Giacomo il Maggiore
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Giacomo il Maggiore | ||
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Morte | 43 o 44 | |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi | |
Santuario principale | Cattedrale di Santiago di Compostela, Santiago di Compostela | |
Ricorrenza | 25 luglio | |
Attributi | Cappello da pellegrino, conchiglia, stendardo | |
Patrono di | Spagna, Guatemala, Nicaragua, Pistoia, Caltagirone, cavalieri, soldati, veterinari, farmacisti | |
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San Giacomo (anche San Jacopo o San Iacopo nella tradizione popolare italiana, Santiago in quella dei paesi di lingua spagnola, Saint Jacques in Francia e São Tiago nel Portogallo) è uno dei dodici apostoli ed è detto Maggiore per distinguerlo dall'apostolo omonimo, Giacomo di Alfeo detto Minore. Viene venerato da tutte le chiese cristiane che riconoscono il culto dei santi.
Indice |
[modifica] Biografia
Giacomo e suo fratello Giovanni, figli di Zebedeo e Salomè, nati a Betsaida, erano pescatori insieme al padre sul lago di Tiberiade.
Giovanni e Andrea furono, secondo il quarto Vangelo (scritto, secondo la tradizione, dallo stesso Giovanni), i primi discepoli di Gesù, che essi seguirono dopo che Giovanni il Battista lo aveva indicato loro come il Messia. Il loro incontro avvenne subito dopo il battesimo di Gesù, probabilmente nell'anno 28 (o nel 31 secondo alcuni). Ai due si unirono quasi subito i rispettivi fratelli, Giacomo e Simone.
Giacomo e Giovanni furono da Gesù soprannominati Boanerghes ("figli del tuono") per sottolineare l'inesauribile zelo di cui erano dotati questi apostoli, ma anche il loro temperamento impetuoso.
Nasce poi il collegio apostolico; Gesù ne costituì Dodici che stessero con lui: Simone, al quale impose il nome di Pietro, e, subito al secondo posto dopo di lui, Giacomo di Zebedeo e Giovanni fratello di Giacomo. Insieme agli altri Apostoli, essi accompagnarono Gesù durante i tre anni della sua vita pubblica, e alcuni episodi mostrano come San Giacomo facesse parte della cerchia dei tre più fidati.
Con Pietro fu testimone della trasfigurazione, della resurrezione della figlia di Giairo e dell'ultima notte di Gesù al Getsemani. Come appare evidente, sono tre situazioni molto diverse: in un caso, Giacomo e gli altri due apostoli sperimentano in modo diretto la gloria del Signore, vedendolo a colloquio con Mosè ed Elia; in occasione della resurrezione della figlia di Giairo, assistette ad uno dei miracoli più toccanti compiuti dal Maestro e ancora, al Getsemani, si trovò di fronte alla sofferenza e all'umiliazione di Gesù, al suo aspetto più umano. Vide come il Figlio dell'Uomo si umiliò, facendosi obbediente fino alla morte. Come sottolinea Benedetto XVI, quest'ultima esperienza dovette condurre Giacomo ad una maturazione della propria fede, correggendo "l'interpretazione trionfalista della prima: egli dovette intravedere che il Messia, atteso dal popolo giudaico come un trionfatore, in realtà non era soltanto circonfuso di gloria, ma anche di patimenti e di debolezza"[1].
Dopo la morte e la resurrezione di Cristo, Giacomo assunse un ruolo di spicco nella comunità cristiana di Gerusalemme, anche a motivo del ruolo di primo piano svolto durante i tre anni di predicazione di Gesù. Una tradizione risalente almeno a Isidoro di Siviglia narra che Giacomo andò in Spagna per diffondere il Vangelo. Se questo viaggio avvenne, fu seguito da un ritorno dell'Apostolo in Giudea, dove, agli inizi degli anni 40 del I secolo il re Erode Agrippa "cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa, e fece uccidere di spada Giacomo fratello di Giovanni"[2]. Giacomo fu il primo apostolo martire. Dopo la decapitazione, secondo la Leggenda Aurea, i suoi discepoli trafugarono il suo corpo e riuscirono a portarlo miracolosamente sulle coste della Galizia[3]. Il sepolcro contenente le sue spoglie sarebbe stato scoperto nell'anno 830 dall'anacoreta Pelayo in seguito ad una visione luminosa. Il vescovo Teodomiro, avvisato di tale prodigio, giunse sul posto e scoprì i resti dell'Apostolo. Dopo questo evento miracoloso il luogo venne denominato campus stellae ("campo della stella") dal quale deriva l'attuale nome di Santiago de Compostela, il capoluogo della Galizia. Eventi miracolosi segnarono la scoperta dell'apostolo, come la sua apparizione alla guida delle truppe cristiane della reconquista nell'840, durante la Battaglia di Clavijo ed in altre imprese belliche successive. La tomba divenne meta di grandi pellegrinaggi medievali, tanto che il luogo prese il nome di Santiago (da Sancti Jacobi, in spagnolo Sant-Yago) e nel 1075 fu iniziata la costruzione della grandiosa basilica a lui dedicata.
Nel 1989 ha fatto il "Cammino di Compostela" anche Giovanni Paolo II con migliaia di giovani da tutto il mondo.
[modifica] Il culto
Nella chiesa cattolica san Giacomo il Maggiore è festeggiato il 25 luglio.
- Patronato: Spagna, pellegrini, cavalieri, soldati, malattie reumatiche
- Etimologia: Giacomo = "che segue Dio", dall'ebraico; il nome Giacomo è una variante del nome Giacobbe
- Emblema: Cappello e bordone da pellegrino, Conchiglia, Stendardo
[modifica] Patronati
Oltre a essere il santo patrono della Spagna, San Giacomo il Maggiore è il patrono di alcuni comuni italiani:
- Alpignano, in provincia di Torino, dove, in occasione della festività, la domenica più vicina al 25 Luglio di ogni anno si svolge il tradizionale Palio dei Cossot;
- Nughedu Santa Vittoria, in provincia di Oristano, dove, in occasione della festività, 25 Luglio di ogni anno si svolge festa grande nella quale i pellegrini venivano in questa località per :Sa festa e su corriolu;
- Pistoia, in provincia di Pistoia, dove è chiamato San Jacopo e dove in occasione della festività il 25 luglio di ogni anno si svolge il Palio dell'Orso.
- Altopascio, in provincia di Lucca, dove è chiamato San Jacopo.
- Borgo San Giacomo, in provincia di Brescia.
- Bulgorello, frazione del Comune di Cadorago (CO).
- Caselle de' Ruffi, frazione di Santa Maria di Sala in provincia di Venezia.
- Caltagirone, in provincia di Catania, a causa della liberazione della città dai musulmani da parte dei normanni del Gran Conte Ruggero all'alba del 25 luglio 1090, giorno in cui la Chiesa ricorda per l'appunto l'apostolo.
- Cicala, nell'entroterra silano in provincia di Catanzaro.
- La Loggia, in provincia di Torino.
- Langhirano, in provincia di Parma.
- Monte San Giacomo, in provincia di Salerno.
- Pistoia, dove è chiamato San Jacopo. Una curiosa tradizione è la vestizione della statua del santo che viene effettuta una settimana prima del 25 luglio, coprendola per alcuni giorni con un mantello rosso.
- Polesine, frazione del Comune di Pegognaga (MN).
- Predazzo, in provincia di Trento.
- Salasco, in provincia di Vercelli.
- San Giacomo degli Schiavoni, in provincia di Campobasso.
- Tovo San Giacomo, nell'entroterra ligure in provincia di Savona.
- Zibido San Giacomo, in provincia di Milano.
- San Giacomo apostolo,a Vaglie, frazione del comune di Galluccio in provincia di Caserta.
- San Giacomo d'Acri, frazione del comune di Acri, in provincia di Cosenza.
- Vicarello, frazione del comune di Collesalvetti, in provincia di Livorno, dove è chiamato San Jacopo.
- Fuscaldo, in provincia di Cosenza, di cui è compatrono insieme a San Francesco di Paola.
[modifica] Note
- ^ Benedetto XVI, udienza generale, 21 giugno 2006
- ^ At 12, 1-2
- ^ Legenda Aurea, Jacopo da Varagine, XIII secolo.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Giacomo il Maggiore
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