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Elisabetta II del Regno Unito - Wikipedia

Elisabetta II del Regno Unito

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Elisabetta II
Regina del Regno Unito
e degli altri regni del Commonwealth
Elisabetta II
Elisabetta II del Regno Unito
Regno dal 6 febbraio 1952
Incoronazione 2 giugno 1953
Nome completo Elizabeth Alexandra Mary
Nascita 21 aprile 1926 (1926-04-21) (età 82)
Mayfair, Londra
Predecessore Giorgio VI
Consorte Principe Filippo, Duca di Edimburgo
Figli Carlo, Principe del Galles
Principessa Anna
Andrea, Duca di York
Edoardo, Conte di Wessex
Casa reale Windsor
Padre Giorgio VI
Madre Elizabeth Bowes-Lyon
Casa Reale Britannica
Casato di Windsor

Giorgio V
Figli
   Principe Edward
   Principe George
   Principessa Mary, Principessa Reale
   Principe Henry, Duca di Gloucester
   Principe George, Duca di Kent
   Principe John
Nipoti
   Prince William of Gloucester
   Principe Riccardo, duca di Gloucester
   Principe Edoardo, duca del Kent
   Principe Michele del Kent
   Principessa Alessandra del Kent
Edoardo VIII
Giorgio VI
Figli
   Elisabetta II
   Principessa Margaret, Contessa di
   Snowdon
Elisabetta II
Figli
   Carlo, Principe del Galles
   Anna, Principessa Reale
   Andrea, Duca di York
   Edoardo, Conte di Wessex
Nipoti
   Principe William del Galles
   Principe Henry del Galles
   Principessa Beatrice di York
   Principessa Eugenia di York
   Lady Louise Windsor
   Principe James, Visconte Severn

Elisabetta II, nome completo Elizabeth Alexandra Mary (Londra21 aprile 1926), è l'attuale Regina del Regno Unito.

Primogenita dei duchi di York (suo padre diventerà re Giorgio VI del Regno Unito), è anche Regina di Antigua e Barbuda, Australia, delle isole Bahamas, delle Barbados, del Belize, del Canada, di Grenada, della Giamaica, della Nuova Zelanda, di Papua Nuova Guinea, di Saint Kitts e Nevis, di Santa Lucia, di Saint Vincent e Grenadine, delle Isole Salomone, e di Tuvalu.

Elisabetta II è anche capo del Commonwealth e governatore supremo della Chiesa Anglicana, Comandante in capo delle forze armate e Signore dell'Isola di Man. È salita al trono del Regno Unito il 6 febbraio 1952 dopo la morte del padre ed è attualmente la sovrana che regna da più tempo.

Circa 125 milioni di persone nel mondo sono sudditi della regina Elisabetta. Il suo regno ha visto 11 primi ministri e decisamente ben più numerosi primi ministri e governatori degli stati del Commonwealth. È sposata con il principe Filippo, Duca di Edimburgo (già principe di Grecia) ed ha quattro figli. Il maschio primogenito ha il titolo di Principe di Galles ed è S.A.R. Carlo.

Indice

[modifica] Gioventù

Elisabetta è nata al n° 17 di Bruton Street a Mayfair (Londra). Suo padre era Sir principe Albert, Duca di York (poi Re Giorgio VI), figlio secondogenito del re Giorgio V del Regno Unito, e della Regina Maria. Sua madre era S.A.R. la duchessa di York (nata Lady Elizabeth Bowes-Lyon), figlia di Claude George Bowes-Lyon, 14° Conte di Strathmore and Kinghorne e della contessa di Strathmore. Le venne imposto il nome di sua madre, mentre i suoi due nomi successivi sono quelli rispettivamente della sua bisnonna paterna, la regina Alessandra di Danimarca e di sua nonna la Regina Mary.

Come bis-nipote del regnante britannico per la linea di discendenza maschile, ha ottenuto il titolo di principessa inglese Her Royal Highness, cioè "Sua Altezza Reale". Il suo nome per intero era S.A.R. Principessa Elisabetta di York. Alla nascita era la terza nella linea di successione al trono britannico, preceduta da suo padre e da suo zio, Edoardo VIII del Regno Unito.

[modifica] Educazione

La giovane principessa Elisabetta venne educata a casa con la supervisione di sua madre, la duchessa di York. La sua governante fu Marion Crawford, chiamata affettuosamente "Crawfie". Studiò storia con C. H. K. Marten, Prevosto del collegio di Eton, e le vennero insegnate alcune lingue moderne, come il francese (che la regina parla fluentemente), usato soprattutto per le sue visite in Canada e recentemente durante la visita in Francia nel 2004, in occasione del centenario dell'Entente Cordiale. La principessa venne avvicinata alla religione anglicana dall'arcivescovo di Canterbury. Anche ai giorni nostri la regina è una fervente credente della Chiesa d'Inghilterra (di cui è anche capo).

[modifica] Erede al trono

Quando il padre divenne Re nel 1936 in seguito all'abdicazione dello zio Re Edoardo VIII, Elisabetta divenne erede al trono e fu quindi conosciuta come Sua Altezza Reale la Principessa Elisabetta. Aveva tredici anni quando scoppiò la Seconda guerra mondiale. La principessa e la sorella più giovane Principessa Margaret furono evacuate al Castello di Windsor, Berkshire. Ci furono dei suggerimenti affinché le principesse venissero mandate in Canada, ma la madre, la Regina, si rifiutò di prenderli in considerazione, dicendo, "Le bambine non potrebbero andarsene senza di me, io non me ne andrei senza il Re e il Re non se ne andrà in nessun caso". Nel 1940 la Principessa Elisabeth fece il suo primo annuncio radiofonico, indirizzandolo ad altri bambini che come lei erano stati evacuati.

[modifica] Servizio Militare

Nel 1945 la principessa Elisabetta convinse il padre a consentirle di partecipare personalmente allo sforzo per la guerra. Si unì al Servizio Ausiliare Territoriale (Auxiliary Territorial Service) (o ATS) dove era conosciuta come N.230873 Secondo Subalterno Elisabetta Windsor, e venne addestrata come autista. Durante questo periodo di formazione fu per la prima volta a contatto con altri studenti. Si dice che lo abbia apprezzato molto e che questa esperienza l'abbia spinta a mandare i propri figli a scuola piuttosto che educarli a palazzo. È stata il primo (e fino al 2005 l'unico) membro femminile della famiglia reale che abbia effettivamente prestato servizio nell'esercito sebbene ad altre donne della famiglia siano stati dati gradi onorari.

Elisabetta compì la sua prima visita ufficiale oltremare nel 1947, allorché accompagnò i genitori in Sudafrica. Al compimento del suo ventunesimo anno di età durante un discorso radiofonico indirizzato al Commonwealth Britannico e all'Impero Britannico, dichiarò che si sarebbe impegnata a dedicare la propria vita al servizio della gente del Commonwealth e dell'Impero.

[modifica] Matrimonio e maternità

Elisabetta è sposata con il principe Filippo, Duca di Edimburgo dal 20 novembre 1947. Filippo è un lontano cugino di Elisabetta II: entrambi sono pro-pro-nipoti della regina Vittoria e diretti discendenti di Cristiano IX di Danimarca. Il principe Filippo inoltre è nipote di re Giorgio I di Grecia: prima del matrimonio Filippo dovette rinunciare alla pretendenza al trono di Grecia, e da allora fu chiamato semplicemente Tenente Filippo Mountbatten, sino a quando venne creato Duca di Edimburgo poco prima delle nozze. Questo matrimonio, benché non combinato, era perfettamente adeguato per un'erede femmina al trono, poiché Filippo era stato educato per i doveri del regnante.

Elisabetta II e Filippo di Edimburgo il giorno dell'incoronazione.
Elisabetta II e Filippo di Edimburgo il giorno dell'incoronazione.

Dopo le nozze i coniugi abitarono a Clarence House, in Londra. Il 14 novembre 1948 vide la luce il loro primo figlio, S.A.R. il principe Carlo di Edimburgo. Diverse settimane prima erano state emesse delle lettere patenti perché i figli della coppia potessero godere di diritti principeschi e reali, ai quali altrimenti non avrebbero avuto diritto. In caso contrario sarebbero stati considerati solo come figli di un duca. Elisabetta e Filippo ebbero quattro figli in tutto (v. sotto). Benché la casata reale si chiami Windsor, venne decretato a mezzo di un Order-in-Council del 1960 che i discendenti della Regina Elisabetta II e del Principe Filippo potessero portare il cognome personale di Mountbatten-Windsor.

[modifica] Figli e nipoti

[modifica] Successione

La salute di re Giorgio declinò vistosamente nel 1951 ed Elisabetta lo rappresentò in numerosi eventi pubblici e visite ufficiali: si recò infatti in Grecia, Italia e Malta. In ottobre dello stesso anno visitò il Canada e si recò a Washington dal presidente Truman. Nel gennaio 1952 Elisabetta e Filippo partirono per una lunga visita in Australia e Nuova Zelanda. E fu proprio durante una visita ufficiale (in Kenya) che venne avvisata della morte del padre, il 6 febbraio 1952. Fu la prima monarca britannica dall'Atto di Unione del 1801 a trovarsi fuori dal Regno Unito al momento della successione al trono. L'albergo dove alloggiava la coppia reale, il "Treetops hotel" divenne un'attrazione turistica negli anni successivi. Sua Maestà Elisabetta II venne incoronata con una fastosa cerimonia a Westminster Abbey il 2 giugno 1953.

Nello stesso momento in cui il padre morì, la leggenda vuole che Elisabetta salì su un albero. All'epoca si disse: "È salita principessa, è scesa regina".

[modifica] Vita da regina

Curiosamente, la cerimonia della solenne incoronazione della regina è avvenuta ben sedici mesi dopo la sua ascesa al trono. Dopo l'Incoronazione, Elisabetta e Filippo si trasferirono a Buckingham Palace nel centro di Londra. Come molti dei suoi predecessori, tuttavia, si pensa che lei non ami risiedere nel palazzo e che consideri il Castello di Windsor, ad ovest di Londra, come la propria casa. Trascorre anche molto tempo al Castello di Balmoral in Scozia.

La Regina Elisabetta è il sovrano che ha viaggiato di più di tutti i tempi (davanti a Papa Giovanni Paolo II). Nel 195354 lei e Filippo fecero un viaggio per il mondo durato 6 mesi, diventando il primo monarca regnante a circumnavigare il mondo, e anche la prima a visitare Australia, Nuova Zelanda e le Isole Fiji. Nell' Ottobre 1957 lei fece una visita di stato agli Stati Uniti , e nel 1959 fece un viaggio in Canada. Nel 1961 visitò l'India ed il Pakistan per la prima volta. Ha effettuato visite di stato in gran parte dei paesi europei e non. È presente regolarmente agli incontri dei Capi di Stato del Commonwealth.

Nel periodo in cui Elisabetta salì al trono, ci fu un gran parlare di una "nuova età Elisabettiana". Il ruolo di Elisabetta è quello di guidare la Gran Bretagna mentre il potere economico e militare veniva condiviso con un crescente numero di nazioni indipendenti. Mentre le nazioni si sono sviluppate economicamente e culturalmente, la regina Elisabetta ha assistito negli scorsi 50 anni, senza rancori alla graduale trasformazione dell'Impero Britannico nel suo moderno successore, il Commonwealth. Ha lavorato sodo per mantenere contatti coi precedenti possedimenti britannici e, in qualche caso, come nel Sudafrica, ha giocato un ruolo importante nello stabilire buoni rapporti.

Elisabetta ha idee conservatrici in materia di religione, moralità ed affari di famiglia. Ha un forte senso dei doveri religiosi e prende seriamente il giuramento della sua incoronazione. Questa è una ragione per cui è considerata improbabile la sua abdicazione. Come sua madre, biasimò Edoardo VIII per avere abbandonato il suo ruolo e obbligato suo padre a diventare re, cosa che pensava avesse accorciato la sua vita di parecchi anni. Usò l'autorità della sua posizione per impedire a sua sorella, Principessa Margaret, di sposare un uomo divorziato, Peter Townsend. Per anni rifiutò di acconsentire alla relazione del figlio Carlo, principe del Galles con Camilla Parker-Bowles, duchessa di Cornovaglia.

Si crede che le vedute politiche di Elisabetta siano meno chiare (non ha mai detto o fatto niente in pubblico che potesse rivelarle). Conserva relazioni cordiali coi politici di tutti i partiti. Si crede che i suoi Primi Ministri preferiti siano stati Winston Churchill, Harold Macmillan e Harold Wilson. Tra i meno amati ci fu indubbiamente Margaret Thatcher, che ha detto di "detestare cordialmente". Si pensa che abbia avuto un buon rapporto con il Primo Ministro uscente Tony Blair, durante i primi anni del suo ufficio; comunque, era diventato evidente negli ultimi periodi che i suoi rapporti con Blair si fossero induriti. La regina pensava infatti che lui non la tenesse sufficientemente informata riguardo agli affari di stato.

I soli argomenti pubblici sui quali la regina rende pubbliche le sue opinioni sono quelli riguardanti l'unità dei suoi regni, inclusi Canada e Regno Unito. Ha parlato in favore della continua unione di Inghilterra e Scozia, facendo irritare alcuni Nazionalisti scozzesi. I suoi discorsi di lode per l'Irlanda del Nord Good Friday Agreement hanno sollevato alcune lamentele da parte di alcuni Unionisti nel Partito Unionista Democratico che si oppose all'intesa. Poi, anche se non parlando direttamente contro la Sovranità del Quebec in Canada, ha pubblicamente lodato l'unità del Canada e espresso il suo desiderio di continuare a vedere un Canada unito.

Nonostante una serie di controversie sugli altri membri della famiglia reale, particolarmente sulle difficoltà matrimoniali dei figli attraverso gli anni Ottanta e Novanta, la regina Elisabetta rimane una figura su cui non si sono abbattute polemiche ed è generalmente rispettata da tutti i suoi sudditi. Comunque, il suo ruolo pubblico rimane formale, anche se più tranquillo rispetto a una volta. Il suo rifiuto di mostrare emozioni in pubblico impedisce il nascere di un sentimento più profondo nei suoi riguardi da parte della gente.

La regina Elisabetta non ha mai sofferto di severa disapprovazione della gente. Comunque, nel 1997 lei e altri membri della famiglia reale furono bollati come freddi e senza sentimenti quando non furono visti a partecipare in pubblico alle dimostrazioni di dolore in occasione della morte della Principessa Diana. Questo apportò critiche anche da parte dei tabloid tradizionalmente favorevoli alla monarchia.

Si crede che Elisabetta nutrisse avversione nei confronti di Diana e pensava che lei avesse arrecato un danno immenso alla monarchia. Comunque, l'immagine dell'intera famiglia reale che china il capo davanti alla bara di Diana mentre passa davanti a Buckingham Palace, insieme a rare trasmissioni televisive in diretta, fecero appello al dolore pubblico. Si crede che il cambiamento di comportamento della regina sia dovuto da una forte influenza della Regina Madre e Tony Blair.

La regina resta un capo di stato molto rispettato. Nel 2002 ha celebrato il suo Golden Jubilee (Giubileo d'Oro), segnando il 50° anniversario della sua salita al trono. In quell'anno la regina compì molti viaggi nei Paesi del Commonwealth, incluse numerose parate e concerti ufficiali. Nel giugno 2002, migliaia di persone si unirono fuori da Buckingham Palace per il "Party a Palazzo", un concerto in cui si esibirono numerosi cantanti delle isole britanniche. Una funzione nazionale di ringraziamento si tenne il giorno dopo alla Cattedrale di St.Paul, alla quale la regina e il principe Filippo si avviarono a bordo della carrozza dorata. Questo fu seguito da feste e processioni, finendo con un volo di Concorde fly-past e i Red Arrows.La famiglia reale seguì l'evento dal balcone di Buckingham Palace, davanti a una folla di un milione di persone.

Purtroppo l'anno di Giubileo coincise con le morti, nel giro di pochi mesi, della madre della regina e della sorella. Le relazioni di Elisabetta coi figli, che erano ancora distanti, sono invece ora diventate più strette con queste morti. È particolarmente vicina alla nuora, Sophie, contessa del Wessex. È conosciuta per aver disapprovato la lunga relazione del Principe del Galles con Camilla Parker-Bowles, ma con il loro recente matrimonio, è riuscita ad accettarla. D'altra parte, è molto legata ai suoi nipoti, specialmente al principe William del Galles e a Zara Phillips.

Nel 2003 la regina, la cui salute è robusta, si sottopose a tre operazioni. Ebbe due operazioni di chirurgia verso la fine dell'anno alle due ginocchia e si fece rimuovere lesioni dal volto. Ciò ha provocato alcuni dibattiti nei media riguardo al fatto se la monarchia dovrebbe evolversi contemplando la possibilità per il re di abdicare come in altre nazioni, e fece nascere insistenti voci riguardo a una sua abdicazione.

A tutt'oggi la regina, che ha oltre 81 anni e dal 20 dicembre 2007 è divenuta la più anziana sovrana britannica di tutti i tempi,[1] ha sempre smentito ogni ipotesi di una possibile abdicazione. Quelli che la conoscono bene asseriscono che intende regnare finché non morrà. La regina, comunque, ha iniziato ad affidare alcuni doveri pubblici ai figli, come ad altri membri della famiglia reale. Nel 2005 è stato annunciato che, insieme al principe Filippo, avrebbe ridotto il numero di viaggi internazionali. Comunque è chiaro che intende fare quanto le è possibile finché è abile fisicamente.

L'immagine pubblica di Elisabetta si è notevolmente ammorbidita negli ultimi anni, particolarmente dalla morte della regina Madre. Anche se rimane riservata in pubblico, è stata vista ridere e sorridere molto più che in passato e, per lo sconcerto di molti, è stata vista commuoversi in occasioni di forte emozione, come la messa in memoria per gli attentati dell'11 settembre 2001 alla Cattedrale si St.Paul e in Normandia per il 60° anniversario del D-Day, dove, per la prima volta, si è rivolta alle truppe canadesi.

[modifica] Ruolo politico

In teoria, la regina ricopre un ruolo essenziale nel processo legislativo nei regni. La "Corona in Parlamento" (la regina che agisce con il consiglio e il consenso del Parlamento), in ogni paese, è una parte integrante del Parlamento, insieme alla "camera alta" e alla "camera bassa". In pratica, però, il ruolo della regina nel processo legislativo è interamente cerimoniale. La regina può legalmente garantire o negare l'assenso a leggi, ma nessun sovrano rifiuta il suo assenso a una legge dal 1708. La regina, o il suo governatore generale nei regni al di fuori della Gran Bretagna, tiene un discorso all'annuale apertura del Parlamento, sottolineando il programma legislativo del governo per l'anno, ma il discorso è scritto dai ministri.

La regina ha anche un ruolo cerimoniale nel governo esecutivo. I governi sono conosciuti come "Il governo di Sua Maestà" e la regina nomina i ministri che vi lavorano. In pratica, comunque, la composizione del governo non è determinata dalla regina, ma dal Primo Ministro, che "consiglia" la regina. Il governo deve rispondere in prima istanza non alla regina, ma alla camera bassa del Parlamento. Il ruolo della regina nel potere giudiziario è puramente cerimoniale: la corte agisce in suo nome e i processi sono condotti in sua vece.

La regina non può essere condotta in giudizio alla corte come capo di stato, né può essere citata personalmente per qualche atto ufficiale svolto da lei stessa o in suo nome (anche se la Corona può essere citata come entità legale). La regina è, comunque, una persona normale che deve seguire la legge, a cui è soggetta come gli altri cittadini. Il problema se il sovrano possa essere condannato per un'offesa commessa non è mai stato provato. Nella Rivoluzione inglese del XVII secolo, il Parlamento condannò Carlo I d'Inghilterra per tradimento, ma dopo la Restaurazione di Carlo II d'Inghilterra, questi procedimenti furono accusati di essere illegali.

I Primi Ministri britannici prendono molto seriamente i loro incontri settimanali con la regina. Un Primo Ministro ha detto che li prendeva più seriamente delle sessioni di Prime Minister's Questions nella Camera dei Comuni perché La Regina era più incisiva e costruttiva di chiunque potesse affrontare al momento del confronto. Elisabetta intrattiene inoltre conversazioni con singoli ministri britannici e occasionalmente tiene incontri con ministri di altri Paesi. Anche ministri conosciuti per avere vedute repubblicane parlano bene di lei e ritengono utili questi incontri.

La regina incontra anche il Primo Ministro scozzese. Il palazzo reale di Edimburgo, il Palazzo di Holyrood, già dimora dei re scozzesi, come Maria I di Scozia, è ora regolarmente abitato, ed è residenza di almeno uno dei membri della famiglia reale (spesso il Principe del Galles o la Principessa reale). Riceve anche rapporti dalla nuova Assemblea gallese, ed è continuamente tenuta informata dell'andamento degli altri governi del Commonwealth.

Benché la tradizione le imponga di non intervenire direttamente in politica, il suo lungo periodo di servizio, il fatto che è stata interlocutrice di ogni Primo Ministro a partire da Winston Churchill in Gran Bretagna, Louis St. Laurent in Canada, Alexander Bustamante in Jamaica, Sidney Holland in Nuova Zelanda, e molti altri, insieme alla sua conoscenza di molti leader mondiali, fanno sì che quando esprime una opinione, per quanto cauta, le sue parole vengono prese in seria considerazione. Nelle sue memorie, Margaret Thatcher offriva questa descrizione dei suoi incontri settimanali con la Regina:

"Chiunque pensi che siano una mera formalità, o limitati ad amenità sociali, si sbaglia; sono molto simili a riunioni di lavoro e Sua Maestà mostra di avere una visione formidabile delle tematiche più urgenti e una grande esperienza."

Durante una discussione all'interno del Commonwealth a proposito delle sanzioni al Sud Africa, la Regina fece un puntiglioso riferimento al suo ruolo di Capo del Commonwealth che, al tempo, fu interpretato come un segno di disaccordo rispetto alla scelta della signora Thatcher di opporsi alle sanzioni.

La Regina è stata coinvolta in alcune controversie politiche durante il suo regno, durante le quali le sue azioni sembrano aver affermato le sue convinzioni politiche. Il 18 novembre 1965, il Governatore della Rhodesia (Sir Humphrey Vicary Gibbs) fu nominato Cavaliere Gran Croce dell'Ordine Reale Vittoriano, un onore concesso dalla Regina in persona, una settimana dopo che Ian Smith aveva fatto la sua Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza. Gibbs era molto leale verso la Rhodesia e anche se aveva rifiutato di accettare la Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza, il premio fu considerato per lo meno intempestivo.

Nel suo discorso al Parlamento in occasione del Giubileo d'argento 1977, la regina affermò: "Non posso dimenticare che fui incoronata regina del Regno "Unito" di Gran Bretagna e Irlanda del Nord". Questo riferimento venne in un momento in cui il governo laburista stava tentando di introdurre un controverso progetto di devoluzione alla Scozia e al Galles, e fu interpretato come opposizione alla devoluzione. Però, nell'ultima parte degli anni Novanta, dopo che i referendum approvarono un progetto di devoluzione, la regina inviò i suoi migliori auguri al nuovo Parlamento scozzese.

La Regina ha fatto amicizia con molti leader stranieri, fra cui Nelson Mandela, Mary Robinson e George H. W. Bush, il cui figlio, George W. Bush, è stato suo ospite a Buckingham Palace, il primo presidente Americano in più di 80 anni ad essere ospitato a Buckingham Palace. In certi momenti questi contatti si sono dimostrati molto favorevoli per l'Inghilterra. Per esempio, il primo ministro John Major ebbe una volta problemi a lavorare con un certo leader del Commonwealth. La Regina informò Major che lui e il leader avevano un interesse sportivo in comune. Major usò quindi questa informazione per stabilire un rapporto personale, che alla fine portò benefici a entrambi gli stati. In modo simile la Regina prese l'iniziativa quando il Presidente Irlandese Mary Robinson iniziò a visitare l'Inghilterra, suggerendo che avrebbe volentieri invitato la signora Robinson a farle visita a palazzo. Il Governo Irlandese accettò l'idea con entusiasmo. Il risultato è stata la prima visita in assoluto di un Presidente Irlandese per incontrare un monarca Britannico.

Ronald Reagan e la Regina Elisabetta a cavallo
Ronald Reagan e la Regina Elisabetta a cavallo
La Regina incontra George Bush e consorte
La Regina incontra George Bush e consorte

Il regno di Elisabetta ha anche assistito a un incremento del movimento repubblicano in Gran Bretagna e nel Commonwealth.

[modifica] Parentele

La regina Elisabetta II discende dalla casa reale di Germania di Sassonia-Coburgo-Gotha, che ereditò il trono dalla regina Vittoria (di casato Hannover) alla sua morte, nel 1901. È inoltre discendente della casa reale d'Inghilterra di Wessex e di quella scozzese degli Stuart, le quali famiglie si imparentarono a partire dal VII e dal IX secolo. Attraverso la sua bisnonna, la regina Alessandra di Danimarca, discende anche dalla casa reale danese Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg, a una linea dell'antico e prestigioso casato nordeuropeo degli Oldenburg. Come pro-pro-nipote della regina Vittoria, Elisabetta II è imparentata con molti sovrani di case reali europee: è cugina di Alberto II del Belgio, di Harald V di Norvegia, di Juan Carlos I di Spagna e di Carlo XVI Gustavo di Svezia, così come re decaduti come Costantino II di Grecia e Michele di Romania; è imparentata anche con le case reali di Prussia (Hohenzollern), Russia (Romanov) ed Italia (Savoia-Aosta).

[modifica] Titoli

Per approfondire, vedi la voce Elenco di titoli reali di Elisabetta II del Regno Unito.

Nel Regno Unito, il suo titolo ufficiale è Elisabetta Seconda, per Grazia di Dio, Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e di Irlanda del Nord e dei suoi altri Regni e Territori, Capo del Commonwealth, Difensore della Fede, ma nella vita comune la regina viene comunemente chiamata The Queen ("la regina") o Her Majesty ("Sua Maestà").

Al momento della successione, il titolo "Elisabetta II" causò qualche controversia in Scozia, dove non c'era mai stata un'Elisabetta I (sebbene non ci fosse stata alcuna simile controversia ai tempi di Guglielmo IV del Regno Unito e Edoardo VII del Regno Unito). In un raro atto di sabotaggio in Scozia, le nuove caselle postali della Royal Mail, recanti le iniziali E.II R. furono fatte saltare. Ne consegue che le caselle postali in Scozia oggi riportano solo una corona e nessuna iniziale reale. Un caso legale, MacCormick v. Lord Advocate (1953 SC 396), fu usato per contestare il diritto della regina a firmarsi Elisabetta II in Scozia, sostenendo che facendo ciò si sarebbero violati gli accordi dell'Act of Union, (1707). Il caso fu perso sulla base del fatto che i contestatori non avevano diritto di citare la Corona e anche che la numerazione dei sovrani era parte della royal prerogative e non regolata dall'Act of Union. Ci sono altre due materie di controversia, che sono molto meno conosciute. Primo, il fatto che nella Scozia pre-unitaria ci si rivolgesse al sovrano come "Vostra Grazia" e non come "Sua Maestà", e poi che il titolo preferito dai re era stato "Re / regina degli scozzesi", piuttosto che "di Scozia" (sebbene questo non fosse conosciuto).

I futuri monarchi britannici ora devono essere numerati in relazione ai loro predecessori, che siano inglesi o scozzesi, anche nel caso il numero sia alto. Applicando questa regola retroattivamente ai monarchi finché l'Act of Union riporti la stessa numerazione.

Seguendo una decisione del Commmonwealth alla conferenza del 1953, la regina Elisabetta usa differenti titoli in ognuno dei suoi regni. In ogni stato governa da monarca prescindendo dagli altri ruoli che assume nei suoi altri Paesi.

Giustamente chiamata "Sua Maestà la Regina" (e quando una distinzione è necessaria "Sua Maestà Britannica" o "Sua Maestà Canadese"), le sue precedenti nomine erano:

  • Sua Altezza Reale Principessa Elisabetta di York (19261936)
  • Sua Altezza Reale Principessa Elisabetta (1936–1947)
  • Sua Altezza Reale Principessa Elisabetta, Duchessa di Edimburgo (1947–1952)

[modifica] Stemma

La Regina ha uno stemma reale, lo stesso dai tempi della regina Vittoria, diviso in quattro parti dedicate a una regione del regno: I e IV Inghilterra, II Scozia, III Irlanda. Lo stendardo reale è generalmente una bandiera con i quattro simboli. Esistono però Royal Standard particolari per le diverse zone che dipendono da Sua Maestà Britannica, come il Canada, l'Australia, la Nuova Zelanda, e la Giamaica.

[modifica] Personalità ed immagine

La Regina brinda con il Presidente Bush alla Casa Bianca
La Regina brinda con il Presidente Bush alla Casa Bianca

Piuttosto conservativa nel vestire, la regina è famosa per i soprabiti dai colori forti e per i cappelli decorativi, che le consentono di essere vista facilmente nella folla. Anche se frequenta molti eventi culturali, nella vita privata si dice che la regina abbia poco interesse per cultura o arte. I suoi principali interessi sono le corse dei cavalli e i cani. La regina invia un annuale Messaggio di Natale (Queen's Christmas Message) al Commonwealth ogni anno (eccetto nel 1969). Da quando è diventata regina, Elisabetta II passa circa tre ore al giorno "doing the boxes", cioè leggendo i documenti di stato che provengono dai vari ministeri, ambasciate e uffici governativi. Avendo svolto questa attività dal 1952, è la persona che ha la maggiore esperienza nella gestione degli affari pubblici tra quelle della pubblica amministrazione ed è capace di fornire consigli ai ministri in carica, basandosi sulle sue esperienze.

[modifica] Onorificenze

Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone - nastrino per uniforme ordinaria


[modifica] Curiosità

  • La regina Elisabetta è una simpatizzante della squadra di calcio Arsenal F.C.

[modifica] Note

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

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Giorgio VI dal 6 febbraio 1952 in carica I
II
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