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Lancia Gamma - Wikipedia

Lancia Gamma

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Lancia Gamma


Lancia Gamma berlina

Premio Auto dell'anno nel [[]]
Costruttore: Lancia
Descrizione generale
Tipo Berlina
Inizio produzione 1976
Sostituisce la: Lancia 2000
Fine produzione 1984
Sostituita da: Lancia Thema
Esemplari prodotti
Stelle EuroNCAP:

La Lancia Gamma è un modello di automobile presentato dalla Lancia nel 1976 e prodotto fino al 1984.

Indice

[modifica] Genesi

La tradizione Lancia nel settore delle vetture di gran classe (come recitava un suo famoso poster negli anni della Lambda) a metà anni '60 incominciò ad entrare in discussione. La progettazione di nuovi modelli, con l'avvento del prof. Antonio Fessia alla direzione tecnica della casa di Chivasso, si era concentrata su modelli sì di classe (Appia terza serie e progetto Flavia/Fulvia) ma di cilindrata contenuta. I modelli Flaminia, ancora bellissimi, incominciavano a mostrare i primi segni dell'età e infatti la vendita di questi modelli dotati di motori poco parsimoniosi a 6 cilindri da 2,8 litri dopo il 1965 si appannò fortemente. Lancia riuscì a tenerli in listino fino al 1969 e cercò nel frattempo di rimediare alla lacuna aumentando progressivamente la cilindrata delle Flavia dagli iniziali litri 1,5 fino, a fine decennio, ai 2 litri. La Flavia indubbiamente ne guadagnò ma nel 72/73 arrivò, con il nuovo nome di 2000, anche al capolinea della sua evoluzione. Lancia dovette quindi pensare ad un nuovo progetto, moderno e di gran classe, tale da potersi reinserire di prepotenza nel novero delle grandi firme. La cilindrata di questo nuovo modello non poteva che essere superiore ai 2 litri ed il progetto del suo propulsore partire da diverse piattaforme:

  • Evoluzione del monumentale 6 cilindri a V della Flaminia di De Virgilio
  • Evoluzione del collaudatissimo 4 cilindri boxer della Flavia
  • Utilizzo dei propulsori della nuova proprietà Fiat e di origine Dino Ferrari (come fu fatto nel 1972 per la Stratos).

Dopo almeno tre anni di congetture e proposte l'ufficio progetti optò per la tecnologia boxer, disegnando quindi un motore completamente nuovo a 4 cilindri con alberi a camme in testa tutto in pregiata lega d'alluminio e con soluzioni tecnologiche elevatissime e uniche. La cilindrata risultò di 2,5 litri e la leggerezza di questo motore fu eccezionale se confrontata con i pari cilindrata dell'epoca. Le caratteristiche ottenute furono inoltre una elevata coppia ai bassi regimi (un po' a scapito della potenza massima), una buona erogazione di potenza e un motore ben bilanciato. Insomma un motore da destinare a grandi berline di rappresentanza o ad eleganti e comodi coupé di gran classe. Quest'incarico fu affidato alla mano della Pininfarina che disegnò sia la berlina che la coupé.

I due modelli furono infine presentati al 46° Salone dell'auto di Ginevra, nel giugno del 1976 (anche se la commercializzazione della coupé partì solo nel '77). Le caratteristiche della berlina erano ancora una volta in controtendenza, come nella miglior tradizione di Casa Lancia, rispetto alla concorrenza. La Gamma offriva un elevato contenuto di tecnica progettativa, di avanzata impostazione (la carrozzeria fu studiata in collaborazione con Pininfarina), di signorilità nelle finiture e di confort. La trazione anteriore (all'epoca non ancora così diffusa tra le grandi cilindrate, a parte Citroën), il disegno a 2 volumi, l'ottimo cx (circa di 0,3), l'eccezionale spaziosità fecero della Gamma berlina una potenziale regina della strada, ma forse in anticipo sui tempi.

Meccanicamente, la vettura era dotata di un motore boxer di nuova progettazione, non derivato dai precedenti motori Lancia, disponibile in due diverse cilindrate, di 1999 e 2484 cc che sviluppavano una potenza, rispettivamente, di 120 e 140 CV e con velocità massima di 183 Km/h per la versione 2 litri e 195 Km/h per la versione 2.5. I modelli 2 litri furono affinacati a quelli di 2,5 litri solo per il mercato italiano, allo scopo di aggirare l'iva al 38% imposta sui veicoli di oltre 2000cc. Della Gamma berlina prima serie, costruita dal 1976 al 1980, furono prodotti 4.553 esemplari con motore 2 litri e 5.942 esemplari con motore 2.5 litri.

A quattro anni dalla presentazione, nel 1980, l'ammiraglia Lancia fu oggetto di un indovinato restyling (seconda serie) ed al modello furono apportate una serie di migliorie. La novità più interessante era costituita dal modello con motore 2,5 litri equipaggiato con l'iniezione elettronica Bosch "L-Jetronic", mentre le versioni 2.0 e 2.5 a carburatore (quest'ultima riservata all'esportazione) restarono invariate. Le modifiche apportate al corpo vettura, comuni a tutta la linea Gamma, comprendevano una nuova calandra, una presa d'aria sotto il paraurti anteriore e pneumatici ribassati. All'interno, invece, fu rivista la plancia, fu rinnovato il pomello della leva del cambio, i sedili furono ridisegnati e furono aggiunti l'orologio digitale, la luce di cortesia temporizzata e una luce di lettura orientabile. La produzione della Gamma berlina seconda serie ammonta a 2.465 esemplari con motore 2.0 a carburatore, 600 esemplari con motore 2.5 litri a carburatore (destinati all'esportazione) e 1.712 esemplari con motore 2.5 i.e. Il totale complessivo di produzione della Lancia Gamma berlina (prima e seconda serie) è quindi di 15.272 esemplari. La Gamma restò in produzione fino al 1984, quando fu sostituita dalla Thema.

[modifica] Il modello coupé

Lancia Gamma coupé
Lancia Gamma coupé

La linea della Lancia Gamma coupé, disegnata da Aldo Brovarone e prodotta da Pininfarina, fu molto apprezzata ed è considerata da molti ancora attuale anche a distanza di tanto tempo per via delle proporzioni eleganti e classiche. L'esercizio stilistico è risultato migliore di quello delle sue antenate, sia la Flaminia coupé, più vistosa e mastodontica, sia la 2000 coupé, più seriosa e tozza. Con la Gamma coupé Lancia trovò finalmente la giusta erede del modello Aurelia B20. L'autovettura era, sostanzialmente, una quattro posti con meccanica identica a quella della berlina, salvo il passo accorciato di 11,5 cm. Rispetto alla berlina, ovviamente, cambiava l'impostazione stilistica. La posizione di guida era del tutto particolare e comunque lo spazio non era quello che ci si sarebbe aspettati da una coupé, anzi sembrava addirittura eccessivo. Nella meccanica, questa gran turismo torinese a 3 volumi suscitò, all'esordio, grandi elogi. Alla guida si apprezzavano subito doti di tenuta di strada confrontabili con le autovetture moderne. Il merito era sicuramente del binomio fra la trazione anteriore ed il motore boxer basso e leggero. La frenata, agevolata dal circuito Superduplex Lancia, è paragonabile a quella di vetture moderne e non fa rimpiangere l'assenza dell'ABS. L'erogazione della potenza e una curva di coppia molto piatta inducono ad una guida sportiva di stampo turistico che si esalta in circuiti misti-veloci e non troppo tortuosi. La produzione della Gamma Coupé prima serie, costruita dal 1976 al 1980, ammonta a 1.978 esemplari con motore 2.0 e 2.337 esemplari con motore 2.5.

Analogamente alla versione berlina, anche la Gamma Coupé viene sottoposta ad un restyling nel 1980. Anche per la Coupé viene introdotto il motore da 2.5 litri a iniezione elettronica, che sostituisce il precedente pari cilintrata a carburatore. È inoltre possibile richiedere un cambio automatico a quattro rapporti. Le modifiche apportate al corpo vettura ed all'allestimento interno sono comuni alla Gamma berlina.

Dal modello il carrozziere Pininfarina ricavò una berlina a quattro porte chiamata Pininfarina Scala, che fu esposta con successo di critica in numerosi saloni. Venne anche avanzata la proposta ( appoggiata con discrezione dal mensile Quattroruote) di sostituire con questa vettura la berlina di serie, ma alla fine non se ne fece nulla.

Della Gamma coupé seconda serie furono prodotti 1.265 unità con motore 2.0 e 1.209 unità con motore 2.5 i.e. Il totale complessivo di produzione della Lancia Gamma Coupé (prima e seconda serie) è quindi di 6.789 esemplari. La Gamma Coupé uscì di produzione nel 1984, lasciando un vuoto colmato solo nel 1996 con l'avvento della Lancia K coupé.

[modifica] I problemi del modello

La nomea delle Gamma non è delle migliori. Qualcosa in effetti non ha funzionato e molti sono stati i difetti meccanici che hanno, soprattutto nel primo anno di vita dei modelli, subito offuscato la sua immagine, dipingendola presso il pubblico automobilistico come vettura non affidabile. Sicuramente alle grandi idee progettuali non fu affiancato un collaudo precommercializzazione altrettanto valido. Purtroppo anche i correttivi tecnici non furono né veloci né sufficienti: solo con le seconde serie i modelli raggiunsero una affidabilità più che buona ma ormai l'immagine del modello era stata danneggiata. La Fiat, oramai pienamente padrona anche della progettazione Lancia, decise l'abbandono del modello e della sua tecnologia. Questo fece della Gamma l'ultimo progetto Lancia. Fortunatamente molti di quei problemi tecnici possono oggi essere risolti con quei semplici interventi correttivi che a suo tempo Lancia e Fiat non fecero.

Particolare attenzione va posta nella cinghia di distribuzione. Essendo per il gruppo Fiat il primo modello di grossa cilindrata ad impiegare la cinghia dentata al posto dell'eterna catena silenziosa, la Gamma risentì di un dimensionamento non ottimale di quest'ultima. Ad acutizzare il problema si aggiunse poi la scelta tecnica di collegare la pompa del servosterzo non all'albero motore tramite una seconda cinghia (la cinghia servizi, che alimenta nelle auto d'oggi servosterzo, alternatore e compressore del climatizzatore), bensì direttamente a uno degli alberi a camme.

I proprietari della Gamma impararono a proprie spese a non lasciare l'auto parcheggiata senza aver raddrizzato prima lo sterzo. Il rischio era che, in fase di avvio, la cinghia non riuscisse a sopportare lo sforzo causato dall'avviamento del motore e dalla contemporanea richiesta di potenza da parte della pompa del servosterzo, causando guasti di grave entità (dal piegamento delle valvole alla rottura delle testate).

[modifica] Collezionismo

Con una produzione totale, tra berlina e coupé, di poco superiore ai 20.000 esemplari (per la precisione 22.061), i motivi per collezionare un'auto del genere sono quindi molti. In verità, con la Gamma, più che con altre vetture, bisogna stare molto attenti alla scelta del modello e dedicarsi con amore al suo ripristino e alla sua conservazione. Si consigliano comunque i modelli della seconda serie, sia il 2000 (il più affidabile) sia il 2500ie (il potente). La ricerca dovrebbe privilegiare quelle dotate di aria condizionata e di interni in pelle Connolly. Il velluto Zegna delle seconde serie era tanto elegante quanto delicato e spesso non ha superato la prova del tempo e dell'esposizione ai raggi solari. È inoltre di pressoché impossibile reperibilità. Oltre a un controllo visivo di eventuali tracce di corrosione (anche se le seconda serie subivano già un buon trattamento di elettro-passivazione) sarà bene controllare l'usura degli alberi a camme (comunque riprofilabili) e l'eventuale presenza di schiume o nel vaso di espansione del circuito di raffreddamento o attraverso il tappo dell'olio motore. La reperibilità dei ricambi non è facile ma ancora possibile.

[modifica] Dati tecnici

Modello Cilindrata Potenza Coppia Alimentazione
Gamma 2000
dal 1976 al 1983
1999 cm³ 89 kW (120 CV) 172 Nm a 3500 giri/min Carburatori
Gamma 2500
dal 1976 al 1983
2484 cm³ 103 kW (140 CV) 208 Nm a 3000 giri/min Carburatori
Gamma 2500 i.e.
dal 1980 al 1984
2484 cm³ 103 kW (140 CV) 212 Nm a 3000 giri/min Iniezione


Modello Lunghezza Larghezza Altezza Interasse Peso Capacità serbatoio
Gamma Berlina 4580 mm 1730 mm 1410 mm 2670 mm 1320 kg 63 Litri
Gamma Coupé 4480 mm 1730 mm 1330 mm 2555 mm 1270 kg 59 Litri

[modifica] Collegamenti esterni


Lancia
Esplorare il mondo delle automobili attraverso le case costruttrici per nome o per nazione
e conoscere i relativi modelli (coordinamento del progetto:trasporti)
Seguire lo sport automobilistico con la Formula 1, i rally e le altre competizioni, i circuiti e i piloti


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