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Amburgo - Wikipedia

Amburgo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Coordinate: 53°34′N 10°02′E / 53.567, 10.033

Panorama della città
Panorama della città


Città Libera ed Anseatica di Amburgo
Freie und Hansestadt Hamburg
     
Stato: bandiera Germania
Capitale:
Superficie: 755,264 km²
Abitanti: 1.754.317  (30 novembre 2006)
Densità: 2322 ab./km²
ISO 3166-2: DE-HH
NUTS: DE6
Targa aut.: HH
Politica
Presidente del Senato: Ole von Beust (CDU)
(dal 31 ottobre 2001)
Governo: CDU
Parlamento
(121 seggi):
CDU 63
SPD 41
Verdi/GAL 17
Ultime elezioni: 29 febbraio 2004
Prossime: 2008
Bundesrat: 3 seggi
Economia
PIL: 80,0 miliardi di € (2005)
45.600 €/ab.
Disoccupazione: 8,4 % (novembre 2007)
{{{note}}}

Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Germania

Amburgo (in tedesco Hamburg o Freie und Hansestadt Hamburg – Città Libera e Anseatica di Amburgo, in basso-tedesco Hamborg [ˈhaˑmbɔːχ]) è la più grande città della Germania dopo Berlino, ed il suo porto principale; essa infatti è anche la seconda più grande città portuale dell'Unione Europea.
Per numero di abitanti è seconda in Germania alla sola Berlino ed in Europa è la seconda città non capitale per popolazione (segue San Pietroburgo ma precede Barcellona).

Indice

[modifica] Geografia

[modifica] Posizione

Coordinate Altitudine CAP Pref.tel.
53° 34′ N, 10° 2′ E 6 mslm 20001–21149, 22001–22769 (+49) 040, 04721 [1]

Amburgo sorge sulle rive del fiume Elba (Elbe in tedesco) nel nordovest della Germania.
È una Città Stato, situata fra i Länder della Bassa Sassonia (Niedersachsen) e lo Schleswig-Holstein.
Amburgo si trova nel punto in cui i fiumi Alster e Bille sfociano nell'Elba, che 110 km più a nord-ovest sfocia a sua volta nel Mare del Nord. È attraversata da una fitta rete di canali chiamati Fleete; il centro città è circondato dai due laghi artificiali formati dall'Alster: il Lago Binnenalster (la parte di fiume che si trovava dentro le antiche mura della città), e il Lago Außenalster (Alster esterno).

Il porto naturale si estende per tutta la larghezza dell'Elba principalmente sulla riva meridionale che fronteggia i quartieri di St. Pauli e Altona.

Le due rive del fiume sono collegate tramite ponti a est e tramite due tunnel.

[modifica] Comuni confinanti

Amburgo confina con 30 comuni, di cui 22 nello Schleswig-Holstein ed 8 nella Bassa Sassonia:
Schleswig-Holstein:

  • Circondario di Pinneberg: Wedel, Appen, Pinneberg, Schenefeld, Halstenbek, Rellingen, Ellerbek e Bönningstedt
  • Circondario di Segeberg: Norderstedt
  • Circondario di Stormarn: Tangstedt, Jersbek, Ammersbek, Ahrensburg, Stapelfeld, Barsbüttel, Oststeinbek, Glinde e Reinbek
  • Circondario di Lauenburg: Wentorf bei Hamburg, Börnsen, Escheburg e Geesthacht

Bassa Sassonia:

  • Circondario di Harburg: Drage, Winsen, Stelle, Seevetal, Rosengarten e Neu Wulmstorf
  • Circondario di Stade: Jork e Buxtehude

[modifica] Storia

Amburgo nel 1800.
Amburgo nel 1800.

Amburgo deve il suo nome al primo edificio permanente nella zona, un castello costruito nell'808 su ordine dell'imperatore Carlo Magno. La fortificazione sorgeva sul fondo roccioso di una palude fra l'Alster e l'Elba e fungeva da difesa contro le invasioni slave. Il nome del castello era Hammaburg, dove la parola burg ha il significato di castello. La parola Hamma rimane di origine incerta. L'alto tedesco antico include sia la parola hamma, angolo, che hamme, pascolo. Angolo potrebbe riferirsi ad una striscia di terra o ad una curva del fiume. In ogni caso la lingua parlata al tempo nella zona potrebbe non essere stato l'alto tedesco antico, dato che in seguito vi si parlava il dialetto basso sassone. Altre teorie sostengono che l'origine del nome del castello sia da individuarsi in una ipotetica foresta di Hamma, o nel villaggio di Hamm, inglobato più tardi nella città. La parola Hamm come nome di località ricorre molto spesso in Germania, ma il suo significato è altrettanto incerto. Potrebbe avere a che fare con heim e Amburgo potrebbe trovarsi nel territorio degli antichi Camavi. Comunque, una derivazione diretta dal termine heim (casa, città d'origine) sembra essere troppo azzardata, dal momento che il nome fu attribuito alla città dopo il castello. Un'altra teoria sostiene che il nome di Amburgo provenga dal termine ham che è il termine in antico sassone per riva.

Nell'834 Amburgo fu designata sede di un vescovato, il cui vescovo, Sant'Oscar, divenne noto come l'Apostolo del Nord. Nell'845 una flotta di 600 navi vichinghe arrivò ad Amburgo risalendo il corso dell'Elba e la distrusse. Al tempo la città contava circa 500 abitanti. Due anni dopo Amburgo fu riunita con Brema nel vescovato di Amburgo-Brema.

seal of 1245.

Nel 983 la città fu di nuovo distrutta da Mstivoj, re degli Abodriti. Nel 1030, fu data alle fiamme da Re Mieszko II Lamberto di Polonia. Dopo le ulteriori invasioni del 1066 e del 1072 il vescovo si stabilì definitivamente a Brema.

La carta del 1189 di Federico I detto il Barbarossa garantì ad Amburgo lo stato di Città Libera Imperiale con l'esenzione dal pagamento delle tasse doganali, oltre al diritto di commerciare a sud dell'Elba fino alla foce. La veridicità di tale documento è oggi messa in discussione, dato che in quell'anno il sovrano era impegnato nella Terza crociata da cui non sarebbe più tornato. In ogni caso, il documento, datato 7 maggio 1189, rimase valido fino al 1888, anno in cui avvenne l'unione doganale di Amburgo con l'Impero Tedesco. Il 7 maggio 1189 è considerata tutt'oggi la data di fondazione del porto e ogni anno viene celebrata l'Hafengeburtstag, una delle più grandi feste portuali del mondo. La franchigia doganale, unita alla vicinanza alle principali rotte commerciali del Mare del Nord e del Mar Baltico, fecero in breve tempo di Amburgo il maggior porto dell'Europa settentrionale. Nel 1241, con la sua allenza commerciale con Lubecca, Amburgo entrò a far parte della Lega Anseatica.

Nel 1529 la città abbracciò il Luteranesimo e successivamente accolse profughi Protestanti provenienti dai Paesi Bassi e dalla Francia. In quel periodo, Amburgo era sotto la sovranità Danese, pur continuando a far parte del Sacro Romano Impero come Città Libera Imperiale.

Per un breve periodo (1810-14) fu annessa alla Francia sotto Napoleone. Per oltre un anno subì l'assedio delle potenze alleate (principalmente Impero Russo, Svezia e Prussia). Le forze russe, sotto il comando del Generale Bennigsen liberarono la città nel 1814. Durante la prima metà del diciannovesimo secolo, principalmente nella poesia e nella lettaratura romantica, emerse la figura di Hammonia, una dea il cui nome è il nome latino della città di Amburgo, e che ne divenne la patrona e il simbolo dello spirito cittadino del periodo. Amburgo conobbe il suo periodo di maggior crescita durante la seconda metà del diciannovesimo secolo, quando la sua popolazione crebbe di oltre quattro volte fino a raggiungere gli 800.000 abitanti e diventando il terzo porto d'Europa grazie alle rotte commerciali sull'Atlantico.

Nel 1842, circa un quarto della città vecchia fu distrutto in quello che sarà in seguito sempre ricordato come il Grande Incendio. L'incendio ebbe inizio nella notte del 4 maggio e fu domato soltanto l'8 maggio. Andarono distrutte 3 chiese, il municipio e un numero indefinito di altri edifici. Vi persero la vita 51 persone e 20.000 rimasero senza tetto. La ricostruzione durò oltre 40 anni.

Il motto di Amburgo sopra l'ingresso principale della Rathaus (municipio).
Il motto di Amburgo sopra l'ingresso principale della Rathaus (municipio).

Sotto la direzione di Albert Ballin la Hamburg-America Line divenne, a cavallo del secolo, la più grande compagnia di trasporti transatlantici, e Amburgo divenne sede di numerose compagnie di trasporti diretti verso il Sud America, l'Africa, l'India e l'Asia Orientale. La città diventò una metropoli cosmopolita basata sul commercio globale. Era anche il porto più utilizzato da Tedeschi e Europei dell'Est per emigrare nel Nuovo Mondo e fu sede di numerose comunità di commercio da tutto il mondo (sorse ad esempio una piccola Chinatown ad Altona).

Nel 1903, fu inaugurato ad Amburgo da Paul Zimmermann il Freilichtpark, primo club nudista organizzato. La sede del club era localizzata in un lago formato dal fiume Alster nella parte meridionale della cità, adiacente ad una spiaggia balenare.

Dopo la Prima Guerra Mondiale la Germania perse le sue colonie e conseguentemente Amburgo perse molte delle sue rotte commerciali. Nel 1938 i confini della città furono estesi con la legge per una Grande Amburgo, ad includere Wandsbek, Harburg, Wilhelmsburg e Altona.

Durante la Seconda Guerra Mondiale Amburgo fu sottoposta a una serie di devastanti raid aerei che provocarono la morte di oltre 42.000 civili tedeschi. A causa di ciò e anche per i nuovi piani urbanistici degli anni '60, la città storica perse gran parte del suo passato architettonico.

Nel dopoguerra, la Cortina di ferro - a soli 50 km a est di Amburgo - separò la città dalla maggior parte del suo hinterland e ridusse ulteriormente l'attività di commercio globale. Il 16 febbraio del 1962 una forte tempesta fece raggiungere all'Elba il livello massimo storico, inondando un quinto di Amburgo e provocando la morte di oltre 300 persone.

Dopo la riunificazione tedesca nel 1990 e l'annessione di alcuni paesi dell'Europa dell'est e degli stati baltici all'Unione europea nel 2004, Amburgo e il suo porto cominciarono a coltivare l'ambizione di riconquistare il primato come porto per le navi da container e centro di scambi commerciali. A partire dalla riunificazione la regione metropolitana di Amburgo è cresciuta di circa 400.000 abitanti; nel 2007 la sua popolazione ammontava a circa 4,3 milioni di persone.

In tempi recenti la città di Amburgo è stata spesso citata nelle cronache italiane per via del suo ruolo nello smaltimento dei rifiuti dell'emergenza campana. Per fronteggiare l'eccesso di rifiuti, molte tonnellate di immondizia sono state caricate su treni diretti in Sassonia ed inaltre regioni tedesche. Ad Amburgo vengono smaltite nell'inceneritore della Borsigstrasse, nel quartiere di Billbrook. L'autorità per lo Sviluppo urbano e l'ambiente di Amburgo ha bloccato temporaneamente le operazioni di smaltimento a causa della scoperta di tracce di radioattività in uno dei carichi di immondizia[2]. Le operazioni sono state nuovamente autorizzate in seguito alla garanzia scritta delle autorità italiane di controlli dei livelli di radioattività dei carichi prima che i treni lascino la Campania.

[modifica] Demografia

[modifica] Economia

Il più significativo contributo all'economia di Amburgo è costituito dal Porto di Amburgo, secondo solo a quello di Rotterdam in Europa e al nono posto nel mondo con un trasporto di 9,8 milioni di TEU e 134 milioni di tonnellate di merci nel 2007. Dopo la riunificazione tedesca, Amburgo ha recuperato la parte orientale del proprio hinterland, diventando di gran lunga il porto più in crescita di tutta Europa. Il commercio internazionale è anche il motivo di un gran numero di consolati nella città. Benché situato a 110 km dalla foce dell'Elba, è considerato un porto di mare per la sua capacità di accogliere grandi navi transatlantiche.

Insieme a Seattle e Tolosa, Amburgo è una delle principali sedi dell'industria aerospaziale civile. La Airbus, che ha uno dei suoi due impianti di produzione ad Amburgo, ed altre aziende del settore, impiegano oltre 30.000 persone della città e dintorni.

Un altro settore di particolare importanza è quello dei media. Hanno qui la loro sede alcune delle più grandi aziende di editoria tedesche: Axel Springer AG, Gruner + Jahr, Heinrich Bauer Verlag, Der Spiegel e Die Zeit. Circa la metà delle riviste e dei quotidiani tedeschi a diffusione nazionale vengono prodotti ad Amburgo. Esistono anche numerose aziende nel campo della musica (la più grande fra le quali è la Warner Bros Record Germania) e di Internet (ad esempio le filiali tedesche di AOL, Adobe Systems e Google hanno sede qui, come compagnie Web 2.0 quali Qype).

L'industria pesante include la produzione di acciaio, alluminio e la più grande fabbrica di rame d'Europa e numerosi cantieri navali come quelli di Blohm + Voss.

Fra le altre aziende di interesse, hanno la loro sede la Tesa (leader mondiale nella fabbricazione di materiali adesivi) e il Gruppo Körber.

[modifica] Cultura

[modifica] Monumenti

La "Binnenalster"
La "Binnenalster"
  • Binnenalster
  • Außenalster
  • Passagen
  • St.Michaelis
  • Rathaus (1886 - 1897)
  • Hafen con giro del porto
  • Speicherstadt
  • St. Nikolai Kirche (chiesa di San Nicola)

nei dintorni:

  • Elbchaussee Hamburg-Blankenes]]e]] ==

[modifica] Musei e teatri

Jungfernstieg - 1895
Jungfernstieg - 1895
Speicherstadt, il vecchio porto
Speicherstadt, il vecchio porto
  • Museum für Hamburgische Geschichte
  • Kunsthalle
  • Museum für Kunst und Gewerbe
  • Völkerkundemuseum
  • Altonaer Museum
  • Thalia-Theater
  • Deutsches Schauspielhaus
  • Ernst-Deutsch-Theater
  • Kammerspiele
  • Theater im Zimmer
  • English Theatre
  • Staatsoper
  • Neue Flora
  • Operettenhaus
  • St.Pauli Theater
  • Schmidts Tivoli
  • Kleines Thalia
  • Musikhalle
  • Ohnsorgtheater
  • Kampnagel
  • più altri 30 fra teatri e musei

[modifica] Religioni

Protestanti 37 %, cattolici 10 %, musulmani 8 %, atei e agnostici 40 %

[modifica] Trasporti ed infrastrutture

Hamburg Hauptbahnhof
Hamburg Hauptbahnhof
La rete S+U-Bahn
La rete S+U-Bahn

[modifica] Porto ed Aeroporto

Amburgo ha il più grande porto tedesco, situato lungo l'Elba, e secondo porto in Europa dopo quello di Rotterdam.
L'Aeroporto cittadino, sito a nord, è quello di Hamburg-Fuhlsbüttel.

[modifica] Ferrovia

A livello ferroviario rappresenta un importante nodo ferroviario con il più grande scalo di smistamento dell'Europa, quello di Maschen, situato al sud della città. Le stazioni principali sono:

  • Hamburg Hauptbahnhof (stazione centrale)
  • Hamburg Altona
  • Hamburg Dammtor
  • Hamburg Harburg
  • Hamburg Bergedorf

[modifica] Trasporti urbani

I trasporti pubblici urbani (esclusa la S-Bahn) sono gestiti dalla Hamburger Verkehrsverbund (HVV).

Il costo di un biglietto giornaliero (aggiornato al maggio 2008) è di 5,10 €, valido dalle ore 09:00.

La rete tranviaria è stata eliminata nel 1978.

[modifica] S-Bahn

Ad Amburgo è in servizio una rete di S-Bahn (ferrovia urbana), gestita dalla Deutsche Bahn su binari separati da quelli della rete nazionale.

La rete è composta di 4 linee ordinarie, più 2 di rinforzo:

S1 Wedel ↔ Poppenbüttel
S11 Blankenese ↔ Ohlsdorf (– Poppenbüttel) (solo negli orari di punta)
S2 Altona ↔ Bergedorf (solo negli orari di punta)
S21 Elbgaustraße ↔ Aumühle
S3 Pinneberg ↔ Stade
S31 Altona ↔ Berliner Tor

[modifica] U-Bahn

La rete di metropolitana (U-Bahn, ma più comunemente chiamata Hochbahn, "ferrovia sopraelevata", per via della sua struttura) si compone di 3 linee:

U1 Norderstedt Mitte ↔ Ohlstedt / Großhansdorf
U2 Niendorf Nord ↔ Wandsbek-Gartenstadt
U3 Barmbek ↔ Mümmelmannsberg

E' prevista una quarta linea, in costruzione, per collegare il quartiere "Hafencity".

[modifica] Politica

[modifica] Amministrazione

Amburgo è (insieme a Brema e Berlino) una delle tre "città-stato" tra i 16 Länder (Bundesländer) tedeschi. Il parlamento si chiama Bürgerschaft. Il sindaco della città (al suo terzo mandato) è Ole von Beust (CDU), che è quindi capo del Senat (governo).

[modifica] Suddivisione amministrativa

Amburgo è suddivisa in 7 distretti (Bezirk):

Distretto Residenti
31. Dicembre 2006
Superficie
in km²
Altona 246.936 78,3 km²
Bergedorf 118.789 154,8
Eimsbüttel 248.233 50,1
Harburg 200.134 161
Hamburg-Mitte 238.257 107,1
Hamburg-Nord 283.246 57,8
Wandsbek 408.032 147,5

I 7 distretti sono suddivisi in quartieri (Stadtteil), per un totale di 104.
Tra questi vi sono anche 3 isole nel Mare del Nord, Neuwerk, Nigehörn e Scharhörn, di fronte alla costa di Cuxhaven ed appartenenti al distretto di Mitte. Tutte e 3 sono amministrativamente un quartiere, Neuwerk, che è anche l'unica isola abitata (36 persone al 2006).

[modifica] Città gemellate

Bandiera della Russia San Pietroburgo, Russia, dal 1957

Bandiera della Francia Marsiglia, Francia, dal 1958

Bandiera della Cina Shanghai, Cina, dal 1986

Bandiera della Germania Dresda, Germania, dal 1987

Bandiera del Nicaragua León, Nicaragua, dal 1989

Bandiera del Giappone Ōsaka, Giappone, dal 1989

Bandiera della Repubblica Ceca Praga, Repubblica Ceca, dal 1990

Bandiera degli Stati Uniti Chicago, Stati Uniti d'America, dal 1994

[modifica] Personaggi celebri

[modifica] Blue Goal

Blue Goal sull'Hamburger Rathaus (municipio di Amburgo)
Blue Goal sull'Hamburger Rathaus (municipio di Amburgo)

I blue goal sono una installazione luminosa ad Amburgo creata in occasione dei campionati mondiali di calcio 2006. Responsabile per questo progetto è l'artista Micheal Batz. L'installazione consiste in circa 150 porte calcistiche (senza rete) costituite da traverse in alluminio con lampade al neon blu. Le porte hanno dimensioni differenti, a seconda della loro posizione: la più grande ha una dimensione di 80 metri (larghezza) per 30 metri (altezza). La prima blue goal è stata installata il 20 giugno 2005 e da allora si sono susseguite le installazioni nei punti più importanti della città e sugli edifici più famosi, quali lo storico municipio. A partire dal 9 giugno 2006 le blue goal saranno unite nella notte da fasci di luce laser.

[modifica] Curiosità

  • La più grande fabbrica tedesca dell'Airbus, con oltre 11.000 dipendenti, si trova ad Amburgo.
  • Il nome hamburger, dato alle polpette, schiacciate per una cottura piu' rapida, deriva direttamente dal nome di questa citta' che era ed e' il piu' grande porto in Germania, e da cui, via nave in passato sono giunti in America la maggior parte degli emigrati tedeschi. Non deve sorprendere tuttavia che la specialità culinaria di Amburgo sia il pesce.
  • Ad Amburgo si trova uno dei più importanti centri europei per la ricerca in ambito fisico, il DESY (Deutsches Elektronen-SYnchrotron), dove nel 2007 è stata scoperta la particella Theta+, costituita da cinque quark e cercata invano da circa trent’anni.
  • Nella sola estate del 1943 Amburgo venne quasi totalmente distrutta dai pesanti bombardamenti alleati, che causarono 50.000 morti. Tutta la parte medievale della città anseatica, edificata in legno, venne ridotta in cenere.

[modifica] Galleria fotografica

[modifica] Bibliografia

  • Uwe Bahnsen, Kerstin von Stürmer: Die Stadt, die auferstand: Hamburgs Wiederaufbau 1948–1960. Convent, Amburgo 2005
  • Redaktion HASPA-Stadtteilbuch: Hamburg, Von Altona bis Zollenspieker. Verlag Hoffmann und Campe, Amburgo 2002, ISBN 3-455-11333-8
  • Eckart Kleßmann: Geschichte der Stadt Hamburg. Die Hanse/Sabine Groenewold Verlage/Europäische Verlagsanstalt, Amburgo 2002, ISBN 3-434-52596-3
  • Freie und Hansestadt Hamburg: Hamburg-Handbuch 2004/2005. [3]
  • Hella Kemper, Kerstin Schmidtfrerick, Eva-Christiane Wetterer: Hummelbuch, Hamburg Brevier. Murmann-Verlag, Amburgo 2007, ISBN 3-867-74009-7

[modifica] Note

  1. ^ Prefisso per l'isola di Neuwerk
  2. ^ Rifiuti radioattivi, la Germania sospende il blocco temporaneo. L'Italia: «Tutto ok» in Il Corriere del 6 giugno 2008. URL consultato il 2008-06-08.
  3. ^ (DE) Info su ffh.hamburg.de

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni


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