
[modifica] Ingerenze nella vita pubblica
Nei paesi a maggioranza cattolica, in primis in Italia, la chiesa esercita una forte influenza sulla vita pubblica, sulla politica e sull'informazione. Molti ritengono che tale influenza sia superiore al peso elettorale della popolazione cattolica ed alla reale adesione dei credenti alle prese di posizione della chiesa. È istruttivo il confronto con la Spagna, dove i vescovi vengono regolarmente invitati a presentarsi alle elezioni se vogliono che l'azione dello stato si informi alle loro richieste.[38]
[modifica] Finanziamenti pubblici
La chiesa cattolica italiana gode di finanziamenti pubblici e agevolazioni fiscali che sono considerati illegittimi alla luce del divieto di aiuti di Stato. [39] [40]
[modifica] Peccato e Reato
Molte prese di posizione politica della chiesa cattolica richiedono che le azioni governative e legislative siano basate sulla morale cattolica. I non cattolici criticano questa pretesa chiedendo che si distingua la sfera morale, dove è definito il concetto di peccato, da quella legale, e che ciò che è peccato per la chiesa cattolica non debba essere per forza considerato reato dallo stato.[41]
[modifica] Note
- ^ a b P. Odifreddi, Perché non possiamo essere cristiani, 2007.
- ^ V. Frajese. Nascita dell’Indice, 2006.
- ^ F. Cardini, M. Montesano. La lunga storia dell’inquisizione, 2005.
- ^ P. Bellini. Respublica sub Deo, 1981.
- ^ F. Cuomo. I Dieci. 2005.
- ^ a b c Focus Storia 3/2005, pagg. 80 e segg.
- ^ a b M. Bocci. Agostino Gemelli Rettore francescano. 2003.
- ^ D.J. Goldhagen. Una questione morale, 2003; S. Zuccotti. Proprio sotto le sue finestre, 2002
- ^ Paolo VI. Enciclica Humanae vitae. 25 luglio 1968.
- ^ Pontificio consiglio per la famiglia. Famiglia e diritti umani. 15 novembre 2000
- ^ a b c A. López Trujillo. I valori della famiglia e il cosiddetto sesso sicuro, 1° dicembre 2003
- ^ (EN) «Condom Conundrums», 24 settembre 2005.
- ^ (EN) Fourth World Conference on Women, dal sito dell'ONU.
- ^ Adoption of the Beijing declaration and platform for action
- ^ Francesco Piperis. «Mal d’Africa», da VolontariperloSviluppo.it, 6 dicembre 2000.
- ^ M. Arévalo et al.. Efficacy of a new method of family planning, 2001. Dallo studio emerge, a margine, che tali metodi non prevengono da gravidanze indesiderate a causa della loro complessità di applicazione.
- ^ Per i dati relativi all’uso tipico, esclusi metodi naturali, cfr. «Birth Control Guide», documento della Food and Drug Administration, aggiornato al dicembre 2003
- ^ Per i dati relativi ai metodi naturali e all’uso metodico e corretto degli altri cfr. «Consumer-Friendly Birth Control Information», documento della Food and Drug Administration aggiornato al maggio 1997
- ^ Scheda «Contraccezione», dal sito uaar.it.
- ^ Un pozzo per l'acqua, un profilattico contro l'aids, un sorriso alla vita, da RadioRadicale.it.
- ^ Kevin Dowling. «Cattolici per il preservativo», da LucaCoscioni.it.
- ^ Franco Grillini. «Omofobia della Chiesa cattolica ai massimi livelli», da Grillini.it, comunicato stampa del 6 ottobre 2007.
- ^ Lettera ai vescovi della Chiesa cattolica per la cura pastorale delle persone omosessuali (art. 10)
- ^ Congregazione per la Dottrina della Fede. «Alcune considerazioni concernenti la risposta a proposte di legge sulla non discriminazione delle persone omosessuali», dall’Osservatore Romano, 24 luglio 1992, citato da AlleanzaCattolica.org.
- ^ «Il sinodo Valdese a fianco delle persone omosessuali», comunicato stampa dell’Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, 31 agosto 2007, citato da Gionata.org.
- ^ Aurelio Mancuso. «La Chiesa Cattolica prenda esempio dai Valdesi». Comunicato stampa del 31 agosto 2007, da Arcigay.it.
- ^ Lettera di Giovanni Paolo II alla signora Nafis Sadik, segretario generale della conferenza internazionale su popolazione e sviluppo 1994 e direttore esecutivo dell’UNFPA
- ^ a b (EN) «Catholic Church abuses its position at the UN». National Secular Society, 4th February 2004
- ^ Giovanni Sartori. «Le illusioni sull’ambiente». Corriere della Sera, 15 agosto 2007.
- ^ (EN) Keith Porteous Wood. «Right of Reply: Keith Porteous Wood». The Independent, 19 marzo 1999.
- ^ http://www.uaar.it/news/2006/06/11/lettera-corriere-celibato-preti/
- ^ «The Ordination of Women in the Roman Catholic Church», da WomenPriests.org].
- ^ Lettera apostolica Ordinatio Sacerdotalis, Città del Vaticano, 12 maggio 1994.
- ^ Jackie Clackson. «Has the Church never ordained women?», da WomenPriests.org].
- ^ F. A. Sullivan. Creative Fidelity, 2003, pag. 22.
- ^ a b BBC: Sex Crimes and Vatican (sottotitolato in italiano), da video.google.com.
- ^ servizio «Le Iene: preti e pedofilia», da video.google.com.
- ^ http://www.uaar.it/news/2008/04/21/ratzinger-riscrive-vangelo-codifica-shaaria-cattolica-fede-politica-devono-coincidere/
- ^ ICI, chiesa e privilegi
- ^ Quanto «costa» allo Stato il finanziamento della Chiesa cattolica
- ^ [1], [2]
[modifica] Bibliografia
- (EN) Marcos Arévalo, Victoria Jennings, Irit Sinai. «Efficacy of a new method of family planning: the Standard Days Method», da Contraception, vol. 65 n. 5, pag. 333-8; Washington, D.C. : Georgetown University, 12 dicembre 2001.
- Piero Bellini. Respublica sub Deo. Il primato del sacro nell’esperienza giuridica dell’Europa preumanista. Roma, Bellini, 1ª ed. 1981. ISBN 8800460003
- Maria Bocci. Agostino Gemelli Rettore francescano / chiesa-regime-democrazia. Brescia, Morcelliana 2003. ISBN 8837219172
- Franco Cardini, Marina Montesano. La lunga storia dell’inquisizione. Luci e ombre della “leggenda nera”. Roma, Città Nuova 2005. ISBN 8831103385
- Congregazione per la dottrina della fede. Documento «Memoria e riconciliazione - La Chiesa e le colpe del passato». Città del Vaticano, 12 marzo 2000.
- Franco Cuomo. I Dieci. Chi erano gli scienziati italiani che firmarono il manifesto della razza. Milano, Baldini&Castoldi-Dalai 2005. ISBN 8884908256
- Monografia «Fascismo», Focus Storia, n° 3/2005 (estate).
- Vittorio Frajese. Nascita dell’Indice. La censura ecclesiastica dal Rinascimento alla Controriforma. Brescia, Morcelliana 2006. ISBN 883722091X
- Daniel Jonah Goldhagen. Una questione morale. La chiesa cattolica e l’olocausto. Milano, Mondadori 2003. ISBN 8804512539
- Piergiorgio Odifreddi. Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici). Milano, Longanesi 2007. ISBN 8830424277
- (EN) Francis Aloysius Sullivan. Creative Fidelity: Weighing and Interpreting Documents of the Magisterium. Eugene : Wipf & Stock Publishers 2003. ISBN 1592442080
- Susan Zuccotti. Proprio sotto le sue finestre. Il Vaticano e l’olocausto in Italia (Under His Very Windows: The Vatican and the Holocaust in Italy. New Haven : Yale University Press, 2000). Milano, Mondadori 2002. ISBN 8842498106
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Opinioni riduzioniste
- «Contro la leggenda nera», da Kattoliko.it
- «Pagine cattoliche: Apologetica», da Paginecattoliche.it
- «Altra Storia», da TotusTuus.it
[modifica] Opinioni critiche
- «L'ordinazione delle donne nella Chiesa cattolica», richiesta di parte cattolica per l’ordinazione di sacerdoti donne, da WomenPriests.org
- (EN) «Bishop Accountability», sito che documenta il problema degli abusi sessuali nella Chiesa cattolica.
- Franca Rame. «L’acqua battesimale è gratis!», da FrancaRame.it, 21 maggio 2007
- «Tutti noi costretti a pagare le bollette del Vaticano!», in Oltre, novembre 2006, citata in NuovaPentecoste.tv.
- Hans Küng. «Wojtyła, il Papa che ha fallito», dal Corriere della Sera, 26 marzo 2005. Critica dottrinaria e pastorale proveniente da un noto teologo cattolico.
- Portale Cattolicesimo: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di cattolicesimo