Lancia K

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Lancia k

k berlina

Premio Auto dell'anno nel [[{{{auto_dell'anno}}}]]

Descrizione generale
Tipo	Berlina
Inizio produzione	1994
Sostituisce la:	Lancia Thema
Fine produzione	2001
Sostituita da:	Lancia Thesis
Esemplari prodotti	120.000 circa
Stelle EuroNCAP:

Altre caratteristiche

Dimensioni e pesi
Lunghezza	4.687 mm
Larghezza	1.826 mm
Altezza	1.422 mm
Passo	2.700 mm
Peso	da 1.425 a 1.580 kg
Altro
Altre versioni	Station Wagon Coupé
Assemblaggio:	{{{assemblaggio}}}
Progetto
Design	Centro Stile Lancia e station wagon di Pininfarina
Altre antenate
Altre eredi
Della stessa famiglia	Alfa Romeo 166
Concorrenti	Alfa Romeo 166 Audi A6 BMW Serie 5 Citroën XM Mercedes Classe E Peugeot 605 Renault Safrane Saab 9-5
Note	dati della versione berlina
Posteriore della k

La Lancia k è stata l'autovettura ammiraglia della Lancia dal 1994 fino al 2001, in sostituzione della Lancia Thema, della quale però non ha eguagliato i buoni dati di vendita.

Oltre che la versione di classica berlina a quattro porte, sono state presentate le versioni coupé e station wagon. Nel 2001 è stata sostituita dalla Lancia Thesis.

[modifica] Introduzione

La k, ammiraglia Lancia dal 1994 al 2001, è subentrata alla Thema alla fine del 1994, dopo una lunga gestazione, perché i vertici Lancia avevano messo sotto pressione i fornitori volendo per il nuovo modello il massimo in termini di qualità costruttiva^{[citazione necessaria]}.

Con i suoi 4,69 metri di lunghezza, la k andava a confrontarsi con altre auto rappresentative di quegli anni, come la BMW Serie 5.

[modifica] Prima serie

La prima serie va dalla data di lancio (dicembre 1994) fino alla metà del 1998.

[modifica] Design

La k è caratterizzata da un frontale morbido con la classica calandra bene in evidenza, elemento di spicco di tutte le Lancia. È stata disegnata dal Centro Stile Lancia con la collaborazione dell'I.De.A e vanta anche gruppi ottici ad andamento orizzontale e forme più arrotondate e filanti rispetto all'uscente Thema. Notevole anche l'evoluzione stilistica della coda, dove abbiamo i gruppi ottici divisi dall'apertura del cofano del vano bagagli, la forma del lunotto, più piatto e inclinato, e un ampio scudo paraurti. Il taglio delle portiere e dei finestrini è particolarmente affusolato ed in quelli laterali posteriori si nota il piccolo deflettore fisso che serve ad aumentare il massimo grado d’apertura del cristallo stesso.

L'aerodinamica della carrozzeria è stata affinata nella galleria del vento.

Nella filosofia Lancia la k doveva costituire un modello la cui personalità dovesse esprimersi anche nei dettagli, che alla fine svolgono un ruolo determinante nella scelta di un'ammiraglia piuttosto che di un'altra. Una ricerca esasperata che si spinse fino ad optare per il logo identificativo della versione dietro il passaruota anteriore, rinunciando alla vistosa targhetta che si vedeva sulla calandra della Thema.

[modifica] Qualità

Sul piano della qualità i vertici Lancia hanno voluto per l'ammiraglia di casa il massimo in termini di qualità costruttiva, va infatti ricordato come la k disponga, ad esempio, di tolleranze minime per i giochi di accoppiamento delle portiere. In sostanza, si è puntato su livelli di qualità costruttiva assoluti, superiori a quelli della concorrenza.

E' da dire che la qualità di progetto, la qualità a cui si è puntato, spesso non è stata riscontrata in alcune componenti mettendo subito in rilievo le pecche di alcuni fornitori: ad esempio i motorini della chiusura centralizzata a volte possono andare in blocco, i poggiatesta anteriori possono rompersi (soltanto dal 1996) perdendo la possibilità di regolare l'inclinazione degli stessi. Si è notato in questi anni che il difetto della chiusura centralizzata è comparso in un alto numero di esemplari, così come non è comparso in molti altri esemplari. Questo fa pensare che il difetto dipenda dai lotti di fornitura, mentre per quanto riguarda i poggiatesta è stato accertato che il difetto dipende semplicemente dall'uso, quindi è imputabile ad un errore intrinseco di progettazione (il problema è presente solo dal 1996)^{[citazione necessaria]}.

[modifica] Abitacolo

Più grande, più spaziosa e più confortevole della Thema, sulla k anche la qualità della vita a bordo doveva essere colta subito: da questo principio la scelta di un abitacolo particolarmente raffinato, che si presenta come un vero salotto, accogliente e molto confortevole, rivestito di morbido velluto e talvolta Alcantara o pelle Poltrona Frau.

Da notare però l'assenza di inserti in radica nei rivestimenti delle portiere, assenza che dà un aspetto un po' troppo sobrio per un'ammiraglia. Inoltre si può notare una certa delicatezza del bracciolo anteriore integrato nella poltrona.

L'abitacolo completamente insonorizzato tanto da porsi, in tal senso, al vertice della categoria. Per ottenere tale risultato, i tecnici Lancia hanno lavorato un po' in tutte le direzioni. Oltre ad un notevole impiego di materiali fonoassorbenti ad alto spessore, è stata affinata l'aerodinamica della carrozzeria nella galleria del vento.

Nella messa a punto della scocca, per avere la massima silenziosità possibile, grande importanza è stata data alla rigidità. Una caratteristica che assicura un significativo aumento del comfort acustico. Infatti, grazie all'irrigidimento complessivo della scocca, i pannelli dell'abitacolo sono poco soggetti a quei piccoli spostamenti che, pur tali, sono fonte di sgradevoli scricchiolii. Sul piano della rigidità strutturale la k rimane tutt'ora ai vertici nonostante presenza di auto di recentissima progettazione.

Nel dicembre 1994 nel dossier sulla nascita della k allegato alla rivista Quattroruote si leggeva: la plancia non oserà mai emettere gemiti neppure se l'auto sarà lanciata su un accidentato percorso di rally.

Nel 1996 viene modificato il disegno dei sedili e dei cerchi in lega. Restano invariati fino a fine produzione.

[modifica] Equipaggiamenti

Il climatizzatore, di serie su tutte le versioni, è a gestione totalmente automatica. Dotato di numerosi sensori è in grado di dirigere automaticamente i flussi d'aria dove vi è la necessità. In tal senso il flusso viene indirizzato singolarmente nelle numerose bocchette previste: ai piedi dei passeggeri anteriori, ai piedi dei passeggeri posteriori, frontalmente ai passeggeri anteriori, frontalmente ai passeggeri posteriori, ai finestrini, al parabrezza; questi ultimi, inoltre, sono a disappannamento automatico, quindi senza che il guidatore si preoccupi di azionare tale dispositivo.

Non mancano i sedili anteriori riscaldabili, a regolazione elettrica e con memoria, gli specchietti riscaldabili a regolazione e chiusura elettrica per una più precisa regolazione.

Di serie su tutte le versioni si hanno vetri Solar Control - Solextra che filtrano le radiazioni luminose, con comando elettrico per tutte e quattro le portiere.

La k offre inoltre strumentazioni particolarmente sofisticate come il computer di bordo Infocenter, disposto nella parte superiore della consolle centrale fornisce numerose informazioni sullo stato di funzionamento del veicolo e sulla manutenzione con scadenze chilometriche e temporali, e il telefono di bordo con vivavoce integrata nell'impianto audio della vettura.

Il Servotronic, servosterzo ad indurimento progressivo in funzione della velocità è in grado di fornire il massimo asservimento alle basse velocità e nelle manovre, mentre diventa più preciso alle alte velocità.

Lo specchietto interno elettrocromico ad oscuramento automatico in grado di eliminare il classico abbagliamento proveniente dai fari del veicolo che segue, e i lavafari, contribuiscono a rendere più sicura la guida notturna.

Due airbag, pretensionatori e ABS di serie su tutte le versioni garantiscono la sicurezza attiva e passiva. Fanno la loro parte alcuni “assistenti” importanti per chi guida come la spia che segnala che le cinture di sicurezza non sono allacciate e le segnalazioni del sistema Infocenter che per esempio avvisano che una lampadina è guasta o una portiera è chiusa male. Degno di nota il sistema antincendio, FPS (Fire Prevention System), che equipaggia tutte le k.

La k, seppur un'ammiraglia dai contenuti tecnici elevatissimi, dal punto di vista degli equipaggiamenti (molto elevati al lancio) ha subito un abbandono con l'andare degli anni, tanto che non fu mai previsto un navigatore satellitare cartografico con schermo a colori, che ormai aveva preso posto nella maggior parte delle concorrenti dell'epoca. Da notare anche la mancanza di comandi al volante per la gestione dell'impianto audio di bordo. A questo si unisce la mancata introduzione a listino di diversi optional che restarono invece ordinalibili soltanto dalla Lineaccessori Lancia (es: il preriscaldatore, i sensori di parcheggio, ecc...).

[modifica] Telaio, freni e sospensioni

Lo sviluppo dei concetti di sicurezza attiva e passiva si è tradotto nell'adozione sulla scocca della k di vaste zone a rigidità strutturale di tipo differenziato. Un grande sforzo è stato compiuto nella progettazione della zone di assorbimento d’urto, per una migliore protezione dell’abitacolo da ogni lato in caso di incidente stradale.

Sotto l'aspetto della rigidità, la Lancia k raggiunse livelli elevatissimi, superiori a quelli delle concorrenti più capaci: lo dimostra il valore di rigidezza torsionale che è 150.000 Kgm/rad. Una caratteristica che assicura una guida più precisa e diretta. Tra i particolari più significativi si hanno l'anello trasversale tipo rollbar all'altezza del montante centrale; tra bagagliaio e abitacolo è stata inserita una parete divisoria d'acciaio, mentre specifici rinforzi sono stati predisposti in tutti i punti critici della scocca e nelle porte, le quali sono dotate di robuste barre d'acciaio antisfondamento.

Sospensioni indipendenti sulle 4 ruote con schema MacPherson e barra stabilizzatrice sia all'anteriore che al posteriore, con ammortizzatori a gas a doppio effetto. Nelle versioni più spinte, le sofisticate sospensioni a controllo elettronico SCS che si adattano istantaneamente alle condizioni dinamiche della vettura garantendo il massimo comfort in totale sicurezza.

Per la sicurezza attiva 4 freni a disco di grandi dimensioni, impianto frenante idraulico a doppio circuito integrato con ripartitore meccanico di frenata tra ruote anteriori e posteriori, abbinato al sistema Antilock Braking System (ABS) di serie su tutte le versioni.

Il retrotreno ha una geometria autosterzante e il funzionamento si basa sul far sterzare le ruote posteriori in fase con quelle anteriori: questa particolarità si apprezza immediatamente durante la guida con una grande sensazione di stabilità soprattutto ad andatura veloce. L'alta capacità autostabilizzante che ne risulta fa della k un'auto sicurissima anche dal punto di vista dinamico.

Nel 1996 vengono modificati i 4 ammortizzatori e il collegamento della barra stabilizzatrice posteriore. Modifiche non necessarie ma volte ad un semplice miglioramento del prodotto. Al contrario di alcuni mesi prima quando, visto il presentarsi di spiacevoli rumori, si rese necessario l'intervento degli ingegneri Lancia sulla struttura degli ammortizzatori che erano affetti da un difetto costruttivo. Una svista che costò non poco all'immagine dell'ammiraglia torinese.

[modifica] Motori e trasmissioni

Motorizzazioni nel 1994:

Modello	Tipo	Potenza	Velocità max Km/h
2.0 20v	benzina	145cv	205
2.0 16v	benzina turbo	205cv	235
2.4 20v	benzina	175cv	215
3.0 24v	benzina	204cv	225
2.4 td	diesel turbo	124cv	193

Anche per quanto riguarda i propulsori la gamma delle motorizzazioni è stata pensata in funzione delle linee guida espresse dal nuovo mercato: dei quattro cilindri che equipaggiavano la Thema rimase in produzione soltanto il 2000 turbo 16 valvole, sostituito nel 1998 dal 2.0 turbo 5 cilindri a 20 valvole.

Di notevole importanza il 3 litri Alfa Romeo V6 Busso 24 valvole ed i nuovi motori a 5 cilindri e 20 valvole: un 2 litri e un 2,4 litri a benzina e un 2,4 litri turbodiesel, mettendo a diretto confronto la k con le vetture di chi i cinque cilindri li produceva già, vale a dire Audi e Mercedes-Benz.

I nuovi motori a 5 cilindri e 20 valvole, sia il 2 litri che il 2,4 litri, sono gestiti interamente da microchip e sono provvisti di variatore di fase elettroidraulico. Questo dispositivo si attiva ai bassi regimi e attiva il cosiddetto incrocio, ovvero il momento in cui sono aperte contemporaneamente le valvole di aspirazione e di scarico, permettendo un miglior controllo del regime del minimo e delle emissioni inquinanti. Inoltre il 2.4 è dotato del sistema V.I.S. ovvero un sistema di collettori di aspirazione a lunghezza variabile. Questo sistema garantisce una coppia più elevata disponibile già ai bassi regimi e allo stesso tempo una potenza più elevata agli alti regimi; la gestione è affidata alla centralina elettronica di controllo motore.

Degno di nota il 2.4 turbodiesel a 5 cilindri dotato di un raffinato sistema di iniezione a totale controllo elettronico.

Il quattro cilindri turbo della k 2.0 t è invece una versione aggiornata di quello della Thema, accuratamente riveduto e corretto nelle dimensioni della turbina, che è più piccola e più pronta rispetto a quella che equipaggiava il propulsore della Thema. Rivista su questo propulsore anche la mappatura della centralina di iniezione.

Nel 1996 sono stati aggiornati tutti i motori: tra le modifiche più importanti la presenza del V.I.S. anche sul 2.0 20 valvole aspirato. I cedimenti improvvisi di alcuni tra i primi propulsori 2.4 turbodiesel spinsero immediatamente ad un intervento da parte degli ingegneri Fiat-Lancia eliminando il difetto con una miglioria del circuito di lubrificazione; tale problema contribuì non poco nel minare l'immagine di affidabilità del prodotto. Proprio la rivista Quattroruote ha dedicato un servizio tecnico/descrittivo agli aggiornamenti del 1996 sulla Lancia K.

Motorizzazioni nel 1996:

Modello	Tipo	Potenza	Velocità max Km/h
2.0 20v	benzina	155cv	212
2.0 16v	benzina turbo	205cv	235
2.4 20v	benzina	175cv	215
3.0 24v	benzina	204cv	225
2.4 td	diesel turbo	124cv	193

La trasmissione Viscodrive con differenziale dotato di giunto Ferguson, sensibile alle perdite di aderenza dell'avantreno, provvede a ripartire la coppia e di conseguenza a limitare le perdite di trazione dovute alla diversa aderenza tra la ruota destra e quella sinistra. Dal momento che la coppia da trasmettere è molto alta questo dispositivo si è rilevato indispensabile.

I cambi di velocità sono manuali a 5 rapporti ed automatici a controllo elettronico. Per la k 2.0 aspirata è possibile scegliere tra il cambio ComfortDrive o PowerDrive.

Pneumatici disponibili nel 1996:

2.0 20v ---- 195/65 R15 (opt 205/60 R15; opt 225/45 R17)
2.4 20v ---- 205/60 R15
2.0 T 16v - 205/60 R15 (s.w. 205/55 R16; opt s.w. 215/55 R16)
2.4 Td ----- 195/65 R15 (opt 205/60 R15; opt 225/45 R17)
3.0 24v ---- 205/60 R15

Nel provare la k, la rivista Quattroruote la definì un’auto grintosa come non mai, che in pochi secondi arriva a 200 all’ora. La ‘turbo’ da 205 CV, la più potente delle nuove ammiraglie torinesi, unisce prestazioni di assoluto rilievo a un comfort di viaggio e a un'elegante finitura degli interni paragonabile a quello delle tedesche più blasonate. Fra i pregi la grande abitabilità, la climatizzazione e i freni.

[modifica] Seconda serie

In occasione del Salone dell'automobile di Torino del 1998, la Lancia presenta la seconda serie della k.

La seconda serie si distingue esteticamente dalla prima per il rivestimento dell'abitacolo che non è più antracite/nocciola ma unicamente antracite, per il diverso disegno del volante, e per la tinta unica dei paraurti in luogo dei fascioni neri. Per le versioni 2.0 t e 3.0, viene modificato il disegno e le misure dei cerchi in lega.

Al di là dei minimi ritocchi subiti da tutta la gamma, la novità più importante è stato l'esordio di due nuovi motori, il nuovo cambio automatico e sequenziale, e l'introduzione di importanti accessori.

Fanno la loro comparsa il cruise control, il navigatore satellitare, gli airbag laterali, e i fari allo Xeno ad orientamento automatico.

Entrano a listino il nuovo 2.0 turbo 20 valvole 220CV che equipaggerà le k 2.0 t ed il 2.4 turbodiesel JTD a iniezione diretta con il raffinato sistema common rail che equipaggerà le k 2.4 jtd facendo uscire dai listini le k 2.4 t.d.. Consumi ridotti, grande silenziosità di funzionamento e ottime prestazioni le doti immediatamente avvertibili nel nuovo 2.4 JTD. Il nuovo motore 2.0 turbo 20 valvole spinge la Lancia k alla velocità di 245 Km/h.

Viene introdotto il nuovo cambio automatico e sequenziale Comfortronic dalle grandi doti di robustezza, rapidità, e dolcezza di funzionamento.

Motorizzazioni nuove nel 1998:

Modello	Tipo	Potenza	Velocità max Km/h
2.0 20v	benzina	155cv	212
2.0 20v	benzina turbo	220cv	245
2.4 20v	benzina	175cv	218
3.0 24v	benzina	204cv	225
2.4 JTD	diesel turbo	136cv	205

Pneumatici disponibili nel 1998:

2.0 20v ---- 195/65 R15 (opt 205/60 R15; opt 225/45 R17)
2.4 20v ---- 205/60 R15
2.0 T 20v - 205/55 R16 (opt s.w. 215/55 R16)
2.4 Td ----- 195/65 R15 (opt 205/60 R15; opt 225/45 R17)
3.0 24v ---- 205/55 R16

[modifica] Station Wagon

Una K Station Wagon

Da qualche periodo stava affermandosi una tendenza che aveva trasformato le station wagon da veicolo da trasporto in auto tese a soddisfare una clientela più esigente e sofisticata, così i progettisti Lancia realizzarono una station wagon elegante con l'obiettivo di dare un'erede alla versione familiare della Lancia Thema. Le modanature laterali del tetto, con la firma di Pininfarina, che si occupò in prima persona della produzione, realizzate in metallo satinato o in colore scuro, dove sono stati ricavati gli attacchi per le barre portapacchi, finirono per diventare un elemento qualificante.

La versione station wagon, è stata concepita con un bagagliaio rifinito in modo tale da renderla più adatta al trasporto di oggetti delicati più che carichi di altro tipo. Venne (così come adesso) molto apprezzata da chi viaggiava molto ed intendeva farlo con ampi spazi e nel massimo comfort e sicurezza, tanto che la k station wagon arrivò a testimoniare un certo stato sociale.

Spaziosa e confortevole, la k station wagon, offre un abitacolo di notevole ampiezza e finito lussuosamente. Il tre quarti posteriore della k station wagon evidenzia la pulizia delle linee dell'ammiraglia torinese. La coda slanciata fu uno degli aspetti più graditi della clientela.

[modifica] Coupé

Una k Coupé

La versione Coupé venne presentata al Salone di Torino del 1996 ed entrò in produzione nel mese di aprile del 1997. Inizialmente suscitò qualche dubbio per la sua estetica, particolarmente la coda giudicata troppo classicheggiante. Questi dubbi prevalsero sulle qualità della meccanica e sulle prestazioni che sono di gran rilievo. Al volante la k Coupé, nonostante la mole da granturismo, evidenzia una notevole tenuta di strada sul misto.

Per quanto riguarda gli abitacoli è innegabile che questi modelli abbiano stile e comfort particolarmente apprezzati. Si nota immediatamente l'impiego abbondante di pelle, di inserti in radica e di elementi componentistici di pregio.

Purtroppo, a causa della linea, che aveva puntato soprattutto a rileggere i dettami stilistici della tradizione, giudicata poco personale, la Coupé fu la prima k a uscire di scena.

Vista posteriore di una Coupé

Nel 1998 erano state allestite alcune versioni di k Coupé, presso gli stabilimenti di Maggiora a Chivasso dove era prodotta la vettura, con il nuovo motore 2.4 JTD ma poi cio' non ebbe sviluppo perché non giudicato adatto ad una vettura così prestigiosa (e forse fu un errore visti i dati di vendita della versione berlina con questa motorizzazione).