Alfa Romeo Tipo 33
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Alfa Romeo Tipo 33 | |||||||||||
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Costruttore: Alfa Romeo
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Altre caratteristiche
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L’Alfa Romeo Tipo 33 è stata un'autovettura da competizione prodotta dall’Alfa Romeo dal 1967 al 1977. Ha partecipato principalmente al campionato mondiale prototipi, al Campionato CanAm e alle cronoscalate. Nel 1967 dal modello strettamente da competizione sono stati derivati alcuni esemplari omologati per la circolazione su strada, chiamati Alfa Romeo 33 Stradale.
Indice |
[modifica] Contesto
La casa del Portello aveva deciso di sospendere la sua partecipazione alle competizioni automobilistiche nel 1951, ritirandosi da vincitrice del campionato di Formula 1 conquistato con la 159. Per ricominciare la sua attività sportiva non scelse però le categorie di competizioni a ruote scoperte bensì decise di avvicinarsi a quelle destinate alle ruote coperte che in quel periodo riscuotevano molto successo di pubblico con il campionato mondiale sportprototipi e in parte anche con le competizioni di cronoscalata il cui punto massimo era il Campionato europeo della montagna.
Sviluppata nei primi anni ‘60 del secolo scorso, i primi prototipi utilizzavano il motore a 4 cilindri da 1.570cc già montato dalla TZ [1]. Questa prima versione fu perfezionata dall’Autodelta nel 1963 che sviluppò un nuovo propulsore da 1995 cc, 8 cilindri a V di 90° che erogava una potenza di 270 hp. Il primo esemplare fu prodotto nel 1965.
Il prototipo debuttò nelle competizioni in una cronoscalata a Fléron il 12 marzo 1967 con una vittoria di Teodoro Zoccoli. Questa versione fu chiamata periscopio per il caratteristico sistema di aspirazione dell’aria [2]. La vettura partecipò con poco successo anche al Campionato mondiale sportprototipi dove conquistò come miglior risultato, al Nürburgring nella classica 1000 km, il quinto posto con Zeccoli e Roberto Bussinello.
Dell’automobile sono stati prodotti in seguito altre 5 versioni, 33/2, 33/3, T33/4, 33TT12, e 33SC12.
[modifica] Alfa Romeo 33/2
Nel 1968 l’Autodelta progettò e costruì l’evoluzione della vettura che venne carrozzata da Franco Scaglietti. Alla 24 Ore di Daytona Udo Schütz e Nino Vaccarella giunsero al quinto posto assoluto nella gara dominata dalle Porsche 907 da 2,2 litri, conquistando il primo posto nella loro classe e precedendo altre due vetture gemelle. L'arrivo in parata delle tre vetture, seguendo in questo l'esempio della Ferrari 330 P l'anno precedente, fece sì che la "33" venisse riconosciuta da quel momento anche con il nomignolo di "Daytona".
La vittoria di classe si ripeté anche nella Targa Florio con le prime due posizioni conquistate con Lucien Bianchi e Mario Casoni alle spalle della Porsche vincitrice assoluta anche in questo caso. Galli e Giunti vinsero la loro classe alla 1000km del Nürburgring (e il quinto posto assoluto) mentre la nuova versione con cilindrata aumentata a 2.500 cc con Schütz e Bianchi conquistò il quarto posto nella classe 3 litri, arrivando però alle spalle della "33" di cilindrata inferiore. La versione V8 da 2500 cc di cilindrata erogava 315 bhp di potenza.
Un ulteriore arrivo in parata si vide anche alla 24 Ore di Le Mans con la conquista delle posizione assolute dalla quarta alla sesta e contemporaneamente con il podio completo della propria classe.
Peraltro durante la stagione del campionato mondiale sportprototipi le vetture dominanti furono quelle della Ford con la GT40 e della Porsche (con i modelli 907 e 908) che erano dotate di motori più potenti e con cilindrata superiore. Al termine della stagione, grazie anche ai punti conquistati da team privati, l'Alfa Romeo conquistò in ogni caso il terzo posto nella classifica costruttori alle spalle appunto di Ford e Porsche.
[modifica] Alfa Romeo 33/3
Il debutto della nuova versione della Tipo 33 fu nel 1969 alle 12 ore di Sebring. Montava un motore di 2998 c.c.che erogava una potenza 400 hp. Queste caratteristiche la ponevano nella stessa classe della Porsche 908 e della Ferrari 312P, sue dirette concorrenti. Alla 12 ore di Sebring non si piazzò bene. Durante il periodo di test prima delle gare ufficiali, Bianchi morì tragicamente in un incidente. L’azienda prese dunque la decisione di non partecipare a Le Mans. La vettura vinse 2 gare di secondaria importanza, che gli permise comunque di piazzarsi terza nel campionato.
Nella stagione successiva (classe auto da corsa) fu dominata dalla Porsche 917 e dalla Ferrari 512. Nonostante la supremazia di queste scuderie la Tipo 33/3 conquistò buoni piazzamenti, come ad esempio il secondo posto a Sebring grazie a Toine Hezemans e Masten Gregory, e la seconda posizione di Andrea De Adamich e Henri Pescarolo nella classifica del campionato. Nel 1970 l’auto comparve nel film Le Mans - Scorciatoia per l'inferno.
Nella stagione successiva gli sforzi per rendere competitiva la vettura furono premiati con la vittoria in alcune competizioni che portarono alla conquista della seconda posizione nel campionato. In questa stagione vinse la Targa Florio (con Nino Vaccarella e Toine Hezemans) e alla 1000 km Brands Hatch (Andrea de Adamich, Henri Pescarolo).
Nel 1971 e nel 1972 non si disputarono gare con vetture di cilindrata 5000 c.c.m ma solo competizioni con automobili di 3000 c.c. Queste corse furono nettamente dominate dalla Ferrari e dalla Matra.
[modifica] Alfa Romeo T33/4
Dal 1972 al 1974 fu prodotta una versione per il Campionato CanAm. Progettata dall’Autodelta, più precisamente da Otto Zipper, fu guidata Patrick Scooter. Aveva una cilindrata di 4000 c.c.. La vettura partecipò anche al Australia's Tasman Cup, guidata da Graham Lawrence, e alla Coppa della Tasmania[3]. Per quest’ultima competizione l’auto fu oggetto di modifiche.
[modifica] Alfa Romeo 33TT12
L’Alfa Romeo 33TT12 è stato un modello prodotto dal 1973 al 1976. La più importante evoluzione rispetto i modelli precedenti fu un telaio tubolare. Aveva un peso di 670 kg. L’auto montava un motore V12 a cilindri contrapposti da 3000 c.c. di cilindrata, che erogava una potenza di 500 hp. Il design fu di Carlo Chiti.
Il 1973 fu caratterizzo dall’ulteriore sviluppo della vettura. Le vittorie arrivarono con le stagione successiva. Nel 1974 vinse la 1000 km Monza arrivando seconda in classifica. L’anno successivo vinse il campionato vincendo 7 gare su 8[4]. I piloti che vinsero le gare furono Arturo Merzario, Vittorio Brambilla, Jacques Laffite, Henri Pescarolo, Derek Bell e Jochen Mass. Per l'anno successivo l’Autodelta decise di concentrarsi sullo sviluppo di altre vetture, così che il modello fu usato raramente nelle gare.
[modifica] Alfa Romeo 33SC12
Fu il modello successore della 33TT12 e fu prodotto dal 1976 al 1977. Aveva un motore sovralimentato V12 a cilindri contrapposti, 3000 c.c. di cilindrata (520 hp) e 720 kg di peso. Il telaio era "scatolato" (da qui l'"SC" nel nome della vettura), vale a dire delle travature reticolari che racchiudevano l'interno dell'auto.
Con questa vettura, l’Alfa Romeo riconquistò il campionato mondiale sportprototipi del 1977, vincendo tutte le gare ai piloti Arturo Merzario, Jean-Pierre Jarier and Vittorio Brambilla.
Nel circuito di Salisburgo fu testato il nuovo propulsore che gli permise di girare con una velocità media di circa 203 km/h; aveva una cilindrata di 2134 c.c. ed una potenza di 640 hp[5]. Con questa automobile Arturo Merzario arrivò secondo. Il motore della Tipo 33 e quello progettato dalla Renault per la Formula 1, fu il primo V12 ad avere installato un sistema di sovralimentazione. Il propulsore fu in seguito sviluppato e le successive evoluzioni furono montate su altre auto dell’alfa Romeo.
Il V12 con cilindri contrapposto fu in seguito usato anche dalla Brabham BT46 e dalla Alfa Romeo 177, entrambe vetture di Formula 1.
[modifica] Note
- ^ Storia dell’Autodelta
- ^ Alfa Romeo Australia 1960-1970
- ^ [http://www.conceptcarz.com/vehicle/z9202/Alfa%20Romeo_Tipo%2033/4%20Tasman%20Coupe/default.aspx Alfa Romeo Tipo 33/4 nel 1970 alla Coppa della Tasmania}}
- ^ Storia dell’Autodelta in www.italiancar.net
- ^ http://www.geocities.com/mundoalfa/1967_Alfa33.htmAlfa Romeo 33 Sport Prototipo]
[modifica] Bibliografia
Borgeson, Griffith (1990). The Alfa Romeo Tradition. Haynes (Foulis) Publishing Group Ltd. Somerset, UK. ISBN 0854298754.
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Alfa Romeo Tipo 33
[modifica] Collegamenti esterni
- Storia dell'Alfa 33]
- Alfa Website also with Racing with History
- Risultati del 1968 su World Sportscar Championship
- Risultati del 1975 su World Sportscar Championship
- Risultati del 1977 su World Sportscar Championship
- 1972 Racing season Alfa vs. Ferrari
- Risultati del Can-Am Championship
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