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Quentin Tarantino - Wikipedia

Quentin Tarantino

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

« Il mio cinema o si ama o si odia »
(Quentin Tarantino - al momento dell'assegnazione della Palma d'oro per Pulp Fiction)
Quentin Tarantino alla premiere di "Grindhouse"
Statuetta dell'Oscar Oscar alla migliore sceneggiatura originale 1995

Quentin Jerome Tarantino (Knoxville27 marzo 1963) è un regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico statunitense. Tarantino è particolarmente celebre per la sua cinefilia quasi maniacale; grazie anche ad un passato come commesso in una videoteca di Los Angeles, California, il Manhattan Beach Video Archivies, possiede una cultura cinematografica invidiabile, orientata in special modo ai B-movie, all'exploitation e ad altri generi quasi sconosciuti, che certo hanno influenzato pesantemente il suo stile.

Nelle sue opere non si contano le citazioni, gli omaggi e i riferimenti più o meno velati (è un fervente ammiratore, in particolar modo, del cinema italiano, da Sergio Leone all'horror e al poliziottesco), e lo afferma lui stesso, citando un famoso aforisma di Igor Stravinskij in puro stile pulp, in risposta ad accuse di plagio: "I grandi artisti non copiano, rubano".

Con il film Pulp Fiction vince la Palma d'Oro al Festival di Cannes e conquista sette nomination agli Oscar, ottenendo la statuetta per la miglior sceneggiatura insieme a Roger Avary, ex-collega al videonoleggio, con il quale firma le sue prime sceneggiature.

Se il suo stile è da molti considerato eccessivo e violento, per una larga fetta di pubblico alcuni suoi film sono considerati dei veri e propri cult. Celebri le sue sceneggiature complesse e i suoi tipici dialoghi, talvolta al limite del delirante, che hanno influenzato più di una generazione.

Indice

[modifica] Biografia

[modifica] Le origini

Una caricatura artistica di Quentin Tarantino.
Una caricatura artistica di Quentin Tarantino.

Quentin Tarantino nasce a Knoxville, Tennessee, il 27 marzo del 1963. La madre, Connie McHugh, è un'infermiera di 16 anni, di origini per metà irlandesi e per metà Cherokee; il padre, Tony Tarantino, che Quentin non ha mai conosciuto perché la madre si separa da lui mentre è ancora incinta, è un italoamericano di 21 anni, attore con la passione per i western, pilota di aerei e cintura nera di karate. Due anni dopo la nascita del figlio, Connie sposa il musicista Curt Zastoupil, padre adottivo con il quale il giovane Quentin stringe un forte legame.

Nel 1971, la famiglia trasloca a El Segundo, nell'area di South Bay di Los Angeles, dove Quentin frequenta la Hawthorne Christian School. Due anni dopo la madre divorzia dal patrigno.

Nel 1977, a soli 14 anni, Tarantino scrive la sua prima sceneggiatura, Captain Peachfuzz and the Anchovy Bandit. Nel frattempo è passato alla Narbonne High School di Harbor City, California, che però abbandona presto per iniziare a lavorare come maschera al Pussycat, un cinema porno di Torrance. Nel 1981 inizia a prendere lezioni di recitazione entrando a far parte della Theatre Company di James Best.

Nel 1983 lavora per qualche tempo per il nuovo patrigno, Jan Bohusch, affittando stand alle fiere; l'anno successivo passa all'impiego (prima saltuario, poi fisso) presso il videonoleggio Manhattan Beach Video Archives, nell'area di Manhattan Beach a Los Angeles, dove stringe una grande amicizia con molti colleghi e soprattutto con Roger Avary, con il quale spesso collaborerà durante la sua successiva carriera cinematografica.

Continua a studiare recitazione presso lo Actors' Shelter di Allen Garfield, a Beverly Hills, ma i suoi interessi si spostano gradualmente dalla recitazione alla scrittura di sceneggiature e alla regia.

[modifica] My Best Friend's Birthday

Nel 1986, mentre ancora lavora ai Video Archives, Tarantino tenta per la prima volta di vestire i panni del regista iniziando a girare un film che avrebbe dovuto intitolarsi My Best Friend's Birthday, su una sceneggiatura scritta dallo stesso Tarantino insieme all'amico e collega Craig Hamann. Tutti i membri del cast e della troupe sono anch'essi dipendenti dei Video Archivies, e partecipano al progetto finanziandolo con 6.000 dollari, detratti dai loro stipendi (all'epoca circa 7 dollari all'ora).

Le riprese vengono fatte su una pellicola 16 mm in bianco e nero, usando come location vecchi bar abbandonati e la casa della madre di Tarantino. La realizzazione del film, rallentata da numerosi contrattempi, si protrae per ben tre anni, e naufraga definitivamente quando parte della pellicola girata viene distrutta per un errore del laboratorio di sviluppo. Il film è comunque visibile su internet e scaricabile su emule, nella versione di 32 minuti.

Molti dei personaggi e delle situazioni di My Best Friend's Birthday saranno però ripresi da Tarantino nelle sue sceneggiature successive. Il personaggio di Clarence torna infatti alla ribalta nel 1993 in Una vita al massimo di Tony Scott, e al suo primo esordio alla regia, con Le Iene, Tarantino è indeciso su una canzone della colonna sonora che era poi una canzone utilizzata (senza i diritti d'autore) in My Best Friend's Birthday.

[modifica] Le prime sceneggiature: Una vita al massimo, Assassini nati e Dal tramonto all'alba

Tarantino ottiene per la prima volta un grande successo vendendo per 50.000$ la sceneggiatura di Una vita al massimo (True Romance), scritta nel 1987 insieme a Roger Avary, dalla quale viene realizzato nel 1993 un film con Patricia Arquette e Christian Slater, per la regia di Tony Scott.

Nel 1989 scrive la sceneggiatura originale di Assassini nati (Natural Born Killers), venduta per 400.000$, portata sul grande schermo nel 1994 da Oliver Stone, con il quale Tarantino avrà una violenta lite per gli eccessivi rimaneggiamenti fatti alla sua versione della storia, specialmente nel finale. A causa di tali divergenze, chiede in seguito di essere rimosso dai crediti del film, apparendo solo come autore del soggetto.

Nel 1990 scrive Dal tramonto all'alba (From Dusk Till Dawn), poi diretto nel 1995 da Robert Rodriguez, nel quale Tarantino avrà anche un ruolo da attore, al fianco di George Clooney.

Comincia a lavorare come script doctor, revisionando sceneggiature di diversi film, tra i quali Le mani della notte (Past Midnight), per il quale figura anche come produttore associato.

[modifica] Le Iene

La vendita delle sue prime opere lo mette sotto la luce dei riflettori. Ad un party a Hollywood incontra il produttore Lawrence Bender, che incoraggia Tarantino a continuare a scrivere sceneggiature. Il risultato di quell'incontro è Le Iene (Reservoir Dogs).

La sceneggiatura scritta da Tarantino ed Avary viene letta dal regista Monte Hellman, che lo aiuta a trovare finanziamenti dalla Live Entertainment e ad assicurarsi la regia del film.

La pellicola viene girata in sole 5 settimane nell'estate del 1991, dopo che Tarantino è stato ammesso al workshop del Sundance Film Institute di Robert Redford, e poi viene presentata al Sundance Film Festival, a quello di Montreal e a quello di Toronto, riscuotendo ovunque un grande successo di pubblico e critica.

Ne viene fuori un film ricco di stile e tecnica, originale, cinico e sanguinoso, dal quale traspare in modo evidente la cinefilia del regista (elemento che sarebbe poi diventato il suo marchio di fabbrica). Il lungo dialogo con cui si apre il film è già estremamente tarantiniano. È fin troppo interessante notare come nel film compaiano alcuni tratti fondamentali del "mondo Tarantino": l'uso disinvolto della tecnica del flashback, l'ambiguità morale dei personaggi, i dialoghi barocchi dalle oscenità elaborate e dall'humour devastante, le scene violente spesso suggerite più che mostrate (lo si vede nella sequenza in cui viene torturato il poliziotto preso ostaggio, nella quale il momento esatto del taglio dell'orecchio non viene fatto vedere, ma impressiona lo spettatore come se venisse mostrato).

[modifica] Pulp Fiction

Il successo di Le Iene porta Tarantino alle attenzioni dei produttori di Hollywood; gli vengono offerti numerosi progetti, tra i quali Speed e Men In Black. Tarantino, invece, preferisce ritirarsi ad Amsterdam per lavorare alla sceneggiatura di Pulp Fiction.

Il successo della seconda pellicola è ancora più eclatante del debutto: il film si aggiudica la Palma d'Oro al Festival di Cannes del 1994 e alla cerimonia degli Oscar 1995 vince la statuetta per la "miglior sceneggiatura originale" (anche questa volta scritta insieme a Roger Avary), ricevendo anche la nomination come "miglior film". È una rivoluzione per il cinema indipendente.

Pulp Fiction è un film dalla trama complicata, frutto dell'intreccio di storie diverse ed apparentemente scollegate, rimescolate dall'autore con numerose prolessi ed analessi, simile nella brutalità al precedente. Nel cast, ricchissimo di talenti, numerose sono le grandi prove acclamate dalla critica; viene in particolare rilanciata la carriera di John Travolta grazie alla sua interpretazione del gangster pulp Vincent Vega, soprattutto grazie all'ormai famosa scena del ballo al locale Jack Rabbit Slim's, nella quale Travolta torna a danzare sul grande schermo ad anni di distanza dai musical che lo hanno reso celebre.

Fra gli altri attori celebri che parteciparono alla pellicola si contano John Travolta, Harvey Keitel, Uma Thurman, Samuel L. Jackson, Tim Roth, Christopher Walken, Ving Rhames, Rosanna Arquette e Bruce Willis.

[modifica] E.R., Killing Zoe, Mister Destiny e Four Rooms

Dopo il successo di Pulp Fiction, il 1994 e il 1995 sono due anni intensi e pieni di impegni per Tarantino.

Nel 1994 dirige un episodio della celebre serie televisiva E.R. - Medici in prima linea, intitolato Maternità, e produce Killing Zoe, thriller pulp violento, scritto e diretto da Roger Avary, girato in soli cinque giorni.

Nel 1995 interpreta il suo primo e unico film come attore protagonista, Mister Destiny (Destiny Turns on the Radio) e fa una piccola parte in Desperado di Robert Rodriguez, grande amico e compagno di studi al Sundance Film Institute.

Successivamente sceglie tra i suoi ex-"compagni di classe" al Sundance Film Institute tre registi: oltre Rodriguez, Tarantino chiama Allison Anders e Alexandre Rockwell per mettere su Four Rooms, un film diviso in quattro episodi, ognuno scritto e diretto da un regista diverso, legati tra loro, come omaggio alla Nouvelle vague francese.

L'uomo di Hollywood, l'episodio finale della pellicola, diretto da Tarantino, è ispirato ad una puntata della serie TV Alfred Hitchcock Presents, in onda nel 1960, intitolato L'uomo del Sud.

Nonostante l'ambiziosità del progetto, Four Rooms non ottiene il successo sperato.

[modifica] Jackie Brown

Dopo tre anni di pausa, nel 1997 dirige Jackie Brown, il suo primo film basato su una trama non originale, adattata dal romanzo Rum Punch di Elmore Leonard, uno degli scrittori preferiti del regista.

Film inedito per Tarantino che, per le sue tinte soft, spiazza tutti alla sua uscita, non eccedendo in esibizionismi come le pellicole precedenti. Si tratta, inoltre, di un omaggio al genere cinematografico della blaxploitation, con una delle più famose interpreti del genere, Pam Grier, nel ruolo della protagonista; l'attrice, infatti, ha recitato in numerosi film del genere negli anni '70, e viene "ripescata" da Tarantino, suo grandissimo fan dell'epoca.

Proprio per la sua atipicità, Jackie Brown alla sua uscita fu un insuccesso (incassa appena 39 milioni di dollari negli USA), ed è stato a lungo considerato come un passo falso di Tarantino; recentemente, però, sempre più critici hanno cominciato a rivalutare il terzo lungometraggio del regista statunitense che, seppur lontano dai suoi canoni estetici tipici, è un film ricco di stile, girato con una regia più classica e ricercata, e viene considerato da molti (fra cui Roger Ebert e Piera Detassis) addirittura come il suo miglior film. Inoltre recentemente il mensile "Movie insider" lo ha inserito nell'elenco nei "100 film che meritano maggior amore".

[modifica] Kill Bill

Dopo Jackie Brown, Tarantino si prende una lunga pausa come regista, ben sei anni. Nel frattempo, nel 1998 debutta a Broadway, nella commedia Wait Until Dark, e nel 2000 recita in un piccolo ruolo nel film Little Nicky - Un diavolo a Manhattan (Little Nicky) di Steven Brill. Nel 2002 fa un'apparizione nella serie televisiva Alias.

Il nuovo progetto dovrebbe essere un film di guerra, Inglorious Bastards, invece il regista decise di posticipare la produzione per potersi dedicare ad un altro grande progetto, Kill Bill, "regalo di compleanno" per i 30 anni di Uma Thurman.

Le riprese iniziano nel 2002 (avrebbero dovuto iniziare un anno prima, ma la gravidanza della Thurman fa slittare il piano di lavoro), e in corso di lavorazione sforano sia nel budget, che in lunghezza. La Miramax chiede a Tarantino di accorciare il film, ma il regista si oppone e preferisce dividerlo in due "volumi"; nascono così Kill Bill vol. 1 e Kill Bill vol. 2.

L'opera è stilisticamente abbagliante e derivativa rispetto alle fonti più disparate, dai film di kung fu di Hong Kong ai telefilm, dai revenge movies ai chambara agli spaghetti-western; può essere considerato come la summa artistica ed estetica di Tarantino, un complesso ed elaborato omaggio a tutti i suoi miti ed ispiratori.

Nel 2004 torna al Festival di Cannes, questa volta come presidente della giuria, che premierà con la Palma d'Oro il documentario di Michael Moore Fahrenheit 9/11. Kill Bill non è in concorso, ma viene proiettata la versione originale di oltre 3 ore.

[modifica] Sin City

Per Kill Bill, il suo grande amico e collega Robert Rodriguez ha accettato di comporre alcune musiche per il simbolico compenso di 1 dollaro. Per la stessa cifra, Tarantino restituisce il favore girando una scena di Sin City, il film diretto da Rodriguez e Frank Miller, tratto dalla serie a fumetti di quest'ultimo.

Tarantino, che figura come Special Guest Director, dirige la sequenza in macchina con Jackie Boy (Benicio Del Toro) dell'episodio Un'abbuffata di morte.

[modifica] CSI: Sepolto vivo

Il 24 febbraio 2005 viene annunciato che Tarantino dirigerà l'episodio finale della quinta stagione della celebre serie televisiva CSI: Crime Scene Investigation, di cui il regista è sempre stato un fan.

L'episodio speciale di due ore, Sepolto vivo (titolo originale Grave Danger, #5.23), andato in onda negli Stati Uniti il 19 maggio e in Italia il 28 luglio, ottiene un numero record di telespettatori ed eccellenti critiche, sia da parte dei fan della serie che dei critici.

L'episodio gira intorno ad una situazione molto simile ad una apparsa in Kill Bill vol. 2: l'agente Nick Stokes (George Eads) viene catturato e sepolto vivo in una bara di plexiglas mentre una webcam trasmette quello che accade in diretta al quartier generale della CSI. In Kill Bill, la Sposa (Uma Thurman) veniva anch'essa catturata e sepolta viva da Budd (Michael Madsen).

[modifica] Grindhouse

Quentin Tarantino e Robert Rodriguez presentano "Grindhouse" al Comic Con 2006
Quentin Tarantino e Robert Rodriguez presentano "Grindhouse" al Comic Con 2006

Dopo il successo di Kill Bill, Tarantino, spronato dall'amico e pupillo Robert Rodriguez, decide di dare vita a un film in due episodi horror che riprende i fasti dei film che aveva amato durante l'adolescenza, l'estetica e le trame deliranti dell'exploitation ed effetti speciali grossolani. Il risultato è Grindhouse, un film diviso in due episodi: A prova di morte, con Kurt Russell, diretto da Tarantino, uno slasher narrante di un misogino schizofrenico che elimina le sue vittime a bordo di un'auto truccata e potentissima; Planet Terror, con Rose McGowan, diretto da Rodriguez, uno splatter narrante di un'epidemia in cui gli infetti divengono zombi.

Nonostante le ottime aspettative per il film, la pellicola non ottiene il successo sperato, probabilmente per il fatto che l'intenzione dei registi era quella di ricreare l'atmosfera delle "grindhouse", i cinemini a basso costo dell'America anni settanta, che il pubblico non aveva apprezzato all'epoca e non apprezza nemmeno adesso che sono passati trent'anni.

Altro punto debole del film risulta l'impiego massiccio di effetti speciali in CG miranti a ricreare gli effetti speciali grossolani dei B-movie d'exploitation. Questi infatti, insieme ad altre inezie, hanno scialacquato il denaro della Dimension Films di Rodriguez e della A Band Apart di Tarantino oltreché del produttore esecutivo Harvey Weinstein. Il punto debole è stato voler ricreare con eccessivo spreco di capitali dei film che venivano, al contrario, girati con budget ridotti all'osso e che, nonostante questo, ottenevano attenzione per la sensazionalizzazione della violenza e delle scene di sesso.

Tarantino ha presentato comunque A prova di morte al Festival di Cannes del 2007.

[modifica] Inglorious Bastards ed i progetti futuri

Dopo Grindhouse Tarantino ha dichiarato che intende realizzare un progetto di lunga data, intitolato Inglorious Bastards, sul quale egli cominciò a lavorare nei sei anni di pausa tra Jackie Brown e Kill Bill ma che, sempre secondo il regista, necessita ancora di un anno di lavoro sul copione prima di poter cominciare le riprese, motivo per il quale il film non sarà pronto prima del 2009.

Tra gli altri film di cui Tarantino ha più volte parlato vi è Vega Brothers, sui fratelli Vic e Vincent Vega, che appaiono rispettivamente in Le Iene (interpretato da Michael Madsen) e Pulp Fiction (interpretato da John Travolta), e un film della serie di James Bond, di cui Tarantino è un fan, e del quale da tempo sogna di dirigere un episodio; si era offerto per Agente 007 - Casinò Royale uscito nel 2006, il primo con Daniel Craig nel ruolo di James Bond; ultimamente si è detto interessato al remake di Le implacabili lame di rondine d'oro,[1] una pellicola dei fratelli Shaw che Tarantino ha dichiarato di amare da sempre. Questa dovrebbe uscire in mandarino con sottotitoli in inglese.[1][2] Tarantino è inoltre stato coinvolto nel progetto di Takashi Miike, Sukiyaki Western Django, una pellicola mirante a unire gli elementi del chambara movie e quelli dello spaghetti western.[3]

[modifica] Presentato da...

Negli ultimi anni, Tarantino ha più volte usato la sua influenza a Hollywood per portare nel mercato occidentale film stranieri o piccole produzioni, per fargli avere una maggior diffusione di quella che altrimenti avrebbero avuto. Questi film solitamente vengono presentati nei trailer e sui poster con Presentato da Quentin Tarantino, per avere un maggior effetto.

La prima pellicola è stata, nel 2001, il film di arti marziali di Hong Kong Iron Monkey (Siunin Wong Fei-hung tsi titmalau), che incassò oltre 14 milioni di dollari negli Stati Uniti, sette volte tanto il suo budget iniziale, grazie alla sponsorizzazione di Tarantino.

Nel 2003 è produttore esecutivo di Il mio nome è Modesty di Scott Spiegel, trasposizione cinematografica delle avventure su romanzo dell'eroina Modesty Blaise. In Italia il film è uscito nel mercato DVD nel maggio 2006.

Nel 2004 convinse la Miramax a distribuire negli USA e in Europa il film di arti marziali cinese Hero di Zhāng Yìmóu. Nella sua settimana di debutto il film si piazzò al primo posto delle classifiche degli incassi, con oltre 53,5 milioni di dollari.

Nel 2005 produce Hostel, horror/splatter violento e crudo del giovane regista Eli Roth. Il film, anche grazie alla presenza della frase Quentin Tarantino presenta, è subito un successo, incassando quasi 20 milioni di dollari solo nel primo week-end di programmazione negli Stati Uniti, e contiene diversi riferimenti, più o meno espliciti, ai film di Tarantino, in particolare a Pulp Fiction. Anche se figura solo come produttore, Tarantino avrebbe collaborato sia alla sceneggiatura che al montaggio della pellicola, secondo dichiarazioni dello stesso Roth.

Nel 2007 è produttore esecutivo del sequel di Hostel, Hostel: Part II, sempre diretto da Roth. Per il film, il regista ha deciso di chiamare a partecipare una delle attrici del cinema italiano di genere da lui preferite, Edwige Fenech, ed uno dei registi italiani di genere da lui preferiti, Ruggero Deodato, per dei cammeo nel film.

[modifica] Estetica e stile

I film di Tarantino sono rinomati per i suoi dialoghi, per la violenza grafica, la cronologia sfasata e le ossessioni della cultura pop; alcuni elementi sono ricorrenti nelle sue opere.

Proprio i dialoghi, brillantissimi, sempre sopra le righe, sono il suo "imprinting". Non a caso Tarantino è un fan dello scrittore americano Elmore Leonard, romanziere noir (tra l'altro autore del romanzo Rum Punch, da cui Tarantino ha tratto il suo unico film non basato su una sceneggiatura originale, Jackie Brown), anch'esso celebre per i dialoghi surreali e godibilissimi (da writer sofisticato) dei suoi tanto minacciosi quanto stralunati personaggi.

Non va dimenticato, inoltre, che Tarantino nasce proprio come sceneggiatore, avendo inventato soggetti portati sullo schermo da altri cineasti (due titoli su tutti: Una vita al massimo, diretto da Tony Scott, e Assassini nati, diretto da Oliver Stone).

Alcune scene si ripetono simili in molte pellicole di Tarantino:

  • Uno dei marchi di fabbrica di Tarantino è la ripresa dal bagagliaio della macchina, la "trunk shot". La telecamera riprende la scena dall'interno, rivolta verso gli attori. Tale ripresa è stata usata in tutti i suoi film (Le Iene, Pulp Fiction, Dal tramonto all'alba, Jackie Brown, Kill Bill vol. 1) o da un cofano (Grindhouse - A prova di morte).
  • Il mexican standoff è un'altra passione di Tarantino: si tratta di un "triello" nel quale tre personaggi armati di pistola si tengono sotto tiro l'un l'altro. L'origine della scena è il "triello" finale di Il buono, il brutto, il cattivo di Sergio Leone.
  • Usa sempre una scena dove un personaggio è seguito dalla telecamera per un periodo abbastanza lungo, senza stacchi (piano sequenza - in Grindhouse un piano sequenza dura quasi 15 minuti).
  • Le inquadrature dei bagni sono numerose, e spesso vi prendono luogo scene importanti, come anche al ristorante (dove, per esempio, inizia Le Iene, il suo primo film).

La passione di Tarantino per i piedi è nota, e questa parte del corpo appare, in un modo o nell'altro, in tutti i suoi film.

Conosciuto almeno quanto le sue opere per la sua parlantina senza freni e per la sua sterminata cinefilia enciclopedica, sia di film d'autore che popolare, Tarantino è famoso anche per il suo amore per i cereali da colazione, e molte delle sue realizzazioni ne mostrano diverse marche, vere o inventate. Marchi inventati come le sigarette Red Apple (un'altra costante dei film di Tarantino è il fumo: quasi tutti i suoi personaggi fumano, fatta eccezione per Beatrix Kiddo, la protagonista di Kill Bill, anche se il regista stesso non ha il vizio) o gli hamburger della "Big Kahuna" di Pulp Fiction appaiono in altri suoi film, tra i quali Dal tramonto all'alba e Grindhouse.

Anche se molti dei suoi personaggi muoiono in maniera violenta e brutale, c'è sempre una sorta di giustificazione, almeno nella mente degli altri personaggi. Alcuni esempi: due delle vittime uccise brutalmente in Kill Bill erano un pedofilo ed uno stupratore; in Pulp Fiction, un personaggio spara ad un uomo che lo aveva stuprato; Mr. Blonde in Le Iene viene ucciso subito dopo aver torturato un poliziotto, tagliandogli un orecchio.

Kill Bill può essere considerato come la summa artistica ed estetica di Tarantino, un complesso ed elaborato omaggio a tutti i suoi miti ed ispiratori.

Tra gli attori con cui ha lavorato di più figurano Harvey Keitel (Le Iene, Pulp Fiction), Michael Madsen (Le Iene, Kill Bill, Sin City), Samuel L. Jackson (Pulp Fiction, Jackie Brown, Kill Bill), John Travolta (Pulp Fiction), Steve Buscemi (Le Iene, Pulp Fiction), Tim Roth (Le Iene, Pulp Fiction, Four Rooms), Uma Thurman (Pulp Fiction, Kill Bill) e Bruce Willis (Pulp Fiction, Four Rooms, Sin City, Grindhouse).

Molte delle sue invenzioni sono oggi usate nei film di fantascienza: l'inquadratura nella visuale della pallottola sparata presente in Matrix era già stata usata da Oliver Stone in Assassini nati (scritto da Tarantino). Nella scena iniziale, infatti, per due volte viene utilizzata una tecnica simile: una volta per lo sparo di un proiettile, un'altra per il lancio di un coltello.

[modifica] Le influenze ed i miti

Tarantino è noto per la sua cinefilia maniacale; anche grazie agli anni di lavoro in un videonoleggio, Tarantino ha sviluppato una strabiliante conoscenza enciclopedica di film e della storia del cinema.

In particolar modo ha da sempre dimostrato una grandissima conoscenza di film stranieri, di genere e semisconosciuti. Si è sempre dichiarato un amante delle pellicole d'exploitation, del cinema d'azione di Hong Kong, degli spaghetti-western e delle commedie italiane, del poliziottesco, della nouvelle vague francese e del cinema britannico.

Il suo amore per questi generi si rispecchia in molteplici vie nei suoi lavori: tutti i suoi film regolarmente riportano citazioni, dialoghi, omaggi e situazioni che riportano a questi generi ed al loro stile. Riassumendo questa sua filosofia, una volta ha dichiarato: "Non sono mai andato ad una scuola di cinema; sono andato a vedere film."

Tra i registi preferiti da Tarantino figurano molti italiani, Sergio Leone, Mario Bava, Fernando Di Leo, Sergio Corbucci, Lucio Fulci, Sergio Sollima, Enzo G. Castellari (dal titolo con il quale è noto negli USA il film di Castellari Quel maledetto treno blindato Tarantino ha preso il nome per uno dei suoi prossimi film, Inglorious Bastards), Michele Soavi, Antonio Margheriti, Sergio Grieco (in Jackie Brown Robert De Niro e Samuel L. Jackson guardano in TV La belva col mitra proprio di Grieco), accanto a grandi nomi della storia del cinema internazionale come Brian De Palma, John Woo, Roger Corman, Jean-Luc Godard, Jean-Pierre Melville, e molti autori semi-sconosciuti o dimenticati, come André De Toth, Monte Hellman, Jack Hill e molti altri. Tra i contemporanei, i registi che più apprezza sono David Fincher, Sofia Coppola (con la quale ha avuto una relazione), Luc Besson, Paul Thomas Anderson e naturalmente l'amico Robert Rodriguez, oltre al giapponese Takashi Miike, che, ha dichiarato lo stesso Tarantino, riesce continuamente a sorprenderlo.

Nel 2002, in un sondaggio tra diversi registi della rivista Sight and Sound, Tarantino ha rivelato la lista dei suoi 12 film preferiti:

  1. Il buono, il brutto, il cattivo di Sergio Leone
  2. Un dollaro d'onore di Howard Hawks
  3. Taxi Driver di Martin Scorsese
  4. La signora del venerdì di Howard Hawks
  5. Rolling Thunder di John Flynn
  6. ...e tutti risero di Peter Bogdanovich
  7. La grande fuga di John Sturges
  8. Carrie, lo sguardo di Satana di Brian De Palma
  9. Coffy di Jack Hill
  10. La vita è un sogno di Richard Linklater
  11. Cinque dita di violenza di Chang-hwa Jeong
  12. Hi Diddle Diddle di Andrew L. Stone

Una precedente lista di 10 film che Tarantino aveva stilato qualche anno prima comprendeva anche Blow Out, I due volti della vendetta, Per qualche dollaro in più, Separato magnetico, All'ultimo respiro, Lo spione, La donna del bandito e Il lungo addio.

Di Il buono, il brutto, il cattivo Tarantino ripropone spesso il mexican standoff finale: è presente in Le Iene, Pulp Fiction ed Una vita al massimo, scritto da Tarantino.

Tra le pellicole di grande influenza, viene spesso citata Zombi di George A. Romero, ma anche Velluto blu di David Lynch: omaggi alla pellicola si possono riscontrare in Le Iene, in cui la recisione dell'orecchio di Marvin Nash (Kirk Baltz) riporta naturalmente alla pellicola e in Jackie Brown, in cui il nome del personaggio interpretato da Chris Tucker è Beaumont, cioè il cognome del personaggio interpretato da Kyle MacLachlan in Velluto blu.

Ha recentemente rivelato anche la lista delle locandine di film da lui preferite:[4] Coffy di Jack Hill, unico perché è "il" poster d'exploitation per eccellenza[4] Dove osano le aquile di Brian G. Hutton, "splendidamente disegnato"[4] Il buio oltre il sole di Jack Cardiff, Thriller - en grym film di Bo Arne Vibenius e Questo pazzo, pazzo, pazzo mondo di Stanley Kramer, spendidamente realizzato da Jack Davis.[4]

[modifica] Critiche

Tarantino è stato spesso al centro di alcune critiche e polemiche per il forte uso di epiteti razziali, o almeno ritenuti tali, nei suoi film, in particolar modo la parola negro (nigger) in Pulp Fiction e Jackie Brown. Tali critiche vennero mosse soprattutto dal regista afro-americano Spike Lee: in un'intervista rilasciata alla rivista Variety, Lee dichiarò: "Io non sono contro quella parola... e la uso, ma Quentin è infatuato con quella parola. Cosa vuole? Essere considerato un nero onorario?"

Un esempio spesso citato è una scena di Pulp Fiction nella quale il personaggio di Jimmie Dimmick, interpretato per caso dallo stesso Tarantino, attacca Jules Winfield, interpretato da Samuel L. Jackson, che ha portato a casa sua il cadavere di un nero appena ucciso, facendogli notare che casa sua non è un "deposito di negri morti" ("dead nigger storage"), usando poi la parola numerose altre volte. Il fatto che Jimmie abbia una moglie di colore è stato anche questo visto come un insulto, soprattutto da Spike Lee. Lee fa diretto riferimento a questo particolare nella sua pellicola Bamboozled quando il personaggio di Thomas Dunwitty afferma: "Per favore non offenderti per il mio uso della parola con la N. Io ho una moglie nera e tre figli di razza mista, quindi sento di avere il diritto di usare quella parola. Non me ne frega niente di quello che dice Spike, Tarantino ha ragione. Negro è solo una parola".

Tarantino ha difeso il suo uso della parola sostenendo che il pubblico di colore apprezza i suoi film influenzati dal genere blaxploitation e che Jackie Brown è stato realizzato soprattutto per un "pubblico nero".[5]

Comunque i due registi hanno lavorato insieme in Girl 6 - Sesso in linea, diretto da Spike Lee e interpretato in un ruolo minore da Quentin Tarantino (che interpreta un regista).

Tarantino è stato anche più volte criticato per aver copiato idee, scene, battute e dialoghi dei suoi film da altre pellicole. Per esempio, alcune scene di Le Iene sono basate su alcune di Il colpo della metropolitana - Un ostaggio al minuto (The Taking of Pelham One Two Three) e City on Fire (Lung fu fong wan), e gli eventi della scena dell'iniezione di adrenalina in Pulp Fiction ricordano una storia simile narrata nel documentario Ragazzo americano (American Boy: A Profile of: Steven Prince) di Martin Scorsese.

In realtà la tecnica citazionistica di Tarantino è tipica di alcuni movimenti artistici statunitensi della seconda metà del Novecento, come la letteratura postmoderna o l'avantpop (a quest'ultimo, secondo diversi commentatori, Tarantino apparterrebbe a pieno titolo).

Un ampio dibattito si è tenuto sulla questione di quale sia il limite tra plagio e citazione. Tarantino, da parte sua, non ha mai negato tutti i suoi riferimenti ad altre pellicole, affermando che "I grandi artisti non copiano, rubano", sulla falsariga del grande poeta modernista T. S. Eliot, secondo il quale i poeti maturi non imitano, ma rubano.

[modifica] Filmografia

[modifica] Regista

[modifica] Sceneggiatore

[modifica] Attore

Tarantino è anche uno degli attori del film virtuale presente nel videogioco per PC Steven Spielberg's Director's Chair (1996).

[modifica] Produttore

[modifica] Serie TV

[modifica] Regista

[modifica] Sceneggiatore

[modifica] Attore

  • Alias (2002) - episodi 1.12/13, La scatola (parte 1 e 2)
  • Alias (2004) - episodio 3.13, Oltre i sei

[modifica] Doppiatori italiani

[modifica] Adattamenti dialoghi

Ad adattare in italiano le battute dei film del regista sono stati Carlo Valli per Le Iene e i due capitoli di Kill Bill, Francesco Vairano per Pulp Fiction e Mario Paolinelli per Jackie Brown.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Note

  1. ^ a b Kung Fu Rumors Come Back. URL consultato il 30-12-2007.
  2. ^ Quentin Tarantino to Remake Classic Chinese Kungfu Movie. URL consultato il 30-12-2007.
  3. ^ Scheda su Sukiyaki Western Django dell'Internet Movie Database.
  4. ^ a b c d Poster Boys. URL consultato il 30-12-2007.
  5. ^ Quentin Tarantino interview (III) with Pam Grier, Robert Forster and Lawrence Bender. URL consultato il 30-12-2007.

[modifica] Collegamenti esterni

Quentin Tarantino su DMoz (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Quentin Tarantino")
I film di Quentin Tarantino
Film My Best Friend's Birthday | Le Iene | Pulp Fiction | L'uomo di Hollywood | Jackie Brown | Kill Bill vol. 1 | Kill Bill vol. 2
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Trilogia pulp Una vita al massimo | Le Iene | Pulp Fiction
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