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Claudio Baglioni - Wikipedia

Claudio Baglioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

« Quella sua maglietta fina
tanto stretta al punto che
mi immaginavo tutto  »
(Questo piccolo grande amore, 1972)
« Tutti qui i miei sogni
di essere un mago
e di correre il vento mai pago
E per battere il mio tempo
l'ho dovuto vivere ... »
(Tutti qui, 2005)


Claudio Baglioni
Baglioni negli anni ottanta
Baglioni negli anni ottanta
Nazionalità Italia
Genere Pop
Periodo attività 1967 - in attività
Strumento {{{Strumento}}}
Etichetta {{{Etichetta}}}
Band attuale {{{Band attuale}}}
Band {{{Band precedenti}}}
Album pubblicati 28
Studio 16
Live 10
Raccolte 2
Sito ufficiale
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica

Claudio Enrico Paolo Baglioni (Roma16 maggio 1951) è un cantautore italiano fra i più popolari, considerato il cantautore dei buoni sentimenti, soprattutto per il genere che, negli anni Settanta, lo ha contraddistinto e portato al grande successo e anche per un cliché mai del tutto abbandonato.

Nella sua quarantennale carriera, si è dimostrato un artista poliedrico ed innovativo, grazie a una continua evoluzione musicale che gli ha permesso di unire più generazioni di ascoltatori raggiungendo una enorme popolarità. La sua carriera è stata da sempre costellata da record di vendite e da concerti-evento divenuti veri e propri bagni di folla. Ha pubblicato in Italia 29 album, di cui 17 in studio, 10 dal vivo e 2 collezioni ufficiali. All'estero è conosciuto soprattutto in Spagna (dove ha pubblicato 7 album con brani in spagnolo) e in Sudamerica.

Indice

[modifica] Biografia

[modifica] L'infanzia e gli esordi

Claudio Baglioni (nome completo Claudio Enrico Paolo Baglioni) nasce a Roma, il 16 maggio 1951, nella clinica Villa Bianca, figlio unico di Riccardo, ex contadino poi carabiniere, e Silvia Saleppico, casalinga e sarta.

Trascorre l'infanzia nel quartiere di Monte Sacro e la giovinezza in quello di Centocelle, frequentando spesso d'estate le campagne dell'Umbria, terra natale dei suoi genitori, e del reatino, dove il padre temporaneamente presta servizio in caserma.

La sua carriera artistica inizia nel 1964, quando, appena tredicenne, partecipa ad un concorso canoro di voci nuove organizzato da Ottorino Valentini a Centocelle, nella piazza San Felice da Cantalice, cantando il successo di Paul Anka Ogni volta e vincendo lo stesso concorso l'anno successivo con il brano I miei anni più belli di Gene Pitney.

Nel 1965 partecipa anche ai Ludi Canori (in cui vince nella categoria Autori in coppia con Maria Pia Crostella cantando la canzone Siamo due poveri ragazzi) e due anni dopo è al Festival degli sconosciuti di Ariccia (organizzato da Rita Pavone e Teddy Reno), dove giunge in semifinale.

[modifica] Agonia e il debutto discografico

Si iscrive all'istituto per geometri e riceve in regalo la sua prima chitarra con la quale inizia a strimpellare le canzoni di Fabrizio De André; il suo look di quegli anni (maglioni neri a collo alto, occhiali spessi e aria da intellettuale), causa il soprannome che gli viene affibbiato dagli amici dei quartiere: Agonia.

Intanto, desideroso di visibilità e sfruttando la passione per la musica per poter uscire dall'anonimato della vita di periferia, prende lezioni di pianoforte dal maestro argentino Amato, suona in un complessino beat amatoriale (Les Images), e tenta alcuni esperimenti di teatro cantato con una compagnia chiamata Studio 10 ma senza gran successo.

Nel 1967 scrive la sua prima canzone, Annabel Lee, ispirata all'omonima poesia di Edgar Allan Poe e nel luglio del 1968 partecipa al concorso "Fuori la voce", presentato da Pippo Baudo, in cui tra i concorrenti c'è anche una giovanissima Fiorella Mannoia.

Nello stesso anno incontra Antonio Coggio, produttore e pianista, che diventerà il suo principale collaboratore negli anni a venire; ecco come il musicista ligure racconta la nascita del loro sodalizio: <<Me lo presentò un collaboratore di Teddy Reno, che l'aveva notato al loro Festival degli sconosciuti; Claudio cantò Georgia on my mind di Ray Charles al pianoforte. Come cantante prometteva molto, aveva modulazioni particolari[1]>>.

Nel 1969 ottiene il suo primo contratto discografico: dopo aver effettuato alcuni provini, la RCA Italiana gli propone un contratto di durata quinquennale, firmato dal padre Riccardo a causa della minore età del cantautore; l'allora direttore artistico della casa discografica, Zeppegno, affermerà poco dopo: «Tanto questo non farà mai niente».

[modifica] Gli anni settanta

[modifica] I primi difficili passi

Claudio Baglioni, in uno dei suoi primi "look"
Claudio Baglioni, in uno dei suoi primi "look"

L'anno successivo viene pubblicato il suo primo 45 giri, Una favola blu-Signora Lia e il cantante prende parte al Disco per l'estate con Una favola blu (brano scritto da Giulio D'Ercole e Alberto Morina per il testo e dal maestro Piero Melfa per la musica) ed alla sezione giovani del Festivalbar con Signora Lia, con scarso successo.

È sempre del 1970 il suo primo album, Claudio Baglioni, ma le vendite vanno male ed il 33 giri viene ritirato dal commercio dopo pochi mesi; molte delle canzoni sono scritte insieme a Coggio, che così racconta come era organizzata la loro collaborazione:<<Io mi mettevo al piano e Claudio imbracciava la chitarra. Buttavamo giù spunti, decidevamo cosa comunicare, poi lui preparava il testo ed insieme elaboravamo la musica. Infine lui rifiniva le parole, ed io sistemavo le note[2]>>.

Partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia, dove viene fischiato e alla Caravella dei successi di Bari, dove il suo pezzo Notte di Natale è reputato troppo triste e contrario alla morale cattolica.

Nel 1971, in aprile, alla Mostra dell'elettronica di Roma incontra la sua futura moglie e collaboratrice Paola Massari ed in settembre viene invitato al "Festival Internazionale" della cittadina polacca di Sopot, dove vince il premio della critica; l'anno si conclude con una tournée di 10 giorni in Polonia.

Successivamente scrive alcuni brani per Mia Martini che la cantante interpreta nell'album Oltre la collina (nel brano omonimo Baglioni è la voce fuori campo insieme a Loredana Bertè) e, nel 1972, interpreta tre canzoni per la colonna sonora del film Fratello sole, sorella luna di Franco Zeffirelli e scrive pezzi per Rita Pavone, tra cui La suggestione, che viene anche incisa con un testo francese e con il titolo Bonjour la France e che, in febbraio, scala le classifiche francesi.

Acquista la "mitica" Camilla, la Citroën 2CV gialla (che sarà immortalata nel 1973 sulla copertina del suo album Gira che ti rigira amore bello) e dopo altri due mesi di tournée in Polonia, in soli sette giorni, ultima i testi dell'album della sua svolta artistica .

[modifica] Questo piccolo grande amore: arriva il successo

Claudio Baglioni e Paola Massari, durante un'apparizione telelevisiva degli anni settanta
Claudio Baglioni e Paola Massari, durante un'apparizione telelevisiva degli anni settanta

È nel 1972 infatti che esce, dopo l'insuccesso di alcuni singoli da lui eseguiti, l'album Questo piccolo grande amore, uno dei primi esempi di concept album italiani (un disco in cui le canzoni sono legate insieme da un filo narrativo comune), che lo consacra al successo contribuendo all'identificazione di Baglioni come cantautore romantico e dei buoni sentimenti per antonomasia, nonostante le evoluzioni artistiche di cui il cantautore sarà protagonista negli anni a venire. Il singolo raggiunge in poco tempo le 800.000 copie vendute e rimane primo in classifica per molte settimane; 13 anni più tardi il brano sarà proclamato da una giuria popolare "canzone italiana del secolo" e per questo premiata al Festival della Canzone Italiana di Sanremo. La censura dell'epoca colpisce il brano sostituendo "nudi" e "cose proibite" con le più rassicuranti parole "soli" e "le scarpe bagnate" (questa è la versione pubblicata sul 45 giri, mentre nel 33 è possibile ascoltarla senza censure). Il celebre pezzo è anche protagonista di una querelle giudiziaria per la causa intentata da Ricky Gianco che accusa il cantautore romano di plagio, ma il giudice, anche avvalendosi della consulenza del maestro Ennio Morricone, dà ragione a Baglioni.

Collabora con Nada, scrivendo per lei due canzoni, che la cantante utilizzerà soltanto ventidue anni più tardi inserendo una prima versione di Chissà se mi pensi e Me sò magnata er fegato, nel suo album del 1994, Malanima.

Il 4 agosto del 1973 sposa la Massari (anche se, per non deludere le fan, la notizia verrà resa pubblica solo alcuni anni più tardi) e, subito dopo le nozze, esce il suo quarto album, Gira che ti rigira amore bello, che non ripete il successo dell'album precedente, anche se contiene alcuni dei brani singoli più fortunati del cantautore.

Nel 1974 vola a Parigi per registrare il suo quinto album, E tu..., altro grande successo discografico. L'omonimo singolo, che rimane primo in classifica per 14 settimane, dà il titolo ad un album di grande impatto musicale per la qualità degli arrangiamenti e composto con la collaborazione di Vangelis, vince il Festivalbar.

Dal 1975 al 1978 Baglioni pubblica altri tre album: Sabato pomeriggio (1975) con arrangiamenti di Luis Bacalov, Solo (1977) (che conclude il burrascoso rapporto di lavoro con la RCA) e E tu come stai? (1978). Quest'ultimo lavoro, che segna il suo passaggio alla CBS, su richiesta della vecchia casa discografica viene sequestrato per un breve periodo dai negozi, in seguito ad uno spiacevole contenzioso legale.

Durante questi anni, Baglioni esegue concerti in gran parte dell'Europa, in tutto il Sud America, negli USA e in Canada, conseguendo record assoluti di vendite. A poco piu di 25 anni ha già all'attivo svariati milioni di dischi venduti.

[modifica] Gli anni ottanta

[modifica] I record discografici

Dopo tre anni di silenzio, nel 1981 esce Strada facendo, (sedici settimane consecutive primo in classifica, con un totale di un milione di copie vendute), album che, anche grazie all'enorme successo del singolo di lancio, gli consente di vincere il premio come Miglior cantante dell'anno al concorso Vota la Voce ed il premio quale Miglior cantautore assegnato dall'Associazione Critici Discografici. Successivamente si esibisce in un mini-tour di sedici tappe nei palasport.

Dalla sua unione con Paola Massari, il 19 maggio 1982 nasce Giovanni, a cui il padre dedica la canzone Avrai, registrata in soli due giorni nello studio di Paul McCartney a Londra.

Nell'estate del 1982 è protagonista della prima tournée di un cantante italiano negli stadi, Alè-oò, che totalizza un pubblico di oltre un milione di persone: D'ora in poi le sue tournée saranno veri e proprio eventi di massa. Tra le date più suggestive del tour vanno ricordate quella all'Arsenale di Venezia, riadibito per l'occasione ad uso civile dopo 1.000 anni, e quella di Roma, nel concerto di Piazza di Siena (120.000 spettatori), da cui viene tratto un resoconto video in due puntate trasmesso dalla RAI. A dicembre esce Alè-oò, doppio album live a documentare l'omonimo tour di successo: vende oltre un milione di copie.

Nel 1984 si esibisce da solo in un concerto all'arena di Verona davanti a 20.000 "irriducibili" messi a dura prova da un violento acquazzone.

Nel 1985 esce 'La vita è adesso con 10 inedite canzoni.

L'anno successivo vede la luce il triplo live Assolo, sintesi discografica di una sua innovativa tournée, basata sull'uso della tecnica MIDI per la quale si avvale della collaborazione di Pasquale Minieri, seguito nel 1987 dal libro Assolo, non solo.

[modifica] I fischi di Torino: punto di svolta

1988: Inizia le registrazioni del nuovo album girando le sale di incisione di mezzo mondo. L'8 settembre 1988 partecipa, come rappresentante italiano, al concerto di Amnesty International a Torino, concerto che vede come ospiti artisti di fama mondiale ritenuti impegnati socialmente come Bruce Springsteen, Peter Gabriel, Sting e Youssou N'Dour; Baglioni viene giudicato inadatto all'evento da una parte del pubblico e viene contestato mentre esegue la celebre Strada facendo.

Così, il quotidiano La Repubblica, il giorno dopo, scrive dell'accaduto:

« ...E così quando l'autore di "Piccolo grande amore" è apparso sulla scena, dopo l'intervallo seguito all'esibizione di Youssou N'Dour, è stato accolto da una bordata di fischi. Mentre volavano sul palco ortaggi e migliaia di mani si levavano in alto con tutte le dita piegate a pugno tranne il medio. Poi, quando un Baglioni, pallido come uno straccio, si è un po' sciolto sul terreno a lui congeniale della melodica "Strada facendo" almeno una parte del pubblico ha mostrato meno ostilità. Si sono creati due fronti tranquillamente contrapposti, impegnati ad applaudire e a fischiare. Ma ormai la situazione era irrimediabilmente compromessa e il povero Baglioni, così malamente giocato da chi incautamente aveva spinto per avventurarlo in questo tipo di concerto, ha dovuto a tratti disertare la scena per sottrarsi alle intemperanze di un pubblico che non gli ha perdonato un atto di tardivo coraggio forse non del tutto disinteressato. E quando ha concluso con "Ninna nanna" e altri motivi non ha neppure avuto il privilegio di farsi applaudire dai vip arrivati allo stadio intorno alle 20... »
(Repubblica, 9 settembre 1988)

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E così, Edmondo Berselli commenterà, qualche anno dopo, nel suo saggio Canzoni - Storie dell'Italia leggera:

« Claudio esaurisce la sua performance con quella trionfale mestizia che prende i grandi interpreti, i grandi clown, i grandi lirici, e anche gli spettatori, tutti noi, fantasmi dell'amore, nostalgie divine, essenze sentimentali, "noi sogni di poeti". (...) Tira una maledetta aria di poesia, molto vicina alla tristezza, quasi ai confini con la depressione. »
(Edmondo Berselli, Canzoni - Storie dell'Italia leggera)

Questo episodio, avvenuto tra l'altro in concomitanza con la crisi del suo matrimonio e sodalizio artistico con Paola Massari, lascia il segno sul cantautore che inizia un periodo di forzato isolamento dalla scena pubblica (tornerà a suonare in uno stadio soltanto 3 anni dopo) che lo porterà ad una significativa evoluzione musicale ed umana.

[modifica] Gli anni '90

[modifica] L'evoluzione di "Oltre"

Nell'ottobre del 1989 iniziano le prenotazioni per il suo nuovo disco, sebbene l'artista, non ancora soddisfatto del proprio lavoro, continui a rimandare l'uscita dell'album, prevista infine per ottobre 1990. La data di pubblicazione viene poi ulteriormente spostata, così come viene modificato il titolo dell'album (inizialmente doveva essere Un mondo più uomo sotto un cielo mago).

Intanto il cantautore rimane vittima di un incidente automobilistico, riportando ferite alle mani e alla lingua ed alcune voci, che saranno poi smentite dall'uscita del nuovo lavoro, dicono addirittura che non potrà più cantare. Il 16 novembre 1990, esce finalmente Oltre, album che ospita artisti di fama nazionale e internazionale come: Paco de Lucia, Pino Daniele, Mia Martini, Youssou N'Dour, Didier Lockwood e Oreste Lionello. Nel 1991 Baglioni esegue un doppio concerto allo Stadio Flaminio di Roma; la prima data è trasmessa in diretta tv conseguendo un record di ascolto. Il concerto viene eletto "Miglior concerto dell'anno nel mondo" dalla rivista inglese Billboard grazie all'innovativa concezione del palco centrale.

Nel 1992 è la volta del tour Assieme oltre il concerto e verso la fine dell'anno di Assieme sotto un cielo mago. Dai due tour verranno pubblicati nello stesso anno i live Assieme ed Ancorassieme.

Nel 1994, allo Stadio del Nuoto del Foro Italico a Roma, presenta Acqua nell'acqua, sigla ufficiale della VII edizione dei Campionati mondiali di nuoto.

È del 1995 l'album Io sono qui che rappresenta probabilmente il vertice della maturità artistica di Claudio Baglioni. Naturale completamento ed esito di Oltre e meno complesso e strutturato di quest'ultimo, Io sono qui, attraverso una musica dove ritmico e melodico si regolano a vicenda in modo uniforme, rappresenta un interessante esperimento musicale: il succedersi dei brani dell'album infatti, separati da intermezzi solo voce o piano, corrisponde idealmente allo scorrere di un immaginario film che l'autore racconta in musica.

Il singolo che dà il nome all'album viene presentato il 23 settembre con un inusuale concerto su un camion giallo ai 1.500 metri d'altitudine della piana di Castelluccio di Norcia, in Umbria.

In questo stesso anno fonda ClaB, associazione culturale che riunisce tutti i suoi fans e per la quale annualmente organizza concerti ed inziative. Il 28 dicembre 1995, viene convocato, al Palazzetto dello Sport di Roma, il primo raduno del fans club.

È di questo periodo il curioso caso di un cantante, Anonimo Italiano (al secolo Roberto Scozzi) che si esibisce mascherato e canta con un timbro vocale straordinariamente simile a quello di Baglioni, mietendo anche un buon successo nell'album d'esordio; il cantautore romano però non gradisce, e lo diffida legalmente.

Il 27 ottobre 1996 viene invitato in qualità di ambasciatore della FAO al World Food Day Concert che, riunisce artisti di calibro internazionale, in un evento musicale davanti al Colosseo.

Al concerto di Natale del 1996 in Vaticano, canta Avrai davanti a Giovanni Paolo II, accompagnato dall'orchestra filarmonica di Torino.


[modifica] «La civiltà dell'immagine»

Spesso ospite negli ultimi mesi del 1996 della trasmissione televisiva Quelli che il calcio condotta da Fabio Fazio e per la quale compone anche l'inno goliardico della squadra di calcio Atletico Van Goof, si riaccosta più assiduamente alla televisione che per anni aveva poco frequentato.

È dell'anno successivo infatti la sua partecipazione come conduttore assieme a Fazio alla trasmissione televisiva di successo di Rai Due, Anima mia, in cui vengono scherzosamente rivisitati gli anni settanta. Sulla scia del grande successo della trasmissione, pubblica l'album Anime in gioco, in cui esegue sigle televisive degli anni settanta come Ufo Robot, Sandokan, Heidi, ma anche successi come Il nostro concerto e, appunto, Anima mia (canzone dei Cugini di campagna), riarrangiate dallo stesso artista in maniera magistrale.

Nel 1998 la FIGC, in occasione del suo centesimo anniversario, gli commissiona un inno, Da me a te, presentato durante l'amichevole Italia-Paraguay. Compie un tour negli stadi di Roma, Milano, Palermo e Napoli, totalizzando 360.000 spettatori circa; il concerto viene anche trasmesso dalla RAI in diretta sia per l'esibizione allo stadio Olimpico di Roma, per la prima volta concesso interamente alla musica leggera, che per quella al Meazza di Milano.

Nel settembre dello stesso anno si rende protagonista di un fatto curioso: nei giorni immediatamente precedenti un suo concerto allo stadio San Paolo di Napoli (sabato 26 settembre 1998), travestito da artista di strada suona per quasi un'ora nella Galleria Umberto I e nella vicina via Toledo, senza essere riconosciuto dai passanti. Negli stessi giorni una sua visita a sorpresa in una libreria del centro cittadino aveva invece provocato un vero e proprio assalto di fans. Intervistato dalla redazione campana del TGR, commentando i due episodi Claudio Baglioni afferma: «è stata la riprova del fatto che viviamo, oramai, nella civiltà dell'immagine».

Due anni dopo il successo di Anima mia, è ancora in tv a fianco di Fabio Fazio. Il 12 novembre 1999, in uno studio a forma di astronave inizia il programma L'ultimo valzer, ma la trasmissione non bisserà il grande successo della precedente.

Claudio Baglioni "live" (Tour Cercando, 2004)
Claudio Baglioni "live" (Tour Cercando, 2004)

[modifica] La trilogia dei colori

In contemporanea con il programma esce il nuovo album Viaggiatore sulla coda del tempo. Il primo singolo tratto dall'album, Cuore d'aliante, verrà associato alla compagnia di telefonia mobile Omnitel, permettendo così agli utenti di ascoltare in anteprima il brano. In questo album l'artista è alla ricerca di una nuova dimensione musicale, di cui non è ancora convinto al cento per cento; questo suo disagio è evidenziato e trasmesso nel brano autobiografico A Clà.

Il nuovo disco viene presentato negli hangar di quattro aeroporti italiani (Firenze, Milano, Napoli e Catania) che il cantante raggiunge tutti nello stesso giorno (30 ottobre 1999) a bordo di un ATR 42.

Termina con questo album la cosiddetta trilogia dei colori, iniziata dieci anni prima con Oltre e proseguita con Io sono qui, testimonianza della profonda evoluzione artistica e anche umana del cantautore, rispetto ai suoi canoni passati.

Grande successo di pubblico hanno avuto sempre le sue ultime tournée, veri e propri eventi di massa, in cui il cantante ha unito innovazione tecnico-scenica e tradizione (Tour Giallo nel 1995, Tour Giallo Elettrico e Tour Rosso nel 1996, Da me a te nel 1998, Tour Blu nel 1999 , Sogno di una notte di note nel 2000 , Incanto nel 2001, Io nel 2003, Crescendo nel 2003 e 2004, Cercando nel 2004 e 2005, Tutti qui nel 2006 e 2007).

[modifica] L'artista nel terzo millennio

Il 31 dicembre 1999, l'artista è nuovamente in Piazza San Pietro a Roma per partecipare alla Notte del millennio con cui saluta il 2000 alle porte.

Nel 2001 si aggiudica il premio "Internet Winner" per il maggior numero di contatti al suo sito web nell'ultimo anno (oltre 17 milioni), anche grazie al lancio di un'operazione che non ha precedenti in Italia: la vendita on-line di brani in formato MP3 registrati dal suo tour teatrale Incanto.

Con questo tour Baglioni porta la musica leggera nei sancta sanctorum della lirica, proponendo concerti per soli pianoforte e voce, con intermezzi parlati in cui il cantante racconta aneddoti della sua vita artistica. In uno di questi concerti (8 dicembre) suona al Teatro San Carlo di Napoli che, per la prima volta nella sua storia apre le porte alla musica popolare.

La notte dell'Epifania del 2002, tra le rovine del Teatro Petruzzelli di Bari, esegue Per Incanto, con un testo ispirato alle composizioni del poeta indiano Rabindranath Tagore ed una melodia tratta dalla Cantata 147 di Johann Sebastian Bach.

Il Presidente Carlo Azeglio Ciampi lo nomina Commendatore della Repubblica nel 2003, anno di uscita di un altro disco in studio, Sono io, l'uomo della storia accanto e del riconoscimento per l'alto valore letterario dei suoi testi con il Premio Lunezia.

[modifica] La laurea in architettura

La mattina del 24 giugno 2004 l'artista viene proclamato dottore presso la facoltà di architettura "Valle Giulia" dell'Università La Sapienza di Roma con votazione di 108/110, discutendo una tesi sul restauro architettonico e la riqualificazione urbana del gasometro di Roma; per questo motivo riceve un plauso dal vicesindaco della città, Mariapia Garavaglia, per «l'atto di profondo affetto» così dimostrato verso la città.

[modifica] I nuovi progetti

Baglioni a Lampedusa durante O' Scià
Baglioni a Lampedusa durante O' Scià

Il 2005 è un anno molto ricco di pubblicazioni, musicali e non: a gennaio viene edito il doppio album live Crescendo e cercando e un cofanetto omonimo con triplo DVD, risultato degli ultimi tour realizzati in giro per l'Italia tra il 2003 e il 2004; quindi, il 25 aprile in Spagna (dove il cantautore romano è molto apprezzato) e il 3 maggio in Italia, esce Todo Baglioni grandes éxitos en Español, raccolta di 14 successi in lingua spagnola, più la traccia Sabato pomeriggio in versione originale; ancora, edito da Bompiani, esce il libro Senza musica, una raccolta di scritti dal 1974, in cui il cantante racconta sé stesso ripercorrendo la sua carriera ultratrentennale.

Nel luglio 2005 è tra gli aristi invitati al grande evento del Live 8, e si esibisce al Circo Massimo di Roma.

Il 4 novembre 2005 esce Tutti qui - Collezione dal 1967 al 2005 che a meno di due mesi dalla pubblicazione è già triplo disco di platino e, che oltre all'inedito Tutti qui, comprende tutti i più grandi successi del cantautore e tre brani mai pubblicati prima, cioè Annabel Lee, La suggestione e Ci fosse lei, scritti da un giovanissimo Baglioni degli esordi.

Infine per Einaudi viene pubblicato Parole e canzoni (curato da Vincenzo Mollica), libro che traccia un profilo dell'artista grazie anche ai contributi di Roberto Cotroneo, Ennio Morricone, Giuseppe Tornatore e Walter Veltroni e presenta per la prima volta tutti i testi delle sue canzoni in un corpus completo.

Prende parte attiva alle manifestazioni della XX Olimpiade Invernale di Torino 2006: l'8 dicembre porta, in veste di tedoforo, la torcia olimpica da Piazza Navona a Campo de' Fiori.Compone , inno ufficiale della manifestazione. Il brano (Go nella versione inglese), è presentato la sera del 20 dicembre 2005 al Palasport Olimpico in un concerto-evento gratuito, organizzato dal TOROC e dalla città di Torino. In tale occasione, il cantautore dirige un'orchestra sinfonica di 52 elementi, un coro lirico ed uno di bambini eseguendo alcuni dei suoi più grandi successi dinanzi a un pubblico di 12 mila spettatori. Va' è eseguito anche nel corso della cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici Invernali, allo Stadio Olimpico di Torino (10 febbraio 2006). Anche in questa occasione il cantautore sale sul podio per dirigere l’orchestra che esegue l'inno.

Il 31 marzo esce la seconda compilation Gli altri tutti qui, album contenente anche l'inno olimpico e tre brani inediti: Se la ragazza che avevi, registrata da Baglioni nel 1967; Amore amore un corno, scritta per Mia Martini nel 1971; Una storia normale, primissima versione del brano inciso da Gigi Proietti nel 1975 con il titolo Me so’ magnato er fegato.

Nel mese di settembre 2006 riunisce in un evento musicale organizzato dalla Regione Lazio sull'isola di Ventotene tre musicisti di primo piano come Danilo Rea, Nicola Piovani e Luis Bacalov, e tiene un concerto nell'aula plenaria del Parlamento Europeo a Bruxelles, invitato per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sui problemi dell'immigrazione.

Il 20 ottobre esce l'album Quelli degli altri tutti qui, in cui Baglioni ripropone grandi successi degli anni sessanta, riarrangiati per orchestra.

Inoltre, nell'autunno 2006, scrive la prefazione di Che faccio, mi rifaccio? (edito da Sperling & Kupfer), libro scritto dal chirurgo estetico Marco Gasparotti.

Il 30 aprile 2007 si conclude a Caserta, 'Tutti qui', il suo ultimo tour nei palasport delle principali città italiane; durante il tour, partito il 30 ottobre da Rieti, (il più lungo per numero di date per il cantautore), Baglioni ripercorre musicalmente i suoi quarant'anni di carriera.

Il 21 giugno presenta, durante un mini-concerto tenuto in un bar dell'isola di Lampedusa, il suo ultimo brano inedito inserito nell'omonima raccolta dal vivo Buon viaggio della vita.

Il 1° settembre è uno degli artisti invitati all'Incontro nazionale dei giovani 2007 tenutosi a Loreto e il mese successivo si reca negli Stati Uniti ed in Canada per una mini-tournée.

Nel 2008 partecipa all'album di Elio e le Storie Tese, Studentessi, in cui esegue tre tracce, di cui una nascosta e incide un pezzo in lingua maltese (L’Aħħar Bidwi F’Wied il-Għasel), già eseguito dal vivo durante l'ultima edizione di O' Scià tenuta sull'isola mediterranea.

[modifica] Baglioni e il cinema

  • Claudio Baglioni ha preso parte anche a due film, entrambi datati 1972. Nel primo, Fratello sole, sorella luna di Franco Zeffirelli, partecipa attivamente alla colonna sonora interpretando tre brani (Fratello sole, sorella luna, Canzone di San Damiano e Preghiera semplice). Nel secondo, Ipotesi sulla scomparsa di un fisico atomico di Leandro Castellani, recita come comparsa interpretando la parte di un giovane pacifista ed esegue la canzone In viaggio nei titoli di coda.
  • In un'intervista rilasciata dallo stesso Baglioni, il cantautore ha anche ammesso che sempre negli anni settanta fu messo in progetto un film che avrebbe dovuto avere come protagonisti, nella parte di due ragazzi di strada, lui e Lucio Battisti ma la cosa non andò mai in porto.

[modifica] Baglioni e i concerti "strada facendo..."

Baglioni suona da un balcone di Centocelle
Baglioni suona da un balcone di Centocelle
  • Alla fine del 1975, Baglioni si rende protagonista, assieme a Francesco De Gregori, di un concertino improvvisato nella piazza romana del Pantheon. Dopo un lauto pranzo, e forse complice anche il vino, i due cantautori si mettono a suonare pezzi di repertorio vario (dai Beatles a Bob Dylan, a Simon e Garfunkel), con le custodie delle chitarre aperte nella piazza, gremita di turisti. Vistisi quasi del tutto ignorati dai passanti, provano ad eseguire pezzi del proprio repertorio, ma il risultato non cambia. Commentando l'episodio, e sottolineando la delusione provata, Baglioni dichiarerà più tardi: «A me ci vollero un paio di giorni per riprendermi, a Francesco, che è più vanitoso, almeno un paio di settimane».
  • Il 16 marzo 1991, alcuni mesi dopo l'uscita dell'album Oltre, e dopo aver imbastito concerti a sorpresa con dei veri e propri blitz in alcuni locali storici in varie zone d'Italia, Baglioni sale su un camion giallo, assieme alla sua band, e percorre la periferia romana (in particolare la zona di Centocelle, da cui giovanissimo era partita la sua avventura) per improvvisare un concerto on the road.
  • Il 1° giugno 1998, pochi giorni prima del debutto del tour negli stadi Da me a te, sale, a Roma, sull'autobus 51 e improvvisa un live con la chitarra per poche decine di stupefatti viaggiatori; il 6 luglio replica a Milano sul tram 24 e, in settembre a Napoli su un autobus di Chiaia.
  • Il 23 aprile 2007, in occasione della chiusura del 24 aprile del suo tour "Tutti qui", tiene un concerto nei luoghi della sua gioventù. Il concerto, improvvisato, è tenuto nel quartiere romano di Centocelle dal balcone del primo piano della casa dell'amica di famiglia; nello stesso stabile Baglioni, da ragazzo, abitava nel piccolo attico.

[modifica] L'attività di solidarietà

Il 10 ottobre del 1975 ha fondato[3], assieme a Mogol, Paolo Mengoli e Gianni Morandi, la Nazionale italiana cantanti, squadra di calcio da sempre impegnata in attività di solidarietà, con la quale ha disputato 8 presenze (dato aggiornato alla Partita del cuore del 12 maggio 2008 disputatasi allo Stadio Olimpico di Roma).

Per approfondire, vedi la voce Nazionale italiana cantanti.

Il cantautore inoltre è l'ideatore della rassegna musicale O' Scià, che nell'isola di Lampedusa, sulla spiaggia della Guitgia, è giunta nel 2007 alla sua quinta edizione.

Per approfondire, vedi la voce O' Scià.

[modifica] Discografia

[modifica] Album

[modifica] In Italia

[modifica] In Spagna

[modifica] In Sudamerica

  • 1977 - Un pequeño gran amor
  • 1977 - Solo
  • 1979 - ¿Y tú cómo estás?
  • 1979 - Con todo el amor que yo puedo
  • 1984 - Claudio Baglioni en castellano

[modifica] 45 giri, promo, juke-box


[modifica] Duetti

[modifica] Cover

Dei brani di Claudio Baglioni sono state realizzate anche alcune cover da artisti italiani e stranieri:

  • Nel 1975 il chitarrista rock Mick Ronson reinterpreta il brano Io me ne andrei, realizzandone una cover dal titolo Empty bed (Io me ne andrei) (Baglioni/Coggio/Ronson) inclusa nel suo album Play Don't Worry.
  • Nel 1985 il brano Amore bello è stato reinterpretato dalla cantante Fiorella Mannoia e incluso nell'album Premiatissima '84.
  • Nel 1986 Mina include nell'album Si, buana le canzoni Questo piccolo grande amore e E tu come stai?.
  • Nel 1992 il cantante-imitatore Fiorello ha realizzato una cover del brano Questo piccolo grande amore, interpretata imitando la voce dello stesso Claudio Baglioni e inclusa nel suo album Veramente falso.
  • Nel 1992 il gruppo Ufo Piemontesi ha interpretato una cover del brano Sabato pomeriggio, inclusa nell'album Buonanotte ai suonatori, pubblicato da CGD.
  • Nel 1995 sempre Fiorello ha realizzato una cover del brano E tu..., della quale è stata realizzata una versione eurodance remixata dal DJ Gabriele Cerlini inclusa anche nel singolo Ridi.
  • Nel 2004 Massimo Scalici y su Orquesta Siculo Sabrosa hanno realizzato una cover in versione salsa del brano Avrai, pubblicato però solo come demo destinato alle radio e ai DJ.
  • Nel 2006 Laura Pausini ha reinterpretato il brano Strada facendo, includendolo nel suo album Io canto. Nello stesso anno, sempre di Strada facendo, Laura Pausini ha realizzato una cover in spagnolo intitolata Por el camino inclusa nell'album Yo canto, versione in spagnolo di Io canto.
  • Nel 2008 i Neri per Caso, hanno reinterpretato, insieme allo stesso Claudio Baglioni, Via; il brano è inserito nell'album Angoli Diversi.

[modifica] Tournée

  1. Alè-oò - 1982
  2. Notte di note - 1985
  3. Assolo - 1986
  4. Oltre una bellissima notte - 1991
  5. Oltre il concerto - 1992
  6. Ancorassieme - 1992
  7. Tour giallo - 1995
  8. Tour rosso - 1996
  9. Tour giallo elettrico - 1996
  10. Da me a te - 1998
  11. Tour blu - 1999
  12. Sogno di una notte di note - 2000
  13. Incanto tra pianoforte e voce - 2001
  14. Sono io - 2003
  15. Crescendo - 2003
  16. Cercando - 2004
  17. Tutti qui - 2006

[modifica] Raduni Club

[modifica] Note

  1. ^ Intervista ad Antonio Coggio, riportata in Andrea Pedrinelli, Quel gancio in mezzo al cielo. Claudio Baglioni, canzoni fra l'uomo e Dio, (edizioni Ancora, 2007, pag. 12
  2. ^ Intervista ad Antonio Coggio, riportata in Andrea Pedrinelli, Quel gancio in mezzo al cielo. Claudio Baglioni, canzoni fra l'uomo e Dio, (edizioni Ancora, 2007, pag. 13
  3. ^ http://www.nazionalecantanti.it/scheda_partita.asp?ID=337&ID_articolo=174 prima partita della NIC

[modifica] Bibliografia

[modifica] Libri

  • M. Romano, Il romanzo di un cantante, (Lato side, 1978)
  • Enzo Gentile, Guida critica ai cantautori italiani, (Gammalibri, Milano, 1979)
  • Franco Sabatino, Claudio Baglioni - Il cantante dell'amore, (Forte, Milano, 1983)
  • Nicola Sisto, Claudio Baglioni, (Gremese Editore, Roma, 1986), ISBN 8876051880
  • Guido Harari, Notte di note. Claudio Baglioni, (Rusconi, Milano, 1986)
  • Claudio Baglioni, Assolo. Non solo, (Rusconi, Milano, 1986)
  • Laura Rifilato, Claudio Baglioni - Le stelle raccontano, (Gallo, Roma, 1986)
  • Mauro Maggio, Claudio Baglioni, (Gammalibri, Milano, 1987)
  • G. Mattei, Se amore avrai..., (LDC, 1987)
  • Gianfranco Baldazzi, La canzone Italiana del novecento, (Newton Compton, Roma, 1989) ISBN 8871590996
  • Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Enciclopedia della canzone italiana, editore Armando Curcio (1990); alla voce Baglioni Claudio, di Felice Liperi, pagg. 79-83
  • AA.VV, I nostri cantautori, (Thema, Torino, 1991)
  • Gianni Borgna e Luca Serianni, La lingua cantata, (Garamond, Roma, 1994)
  • Maurizio Macale (a cura di), Claudio Baglioni. Con tutto l'amore che posso, (Bastogi Editrice Italiana, Foggia, 1997)
  • AA.VV., Gli irregolari - La libertà intellettuale nell'era del conformismo, (Fondazione amici di Liberal, 1997)
  • Fabio Fazio, Anima tour: gita nei nostri anni settanta (prefazione di Claudio Baglioni), (Mondadori, Milano, 1997)
  • Claudio Baglioni, C'era un cavaliere bianco e nero, (Mondadori, Milano, 1998), ISBN 8804416769
  • Settimelli, La vera storia di Claudio Baglioni, (Gremese, 1998)
  • Edoardo Berselli, Canzoni - Storia dell'Italia leggera, Il Mulino, Bologna, 1999
  • Claudio Baglioni, A tempo di musica, a cura di Guido Tognetti, fotografie di Alessandro Dobici, (Edizioni 2 Effe, Milano, 2003)
  • Claudio Baglioni, Senza musica (a cura di Giuseppe Cesaro), (Bompiani, Milano, 2005), ISBN 8845234290
  • Antonino Campisi, Claudio Baglioni. 1970-2005. 35 anni di piccole grandi canzoni, (Editori Riuniti, Roma, 2005), ISBN 8835956439
  • Vincenzo Mollica e Valentina Pattavina (a cura di), Claudio Baglioni. Cantastorie. Tutte le canzoni, (Einaudi, 2005)
  • Andrea Pedrinelli, Quel gancio in mezzo al cielo. Claudio Baglioni, canzoni fra l'uomo e Dio, (edizioni Ancora, 2007)

[modifica] Spartiti

  • Baglioni in concerto (testi di C. Baglioni; musiche di A. Coggio e C. Baglioni; arrangiamento per symphonic band di Giuliano Mariotti), Milano
  • Sabato pomeriggio, (testi di C. Baglioni; musiche di A. Coggio e C. Baglioni), Roma (1975)
  • E tu come stai?, Milano (1983)
  • Alè-oò, Roma (1984)
  • La vita è adesso, Roma (1985)
  • 1978-1985 raccolta, Milano (1991)
  • Io sono qui : tra le ultime parole d'addio e quando va la musica, Roma (1995)
  • Claudio Baglioni : tutto Claudio, Milano (1997)
  • Claudio Baglioni, Roma (1999)
  • Claudio Baglioni: Viaggiatore sulla coda del tempo, Milano (2000)
  • Sono io l'uomo della storia accanto, San Giuliano Milanese (2003)
  • Tutti qui, Milano (2006)

[modifica] Voci correlate

[modifica] Onorificenze

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[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

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