Lingua albanese
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Albanese (Shqip) † | |
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Parlato in: | Albania, Serbia, Kosovo, Montenegro, Repubblica di Macedonia, Grecia, Turchia, Italia |
Persone: | circa 6.000.000 (Ethnologue, 2008)[1] |
Classifica: | non nelle prime 100 |
Tipologia: | SVO |
Filogenesi: |
Lingue indoeuropee |
Statuto ufficiale | |
Nazioni: | Albania, Kosovo, Macedonia; nella variante arbëreshë, è lingua comunale a Piana degli Albanesi (Sicilia) |
Codici di classificazione | |
ISO 639-1 | sq |
ISO 639-2 | (B)alb, (T)sqi |
SIL | aat aln als AAE AAT ALN ALS (EN) |
Estratto in lingua | |
Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo - Art.1 Të gjithë njerëzit lindin të lirë dhe të barabartë në dinjitet dhe në të drejta. Ata kanë arsye dhe ndërgjegje dhe duhet të sillen ndaj njëri tjetrit me frymë vëllazërimi. |
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Lingua - Elenco delle lingue - Linguistica | |
La lingua albanese (nome nativo Gjuha Shqipe /ˈɟuha ˈʃcipɛ/) è una lingua parlata da quasi 6 milioni di persone principalmente in Albania (3.200.000 nel 1989[2][3]), Serbia (soprattutto in Kosovo: 1.743.911 nel 2000[2]), Montenegro (50.000 nel 2000[2]), Macedonia (600.000 nel 2002[2]), ma ci sono comunità etniche di albanesi anche in altre aree geografiche d'Europa e zone dei Balcani come in Grecia (160.000 nel 2000-2002[4][3]), Turchia (15.000 nel 1980[3]), Bulgaria (1000 nel 1963[2]), così come da gruppi della diaspora in Italia (80.000 locutori Arbëreshë nel 1963[5]).
Indice |
[modifica] Storia
Il primo testo conosciuto scritto in albanese, Meshari[6] o Messale, venne scritto da Gjon Buzuku, un ecclesiastico cattolico, nel 1555. La prima scuola albanese che si crede sia stata aperta, venne fondata dai Francescani nel 1638 a Pdhanë[citazione necessaria].
[modifica] Classificazione
L'albanese appartiene alla famiglia linguistica indoeuropea, come provato nel 1854 dal filologo tedesco Franz Bopp.
Il linguista italiano Matteo Bartoli in forza della grande presenza di elementi e parole comuni al latino riteneva che la lingua albanese fosse una lingua in parte originariamente neolatina, per cui la classificò tra le "parzialmente" lingue romanze balcaniche. Altri ipotizzano che il motivo di condivisione dell'elemento latino sia ben antecedente e risalente al terzo e secondo millennio a.c. allorché i popoli protolatini, prima di migrare verso il Lazio, abitavano presumibilmente la pianura danubiana ed i balcani in contatto coi popoli illirici.[citazione necessaria]
In realtà le teorie sulla filiazione della lingua albanese sono tre: una teoria afferma che l'albanese è l'unico sopravvissuto del gruppo illirico parlato un tempo nella penisola sud-occidentale dell'Europa; un'altra teoria afferma invece che possa essere imparentato più con l'antico gruppo linguistico daco-tracio, un tempo parlato in Mesia e in Dacia; un'altra teoria ancora preferisce fare dell'albanese un gruppo a sé nell'ambito delle lingue indoeuropee.
I sostenitori della filiazione dal gruppo daco-tracio fanno notare come il lessico dei termini marittimi è costituito da prestiti latini, greci, slavi e turchi; inoltre certi toponimi in territorio albanese non concordano con la fonetica albanese (il gruppo /sk-/ del nome antico di Scutari, Scodra, sarebbe dovuto diventare /h-/ anziché /shk-/ come nell'attuale Shkodër), mentre invece altri toponimi dei territori interni dei Balcani (soprattutto in Mesia) si accordano con la fonetica albanese.
Si stima comunque che circa 300 parole della scomparsa lingua daca siano entrate nel lessico albanese (ed in quello rumeno contemporaneamente), come mal ("montagna"), brânză ("formaggio"), o brad ("abete").[citazione necessaria]
I sostenitori della filiazione illirica, invece, affermano innanzitutto che l'albanese è parlato nella zona abitata dagli antichi Illiri, poi che non si trova traccia di un arrivo degli albanesi nelle zone attuali in nessuna fonte storica e ciò indicherebbe una loro autoctonia. Per la questione del lessico marittimo, affermano che gli albanesi antichi probabilmente erano insediati nell'Albania interna e che quando occuparono le città costiere di lingua greca o latina ne assorbirono il vocabolario.
Sembra comunque che la tesi prevalente sia di considerare l'albanese come gruppo indoeuropeo separato.[7]
I due distinti dialetti parlati oggi, il tosco e il ghego, sono parte di un gruppo linguistico più esteso. Le lingue albanesi parlate in alcune isole linguistiche in Italia meridionale e in Grecia derivano dal tosco e sembrano strettamente imparentate con il dialetto della Cameria, nell'estremo sud dell'Albania[citazione necessaria]. A causa della grande influenza del latino, dell'italiano e di alcuni elementi del greco con le quali sono entrate in contatto, si sono diversificate significativamente dall'albanese standard e sono considerate dai loro parlanti come lingue distinte.
- Sottogruppo Ghego:
- Sottogruppo Tosco:
[modifica] Albanologia
Alcuni studiosi eminenti nel campo della lingua albanese sono stati Johann Georg Von Hahn, Franz Bopp, Gustav Meyer, Norbert Jokl, Eqrem Çabej, Stuart Edward Mann, Carlo Tagliavini, Waclaw Cimochowski, Eric Pratt Hamp, Robert Shvarc, Emil Lafe, Bahri Beci, Kolec Topalli, Leonardo De Martino (cantore della letteratura scutarina).
[modifica] Distribuzione geografica
[modifica] Dialetti
Ci sono due dialetti principali, il ghego e il tosco, che sono fino ad un certo punto intellegibili fra loro, a seconda del livello di cultura del parlante e di conoscenza dell'albanese standard. Il confine geografico dei due dialetti è sempre stato tradizionalmente il fiume Shkumbini in Albania, con il ghego parlato a nord di questo fiume e il tosco a sud. I due dialetti presentano differenze fonologiche e lessicali. Il dialetto di Elbasan funge da cerniera fra i due dialetti principali e negli anni 20 fu per questo proposto come albanese comune.
Lingue che condividono un'origine comune dal tosco sono l'Arbëreshë parlato in Italia e tra gli Arvaniti in Grecia. Il tosco è il dialetto parlato dal numero più alto di persone tra le comunità di emigranti che sono recentemente arrivate in questi due paesi, così come dalle più piccole comunità albanesi in Ucraina, Turchia, Egitto e Stati Uniti.
Il ghego (o geg) è parlato nell'Albania del nord e dagli albanesi di Serbia e Montenegro, del protettorato dell'ONU del Kosovo e della Repubblica di Macedonia.
Dalla fine della seconda guerra mondiale ci sono stati tentativi per creare un'unica lingua standard chiamata albanese standard o letterario basata su entrambe le varietà di albanese ma con netta preponderanza del tosco. Nel 1972 il congresso di ortografia, al quale parteciparono anche rappresentanti delle comunità italiane, ha fissato le norme oggi universalmente accettate. Due libri sono stati pubblicati, Drejtshkrimi i gjuhës shqipe, nel 1976, e Fjalori drejtshkrimor i gjuhës shqipe,nel 1977, contenenti rispettivamente prescrizioni per le regole ortografiche e definizioni di dizionario.
[modifica] Status ufficiale
L'albanese unificato è la lingua ufficiale dell'Albania. L'albanese è anche una lingua ufficiale del Kosovo e della Repubblica di Macedonia.
[modifica] Fonetica
L'albanese ha sette vocali: /i ɛ a ə ɔ y u/ e 29 fonemi consonantici.
[modifica] Vocali
Fonemi | Grafema | Pronuncia |
/i/ | i | Italiano cibo |
/ɛ/ | e | Italiano gente |
/a/ | a | Italiano la |
/ə/ | ë | vocale indistinta simile ad una e (schwa) oppure suono muto |
/ɔ/ | o | Italiano opera |
/y/ | y | Francese u o Tedesco ü |
/u/ | u | Italiano umore |
[modifica] Consonanti
Segue una tabella dei fonemi consonantici albanesi. L'ortografia e la pronuncia compaiono dopo.
Dentali | Labiali | Alveolari | Postalveolari | Palatali | Velari | Laringali | |
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Occlusive | p b | t d | c ɟ | k g | |||
Affricate | ts dz | tʃ dʒ | |||||
Fricative | θ ð | f v | s z | ʃ ʒ | h | ||
Nasali | m | n | ɲ | ||||
Approssimanti | l | j | lˠ | ||||
Vibranti | ɾ r |
Fonemi | Grafema | Pronuncia |
/p/ | p | Italiano penna |
/b/ | b | Italiano batti |
/t/ | t | Italiano tanto |
/d/ | d | Italiano debito |
/c/ | q | Simile all´inglese hot year e all'ungherese ty |
/ɟ/ | gj | Simile all´inglese did you e all'ungherese gy |
/k/ | k | Italiano carro (c dura, k) |
/g/ | g | Italiano gonna |
/ts/ | c | Italiano pizza (z sorda) |
/dz/ | x | Italiano zenzero (z sonora) |
/tʃ/ | ç (1) | Italiano ciao (c dolce) |
/dʒ/ | xh | Italiano giorno (g dolce) |
/θ/ | th | Inglese thin |
/ð/ | dh | Inglese this |
/f/ | f | Italiano fine |
/v/ | v | Italiano volere |
/s/ | s | Italiano sole (s sorda) |
/z/ | z | Italiano rosa (s sonora) |
/ʃ/ | sh | Italiano sciatto, Inglese show |
/ʒ/ | zh | Francese jour (g francese) |
/h/ | h | Inglese hat (un'aspirazione) |
/m/ | m | Italiano mamma |
/n/ | n | Italiano nonno |
/ɲ/ | nj | Italiano gnomo, o Spagnolo ñ |
/l/ | l | Italiano lino |
/j/ | j | Italiano ieri, Tedesco j (i consonantica) |
/lˠ/ | ll | Inglese mill ("L" dura) |
/r/ | rr | Italiano rosa, (r polivibrante) |
/ɾ/ | r | Inglese rose, Francese mère (r monovibrante) |
Note:
- Le occlusive palatali q e gj sono completamente assenti in italiano, quindi la guida alla pronuncia è approssimativa. Tra le lingue principali, occlusive palatali si possono trovare , per esempio, in ungherese (dove vengono trascritte rispettivamente ty e gy o in ceco (rispettivamente t´e d´).
- Il suono ll è una laterale velare, simile alla "l dura" dell´inglese.
- Il contrasto tra la r e la polivibrante rr è lo stesso che esiste anche tra il suono corrispondente al grafema [r] nell'italiano e nell'inglese e francese.
[modifica] Fonologia
Discussione di alcuni principali processi fonologici, come di importanti allofoni o di regole di assimilazione.
[modifica] Cambiamenti fonetici storici
Descrizione di importanti cambiamenti fonetici nella storia della lingua.
[modifica] Grammatica
La sintassi della frase è quella SVO (Soggetto, Verbo, Oggetto) e non pone particolari problemi agli italiani. L'albanese possiede un complesso sistema di declinazione e coniugazione con alcuni aspetti assai peculiari rispetto ad altre lingue indoeuropee dello stesso tipo (latino, russo, tedesco, greco etc.). Esistono casi abbastanza frequenti di irregolarità nella coniugazione dei verbi, nella declinazione degli aggettivi e sostantivi.
[modifica] Sostantivo
si caratterizza per quattro elementi:
- numero - plurale o singolare.
- genere - maschile, femminile, neutro (quest'ultimo relativo a un limitatissimo numero di vocaboli).
- caso - nominativo, genitivo/dativo, accusativo, ablativo
- forma - determinata o indeterminata. Es: shok = "amico"; shoku = "l'amico". shok e shoku (dal latino "socius") sono rispettivamente il nominativo indeterminato e determinato singolare.
Non esiste una forma distinta per genitivo e dativo. La funzione genitivale è indicata dall'uso dell'articolo prepositivo (vedi sezione seguente) che concorda in numero genere caso e forma col sostantivo di cui si sta specificando una proprietà. Es: një shok i Markut = "un amico di Marco"; me shokun e Markut = "con l'amico di Marco". Si è passati da i a e in quanto il sostantivo da specificare, shok, è nel primo caso al nominativo indeterminato e nel secondo all'accusativo, shokun, determinato.
[modifica] Articolo prepositivo
Non ha corrispondente in italiano. Si declina secondo numero genere caso e forma. Si usa nella formazione del genitivo e con gli aggettivi articolati e nella declinazione di alcuni pronomi.
[modifica] Articolo indeterminato
Al singolare è një, al plurale disa,senza distinzione di genere.
një djalë: "un ragazzo", një vajzë: "una ragazza", disa djem: "alcuni ragazzi", disa vajza: "alcune ragazze".
[modifica] Aggettivo articolato
Così chiamato perché può essere utilizzato solo preceduto dall'articolo prepositivo. Es.: i Bukur, "bello", e bukur, "bella". Di solito segue il sostantivo e in questo caso è l'articolo prepositivo che concorda in numero genere, caso e forma col sostantivo cui si riferisce l'aggettivo. Es Shoku i dashur, "l'amico caro", shokut të dashur, "all'amico caro".
In alcuni casi oltre a cambiare l'articolo prepositivo nel passaggio da maschile a femminile o da plurale a singolare cambia anche la desinenza dell'aggettivo. Se per motivi stilistici si vuol far precedere l'articolo al sostantivo si declinano articolo e aggettivo mentre il sostantivo rimane invariato. Gli esempi precedenti si trasformerebbero rispettivamente in i dashuri shok, të dashurit shok. L'aggettivo in questo caso segue la declinazione normale del sostantivo.
[modifica] Aggettivo non articolato
Forma il femminile aggiungendo -e al maschile: shqiptar, "albanese" al maschile, shqiptare al femminile.
[modifica] Verbo
Si coniuga seguendo all'incirca lo stesso schema dell'italiano, cambiando cioè le desinenze in funzione delle persone, del numero del tempo e del modo. Differentemente dall'italiano possiede, oltre alla forma attiva, la forma medio passiva.
- laj "lavo", forma attiva,
- lahem, "mi lavo" o "sono lavato", forma medio passiva.
Dal contesto si deduce se attribuire il significato riflessivo o quello passivo. Oltre ai modi dell'italiano l'albanese possiede l'ottativo e l'ammirativo.
L'ottativo esprime desiderio del soggetto, positivo, Qofsh i gëzuar!, "possa essere (Qofsh) felice (i gëzuar)!", o negativo të marrtë dreqi!, "che il diavolo (dreq) ti porti!".
L'ammirativo esprime ammirazione o sorpresa. Es. sa i mençur qenka ky djalë! "Quanto è (qenka) intelligente (i mençur) questo ragazzo!"; pali i laka enët! "Paolo (Pali) che lava (laka) i piatti (enët)!" da intendersi che non deve essere frequente vedere Paolo lavare i piatti.
Esistono 2 coniugazioni quelle dei verbi che alla prima persona dell'indicativo, che è la forma citazionale dei dizionari, terminano in j, (laj "io lavo") o che terminano in consonante, (përgatit "io preparo"). Esistono molti verbi irregolari.
Gli ausiliari più usati sono kam, "avere" e jam "essere", ambedue irregolari.
[modifica] Sistema di scrittura
L'alfabeto albanese si basa sull'alfabeto latino, con l'aggiunta delle lettere ë, ç e altri nove digrafi per completare alcuni suoni della pronuncia. Fino al 1908, anno in cui l'alfabeto latino fu introdotto in Albania, si utilizzavano sia l'alfabeto greco che l'alfabeto cirillico e la versione turco-ottomana derivata dall'alfabeto arabo.
[modifica] Esempi
Nota: Supporti audio in formato Ogg Vorbis.
Albanese | shqip | /ʃkʲip/ | |
ciao | tungjatjeta | /tun ɟat jɛ ta/ | |
arrivederci | mirupafshim | /mi ru paf ʃim/ | |
prego | ju lutem | /ju lu tɛm/ | |
grazie | faleminderit | /fa ɫɛ min dɛ rit/ | |
quello | atë | /a tə/ | |
quanto costa? | sa kushton? | /sa əʃ tə/ | |
Inglese | anglisht | /an gliʃt/ | |
sì | po | /po/ | |
no | jo | /jo/ | |
scusa | më fal | /mə fal/ | |
Non capisco | nuk kuptoj | /nuk kup toj/ | |
dov´è il bagno? | ku është banjoja? | /ku əʃ tə ba ɲo ja/ | |
panino imbottito | bukë e mbushur | /bu kə me sa lˠam/ | |
Parla inglese? | flisni Anglisht? | /flis ni an gliʃt/ |
[modifica] Numeri
I numeri si indicano nel modo seguente:
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[modifica] Note
- ^ Ghego 2.779.246 (2000-2002) + Tosco 2.980.000 (1989) + Arbereshe 80.000 (1963) + Arvanitika 150.000 (2000) = 5.989.246 (Ethnologue, 2008)
- ^ a b c d e dati Ethnologue per il Ghego
- ^ a b c dati Ethnologue per il Tosco
- ^ dati Ethnologue per l'Arvanitika
- ^ dati Ethnologue per l'Arbereshe
- ^ Il Meshari di Gjon Buzuku
- ^ Francisco Villar. Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa. Bologna, Il Mulino, 1997. 373-377 ISBN 8815057080
[modifica] Voci correlate
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