Fiat Nuova Panda

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Fiat Nuova Panda

Fiat Nuova Panda

Premio Auto dell'anno nel 2004

Descrizione generale
Tipo	Citycar
Inizio produzione	2003
Sostituisce la:	Fiat Panda
Fine produzione	[[]]
Sostituita da:	[[]]
Esemplari prodotti
Stelle EuroNCAP:

Altre caratteristiche

Dimensioni e pesi
Lunghezza	3.540 mm
Larghezza	1.578 mm
Altezza	1.540 mm
Passo	mm
Peso	da 840 a 1.090 kg
Altro
Altre versioni	4x4 Cross Van Hydrogen
Assemblaggio:	Tichy, Polonia
Progetto
Design	Bertone
Altre antenate
Altre eredi
Della stessa famiglia	Fiat 500
Concorrenti	Renault Twingo Opel Agila Volkswagen Fox Toyota Aygo Citroën C1 Peugeot 107
Note
Tre quarti posteriore

La Fiat Nuova Panda è una vettura della Fiat presentata nel 2003, in sostituzione della Fiat Panda del 1980, con corpo monovolume a cinque porte. È collocata nella fascia di prezzo tra la Fiat Seicento e la Fiat Punto.

[modifica] Storia

Inizialmente la nuova Fiat Panda si sarebbe dovuta chiamare Gingo, ma per l'assonanza con un'altra piccola autovettura, la Twingo (fra l'altro diretta concorrente della Nuova Panda), la Renault invitò la Fiat a cambiarne il nome, così la casa torinese riprese il glorioso nome. Il codice di progetto è 169. Presentata nel settembre 2003 con una grossa campagna pubblicitaria, la nuova versione ha in comune con l'auto che ha sostituito, la Panda, soltanto il nome.

Panda 4X4 cross

La Fiat Panda è stata progettata, nella parte dello stile, dalla Bertone Stile: pochi ne sono a conoscenza poiché la stessa Fiat non ha acconsentito a mettere il simbolo Bertone.^{[citazione necessaria]} A Dicembre 2003 viene premiata come Auto dell'anno 2004.

[modifica] L'auto

Ha un'unica carrozzeria tipo monovolume con cinque porte, al contrario della gloriosa prima serie che di porte ne aveva solo tre. Oltre ciò, ha perso la sua spartanità in favore di un abitacolo più accogliente, confortevole e sicuro. La Panda infatti è dotata, di serie o optional, dei più moderni e diffusi dispositivi di sicurezza (come ABS, airbags frontali, laterali e a tendina, ESP (optional), di comfort (servosterzo, climatizzatore) e tecnologici (può essere dotata perfino di navigatore satellitare) impensabili sulla versione nata nel lontano 1980 dalla matita di Giorgetto Giugiaro.

I motori sono gli instancabili FIRE nelle cilindrate di 1108 e 1242 cc, da 54 e 60 cavalli rispettivamente, affiancati a partire dal 2004 dal 1248cc turbodiesel common rail multijet da 69 cv, fiore all'occhiello della produzione attuale di diesel Fiat. La versione che montano le Panda è però leggermente modificata a livello elettronico, fermandosi ad una coppia massima di 145Nm@1500giri/minuto, questo perché l'elevata forza trainante avrebbe sollecitato troppo il corto cambio che equipaggia la vettura. Le versioni dotate di filtro anti-particolato hanno 75 cavalli.

Una Panda van

Sempre nel corso del 2004 è stata presentata anche la versione 4x4 che, grazie alle piccole dimensioni e al peso contenuto, si dimostra capace di muoversi anche su fondi apparentemente impensabili con discreta agilità. In seguito è arrivata la versione Cross, con motore Multijet, estetica specifica e nuovi interni più scuri, che sono stati estesi a tutta la gamma nell'ambito di un mini-lifting datato 2006.

La simpatica linea, ispirata da uno schizzo di Bertone, si sviluppa su una lunghezza di 354 cm, ideale per affrontare la giungla cittadina, grazie anche al ridotto raggio di sterzata e all'aiuto del potente servosterzo elettrico (dotato della funzione CITY, che lo rende ancora più efficace durante le manovre più delicate). Questo, insieme a consumi nella norma, ad una buona abitabilità per quattro persone, grazie ad un'altezza di 154 cm, e all'ampio know-how che ha la Fiat nel campo delle auto di piccole dimensioni, hanno decretato il successo per la seconda serie dell'utilitaria italiana, anche se solo di marchio, perché prodotta negli stabilimenti polacchi di Tychy dove viene costruita la nuova 500 che sfrutterà il pianale della Panda. Il 5 settembre 2007 è stato prodotto il milionesimo esemplare della seconda generazione di Panda.^[1]

La Panda Actual

I suoi limiti vanno cercati nella ridotta autonomia del serbatoio (che varia dai 30 ai 35 litri di capienza), nell'indisponibilità dell'ESP sulle versioni 4x4 e nel rapporto dotazioni-prezzo inferiore a quello delle avversarie.

Tutto ciò non ha impedito comunque alla Fiat Panda di essere nominata "auto dell'anno" 2004, facendola diventare una delle poche city car riuscite ad aggiudicarsi questo importante premio.

[modifica] Le varie versioni

Il successo a livello commerciale ha inoltre indotto la Fiat a presentare, durante l'edizione 2005 del Motor Show di Bologna, una simpatica variante denominata Panda Cross, che strizza l'occhio alle modaiole SUV che scorrazzano nei centri delle nostre città.

Molte sono state le versioni speciali della piccola torinese: ricordiamo Panda Monster (prodotta in un numero limitato di esemplari, in collaborazione con la Ducati e con il nome che vuole evocare uno dei maggiori successi di quest'ultima, la Monster^[2]), Panda Alessi, Panda Jolly e Panda Tank (due porte, trazione integrale, due posti, colorazione grigia, ruote tassellate e una vaga somiglianza con la Kommandeurwagen)

A fine 2006 è stata presentata la 100HP, una piccola sportiva che ricorda in tutto e per tutto la filosofia delle antenate "piccole bombe" Mini e Autobianchi A112 Abarth. Non è un semplice "tuning", bensì una versione abbastanza diversa della Panda, rinforzata nel telaio, modificata nella carrozzeria, nelle sospensioni, nello sterzo e nell'aerodinamica. È dotata del 1.4 FIRE aspirato utilizzato dalla Fiat su diversi modelli nelle versioni da 90 e 95 CV portato a 100 cavalli (come sulla nuova 500) e modificabile nell'erogazione della potenza grazie al pulsante SPORT, messo al posto del pulsante CITY nell'abitacolo. Pronta risposta dell'acceleratore e uno sterzo più diretto, per assicurare una guida sportiva e divertente. L'auto pesa meno di 1.000 kg, ha quattro freni a disco, cambio a 6 marce di derivazione Punto e monta cerchi in lega da 15 pollici. Optional, il pacchetto "Pandemonio", che include dettagli più "cattivi", come le pinze dei freni di colore rosso,una striscia laterale bianca adesiva (rossa nel caso della carrozzeria bianca),le calotte degli specchietti retrovisori e i cerchi di tipo chrome shadow. Presente fin dall'inizio della commercializzazione la Dualogic; del 2006 la FreeRide con ESP di serie, uscita di produzione dopo poche settimane. Non è stata commercializzata, invece, la versione bicolore: presentata come prototipo, è rimasta tale.

[modifica] Le Panda ecologiche

Presentata contemporaneamente alla 100HP, la Panda Natural Power è invece la versione ecologica alimentata a metano, dotata del modesto 1242cc 8 valvole da 52 cavalli. Sviluppata sulla base della Panda 4x4 (senza albero di trasmissione e differenziale posteriore, per far spazio a due bombole), vanta bassi consumi e bassissimi costi di gestione: è dotata di due bombole per un totale di circa 12 kg di metano, e un serbatoio della capacità di 30 litri di benzina. Velocità: 140 km/h a metano, 148 km/h a benzina. Consumo Urbano (l/100Km) Metano (Kg) 5,3 − Benzina (l) 7,9 Consumo Extraurbano (l/100Km) Metano (Kg) 3,5 − Benzina (l) 5,2 Consumo Combinato (l/100Km) Metano (Kg) 4,2 − Benzina (l) 6,2

Nel 2007 è arrivata anche in versione Climbing, con dotazione più ricca e la stessa estetica della versione 4x4 (ma è comunque a sole 2 ruote motrici).

Nel 2007 a Francoforte debutta la Panda Aria un'auto con un attenzione maniacale all'ecologia con rivestimenti interni e esterni ecocompatibili, motore 900 turbo bicilindrico denominato Multiair alimentato a benzina o a miscela metano-idrogeno, che risulta emettere solo 69g/km di CO2.^[3]

Nel settembre 2007 è avviata la sperimentazione a Mantova del prototipo "Panda Hydrogen", ovvero una vettura ad emissioni zero.

[modifica] Panda nelle competizioni

La Panda è anche protagonista di alcune competizioni monomarca. La "Panda Rally" monta il 1242cc portato a ben 120 cavalli di potenza, oppure un inedito 1.4 portato a ben 160 cavalli.

Nel 2007, la Panda fa il suo ingresso nel mondo del Rally Dakar con una versione 4x4, la PanDakar, con carrozzeria alleggerita e sole due porte, dotata del 1.3 Multijet portato a 105 cavalli e 160 newtonmetri di coppia. A guidare una delle due auto, tra l'altro, il pilota Miki Biasion. La prima avventura di FIAT nella Dakar si è risolta col ritiro di entrambe le PanDakar.

[modifica] Il clone cinese

Fiat ha scoperto, grazie al Motor Show di Bologna del 2006 la "Gwperi", una macchina cinese prodotta dalla Great Wall Motors con analogie comuni all'automobile italiana, specie nel design.^[4] Contando anche che l'azienda cinese intende vendere la Peri in Europa, Fiat sta valutando di compiere una azione legale nei confronti del marchio cinese, seppur altre case (Toyota e Chevrolet) abbiano fallito nell'ottenere un risarcimento pecuniario dalle industrie cinesi incolpate di "clonare" i loro modelli o il loro stesso marchio. ^[5] Tale "clone", per il momento, non sarà importato in Italia.