Ariccia
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Ariccia | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Lazio | ||||||||
Provincia: | Roma | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 412 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 18,36 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 989,54 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Cecchina | ||||||||
Comuni contigui: | Albano Laziale, Aprilia (LT), Ardea, Genzano di Roma, Lanuvio, Nemi, Rocca di Papa | ||||||||
CAP: | 00040 | ||||||||
Pref. tel: | 06 | ||||||||
Codice ISTAT: | 058009 | ||||||||
Codice catasto: | A401 | ||||||||
Nome abitanti: | ariccini o, in dialetto, aricciaroli | ||||||||
Santo patrono: | Santa Apollonia | ||||||||
Giorno festivo: | 9 febbraio | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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« Terra della Comarca, posta nel distretto e nella diocesi di Albano, distante da Roma 16 miglia, sulla strada postale per Napoli, che la traversa, e contenente 1264 abitanti. (...) Essa fu un tempo una delle città principali e più insigni della Lega Latina, ed una delle più antiche d'Italia (...). » | |
(Antonio Nibby, Analisi storico-topografico-antiquaria della mappa de' dintorni di Roma, Roma 1819.)
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Ariccia (La Riccia in italiano antico, Aricia in latino, 'A Riccia in dialetto ariccino) è un comune di 18.168 abitanti della provincia di Roma, situato sui Colli Albani, nell'area dei Castelli Romani, sulla Strada Statale 7 Via Appia. Il territorio di Ariccia è compreso in buona parte all'interno dei confini del Parco Regionale dei Castelli Romani.
Ariccia è famosa per la porchetta e per le fraschette, tipiche osterie all'aperto, oltre che per il famigerato ponte di Ariccia e per il seicentesco Palazzo Chigi con la prospiciente Collegiata di Santa Maria Assunta.
[modifica] Geografia fisica
[modifica] Clima
Per approfondire, vedi la voce Stazione metereologica di Ariccia. |
Il clima di Ariccia è sempre stato molto salubre, comportando una grande incidenza sulla longevità degli abitanti dei luogo.
La distribuzione annuale della piovosità è inferiore ai 1000 mm e in media è compresa tra i 700 e i 900 mm. Ai Colli Albani si presenta il fenomeno detto stau, che consiste nella riduzione del vapore acqueo nelle nuvole man mano che il terreno si alza. Perciò la piovosità maggiore si avrà sulle prime alture dei Colli Albani, rivolte verso il mare, verso sud sud-ovest, e la minore verso nord.
Normalmente la zona è battuta da venti di Scirocco e Libeccio, ma talvolta compare anche il Ponentino. Durante l'inverno invece si ha la presenza di Tramontana e Grecale, il primo proveniente dalla vasta pianura dell'Agro Romano.
Mese | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Anno |
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Temperatura max. media (°C) | 11 | - | - | - | - | 30 | - | - | - | - | - | 4 | - |
Temperatura min. media (°C) | 3.5 | - | - | - | - | 20 | - | - | - | - | - | 2 | - |
Piogge (mm) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 49.7 | - |
Umidità relativa (%) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 79 | - |
Eliofania assoluta (ore) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Venti (dir.-nodi) | SSW - | WNW - | WNW - | WNW - | WNW - | WNW - | WNW - | WNW - | WNW - | WNW - | WNW - | SSW - | -- |
- Classificazione climatica: zona D, 1919 GR/G.
- Diffusività atmosferica:
[modifica] Territorio
Il territorio ariccino, disteso obliquamente in direzione SO-NE su una superficie di 1800 km2, pari a 18 ettari, è posto ad una altitudine media di 398 metri s.l.m. La vetta più alta è quella di Monte Gentile, nella parte settentrionale del territorio comunale, posto a 580 metri s.l.m.: la zona più bassa è la parte del territorio comunale di Cecchina, a 216 metri s.l.m. L'altitudine del centro storico è 412 metri s.l.m., mentre l'altitudine di Vallericcia oscilla tra i 235 metri s.l.m. della parte meridionale, verso la località Ginestreto, ai 318 metri s.l.m. dell'Osteriaccia, al centro dell'antica città di Aricia.
- Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta)[1]
[2].
[modifica] Idrografia
Una porzione consistente del territorio ariccino, cioè la depressione di Vallericcia, era originariamente un lago di origine vulcanica, come i vicini Lago Albano e Lago di Nemi, e i prosciugati bacini del Laghetto di Turno a Castel Gandolfo e di Campovecchio tra Marino e Grottaferrata. Il Lago di Vallericcia venne probabilmente prosciugato in età romana, o pre-romana, attraverso un complesso sistema di emissari artificiali: un emissario infatti versa le acque del Lago di Nemi in Vallericcia, dove poi queste acque e le acque ristagnanti in situ vengono captate da fossi e condotte tramite un altro emissario, passante sotto Cecchina, verso il mar Tirreno e Pratica di Mare[3].
[modifica] Orografia
La cima più alta del territorio è, come già ricordato sopra, Monte Gentile, altura brulla che si eleva a 580 metri s.l.m. al centro della cosiddetta Corona del Lago, la lingua di terra che separa il Lago Albano dal Lago di Nemi. Altre cime di una certa altitudine sono l'altura di Malafitto, sede di un antico castello medioevale, a 565 metri s.l.m. a picco sul Lago Albano, ai margini del comune verso Rocca di Papa; la Fontanaccia, sopra Galloro, a 520 metri s.l.m., Colle Pardo, a 420 metri s.l.m. verso Genzano; Galloro, sede dell'omonimo Santuario, a 420 metri s.l.m.
[modifica] Storia
Per approfondire, vedi la voce Storia di Ariccia. |
[modifica] Età Antica
Per approfondire, vedi la voce Aricia. |
Le origini del nome |
Ariccia è l'evoluzione dell'antico toponimo latino designante la città di Aricia. Questo nome deriverebbe dal nome proprio della moglie del leggendario fondatore di Aricia, Virbio o Ippolito, figlio di Teseo, che dopo aver fondato una città nel luogo in cui Diana l'aveva portato in salvo dall'ira paterna, le diede il nome della consorte[4]. |
La fondazione della città di Aricia sarebbe avvenuta, secondo un'incerta notizia riportata da Gaio Giulio Solino, ad opera di un certo Archiloco, re dei Siculi, in età antichissima[5]. I resti rinvenuti nella parte alta della città testimoniano di un centro risalente all'VIII-VII secolo a.C. (mura di fortificazione in blocchi di peperino). La città faceva parte della Lega Latina e nel suo territorio, comprendente anche il Lago di Nemi con gli attuali territori dei comuni di Nemi, Genzano e buon parte del comune di Albano, aveva sede il santuario federale di Diana Aricina (o Diana Nemorense).
Sotto le sue mura si combatté la battaglia di Aricia descritta da Tito Livio. Si narra, infatti, che nel 506 a.C. gli Aricini, alleati dei Cumani, sconfissero gli Etruschi, capeggiati da Arunte figlio di Porsenna.
Dopo la definitiva conquista romana agli inizi del IV secolo a.C., la città ebbe titolo di municipium e l'abitato si espanse anche nella valle sottostante, dove era attraversato dalla via Appia nel suo antico e originario percorso e per lungo tempo, la prima statio di posta lungo la Via Appia, a partire da Roma. La vicinanza con Roma e la bellezza dei luoghi favorirono la costruzione delle sue numerose ville, delle quali esistono ancora diversi resti nelle campagne circostanti.
[modifica] Medioevo
Con le invasioni barbariche, proprio a causa della sua posizione, la città fu saccheggiata dai Goti, dai Vandali e dai Saraceni che nell'827 la distrussero. Gli abitanti si trasferirono, quindi, nell'antica acropoli e crearono una nuova comunità. Nel 990 il Castrum o Castellanum Ariciensis era dominio di Guido conte di Tuscolo. Con papa Nicolò II il Castello divenne proprietà della Santa Sede che nel 1116 concesse nuovamente il feudo alla potente famiglia tuscolana. Nel 1223, su ordine di Papa Onorio III (della famiglia Savelli), fu restituita alla Chiesa che ne ebbe il controllo fino alla prima metà del XV secolo. La città di Ariccia comincia, via via, a spopolarsi fino ad essere assoggettata all'amministrazione del Castello di Lariano, prima, e di Genzano, poi, che ne registra una popolazione di circa 100 persone. Nel 1400 circa il territorio divenne proprietà del monastero di Sant'Anastasio delle Tre Fontane e, dopo un breve controllo da parte dei Savelli, che fecero erigere il palazzo omonimo, venne ceduto all'Abbazia di Grottaferrata. Nel 1437 papa Sisto IV consegnò, nuovamente, la città ai Savelli che realizzarono una serie di opere come il prosciugamento del lago situato nella Valle (lago di Vallericcia).
[modifica] Età Moderna e Contemporanea
Nel 1661 la città fu attribuita alla famiglia Chigi, che apportò modifiche e ampliamenti al palazzo Savelli, tuttora dominante la piazza principale (Piazza di Corte), che mutò la denominazione in palazzo Chigi. Papa Alessandro VII, esponente della famiglia Chigi, dimorò a lungo nella città e trasformò radicalmente l'assetto urbanistico grazie anche al determinate contributo di Gian Lorenzo Bernini a cui si deve la bellissima piazza e la Chiesa dell'Assunta che fronteggia il Palazzo. Anche Ariccia ebbe una parte nei fatti del 1798 concernenti alla Repubblica Romana (vedi Rivoluzione Francese nei Castelli Romani e a Velletri). Nel 1854 Papa Pio IX fece costruire il ponte, a tre ordini di archi, che sormontando il foltissimo bosco, ora denominato parco Chigi, permetteva alla via Appia di risalire fino alla collina di Galloro. Il ponte fu distrutto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale e ricostruito nel 1947. Una parte del ponte crollò il 18 gennaio del 1967 per il cedimento di un pilone, ed un altro pilone cedette il successivo 27 agosto, fu quindi ricostruito nella sua forma attuale, ed in quanto drammatico teatro di innumerevoli suicidi l’ANAS nel 1997, su progetto e pressioni del Comune, ha posto in opera eleganti reti di protezione in tensostruttura.
[modifica] Simboli
Lo stemma di Ariccia rappresenta una figura femminile, da alcuni identificata con la divinità greca romana Diana, da altri con la ninfa Egeria, da alcuni con la mitica figura di Aricia, e da altri con la patrona santa Apollonia, e sullo sfondo le arcate del ponte di Ariccia. La descrizione ufficiale, regolamentato dalla Regia Commissione Araldica con decreto del 25 marzo 1939, ufficialmente:
« Campo di cielo alla ninfa Egeria in maestà coronata e recante nella destra lo scettro, nella sinistra un mazzo di tre fiori movente dalla punta; il tutto al naturale. » | |
(R.D. 25 marzo 1939[6].)
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Il gonfalone comunale invece è così descritto nello Statuto Comunale:
« Drappo di stoffa di colore cremisi, bianco e azzurro, caricato della stemma civico sormontato dall'iscrizione in oro 'COMUNE DI ARICCIA' » | |
(Statuto Comunale di Ariccia[7].)
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Il motto di Ariccia, contenuto nello stemma, è Universitas nobilis et vetustae terrae Ariciae.
[modifica] Onorificenze
[modifica] Ricorrenze
- 1 febbraio; nel 1944 Ariccia subì il suo primo bombardamento aereo da parte dell'aviazione alleata, bombardamento nel quale furono colpiti il ponte di Ariccia e l'ala settecentesca di Palazzo Chigi, oltre alle numerose vittime umane che perirono nel'azione bellica.
[modifica] Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica] Chiese e conventi
- Collegiata di Santa Maria Assunta in Cielo. La Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta in Cielo venne realizzata per volere di papa Alessandro VII e consacrata dal nipote cardinal Flavio Chigi il 16 maggio 1665[8]. Progettata da Gian Lorenzo Bernini, si prospetta sulla monumentale piazza di Corte.
- Chiesa di San Nicola.
- Chiesa di San Rocco.
[modifica] Palazzi e ville
- Palazzo Chigi. Edificato dalla [[Savelli (famiglia)|famiglia gli è stato dato dalla famiglia Chigi che iniziò i lavori nel 1667. Il progetto del palazzo fu ideato da Gian Lorenzo Bernini e da Girolamo Fontana. Nel 1988 il comune di Ariccia ha acquisito il possesso del palazzo, che dal 2007 ospita la Collezione Barocco Romano. (Vedi Palazzo Chigi (Ariccia))
- Parco Chigi. Retrostante l'omonimo palazzo, il suo primo nucleo venne recintato dai Savelli. Dal 1661 però i Chigi procedettero all'ampliamento dell'area verde, proclamando il divieto di tagliarvi alberi. Il Barco, dal 1988 di proprietà del comune, ad oggi è, assieme al Barco Colonna di Marino, una delle poche zone dei Castelli Romani in cui la vegetazione si sia conservata nella forma originaria.
- Ex-Collegio di San Nicola. Attiguo all'omonima ex-chiesa, osipta oggi il Municipio. È un grande complesso di edifici situato nella parte più antica del borgo antico, con vista panoramica su Vallericcia.
- Parchetto Savelli. Parco pubblico posto lungo l'attuale tracciato della Strada Statale 7 Via Appia, in direzione di Albano. È stato costruito nel XVI secolo dai Savelli come parco e riserva di caccia.
- Locanda Martorelli
[modifica] Fortificazioni
- Castello di Malafitto.
[modifica] Monumenti e fontane
[modifica] Ambiente
[modifica] Società
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Etnie
[modifica] Lingue e dialetti
L'idioma principale di Ariccia è la lingua italiana, mentre il dialetto locale è il dialetto ariccino. (Vedi dialetto ariccino)
[modifica] Religione
Santa Apollonia è la patrona di Ariccia, in onore della quale gli abitanti della cittadina organizzano due feste: una a febbraio ed una a fine luglio. L'appuntamento maggiormente legato alla decisione di far divenire Santa Apollonia patrona di Ariccia è sicuramente quello invernale. Sembra, infatti, che tutto sia legato ad un evento miracoloso accaduto il 9 febbraio 1622. Quel giorno, mentre diversi cittadini erano riuniti in preghiera nella Chiesa Collegiata, (attualmente ex chiesa San Nicola) si scatenò un violento temporale ed un fulmine cadde proprio sulla Chiesa incendiandola. Tutti scamparono al pericolo e ciò venne attribuito all'intervento miracoloso della Santa che in quel giorno ricorreva.
[modifica] Tradizioni e folclore
[modifica] Feste e sagre
[modifica] Eventi
Da molti anni inoltre nella città si tiene il celebre Festival degli sconosciuti di Ariccia, che ha portato sulla scena grandi cantanti, prima tra i quali Rita Pavone. (si teneva fino a qualche anno fa, ora non più)
Un evento caratteristico di Ariccia è la sagra della porchetta che si tiene nei primi giorni di Settembre, tre giorni di divertimento insieme alla compagnia della banda musicale città di Ariccia, con il famoso carro della porchetta e infine i fuochi pirotecnici visibili dal ponte monumentale.
[modifica] Enti e Associazioni
[modifica] Cultura
[modifica] Istruzione
[modifica] Scuole
[modifica] Università
[modifica] Ricerca
[modifica] Biblioteche
[modifica] Musei
[modifica] Media
[modifica] Internet
[modifica] Televisione
[modifica] Radio
[modifica] Stampa
[modifica] Cinema
[modifica] Arte
[modifica] Musica
Nella piazza principale di Ariccia è stato girato quasi interamente il video musicale del brano "I belong to you" cantato da Eros Ramazzotti e dalla celebre Pop-Star Anastacia
[modifica] Teatro
[modifica] Cucina
Ariccia è famosa nel Lazio in virtù delle sue specialità culinarie (Porchetta, Mozzarella di Bufala). Per tale ragione il sabato sera le fraschette, locali tipici dove gustare questi prodotti, sono luogo di incontro di quanti vogliono mangiare bene e bere buon vino (in particolare per degustare la famosa Romanella, vinello dolce, bianco o rosso, leggermente frizzante, che allieta le serate in compagnia degli amici).
[modifica] Personalità legate ad Ariccia
[modifica] Geografia antropica
[modifica] Urbanistica
[modifica] Suddivisioni storiche
[modifica] Suddivisioni amministrative
[modifica] Località
- Cancelliera. Parte di questa località appartiene al comune di Ariccia, e viene identificata con il toponimo Cecchina di Ariccia; vi si trova la grande ed importante zona industriale denominata Cancelliera - Quarto Negroni. La zona è nota anche per il vecchio stabilimento della Pork's House, ora in disuso, per la produzione della famosa porchetta.
- Cecchina. Il toponimo di questa frazione trae origine dal cognome di monsignor Sebastiano Cecchini, che attorno alla metà del XVII secolo possedeva un casale ed una vigna lungo la via nettunense. Del toponimo Cecchina di Ariccia fanno parte alcune località appartenenti al territorio comunale ariccino, fra cui le principali sono Fontana di Papa, parte di Cancelliera e Ginestreto
- Fontana di Papa. La località, facente parte del territorio denominato Cecchina di Ariccia, ospita la sede dell'omonima cantina vitivinicola e la bella fontana, fatta costruire da Papa Pio IX per l'approvvigionamento lungo il transito sulla via Nettunense
- Galloro.
Nella località è presente la chiesa denominata di Santa Maria a Galloro; è un santuario dedicato alla sacra immagine della Vergine, situata un tempo in un dirupo sottostante la località di Galloro lungo il nuovo tracciato dell'Appia. Le prime notizie inerenti a frequenti miracoli sono dell'anno 1616. Venne quindi decisa la costruzione di una piccola cappella lignea ed in seguito, grazie all'aiuto dell'allora signore di Ariccia Paolo Savelli, anche una chiesa in muratura. Intorno all'anno 1630, su precisa richiesta del Papa Urbano VIII Barberini (1623-1644), il Bernini si occupò dell'altare maggiore e nel 1661, con la famiglia Chigi divenuta nuova proprietaria del feudo di Ariccia, rifece la facciata, il pavimento, la cupola e due cappelle dedicate a San Tommaso da Villanova e San Francesco di Sales, decorate da tele di G. Gimignani e G. Borgognone.
- Montagnanello.
- Vallericcia
Per approfondire, vedi la voce Vallericcia. |
Vallericcia è una vallata sita ai piedi della cittadina laziale di Ariccia, in Provincia di Roma ai Castelli Romani, posta a circa 300 mt s.l.m.
[modifica] Economia
[modifica] Agricoltura
[modifica] Artigianato
[modifica] Industria
[modifica] Servizi
[modifica] Turismo
[modifica] Istituzioni ed Enti
[modifica] Infrastrutture e trasporti
[modifica] Sanità
[modifica] Strade
[modifica] Ferrovie
[modifica] Mobilità urbana
[modifica] Amministrazione
Sindaco: Emilio Cianfanelli (centrosinistra) dal 28/05/2006[9] (1º mandato)
Centralino del comune: 06 934851
Email del comune: segreteriagenerale@comunediariccia.it
[modifica] Amministrazioni precedenti
[modifica] Ambasciate e consolati
[modifica] Gemellaggi
[modifica] Sport
[modifica] Calcio
[modifica] Calcio a 5
[modifica] Pallavolo
[modifica] Pallacanestro
[modifica] Canoa/Kayak
[modifica] Equitazione
[modifica] Impianti sportivi
[modifica] Galleria fotografica
[modifica] Problemi del comune
Ariccia è tristemente famosa per la totale assenza di adeguate aree di parcheggio, che costringono i frequentatori assidui e occasionali delle fraschette a sostare a loro insaputa in aree di apparente sosta vietata non segnalate da appositi cartelli. Risultato scontato è un attestato di violazione delle norme del C.d.S sul parabrezza, con conseguente invito a ritirare personalmente la multa nella stazione di polizia locale, onde evitare una sovrattassa del 50% per spese di accertamento.
[modifica] Note
- ^ Secondo la riclassificazione sismica del territorio della Regione Lazio 2003, [1]
- ^ Anche secondo le categorie sisimiche stabilite dal D.M. LL.PP. 1984 e la successiva ordinanza P.C.M. n° 3274 20 marzo 2003 Ariccia era in zona sismica 2. Sono nella stessa zone sismica tutti i Colli Albani.
- ^ Emanuele Lucidi, Memorie storiche dell'antichissimo municipio ora terra dell'Ariccia, e delle sue colonie di Genzano e Nemi, parte I.
- ^ Emanuele Lucidi, Memorie storiche dell'antichissimo municipio ora terra dell'Ariccia, e delle sue colonie di Genzano e Nemi.
- ^ Antonio Nibby, Analisi storico-topografico-antiquaria della mappa de' dintorni di Roma, p. 244, ipotizza nel XIV secolo a.C.
- ^ [2]
- ^ [3]
- ^ Emanuele Lucidi, Memorie storiche dell'antichissimo municipio ora terra dell'Ariccia, Roma 1797.
- ^ Data di insediamento: 13 giugno 2006. [4]
[modifica] Bibliografia
- Emanuele Lucidi, Memorie storiche dell'antichissimo municipio ora terra dell'Ariccia e delle sue colonie di Genzano e Nemi, Roma, Tipografia Lazzarini, 1797.
[modifica] Collegamenti esterni
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