Saliceto
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Saliceto | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Piemonte | ||||||||
Provincia: | Cuneo | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 389 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 24 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 60 ab./km² | ||||||||
Comuni contigui: | Cairo Montenotte (SV), Camerana, Cengio (SV), Gottasecca, Montezemolo | ||||||||
CAP: | 12079 | ||||||||
Pref. tel: | 0174 | ||||||||
Codice ISTAT: | 004201 | ||||||||
Codice catasto: | H710 | ||||||||
Nome abitanti: | salicetesi | ||||||||
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Saliceto (Sarzèj in piemontese) è un comune di 1.433 abitanti della provincia di Cuneo.
Omonimi, amici e gemellati: la città di Saliceto (Sarzèj in piemontese) è gemellata col suo omonimo, il picolo paese corso di Saliceto (U Salgetu in corso).
Indice |
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Enrico Pregliasco (Orizzonti Nuovi) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 0174 98021
Email del comune: disponibile non disponibile
[modifica] Storia
L'esistenza del vecchio nucleo abitato sopra la collina detta della Rosa è documentata da Moriondo (Monumenta Aquensia) in data antecedente il X secolo. Il luogo era originariamente suddiviso in due borghi: Borgovero e Borgoforte, entrambi distrutti dai saraceni durante una scorreria nella metà del X secolo.
I superstiti scesero a valle e ricostruirono il paese. In frazione Lignera si insediarono i benedettini, venne costruita la chiesa di San Martino, caratterizzata da un campanile in stile romanico e con all'interno affreschi della fine del Quattrocento. Più a sud si insediava una casamatta. Tutto il territorio era compreso nella marca aleramica dell'imperatore Ottone I.
Alla fine del 1400 si estinse il ramo dei Del Carretto di Saliceto ed il feudo passò in proprietà dei Del Carretto di Finale Ligure.
[modifica] Castello
Mentre Alfonso nel 1588 ampliò a tal punto casamatta tanto da trasformarla in un vero e proprio castello, il fratello Carlo Domenico, cardinale di Finale, fece erigere la parrocchiale, di cui è notevole è la facciata in marna locale, esempio di architettura rinascimentale, con inserti di gusto medievale tipici dell'area del Piemonte (come ad esempio sono anche i prospetti della chiesa della Sacra Sindone di Torino e la chiesa di Roccaverano).
Il castello - inserito nel circuito dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte - ha forma quadrangolare rafforzata da quattro torri. È dotato di un passaggio con scalone loggiato che unisce la corte interna piano seminterrato. Si considera che un tempo vi fosse in loco una cappella, affrescata forse ad opera di Taddeo Di Bartolo.
Nel 1689 il castello subì l'assedio dell'esercito spagnolo: colpito da una fucilata, muore don Martino d'Aragona, comandante dell'esercito spagnolo. Per vendetta gli iberici rasero al suolo la costruzione.
Con l'estinzione della dinastia del Carretto, il castello fu recuperato solo nell'Ottocento, quando i beni passarono ai signori Damiani di Priocca e di Castellinardo e, infine, a Casa Savoia e quindi allo Stato italiano.
Fra le altre bellezze artistiche di Saliceto figurano gli affreschi quattrocenteschi conservati nella sacrestia dell'oratorio di Sant'Agostino (ora adibito a sede della locale bocciofila).
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Eventi
Saliceto è sede degli Stages estivi Internazionali "Stages Teatro al Castello di Saliceto" e del Festival dell'Incanto.
[modifica] Collegamenti esterni
Stages Teatro al Castello di Saliceto
[modifica] Bibliografia
Augusto Pregliasco, Saliceto, il nostro paese, frammenti di arte e storia. Omega Edizioni, Torino 1999
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