Alessandra di Danimarca
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Alessandra di Danimarca (Alexandra Carolina Marie Charlotte Louise Julia) (Copenaghen, 1 dicembre 1844 – Sandringham, 20 novembre 1925) è stata una principessa danese, Regina Consorte di re Edoardo VII del Regno Unito.
A partire dal 1863 fu Principessa del Galles, poi dal 1901 fu Imperatrice di tutte le Indie durante il regno del marito, infine dal 1910 fu Regina Madre in quanto madre del monarca regnante Giorgio V; ma veniva comunemente chiamata Sua Maestà la Regina Alessandra.
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[modifica] Infanzia
Nata a Yellow Palace, vicino al Palazzo di Amalienborg, complesso reale in Copenaghen, era figlia del principe Christian di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg e della principessa Luisa d'Assia-Kassel. Sebbene avesse già due avi che erano diventati re (Giorgio II di Gran Bretagna e Federico V) e scorresse sangue blu nelle vene, la famiglia viveva normalmente e non nel lusso sfrenato.
Nel 1848 il re Cristiano VII di Danimarca morì e gli succedette l’unico figlio Federico, il quale aveva già due matrimoni alle spalle ma era senza figli; ciò significava che il principe Christian di Glücksburg, discendente di un cugino del re, poteva essere l’erede al trono della Danimarca e dello Schleswig-Holstein. In Holstein la legge salica impediva la successione tramite linea femminile, mentre in Danimarca non c’era distinzione; l'Holstein, essendo prevalentemente tedesco, si proclamò indipendente e chiamò in aiuto la Prussia. Nel 1852 le grandi potenze conferirono a Londra per discutere della successione danese, prevedendo nel principe Christian il successore, con la rinuncia di rivendica della madre e del fratello. Quando Federico morì nel 1863, Christian divenne re Cristiano VIII di Danimarca. La famiglia di Alessandra si trasferì quindi nella residenza ufficiale di Bernstorff Palace.
[modifica] Il matrimonio
La regina Vittoria e suo marito, il principe Alberto, erano preoccupati nel trovare una sposa al figlio ed erede Edoardo Alberto, Principe di Galles. La scelta cadde sulla principessa Alessandra, dalle nobili origini e di stirpe reale. Il 24 settembre 1861 Alessandra fu presentata al principe e il 7 marzo 1863, a bordo della nave reale HMY Victoria and Albert, arrivò a Gravesend nel Kent.
La coppia si sposò 3 giorni dopo nella cappella di San Giorgio a Windsor e trascorse la luna di miele a Osborne, sull’Isola di Wight. Negli anni seguenti il fratello divenne Re della Grecia, la sorella zarina di Russia e lei ebbe il primo figlio nato prematuro nel 1864, Alberto Vittorio. Intanto i conflitti tra la Danimarca e il territorio del Schleswig-Holstein peggiorarono, tanto che la Confederazione tedesca invase i territori, la Danimarca ne uscì sconfitta con la riduzione a due quinti delle proprie terre.
Edoardo e Alessandra ebbero sei figli:
- Principe Alberto Vittorio (1864-1892)
- Re Giorgio V d'Inghilterra (1865-1936), sposò Maria di Teck
- Principessa Luisa, duchessa di Fife (1867-1931)
- Principessa Vittoria Alexandra (1868-1935)
- Principessa Maud (1869-1938), che sposò il Principe Carlo di Danimarca, poi Haakon VII di Norvegia
- Principe Alexander John (6 aprile 1871 - 7 aprile 1871)
La coppia fece un viaggio di sei mesi visitando l'Austria, la Grecia e l'Egitto tra il 1868 e il 1869. Arrivarono anche in Turchia, dove Alessandra fu la prima donna a sedere a tavola con il Sultano Abdülaziz[1].
Edoardo VII, quando salì al trono nel 1901, insignì la moglie dell'Ordine della Giarrettiera, che fino ad allora era riservato ai soli uomini, eccezion fatta per i sovrani donna come le regine Elisabetta I d'Inghilterra, Anna di Gran Bretagna e Vittoria del Regno Unito. La consuetudine fu confermata poi da Giorgio V che diede l’Ordine alla moglie Maria e, successivamente, Giorgio VI alla consorte Elizabeth Bowes-Lyon, madre dell’attuale sovrana. Durante il regno di Alessandra, alcuni monarchi furono per la prima volta degradati ed espulsi dall’Ordine: gli imperatori Guglielmo II di Germania e Francesco Giuseppe d'Austria furono espulsi nel 1915 quando i loro imperi mossero guerra all'Inghilterra[2].
Sia come Regina dal 1901 al 1910 sia come Regina Madre poi, fu molto amata dal popolo britannico. Nel 1912, in occasione del 50° anniversario del suo arrivo in Inghilterra, indisse l'Alexandra Rose Day, giorno dedicato alla vendita a Londra di rose artificiali fatte da disabili, il cui ricavato veniva devoluto in opere caritatevoli. Ancora oggi esiste ed è patrocinato dalla Pirncipessa Alessandra del Kent, una sua bis-nipote.
Nel 1919 fu raggiunta dalla sorella Dagmar, fuggita in Russia dopo la rivoluzione bolscevica che aveva portato alla morte lo zar Nicola II e la famiglia.
Il 20 novembre 1925 morì per un attacco di cuore a Sandringham e fu tumulata a Windsor, accanto al marito.
Per la sua benevolenza, le sono state dedicate diverse opere: l'Alessandra Palace, il Teatro Reale Alessandra a Toronto, il Ponte Regina Alessandra a Sunderland. Si ritiene che la squadra di Football, fondata nel 1877, Crewe Alexandra F.C. porti il suo nome.
E' stata rappresentata in TV, sulla BBC, nel 1999 da Maggie Smith nel film "Tutti gli uomini del Re".
[modifica] Titoli
- Serenissima Principessa Alessandra di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg (1844–1853)
- Sua Altezza Principessa Alessandra di Danimarca (1853–1858)
- Sua Alteazza Reale Principessa Alessandra di Danimarca (1858–1863)
- Sua Altezza Reale la Principessa del Galles (1863–1901)
- Sua Maestà la Regina (1901–1910)
- Sua Maestà la Regina Alessandra (1910–1925)
[modifica] Note
- ^ Duff David "Alexandra: Princess and Queen", Londra(1980) ISBN 0002166674, pag.93-100
- ^ Similmente, l’imperatore del Giappone Hirohito venne espulso nel 1941, ma Elisabetta II lo riammise nel dopoguerra.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
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