Agerola
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L'utente Alec ha chiesto di verificare che questa voce non costituisca una violazione di copyright perché modalità di inserimento.
- La voce è stata inserita nella categoria Da controllare per copyright - geografia.
- Se puoi, contribuisci a riscriverla per assicurarne la compatibilità con la licenza GFDL (vedi Wikipedia:Copyright per maggiori dettagli).
- Per eventuali note usa la pagina di discussione.
- Avvisa l'autore con il messaggio predefinito {{Avvisocontrolcopy|voce=Agerola}}--~~~~
Agerola | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
|
|||||||||
Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Campania | ||||||||
Provincia: | Napoli | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 630 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 19.62 km² | ||||||||
Abitanti: |
|
||||||||
Densità: | 374.60 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Bomerano, Campora, Pianillo, Ponte, San Lazzaro, Santa Maria | ||||||||
Comuni contigui: | Amalfi (SA), Furore (SA), Gragnano, Pimonte, Positano (SA), Praiano (SA), Scala (SA) | ||||||||
CAP: | 80051 | ||||||||
Pref. tel: | 081 | ||||||||
Codice ISTAT: | 063003 | ||||||||
Codice catasto: | A068 | ||||||||
Nome abitanti: | agerolesi | ||||||||
Santo patrono: | Sant'Antonio abate | ||||||||
Giorno festivo: | 17 gennaio | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
Visita il Portale Italia |
Agerola è un comune di 7mila abitanti della provincia di Napoli, sui monti Lattari, famoso per i suoi formaggi
Indice |
[modifica] Geografia
[modifica] Storia
Le prime tracce di presenza umana riscontrate sul territorio agerolese risalgono all'età del bronzo (III-II millennio A.C.). In epoca romana numerose "ville rustiche" attestano che il territorio, almeno nella sua parte pianeggiante, doveva presentarsi già coperto da coltivazioni. La vocazione fortemente agricola del paese ha indotto a far risalire il toponimo Agerola dal latino ager=campo; esiste, tuttavia, una seconda ipotesi avanzata dallo storico Matteo Camera secondo il quale sembra che dovesse piuttosto derivare dalla voce latina aëreus, come luogo elevato (Camera M., Memorie storico-diplomatiche dell'antica città e Ducato di Amalfi, Salerno, 1881). Un'ulteriore tesi farebbe derivare il toponimo Agerola dall'antico Jerula (Gerla=conca) essendo riportata in molti documenti antichi. Dopo i danni arrecati dall'eruzione del Vesuvio del 79 D.C. (il suolo fu coperto da un metro e mezzo di pomici) si registrò un certo spopolamento; ma almeno l'allevamento bovino deve essersi ripreso rapidamente, tanto che nella seconda metà del II secolo D.C., Galeno il celebre medico di Marco Aurelio e Commodo in "De metodo memendi" (V,12) vanta la bontà e le qualità terapeutiche del latte prodotto sui Monti Lattari (Lactarius mons). Cassiodoro (Variae, XI 10) scrive tra il 533 ed il 537 D.C. che il re dei Goti aveva ordinato ad un suo servo (Famulus) di ricorrere ai "rimedia lactarii montis", poiché le cure dei medici non gli giovavano. Nei secoli centrali del medioevo, parallelamente al rifiorire dell'intera Costiera ed al costituirsi del Ducato Amalfitano, la conca di Agerola si ripopola e sviluppa i suoi 5 casali: Campulo, Memoranum, Planillum, Ponte e San Lazzaro; come parte integrante del territorio di Amalfi, Agerola ne condivide gli intensi scambi commerciali che in tale periodo collegavano la repubblica marinara ai Paesi dell'intero Mediterraneo, a Bisanzio e, ovviamente, a Napoli, destinataria dei tessuti in seta nella cui manifattura gli agerolesi erano specializzati. Nei secoli che seguirono, il comune entrò a far parte del Regno di Napoli di cui seguì le alterne vicende fino all'Unità d'Italia. Nel settecento Agerola vive un periodo assai prospero, durante il quale si verifica una riduzione delle tasse, un miglioramento delle condizioni economiche, attestato anche dalla crescita esponenziale del numero dei suoi abitanti e dal forte calo del fenomeno del brigantaggio. La condivisione delle idee ispiratrici la Rivoluzione Francese da parte dei nobili agerolesi residenti a Napoli ha determinato l'adesione di Agerola, quale primo paese provinciale, alla costituzione democratica della repubblica partenopea; in quella circostanza venne piantato nello spiazzo antistante la chiesa Madonna di Loreto nella frazione Campora un tiglio, simbolo di libertà, che da allora è stato sempre ripiantato. La Restaurazione (1815) fece sorgere anche nella "piccola svizzera napoletana" delle società segrete. La figura dominante dell'ultimo periodo borbonico fu il Generale Paolo Martino Avitabile che costruì la sua fortuna servendo prima l'esercito borbonico, poi il Maharajah di Lahore, Ranjit Singh, in Pakistan. Nel 1854 il Generale ottenne la scissione di Agerola dalla provincia di Salerno (Principato Citeriore) per aggregarla a quella di Napoli: la città venne separata dal territorio di Amalfi con il quale aveva condiviso secoli di storia rimanendovi unicamente legata per la giurisdizione religiosa comune (Arcidiocesi).
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Amministrazione
Sindaco: Michele Pisacane (Lista civica) dal 28/05/2006
Centralino del comune: 081 8740211
Email del comune: non_disponibile
[modifica] Luoghi d' interesse
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
Agerola su DMoz (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Agerola") |