Pompei
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Pompei | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Campania | ||||||||
Provincia: | Napoli | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Superficie: | 12,4 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 2146 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Messigno, Pompei Scavi, Mariconda, Ponte Nuovo, Treponti | ||||||||
Comuni contigui: | Boscoreale, Castellammare di Stabia, Sant'Antonio Abate, Santa Maria la Carità, Scafati (SA), Torre Annunziata | ||||||||
CAP: | 80045, 80040 | ||||||||
Pref. tel: | 081 | ||||||||
Codice ISTAT: | 063058 | ||||||||
Codice catasto: | G813 | ||||||||
Santo patrono: | Madonna del Rosario | ||||||||
Giorno festivo: | 8 maggio | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Pompei è un comune di 25.751 abitanti in provincia di Napoli.
Indice |
[modifica] Storia
Pompei ha origini antiche quanto quelle di Roma, infatti la gens pompeia discendeva da uno dei primi popoli italici, gli Oschi.
Solo dopo la metà del VII secolo a.C., un primitivo insediamento si dovette stabilire sul luogo della futura Pompei: forse non un abitato vero e proprio, ma più probabilmente un piccolo agglomerato intorno al nodo commerciale che vedeva l'incrocio di tre importanti strade, ricalcate in piena epoca storica dalle vie provenienti da Cuma, da Nola e da Stabia.
In quanto luogo di passaggio obbligatorio tra nord e sud, presto Pompei divenne una preda per i potenti stati confinanti, data la sua importanza come nodo viario e portuale. Venne conquistata una prima volta dalla colonia greca di Cuma tra il 525 e il 474 a.C..
Strabone riporta che Pompei fu conquistata dagli Etruschi. Notizia che alla luce dei recenti scavi diventa sempre più attendibile. Nell'area del tempio d'Apollo e presso le Terme Stabiane sono state rinvenuti numerosi frammenti di bucchero, alcuni addirittura con iscrizioni etrusche graffite; sempre nella zona delle Terme, inoltre, è venuta alla luce una necropoli del VI secolo a.C..
Le prime tracce di un abitato d'una certa importanza risalgono, a Pompei, al VI secolo a.C., anche se in questo periodo la città, ancora piuttosto piccola, non rivela l'esigenza di servirsi d'un piano regolatore e sembra il risultato di un aggregarsi d'edifici piuttosto disordinato e spontaneo.
La battaglia persa dagli Etruschi nelle acque di fronte a Cuma contro Cumani e Siracusani (metà del V secolo a.C.), portò Pompei sotto l'egemonia greca. Probabilmente a questo periodo risale la fortificazione dell'intero altopiano con mura di tufo che racchiudevano oltre sessanta ettari, anche se la città vera e propria non raggiungeva nemmeno i dieci ettari d'estensione.
Nel IV secolo Pompei si trovò coinvolta nelle Guerre sannitiche (al termine delle quali Roma rimase signora incontrastata di tutta la Campania) e si vide costretta ad accettare la condizione di socia dell'Urbe, conservando comunque autonomia linguistica ed istituzionale. È al IV secolo che risale il primo regolare impianto urbanistico della città la quale, intorno al 300 a.C., ricevette la nuova fortificazione in calcare del Sarno.
Durante la seconda guerra punica Pompei rimase fedele a Roma, al contrario di molte altre città campane, e poté così conservare la sua parziale indipendenza.
Nel II secolo a.C. la coltivazione intensiva della terra e la conseguente massiccia esportazione di vino ed olio portarono nella città grande agiatezza ed un alto tenore di vita: basterebbe ricordare la ricchezza di alcune case ed il loro lussuoso arredamento. La Casa del Fauno, ad esempio, può rivaleggiare in ampiezza (quasi 3000 m²) persino con le più famose dimore reali ellenistiche.
Allo scoppio della guerra sociale (91 a.C.) troviamo Pompei alleata contro Roma, insieme ad altre città della Campania, nel tentativo d'ottenere la piena cittadinanza romana. Ma era impossibile resistere alla superiore forza militare di Roma: nell'89 a.C. Silla, dopo aver fatto capitolare Stabia, partì alla volta di Pompei, che tentò una strenua difesa rinforzando le mura cittadine ed avvalendosi dell'aiuto dei Celti capitanati da L. Clutentius. Ogni tentativo di resistenza risultò vano e ben presto la città cadde. Nell'80 a.C. entrava completamente e definitivamente nell'orbita di Roma e Silla vi trasferì una colonia di veterani che prese il nome di Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum. L'assegnazione di terre ai veterani avvenne certo a danno della gentes che avevano più aspramente avversato Silla. Ciononostante, le vicende politiche e militari non influirono in maniera determinante sul benessere e sull'intraprendenza commerciale dei Pompeiani (volta soprattutto all'esportazione dei vini campani) che interessava zone anche molto remote. Per la salubrità del clima e l'amenità del paesaggio, la città ed i suoi dintorni costituirono anche un piacevole luogo di villeggiatura per alcuni ricchi Romani, compreso Cicerone che vi possedeva un fondo.
Le fonti purtroppo sono piuttosto avare di notizie riguardo alla vita di Pompei nella prima età imperiale. Solo Tacito ricorda come un fatto clamoroso la rissa avvenuta tra Nucerini e Pompeiani nel 59 d.C. nell'anfiteatro di Pompei, che spinse Nerone a proibirvi, per dieci anni, ogni spettacolo gladiatorio.
Nel 62 d.C. la città venne scossa da un terremoto: al momento dell'eruzione del 79 d.C., molti edifici erano ancora in ricostruzione.
Personaggio di assoluto rilievo fu Maria Martone, proclamata beato il 26 ottobre 1980 da papa Giovanni Paolo II. Per volontà sua fu eretto il Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, ora Basilica Pontificia, ricca di ex voto, la quale costituisce una delle mete italiane più frequentate "per grazia ricevuta", in esso è conservata la tela seicentesca della scuola di Luca Giordano raffigurante la Madonna di Pompei. Un intenso pellegrinaggio si verifica in occasione delle due suppliche alla madonna l'8 di maggio e la prima domenica di ottobre. Si devono a lui altre due opere a favore di persone bisognose, due strutture destinate all'accoglienza dei figli e figlie di persone carcerate.
Per decreto, firmato il 9 Gennaio 2004, dall'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, Pompei è stata elevata al rango di Città.
Attualmente a Pompei si registra un flusso turistico pari a circa 6 milioni di visitatori l'anno.
[modifica] Pompei Patrimonio Mondiale dell'Umanità
Nel 1997, l'UNESCO ha dichiarato Pompei Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Il Comitato ha deciso di iscrivere tale area sulla base dei criteri culturali considerando che gli straordinari reperti delle città di Pompei, Ercolano e delle città limitrofe, sepolte dall'eruzione del Vesuvio del 79 d. C., costituiscono una testimonianza completa e vivente della società e della vita quotidiana in un momento preciso del passato, e non trovano il loro equivalente in nessuna parte del mondo.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
ac200
[modifica] Trasporti
[modifica] Ferrovie
La città di Pompei è attraversata da 3 linee ferrovie: Napoli - Sorrento e Napoli - Poggiomarino della Circumvesuviana e la Napoli - Salerno delle FS. Su queste linee sono dislocate diverse stazioni che servono varie zone della città.
[modifica] Le Stazioni
- Pompei
- Pompei Scavi - Villa dei Misteri
- Pompei Santuario
- Moregine
- Pompei Valle (dismessa)
[modifica] Personaggi illustri
- il poeta e filosofo Lucrezio (secondo alcune fonti)
- il Beato Bartolo Longo
- i Fratelli Abbagnale
[modifica] Cap
80045 capoluogo e Messigno, 80040 Pompei Scavi
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Claudio D'Alessio (centrosinistra) dal 28/06/2004
Centralino del comune: 081 8576111
Email del comune: urp@comune.pompei.na.it
[modifica] Galleria fotografica
[modifica] Città gemellate
[modifica] Voci correlate
- Scavi archeologici di Pompei
- Data dell'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
- Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei
- Bartolo Longo
- Vesuvioweb.com - Enciclopedia Libera di Cultura Vesuviana
[modifica] Collegamenti esterni
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