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Venezia - Wikipedia

Venezia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Venezia
Panorama di Venezia
Venezia - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Veneto
Provincia: stemma Venezia
Coordinate: 45°26′15″N 12°20′9″E / 45.4375, 12.33583
Altitudine: m s.l.m.
Superficie: 412,54 km²
Abitanti:
268.741 2007
Densità: 650,88 ab./km²
Frazioni: Burano, Chirignago, Favaro Veneto, Giudecca, Lido, Marghera, Mestre, Murano, Zelarino 
Comuni contigui: Campagna Lupia, Cavallino-Treporti, Chioggia, Jesolo, Marcon, Martellago, Mira, Mogliano Veneto, Musile di Piave, Quarto d'Altino, Scorzè, Spinea
CAP: 30100
Pref. tel: 041
Codice ISTAT: 027042
Codice catasto: L736 
Nome abitanti: veneziani 
Santo patrono: San Marco Evangelista 
Giorno festivo: 25 aprile 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia
Bene protetto dall'UNESCO
Patrimonio dell'umanità
Venezia e la sua laguna
Venice and its Lagoon
Tipologia
Criterio (i)(ii)(iii)(iv)(v)(vi)
Pericolo Bene non in pericolo
Anno 1987
Scheda UNESCO inglese
francese
Patrimoni dell'umanità in Italia

Venezia (pronuncia: /veˈnɛʦːja/, in veneziano e in veneto: /veˈnɛsja/[1]) è la principale città del Veneto e dell'Italia nord-orientale, capoluogo della provincia omonima e della regione Veneto. È catalogata come patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

La città è situata, insieme a numerose piccole isole, all'interno della Laguna di Venezia, nella parte nord-occidentale del Mare Adriatico. Il suo comune conta 268.741 abitanti [2], di cui 60.000 circa nella città vera e propria[3], 176.000 circa nelle città di terraferma Mestre e Marghera e nelle frazioni circostanti e circa 31.000 nelle varie isole della sua laguna. Il comune è molto vasto e frazionato, vi si parlano una decina di dialetti diversi.

Storicamente soprannominata "la Serenissima" o anche "la Dominante"[4], è stata per più di un millennio capitale della Repubblica di Venezia.

Indice

[modifica] Generalità

« [...] quale Città unico albergo ai giorni nostri di libertà, di giustizia, di pace, unico rifugio dei buoni e solo porto a cui, sbattute per ogni dove dalla tirannia e dalla guerra, possono riparare a salvezza le navi degli uomini che cercano di condurre tranquilla la vita: Città ricca d'oro ma più di nominanza, potente di forze ma più di virtù, sopra saldi marmi fondata ma sopra più solide basi di civile concordia ferma ed immobile e, meglio che dal mare ond'è cinta, dalla prudente sapienza dè figli suoi munita e fatta sicura. »

Sorge sulla laguna veneta nell'omonimo golfo e dista 28 km da Treviso e circa 30 da Padova. La città storica è sempre stata isolata dalla terraferma, finché nel 1841 cominciarono i lavori per la costruzione del ponte ferroviario per raggiungere la stazione di Santa Lucia. I treni cominciarono ad arrivare a Venezia a partire dal gennaio 1846. Per poterla raggiungere in auto si dovette aspettare il 1933, quando Mussolini inaugurò il Ponte Littorio, sucessivamente chiamato Ponte della Libertà, lungo 4 Km, che collega Mestre a Piazzale Roma. Il territorio comunale comprende, oltre alla stessa città di Venezia e alle isole lagunari, un'ampia porzione di terraferma comprendente Mestre e Porto Marghera, con il suo vasto polo industriale.

È la città con il più alto flusso turistico in Italia[5], 29.326.000 presenze in provincia nell'anno 2002, rispetto a Roma (19.486.000) e Firenze (9.540.000). Ha un flusso turistico abbastanza costante, anche se i periodi di maggior afflusso sono durante il Carnevale, e il periodo che va fra maggio e ottobre. La dichiarazione di patrimonio dell'umanità da parte dell'UNESCO risale al 1987 e si estende oltre alla città storica anche a tutta la sua laguna.

[modifica] Geografia

Venezia dall'alto
Venezia dall'alto

La città di Venezia, divisa nei sei sestieri di Dorsoduro, Santa Croce, San Polo, San Marco, Cannaregio e Castello, si sviluppa su ben 118 isolette collegate da 354 ponti e divise da 177 tra rii e canali. È posta al centro della omonima laguna lungo la costa adriatica tra le foci del fiume Sile (deviato nell'antica foce del Piave) e dell'Adige, a 50 km circa dal delta del Po. Il fiume Brenta sfocia in laguna e collega Venezia con Padova. Il corpo principale di Venezia visto dall'alto ha l'aspetto di un pesce.[6]

[modifica] Le isole della laguna veneziana

Il territorio lagunare di Venezia, oltre alla città, è punteggiato da numerose isole, molte delle quali ancora abitate e destinate nel tempo ai più svariati usi. Ricordiamo di seguito alcune di esse.

[modifica] Clima

Per approfondire, vedi le voci Stazione meteorologica di Venezia Centro, Stazione meteorologica di Venezia Mestre e Stazione meteorologica di Venezia Tessera.
Alba a Venezia
Alba a Venezia

Venezia risente del clima della pianura padana, per la vicinanza al mare è mitigato nelle temperature minime invernali (3°C media) e nelle massime estive (24°C media). Si può considerare un clima di transizione tra il subtropicale ed il mediterraneo. Piovosità primaverile e autunnale, frequenti i temporali estivi. Difficilmente nevica a Venezia ma in inverno spesso gelano le parti più interne della laguna. L'elevata umidità provoca nebbie nei mesi freddi ed afa in quelli caldi. I venti principali sono la Bora (NE) dominante nei mesi invernali e primaverili, lo Scirocco (SE) in estate e, meno frequente, il Garbìn o Libeccio (SW).[9]

[modifica] Ambiente

« Non si può concepire Venezia senza la sua Laguna, Venezia non potrebbe esistere senza la sua Laguna. Perché questo modello sociale e culturale unico sopravviva, si deve preservare, mantenere e gestire il suo patrimonio ambientale con la stessa attenzione di quanto si fa per il suo patrimonio culturale. »
(Michael Smart e Maria José Viñals, La Laguna di Venezia: zona umida di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar [10])

L'inquinamento dell'aria è un problema ben conosciuto e che coinvolge tutta l'area della pianura padana, anche se è praticamente inesistente il traffico veicolare nella città storica si registrano gli stessi livelli di particolato Pm10 che si registrano sulla terraferma.[11]

Il polo petrolchimico di Marghera genera una emissione di inquinanti nell'aria e nell'acqua della laguna. Una recente indagine ha rilevato le quantità per una serie di sostanze emesse in atmosfera distinte per settore di attività, leggiamo che in un anno (dati relativi al 1999) vengono emesse 23.000 tonnellate di ossidi di azoto, 27.000 t. di ossidi di zolfo, 1500 t. di particelle sospese e ancora metalli come 9 t. di ferro, 3 t. di rame, 1, 5 t. di piombo e così via.[12] Se in un primo tempo, all'inizio del '900, il polo industriale era visto come fonte di progresso e di benessere economico, nel corso dei decenni nella popolazione si è sviluppato un atteggiamento sempre più critico, fino a sfociare nel celebre, e tormentato, mega processo al petrolchimico che ha visto fronteggiarsi come parte civile i lavoratori e familiari di lavoratori del petrolchimico, le autorità civili (tra queste la Regione Veneto, la Provincia ed il Comune di Venezia insieme alla Presidenza del Consiglio e al Ministero dell'Ambiente) associazioni ambientaliste e sindacali contro ventotto imputati e responsabili civili le maggiori aziende chimiche (Edison, Enichem, Eni e Montefibre), il processo si è chiuso nel maggio del 2006 con la sentenza di Cassazione.[13][14][15]

La Vongola filippina (Tapes philippinarum), differente dalla Vongola verace italiana (Tapes decussatus)[16], detta in veneziano caparozzolo, introdotta nel mediterraneo negli anni settanta e recentemente diffusasi in laguna[17], ha influito sulle forme di pesca tradizionale, la pesca del novellame e la pesca della moeca; la moeca è il granchio in una fase dello sviluppo (ovvero, durante il cambiamento della muta) in cui mancano parti dure ed è completamente molle, è una prelibatezza gastronomica e la sua pesca, compiuta ormai da pochi, si svolge secondo una tecnica immutata da secoli, trasmessa di padre in figlio e che richiede una decina di anni per la formazione del pescatore[18] Negli ultimi anni si sono verificati episodi di criminalità legati alla pesca illegale di vongole in terreni inquinati[19] [20]

[modifica] L' acqua alta a Venezia

Per approfondire, vedi la voce Acqua alta.
Acqua alta a San Marco
Acqua alta a San Marco

Con il termine di acqua alta sono indicati nella laguna di Venezia picchi di marea particolarmente pronunciati, tali da provocare allagamenti nell'area urbana. Il fenomeno è frequente soprattutto nel periodo autunnale-primaverile, quando l'alta marea arriva ad allagare buona parte della città rendendo difficili gli spostamenti per calli e campi

Il fenomeno dell'acqua alta è generato dalla combinazione di due fattori principali: un contributo astronomico che crea l'alternarsi regolare delle maree ed una causa meteorologica, l'ondata di bufera (storm surge in inglese), composta dalla combinazione di vento e pressione atmosferica sulla massa marina; l'alta marea da sola non genera l'acqua alta, è l'ondata di bufera che combinandosi con gli eventi di alta marea porta il livello dell'acqua ad alzarsi oltre i livelli normali ed in modo molto meno prevedibile. Il rialzo dell'acqua oltre il livello di marea è un fenomeno normale in un bacino chiuso come il mare Adriatico ed il vento che lo favorisce non è tanto la Bora comune a Venezia ma lo Scirocco che agisce in senso longitudinale su tutta la massa d'acqua dell'Adriatico.[21] L'apertura delle bocche di porto, aumentando i canali di scambio d'acqua tra laguna e mare, ha amplificato il fenomeno che nel passato era un evento straordinario per la città.

In caso di acqua alta la città è dotata di un sistema di controllo delle maree in grado di informare gli abitanti con un certo anticipo attraverso segnalazioni telefoniche e sirene, per permettere loro di predisporre paratie di protezione agli ingressi. Nei periodi di maggior frequenza del fenomeno si predispone infine un sistema di passerelle, ovvero tavole di legno appoggiate su supporti in ferro che creano percorsi "asciutti" per i principali snodi della città, garantiti fino ad un livello di marea di +120 cm (oltre i quali alcune passerelle potrebbero iniziare a galleggiare). Quando l'acqua supera i +95 cm alcune linee di navigazione pubblica vengono spezzate in tronconi, limitate e deviate in quanto i mezzi non sono più in grado di passare sotto il Ponte delle guglie, il Ponte dei tre archi e il ponte ferroviario sopra il canale della Scomenzera. Se la marea raggiunge livelli più elevati sono previste ulteriori variazioni al servizio.

Dal 2003 è in corso il progetto Mose che dovrebbe permettere la riduzione delle acque alte eccezionali per mezzo di barriere mobili ancorate al fondo delle bocche di porto della laguna ed azionabili attraverso un sistema pneumatico in modo tale da isolare la laguna dal mare durante il passaggio del picco di marea. La fine dei lavori è prevista per il 2011.

[modifica] Storia

Gonfalone utilizzato dalla marina della Serenissima
Gonfalone utilizzato dalla marina della Serenissima
Una carta tedesca di Venezia (1888)
Una carta tedesca di Venezia (1888)
Per approfondire, vedi la voce Storia di Venezia.

La laguna veneta si forma nel 800 a.C. circa da un precedente ambiente fluvio palustre [22], si suppone che in tale ambiente vi fossero insediamenti umani per la facilità di caccia e pesca.[23] La laguna veneta, prima dei romani, era già abitata da genti dedite alla pesca, alla produzione del sale, ai trasporti marittimi e alle altre attività mercantili connesse. Era snodo di intensi traffici commerciali che collegavano l'Adriatico con il centro e nord Europa.[24]

È certa l'origine romana di Chioggia, come di una più vasta centuriazione di tutta la fascia lagunare verificabile ora da foto al satellite[25] Nella stessa epoca era abitata Torcello ed Altino sulla strada che da Padova portava ad Aquileia.[26]

Secondo la Chronica Altinate scritta intorno al 1000 d.C., il primo insediamento a Venezia sulla Riva Alta (Rialto) avvenne il 25 marzo del 421 con la consacrazione della chiesa di San Giacometo a Rialto, sulle rive del profondo canale navigabile oggi Canal Grande. Gli abitanti della terraferma vi cercarono rifugio a seguito delle varie ondate di invasioni barbariche che si succedettero dal V secolo, in particolare quella unna del 421.[27]

Nel VI secolo, sotto lo stabile governo del Regno degli Ostrogoti. Cassiodoro ci dà un dettagliato quadro della vita in laguna di quei tempi.[28]

Riuniti assieme con tutta l'Italia all'impero con la prammatica sanzione di Giustiniano del 554, i territori della veneti sono nuovamente travolti sotto la spinta dell'invasione longobarda del 568, che vede il Patriarca di Aquileia rifugiarsi nella laguna di Grado, Rialto e gli altri insediamenti costieri popolarsi di profughi che abbandonano l'entroterra.[29]

Eretta nel 697 la Venezia a ducato dipendente dall'Esarcato di Ravenna, con capitale prima ad Eracliana, quindi Metamauco, a seguito della tentata invasione franca di Pipino (Carlomanno), nell'821 la più sicura Rialto diviene capitale del Ducato di Venezia, assumendo nel tempo il nome stesso del territorio e delle stato e diventando definitivamente Venezia.[30]

La vicinanza con l'Impero franco, il rapporto privilegiato con l'oriente Bizantino e contemporaneamente la distanza da Costantinopoli ne fece uno dei principali porti di scambio tra l'occidente e l'oriente, permettendo lo sviluppo di una classe mercantile dinamica ed intraprendente che nel corso di quattro secoli circa trasforma la città da remoto insediamento e avanposto imperiale a potenza padrona dei mari. Dalla conquista della Dalmazia con la spedizione di Pietro II Orseolo nel Mille sino alla Quarta Crociata, con conquista e il saccheggio della capitale bizantina, sotto la guida Enrico Dandolo, e alla fondazione dell'impero coloniale[31][32]

È annoverata fra le Repubbliche marinare, insieme a Genova, Pisa e Amalfi, a ricordo di ciò il leone di San Marco, emblema della Serenissima, appare nelle insegne marine della bandiera italiana.

Il capo del governo era il Doge (dal latino dux), il quale vide, col passare del tempo, il suo potere sempre più vincolato da nuovi organi istituzionali. Molti Dogi, soprattutto prima dell'anno mille, si videro costretti a prendere i voti perché i cittadini li reputavano troppo bramosi di potere: alcuni vennero anche uccisi o abbacinati. All'apice della sua potenza, nel XIII secolo, Venezia dominava gran parte delle coste dell'Adriatico, regioni quali la Dalmazia, l'Istria, molte delle isole dell'Egeo, Creta, Cipro, Corfù, ed era la principale potenza militare e tra le principali forze mercantili nel Medio oriente. Nel XV secolo il territorio della Repubblica si estendeva da Brescia all'Istria, e da parte dell'attuale provincia di Belluno, al polesine veneto.

Nel XVIII secolo Venezia fu tra le città più raffinate d'Europa, con una forte influenza sull'arte, l'architettura e la letteratura del tempo. Il territorio della Repubblica Veneta comprendeva Veneto, Istria, Dalmazia, Cattaro e parte della Lombardia. Dopo oltre 1000 anni d'indipendenza, il 12 maggio 1797 il doge Ludovico Manin e il Maggior Consiglio vennero costretti da Napoleone ad abdicare, per proclamare il "Governo Provvisorio della Municipalità di Venezia".

Con il Trattato di Campoformio tra francesi ed austriaci, il 17 ottobre 1797 la "Municipalità di Venezia" cessò di esistere e furono ceduti all'Austria il Veneto, l'Istria, la Dalmazia e le Bocche di Cattaro, che andarono a formare la "Provincia veneta" dell'Impero Austro-Ungarico sotto Francesco II: gli Austriaci entrarono in città il 18 gennaio 1798. Nel 1848 partecipò attivamente ai moti rivoluzionari, sotto l'iniziativa di Daniele Manin. Nel 1866 entrò a far parte del Regno d'Italia. Il 21 ottobre del 1866 si svolse in Veneto il plebiscito che vide vincere il sì all'annessione all'Italia con il 99, 9% dei voti favorevoli dell'elettorato attivo (come riportato dalle fonti).

[modifica] Etimologia del nome

Il nome - o toponimo - di Venezia (e le sue varianti: Venédia-Venétia-Venésia-Venéxia) significa luogo, o terra, o città dei Veneti.

Nella suddivisione amministrativa augustea dell'Italia del 7 d.C. il termine Venetia, insieme ad Histria indicava la X regione. I Bizantini chiamavano (Venetikà) in greco la Venetia maritima, fascia costiera da Chioggia a Grado[33].

A sua volta il nome latino deriva dall'etnico Veneti, attestato per diverse popolazioni antiche (oltre a quelle stanziate in Veneto, l'etnico compare in Asia Minore, in Illiria, in Bretagna e nel Lazio), che deriverebbe dall'indoeuropeo *wenet- ", indicante i conquistatori indoeuropei (secondo il Devoto); invece secondo le recenti e discusse tesi di Semerano, il termine "Veneti" deriverebbe dall'accadico enu e dal semitico ain ("fiume" ma anche "sorgente"), con il significato di "abitanti accanto al fiume o alla sorgente". Il termine è attestato come Venetkens (genti venete) in una lunga iscrizione in lingua venetica, su una stele paleoveneta ritrovata di recente a Villa Guiccioli di Isola Vicentina e conservata presso il Museo Archeologico di Vicenza.

Una particolarità del nome latino di Venezia è che esso è un pluralia tantum, si declina cioè al plurale Venetiae e non Venetia; questo forse perché la città veniva concepita come l'unione di più centri sorti sulle diverse isolette e poi fusisi insieme, o comunque costituita da una pluralità di elementi. Un meccanismo, questo, analogo a quanto avvenuto per i nomi di altre città, come Atene, chiamata Ἀθῆναι (Athénai; lat.: Athenae) perché costituita di più circoscrizioni, i demi. Nei documenti antichi la regione compariva, quindi, al singolare Venetia (Venetia et Histria, Venetia Maritima), ma quando ci si riferiva alla città si ricorreva invece al plurale: Venetiarum Civitas, Venetiarum ResPublica, Venetiarum Patriarcha, etc.

[modifica] Demografia

Abitanti censiti

Per una corretta lettura del grafico a fianco, è da segnalare che il 2 aprile 1999, dopo un voto referendario, è stato istituito il Comune di Cavallino-Treporti mediante lo scorporo del litorale a nord-est del centro storico. Pertanto a partire da quella data gli abitanti di Cavallino-Treporti (11.824 nel 2001) non rientrano più nel computo di quelli del Comune di Venezia.
L'età media della popolazione si attesta sui 47,10 anni di età. In questo senso, la differenza tra estuario (centro storico compreso) e terraferma non è più marcata come un tempo, visto che ora anche Mestre e Marghera (meno gli altri sobborghi) si stanno notevolmente spopolando, fenomeno che interessa sin dagli anni novanta un po' tutte le metropoli italiane [34].

A conferma del costante invecchiamento della popolazione, nel 2006 si sono contati 2.116 nati vivi (7,9‰) e 3.265 morti (12,1‰), per un saldo naturale di -1.149 unità (-4,3‰). Mediamente, si hanno 2,1 componenti per famiglia[35].

In 55 anni (1951-2006) il centro storico ha perso il 65 % circa della popolazione. Sempre nel 1951, la proporzione tra centro storico, estuario e terraferma era di 55:14:21, nel 2006 di 23:11:66[36].

Gli stranieri residenti, alla fine del 2006, erano 16.959 (il 6,3%)[37].

[modifica] Principali monumenti

Leone di San Marco
Leone di San Marco

Il cuore della città di Venezia è Piazza San Marco, per definizione l'unica a meritarsi il nome di piazza: le altre piazze sono chiamate infatti "campi" o "campielli". La Basilica di San Marco appare al centro della piazza, colorata d'oro e rivestita da mosaici che raccontano la storia di Venezia, assieme ai meravigliosi bassorilievi che raffigurano i mesi dell'anno. Sopra la porta principale, i quattro cavalli bronzei di Costantinopoli, (sono copie: gli originali sono nel museo di San Marco) ricordano la quarta Crociata del 1204. La sua forma a croce greca è sovrastata da cinque enormi cupole. È la terza Basilica dedicata a San Marco che sorge in questo luogo: le prime due andarono distrutte. Pare che questa versione sia stata ispirata dalla chiesa dei Santi Apostoli di Costantinopoli. L'interno è rivestito di mosaici a fondo oro che raffigurano passi biblici e allegorici. Inizialmente, era la cappella dei Dogi della Repubblica di Venezia.

Il Palazzo Ducale sorge a fianco della Basilica: a unirli, la Porta della Carta, meravigliosa opera di Bartolomeo Bon, che oggi è l'uscita del museo di Palazzo Ducale. L'ingresso principale è sul lato che guarda alla laguna. Sede del governo della Serenissima, è stato costruito nel XV secolo con marmi d'Istria. Qui sorgeva un castello, poi dato alle fiamme per far uscire Pietro IV Candiano che vi aveva trovato rifugio durante una sommossa. Ora il Palazzo è un museo, con opere dei migliori artisti veneziani: la Biblioteca Sansovina, che si trova al suo interno, ospita delle mostre temporanee. Da vedere la Sala del Maggior Consiglio, che per secoli fu la più grande sede di governo del mondo, il Ponte dei Sospiri, le carceri e i Piombi.

Di fronte al Palazzo Ducale sorge il campanile di San Marco: costruito nel 1173 come faro per i naviganti, fu restaurato da Bartolomeo Bon nel XV secolo. Crollò il 14 luglio 1902 e venne interamente ricostruito. La loggetta in marmo rosso di Verona è un'opera di Jacopo Sansovino, e su di essa si trovano i bassorilievi che raffigurano allegorie con le imprese della Repubblica del Leone.

Un altro simbolo della città è il Ponte di Rialto: opera di Antonio Da Ponte, sorse nel 1591. Costituiva l'unico modo di attraversare il Canal Grande a piedi: infatti, rimase l'unico ponte fino al 1854, quando fu costruito il Ponte dell'Accademia. Sui lati del corpo centrale si trovano negozi di lusso mentre, alla fine del ponte, nel sestiere di San Polo, la pittoresca pescheria e la chiesa di San Giacomo di Rialto.

Altri importanti monumenti veneziani sono l'Arsenale, la chiesa di Santa Maria della Salute, la basilica di Santa Maria gloriosa dei Frari, le sinagoghe del Ghetto.

I canali principali della città sono il Canal Grande ed il Canale della Giudecca. Il primo taglia in due la città tracciando una "S", il secondo separa il centro storico propriamente detto dall'isola della Giudecca.

[modifica] Chiese

Per approfondire, vedi la voce Chiese di Venezia.

[modifica] Musei

[modifica] Palazzi

Per approfondire, vedi la voce Palazzi di Venezia.

[modifica] Piazza e campi

[modifica] Ponti

[modifica] Altri edifici e luoghi di rilievo

[modifica] Cultura

Il Ponte dei Sospiri
Il Ponte dei Sospiri

Venezia è città d'arte per eccellenza ma deve molta delle sua fama nel mondo al semplice fatto di essere città d'acqua, con canali al posto delle strade, presa come modello di paragone nel mondo per esempio da Amsterdam che viene detta la Venezia del Nord[38] oppure in Cina dove Suzhou è apostrofata la Venezia dell'Est[39]. Ancora la Little Venice londinese, chiamata così per la presenza di canali[40], o lo stato del Venezuela battezzato in tal modo da Amerigo Vespucci a causa dei villaggi di palafitte.

[modifica] Architettura

« Ero a Venezia sul Ponte dei Sospiri; un palazzo da un lato, dall’altro una prigione; vidi il suo profilo emergere dall’acqua come al tocco della bacchetta di un mago... »
(Lord Byron, da Childe Harold's Pilgrimage, canto IV, st. 1 - 1812)

La conformazione ed il terreno su cui sorge Venezia hanno richiesto la soluzione a diversi problemi nella costruzione degli edifici e nell'urbanistica della città.[41]

  • Il consolidamento delle fondamenta, ottenuto piantando nel terreno instabile delle isole lagunari dei pali di legno.
  • L'assenza di fonti di acqua potabile ha portato allo sviluppo dei campi e campielli, dove la stessa area urbana veniva usata come una enorme cisterna, isolata dalle infiltrazioni della laguna con argilla e riempita di sabbia per la raccolta ed il filtraggio dell'acqua piovana, infine un pozzo al centro del campiello permetteva l'approvvigionamento di acqua potabile. Spesso le vere da pozzo sono vere e proprie opere d'arte in marmo bianco, al giorno d'oggi se ne contano 600 circa ma, prima della costruzione dell'acquedotto nel 1858, ne esistevano 6782 in tutta la città.[42][43]
  • L'adeguamento delle abitazioni con ingressi via acqua per l'accesso delle persone e dei magazzini per il carico scarico delle merci.

Architettura, a Venezia, significa anche "architettura" del paesaggio e dell'ambiente.

«  Sei pur bella, Venezia, in mezzo all'onde
Specchio tranquillo ai monumenti alteri. »
(Lorenzo Stecchetti, Postuma, XXXVI – A Venezia )

Il delicato equilibrio della laguna, che risente dell'apporto di sedimenti e di acqua dolce dai fiumi, dell'invasione dell'acqua marina in base alle maree e al vento, ha reso necessario l'attento controllo del regime delle acque nel corso dei secoli, in ciò Venezia è stata maestra nel passato modellando la laguna con interventi idraulici e di gestione ambientale e trovando un equilibrio tra laguna e città. Tale equilibrio si è rotto nell'ultimo secolo a causa dell'intervento umano portando all'aggravamento del fenomeno dell'acqua alta[44]. Il progetto MoSE, ormai deciso da parte del Governo Nazionale per salvare Venezia dalle acque alte [45] è contestato da ambienti cittadini.[46]

Un elemento tipico dell'architettura di Venezia è la patera.

[modifica] Letteratura

Libro stampato da Aldo Manuzio
Libro stampato da Aldo Manuzio
Ritratto di Giacomo Casanova
Ritratto di Giacomo Casanova

Il veneziano più conosciuto al mondo è Marco Polo (1254 - 1324) che non scrisse ma dettò il Milione, divenuta l'opera più famosa per la conoscenza del mondo asiatico e della Cina nell'Europa del Medioevo.

Venezia è una città legata a filo doppio alla scrittura, da un punto di vista tecnico innanzitutto poiché è stata sede della prima tipografia italiana, condotta da Aldo Manuzio (1449-1515) e restò importante centro tipografico tanto che nel '700 vi si stampava la metà dei libri prodotti in Italia.

A Venezia hanno scritto: Carlo Goldoni (1707 –1793) padre della commedia italiana e Giacomo Casanova (1725–1798) scrittore prolifico ma ricordato soprattutto per la sua autobiografia Histoire de ma vie (Storia della mia vita), che si identifica con Venezia anche per la fama libertina che la città aveva nel '700.

Ugo Foscolo (1778 – 1827) nato a Zante allora Repubblica di Venezia, famoso poeta e patriota del risorgimento.

Di Venezia si è scritto moltissimo, basti ricordare Shakespeare (1564-1616) che vi ambienta l'Othello ed Il mercante di Venezia.

Venezia ha ospitato e ispirato la poetica di Ezra Pound, il quale pubblicò e scrisse nella città la sua prima fatica letteraria "A Lume Spento". Sempre a Venezia, Pound morì nel 1972 e i suoi resti sono tutt'ora seppelliti al locale cimitero dell'isola di San Michele.

Lo scrittore francese Philippe Sollers passa gran parte della sua vita a Venezia e ha pubblicato un Dizionario per gli amanti di Venezia(2004).

[modifica] Musica

« Se dovessi cercare una parola che sostituisce "musica" potrei pensare soltanto a Venezia. »

Venezia è la patria del celebre compositore barocco Antonio Vivaldi (1678-1741). Claudio Monteverdi, chiamato a San Marco dalla corte di Mantova ne riorganizzò il coro e completò i suoi madrigali. A Benedetto Marcello (1686-1739) è intitolato il Conservatorio di Musica della città. Il teatro lirico della città è La Fenice ricostruito dopo l'incendio del 1996 che lo distrusse completamente. La città ospitò un contestatissimo megaconcerto gratuito dei Pink Floyd nel 1989. Ricordato da una canzone dal gruppo raggae veneziano, i Pitura Freska. Nel 1984, la cantante Madonna scelse proprio Venezia per girare il videoclip della sua celebre canzone Like a Virgin. La Biennale di Venezia organizza i Festival di musica contemporanea.[47]

[modifica] Pittura

Venezia, nata come città bizantina, conserva in Italia fulgidi esempi di arte del mosaico nella Basilica di San Marco.

Il precursore della pittura veneta è Paolo Veneziano (XIV secolo) mediatore tra il gusto bizantino e le nuove influenze di Giotto.

Dopo Jacopo Bellini (1396? – 1470?) che si pone tra il gotico ed il primo rinascimento, nel XV e XVII secolo Venezia esprime una scuola di pittura con caratteri propri nell'ambito del rinascimento italiano, Giovanni Bellini (1430 circa -1516), Giorgione (1478 circa - 1510), Tiziano Vecellio (1488 circa - 1576) e il Tintoretto (1518 - 1594) ne sono i massimi esponenti. Ancora Palma il Vecchio (1480-1528) esaltato dal Vasari, il ritrattista Lorenzo Lotto (1480–1556) o il manierista Paolo Veronese (1528–1588) ed ancora Sebastiano del Piombo (1485-1547) amico e collaboratore di Michelangelo. Nel XVIII secolo il Canaletto, Giovanni Antonio Canal (1697 – 1768), sarà autore delle famose vedute. Giovanni Battista Tiepolo (1696-1770) che dipinge in Italia ed in Europa e muore alla corte di Carlo III di Spagna.

Oltre alle numerose chiese e luoghi d'arte, le Gallerie dell'Accademia espongono tra le altre opere di: Jacopo Bellini, Giovanni Bellini, Tintoretto e Tiziano.

Tra i contemporanei il veneziano d'adozione Virgilio Guidi (Roma 1891-Venezia 1984) autore di struggenti vedute della laguna.

[modifica] Cinema

Il simbolo del Leone d'Oro della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia
Il simbolo del Leone d'Oro della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia

Se Torino rivendica essere la culla del cinema in Italia ed ospita il Museo Nazionale del Cinema all'interno del proprio monumento simbolo e se Roma con Cinecittà ha prodotto Il Cinema Italiano famoso nel mondo, Venezia è indiscutibilmente la vetrina internazionale con la Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia che è il festival italiano del cinema, ed il Leone d'Oro, il premio che vi si conferisce, ha reputazione pari alla Palma d'oro del festival di Cannes e all'Orso d'oro del festival di Berlino.

A Venezia sono inoltre ambientati numerosi romanzi e film tra i quali spiccano:

[modifica] Università

Venezia è sede universitaria con:

[modifica] La cucina veneziana

Per approfondire, vedi la voce cucina veneziana.

La cucina veneziana è ovviamente caratterizzata da pescato ma non solo: i prodotti degli orti delle isole, il riso della terraferma, la cacciagione, la pesca nell'alto adriatico, la polenta. Venezia mescola tradizioni locali a influenze lontanissime che vengono dai millenari contatti commerciali. Le sarde in saor, sarde marinate in grado di conservarsi nelle lunghe navigazioni, I risi e bisi, il fegato alla veneziana, i cicchetti bocconcini raffinati e prelibati, antipasti o da gustarsi tutto il giorno con un bicchierino di prosecco. Non solo: Venezia è famosa per l'anguilla marinata (in veneziano bisàto), per i biscotti ovali e dorati chiamati baicoli, e per i vari tipi di dolci come il "pan del pescatore", con mandorle e pistacchi, la crema fritta veneziana o i bussolai biscotti al burro e pasta frolla fatti ad "S" tipici dell'isola di Burano (da cui deriva il nome , i crostoli dette anche le chiacchere o bugie (chiamate galani), la fregolotta (una torta friabile alle mandorle), il budino di latte chiamato rosada, e i biscotti di semolino giallo chiamati zaléti

[modifica] Sport

Vogatori su "mascarete"
Vogatori su "mascarete"

All'inizio del '900, da una delle più antiche società sportive in Italia, nasce il Venezia Calcio che nel 1907 prenderà i colori nero e verde, la società militerà per più di un ventennio nella massima serie. Attualmente è in C1 girone A.[48] Nel campo del rugby al 1986 risale la Venezia Mestre Rugby. Nel campo della pallacanestro al 1872 risale la Reyer Venezia. A San Marco ha sede la Compagnia della Vela, fondata nel 1911 e vincitrice della Louis Vuitton Cup nell'ambito della XXIII America's Cup con Il Moro di Venezia. Oltre a sport acquatici, nuoto e pallanuoto, una disciplina particolare è stata introdotta nel mondo sportivo con la voga veneta. In città si tengono numerose regate per imbarcazioni tipiche durante tutto il corso dell'anno e che hanno il loro culmine nelle competizioni annuali che si svolgono in occasione della Regata Storica. Anche se apparentemente la scherma non rientra nell'immaginario collettivo degli sport veneziani, bisogna ricordare che nell'entroterra veneziano a Mestre ha sede la più importante società sportiva di scherma italiana. Dal 1962 ad oggi, il circolo di scherma Mestre "Livio Di Rosa", ha raccolto nel suo medagliere alle Olimpiadi: 2 medaglie d'oro individuale, 3 medaglie d'oro a squadre, 2 medaglie d'argento a squadre; ai Campionati del mondo assoluti: 4 medaglie d'oro individuale, 10 medaglie d'oro a squadre, 3 medaglie d'argento individuale, 4 medaglie d'argento a squadre; alle Coppa del Mondo assoluti: 9 medaglie d'oro, 1 medaglie d'argento, oltre a numerosi titoli italiani ecc.. Questo fatto, probabilmente, inaspettatamente, fa della scherma, lo sport che ha portato più lustro a Venezia in tempi moderni.

[modifica] Economia

« Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare

la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi, Venezia la vende ai turisti
che cercano in mezzo alla gente l'Europa o l'Oriente

che guardano alzarsi alla sera il fumo o la rabbia di Porto Marghera. »

Venezia è stata per quasi un millennio una città di mercanti, modellatasi nelle sue istituzioni ad uso dei mercanti e diventata potente con il commercio, indissolubilmente legata al mare. Dopo la decadenza ottocentesca, la città ha visto sviluppare nel '900 le industrie del turismo e della chimica. Il settore trainante della economia veneziana (provincia inclusa) è quello dei servizi (turismo, trasporti, attività finanziarie ed immobiliari) che rappresenta il 44% delle imprese ed il 40% degli addetti, seguono il commercio (28% delle imprese e il 20% degli addetti), le imprese edili (14% delle imprese e 10% degli addetti), l'industria, in calo rispetto ai decenni precedenti e attestata soprattutto sulla terraferma, rappresenta invece il 12% delle imprese con il 28% degli addetti (dati 2001)[49]

[modifica] Personalità celebri

Per approfondire, vedi la voce Personalità legate a Venezia.

[modifica] Amministrazione

Sindaco: Massimo Cacciari (Partito Democratico) dal 18/04/2005
Centralino del comune: 041 2748111
Email del comune: urp@comune.venezia.it

[modifica] Municipalità

Il comune di Venezia è amministrativamente suddiviso nelle seguenti municipalità:

  1. Municipalità di Chirignago-Zelarino (37.629 ab. e 26 km²) (ex Quartieri n.16 Cipressina - Zelarino - Trivignano e n.15 Chirignago - Gazzera)
  2. Municipalità di Favaro Veneto (23.376 ab. e 45 km²) (ex Quartiere 14 Favaro)
  3. Municipalità di Lido - Pellestrina (21.691 ab. e 72 km²) (ex Quartieri n.5 Lido - Malamocco - Alberoni e n.6 Pellestrina - San Pietro in Volta)
  4. Municipalità di Marghera (28.285 ab. e 35 km²) (ex Quartiere 17 Marghera - Catene e n.18 Malcontenta)
  5. Municipalità di Mestre - Carpenedo (88.181 ab. e 24 km²) (ex Quartieri n.12 Carpenedo Bissuola, n.10 Piave 1866, n.11 San Lorenzo 25 aprile, n.13 Terraglio)
  6. Municipalità di Venezia - Murano - Burano (69.679 ab. e 211 km²) (ex Quartieri n.1 San Marco - Castello - Sant'Elena, n.2 Cannaregio, n.3 Dorsoduro - S.Polo - S.Croce, n.4 Giudecca - Sacca Fisola, n.7 Murano e n.8 Burano)

[modifica] Elenco dei sindaci

[modifica] Gemellaggi

Venezia è gemellata con:

Bandiera della Bosnia-Erzegovina Sarajevo, Bosnia-Erzegovina, dal 1994

Bandiera dell'Estonia Tallinn, Estonia

Bandiera della Cina Suzhou, Cina, dal 1980

Bandiera dell'Italia Cropani, Italia. É inoltre gemellata con la Contrada della Chiocciola.

[modifica] Accordi di cooperazione

Bandiera della Germania Norimberga, Germania, dal 1999

Bandiera della Turchia Istanbul, Turchia, dal 1993

Bandiera della Grecia Kedke, Grecia, dal 2000

Bandiera della Cina Qingdao, Cina, dal 2001

Bandiera della Grecia Salonicco, Grecia, dal 2003

Bandiera degli Stati Uniti Fort Lauderdale, USA, dal 2007

Bandiera dell'Italia Trieste, Italia, dal 10 gennaio 2008

[modifica] Galleria Fotografica

[modifica] Eventi

[modifica] Trasporti

Traffico in Canal Grande
Traffico in Canal Grande

Per la sua particolarità di svilupparsi sia sulla terraferma sia sulla laguna, la città di Venezia ha sviluppato un complesso sistema di trasporti sia per via terrestre sia acquea, in grado di permetterle di assolvere a qualsiasi necessità di collegamento, approvvigionamento o di servizio, sia pubblico sia privato. Una simile peculiarità si rende evidente nel centro storico della città e nelle isole dove qualunque spostamento di persone o cose avviene o tramite imbarcazioni o per via pedonale.

La navigazione all'interno della gronda lagunare, sebbene ricada sotto diversi regolamenti e giurisdizioni (Comune di Venezia, Capitaneria di Porto di Venezia, Provincia di Venezia, Magistrato alle Acque, Comune di Chioggia, Capitaneria di Porto di Chioggia, Comune di Cavallino-Treporti) è stata in tempi recenti regolamentata in modo univoco con l'applicazione di un unico regolamento stabilito da un'autorità commissariale governativa e l'applicazione di limiti di velocità, zone a traffico limitato e in generale di un sistema di cartellonistica simile a quella in uso sulle strade. Tale azione di riordinamento del traffico acqueo è volta in particolare alla riduzione del moto ondoso provocato dalle imbarcazioni a motore che causa difficoltà di navigazione per le imbarcazioni tradizionali a remi e danni alle rive, costantemente sottoposte ad un intenso fenomeno erosivo.

[modifica] Trasporto ferroviario

Stazione S.Lucia
Stazione S.Lucia

Venezia è un importante snodo ferroviario per l'Italia nord-orientale in cui convergono le linee provenienti da:

  • Padova: collegamenti in direzione Bologna e Milano con l'Italia centro-meridionale e nord-occidentale
  • Trieste: collegamento con la Slovenia e l'Europa orientale e balcanica.
  • Treviso: collegamenti in direzione Belluno e Udine e, di qui, con l'Austria e l'Europa centrale e settentrionale.

Lo smistamento dei treni avviene presso la stazione di Venezia Mestre, da dove la ferrovia prosegue verso il lungo ponte della libertà fino ad arrivare alla stazione terminale di Venezia Santa Lucia, posta all'estremità occidentale del Canal Grande e luogo di interconnessione con i trasporti urbani lagunari.

Venezia è una delle mete servite dal famoso Venice-Simplon Orient Express.

[modifica] Trasporto aereo

Sulla terraferma, in località Tessèra, è ubicato l'Aeroporto Marco Polo, terzo in Italia per volume di traffico passeggeri, con 1.983.745 passeggeri su voli nazionali pari al 4,0% nazionale e 3.809.586 su voli internazionali pari al 6,6% nazionale; quarto per movimenti totali, con 73.458 voli equivalente al 5,7% del totale nazionale (dati 2005). Nel trasporto merci, Tessera è il secondo scalo in regione dopo l'aeroporto di Treviso Sant'Angelo, il traffico merci movimenta 12.341 migliaia di tonnellate, pari al 1,5% del totale nazionale (dati 2005).[50]

Dal 2004 l'aeroporto utilizza la nuova aerostazione, dotata di finger per aeroplani e progettata per operare con 15 milioni di passeggeri l'anno; ma attualmente si è sui 7 milioni, con crescite annuali del 5% grazie ad un costante aumento dei voli e delle tratte.

[modifica] Trasporto marittimo

Nave da crociera in Bacino San Marco
Nave da crociera in Bacino San Marco

Il porto di Venezia è il sesto porto in Italia per volume di traffico commerciale. Il movimento merci vede transitare il 6% del traffico totale nazionale, con 29.000 migliaia di tonnellate circa (dati 2004).[51] Relativamente basso invece il traffico passeggeri: il movimento complessivo tra sbarchi e imbarchi di 1.365.375 unità rappresenta il 3,06% del totale nazionale (dati 2005). [52] È da notare però che il 70% circa del traffico passeggeri è dato dal settore crocieristico: il più ad alto valore aggiunto. Oltre a ciò, il trend di crescita di questo settore è stato rapidissimo: in dieci anni è passato da meno di mezzo milione a 1.453.513 passeggeri (dati 2006), [53] facendo di Venezia il primo porto crocieristico italiano ed uno dei primi al mondo: su un parco mondiale di 282 navi da crociera, ben 80 toccano lo scalo veneziano. [54]

Le navi accedono in laguna attraverso le due "bocche di porto" del Lido e di Malamocco. I moli e le banchine sono dislocati su un'ampia porzione di territorio e ripartiti per funzione:

[modifica] Trasporto stradale

Sistema Autostradale di Venezia
Sistema Autostradale di Venezia

La terraferma veneziana è importante snodo anche viario, in particolar modo per il traffico da e per l'Europa orientale e centrale, principali collegamenti autostradali e stradali sono:

L'intera rete è collegata al centro storico attraverso il ponte della Libertà, che congiunge la terraferma con i due terminali stradali della città:

  • l'isola del Tronchetto, destinata al flusso turistico e privato, dotata di parcheggi e interscambi con le linee traghetto per il Lido e le linee di navigazione urbana.
  • piazzale Roma, capolinea delle linee di autobus urbani ed extraurbani e polo di interscambio con le principali linee di navigazione urbana.

[modifica] Trasporto pubblico urbano

Oltre alle normali reti di trasporto pubblico urbano (autobus e tram in costuzione), che servono la terraferma e le isole del Lido e di Pellestrina, il centro storico e le isole lagunari sono collegata da una fitta rete di linee di navigazione operate dall'azienda ACTV per le quali è utilizzata un'ampia gamma di mezzi, differenziati a seconda delle esigenze:

  • Vaporetti, utilizzati nelle linee interne urbane che percorrono il Canal Grande, hanno una capienza di circa 250 persone.
  • Motoscafi, utilizzati nelle linee urbane di circumnavigazione per la loro superiore velocità e minore altezza dato il passaggio sotto ponti bassi, hanno una capienza di circa 150 persone.
  • Battelli foranei, utilizzati nei collegamenti minori e maggiori con le isole, hanno una capienza di circa 250-350 persone.
  • Motonavi, utilizzate nei collegamenti maggiori con le isole per la loro alta capacità e funzionalità in ogni condizione atmosferica grazie ad apparati radar, hanno una capienza di circa 1200 persone. Sono gli unici mezzi abilitati a navigare nei canali maggiori con forte nebbia. Nonostante ciò nel 2000 una motonave è stata urtata, provocando solo feriti, da un cargo estero che si è dato alla fuga.
  • Motozattere, noti anche come ferry boat, utilizzate per il trasporto di autoveicoli e autotreni, circa 70, da e per l'isola del Lido. Tra lido e l'isola di Pellestrina vi è un'ulteriore spola di ferry con ridotte capacità, circa 40 mezzi, che lavora all'unisono con la linea di autobus che percorre interamente le due isole.

Tali mezzi acquei dispongono di approdi, i cosiddetti pontili, costituiti da pontoni galleggianti ormeggiati a robuste palificazioni e collegati alle rive tramite passerelle: ne esistono quasi un centinaio di vario genere e grandezza sparsi per la città e la laguna.

Nell'ambito del trasporto pubblico di linea opera da anni anche Alilaguna, società privata con una partecipazione pubblica del 30% di Actv che garantisce da oramai dieci anni il collegamento via acqua tra l'aeroporto di Venezia e il centro Storico. Alilaguna opera inoltre da qualche anno il collegamento via acqua tra la stazione marittima e San Marco.

Sempre nell'ambito del trasporto pubblico, nella città storica è attivo un servizio taxi su imbarcazioni funzionante esattamente come qualsiasi altro servizio di auto pubbliche del mondo.

Presso Venezia-Piazzale Roma e Lido-Santa Maria Elisabetta avviene l'interscambio tra il trasporto pubblico acqueo e quello su ruota, sono inoltre presenti collegamenti da e per il terminale di Fusina, l'aeroporto e Punta Sabbioni, nel comune di Cavallino-Treporti. Relativamente ai collegamenti pubblici, è in corso di realizzazione la linea tramviaria di collegamento tra Venezia e Mestre.

Dal 1 maggio 2008, è entrato in funzione il sistema di bigliettazione elettronica Imob

Per approfondire, vedi la voce Imob.

[modifica] Servizi di pubblica utilità

Nel centro storico tutti i servizi di pubblica utilità e le amministrazioni pubbliche sono dotate di proprie imbarcazioni per le più svariate attività, dal servizio di rappresentanza all'emergenza sanitaria, si incontrano così imbarcazioni della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, idroambulanze del Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica, imbarcazioni antincendio dei Vigili del Fuoco, pattuglie della Guardia Costiera, della Polizia Locale, Provinciale, Lagunare, barche della Polizia Penitenziaria, del Servizio Postale, della Nettezza Urbana o addette ai Servizi Funebri. Molte delle istituzioni utilizza imbarcazioni progettati esclusivamente per la laguna Veneta.

[modifica] Trasporto privato

Per il trasporto privato esiste un'amplissima gamma di imbarcazioni, delle più svariate forme e dimensioni, le più numerosi delle quali sono perlopiù imbarcazioni tipiche veneziane. Per tale naviglio privato esiste una fitta rete di servizi, con rimesse per l'alaggio e il varo, cantieri per la costruzione e manutenzione, distributori di carburante e ormeggi privati, sia temporanei sia dati in concessione.

[modifica] Trasporto commerciale e da lavoro

Così come per le persone e i servizi pubblici, anche le merci seguono, nella città storica, un doppio percorso acqueo e terrestre, snodo principale di tale sistema è l'isola del Tronchetto, dove le merci vengono scaricate dai camion e trasbordate sulle imbarcazioni che provvedono poi a distribuirle in tutta la città (e viceversa). Analogamente qualsiasi altra attività lavorativa, dai trasporto-valori alle imprese edili, sono dotate di propri mezzi acquei atti a consentire lo svolgimento delle loro occupazioni.

[modifica] Curiosità

[modifica] Tromba d'aria dell'11 settembre 1970

La sera del giorno 11 settembre 1970, una tromba d'aria di intensità stimata F4 sulla scala Fujita (la più tragica che l'Italia ricordi), generatasi sui Colli Euganei, nel suo cammino di distruzione arrivò a colpire direttamente la città lagunare, in particolar modo la zona dell'Isola di S. Elena, provocando gravi danni: la distruzione di numerose case e strutture. Proseguendo il suo tragitto causò l'affondamento di un motoscafo di linea dell'ACNIL (oggi ACTV), con 50 persone a bordo, di cui 21 persero la vita imprigionate nel mezzo. Il tornado proseguì investendo il litorale del Cavallino, causando altre vittime, e andando infine a scomparire nel Mar Adriatico. A ricordo delle vittime, nell'Isola di Sant'Elena venne posta successivamente alla tragedia una lapide di marmo bianco.

[modifica] L'assalto al Campanile di San Marco

Per approfondire, vedi la voce Serenissimi#L'occupazione del campanile di San Marco.

Nella notte fra l'8 ed il 9 maggio 1997, ricorrenza del bi-centenario della soppressione della Repubblica di Venezia da parte di Napoleone Bonaparte, nove uomini occuparono Piazza San Marco e il campanile utilizzando un carro armato autocostruito. Il clamore che ne derivò ebbe rilievo sia nella stampa italiana sia in quella internazionale ed i media chiamarono i nove "I Serenissimi". Sul posto furono inviati i carabinieri del GIS che all'alba del 9 maggio fecero irruzione nella cella campanaria del campanile dopo averlo scalato dall'esterno sfruttando un ponteggio presente per lavori di restauro mentre un'altra squadra arrestò i sovversivi rimanenti che erano rimasti nel blindato. [55]

[modifica] Il Patriarcato cattolico e le Chiese orientali

Frutto di una storia peculiare nell'occidente europeo, la diocesi di Venezia è l'unica in Italia a titolare Patriarca il proprio vescovo cattolico, metropolita della provincia ecclesiastica di Venezia: non discostandosi nella fede, nei secoli passati le relazioni con il Papato sono sempre state improntate ad una conflittualità normale tra quelle che erano le due potenze politiche della penisola italiana. Venezia è sede anche della comunità dei Padri Armeni Mechitaristi, nell'isola di San Lazzaro, una delle più importanti istituzioni di cultura armena nel mondo, appartenenti alla Chiesa armeno-cattolica. Grazie all'eredità delle relazioni con l'Oriente, Venezia è inoltre sede dell'Arcidiocesi Ortodossa d'Italia, sotto la giurisdizione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli.[56].

[modifica] Il caffè e le caffetterie

I mercanti veneziani importarono il caffè dall'impero Ottomano intorno al 1615 e da Venezia il caffè si diffonde in Italia ed in Europa. Nel 1750 Carlo Goldoni scrive una commedia intitolata La bottega del caffè dove descrive la vita che ruota attorno ad una piccola bottega di caffè. Famoso è il caffè Florian in piazza San Marco, aperto nel 1720.

[modifica] Note

  1. ^ Mancando una grafia standard per il veneziano ed il veneto, sono usate anche le grafie alternative Venezia,Venexia, Venessia, Venesia e Venezsia (quest'ultima adottata nella versione in veneto di Wikipedia). In antico diffuse anche le grafie Vinegia e Venethia. In latino il nome della città è Venetiae e si tratta di un pluralia tantum, cfr. a questo proposito il paragrafo Etimologia del nome.
  2. ^ Fonte: ISTAT - Bilancio demografico al 31/08/2007 [1].
  3. ^ [2] dati relativi al 2006, fonte: USCI (Unione Statistica Comuni Italiani)
  4. ^ Nome tuttora diffuso tra la popolazione locale e noto in analogia con Genova la Superba, repubblica marinara principale concorrente e avversaria di Venezia nel Medioevo
  5. ^ [3] ISTAT, statistiche sul turismo 2002
  6. ^ Tiziano Scarpa, Venezia è un pesce, 2007
  7. ^ [4] Massimo Nardin, L'isola incantata, APT Venezia
  8. ^ [5] Oasi di Cà Roman (VE), LIPU
  9. ^ [6] Il clima di Venezia, Forum per la Laguna di Venezia
  10. ^ [7] Provincia di Venezia Assessorato alla Caccia, Pesca e Polizia Provinciale
  11. ^ [8] ARPA Veneto, Qualità dell'aria nella provincia di Venezia, rapporto annuale 2004
  12. ^ [9] PORTO MARGHERA - EMISSIONI DAGLI IMPIANTI INDUSTRIALI, Provincia di Venezia, settore politiche ambientali
  13. ^ [10] Trascrizione atti processo petrolchimico (appello)
  14. ^ [11] Trascrizione sentenza di Appello
  15. ^ Gianfranco Bettin e Maurizio Dianese, Petrolkiller, Feltrinelli, 2006
  16. ^ [12] descrizione e foto delle conchiglie bivalvi a cura del sito del Liceo Classico "Marco Foscarini" di Venezia
  17. ^ 10&P=10 Ufficio Pesca - Provincia di Venezia
  18. ^ [13] AA.VV., La pesca nella laguna di Venezia: un percorso di sostenibilità nel recupero delle tradizioni - Lo stato dell'arte, Fondazione Eni Enrico Mattei
  19. ^ [14] A pesca nella Laguna dei veleni ecco le vongole del Petrolchimico, La Repubblica.it, Cronaca
  20. ^ [15] Il Giornale, La faida delle vongole insanguina la Laguna, articolo dell'8 novembre 2005
  21. ^ [16] Venti, depressioni e sesse: perturbazioni delle maree a Venezia (1951 - 2000) a cura del Centro Previsioni e Segnalazioni Maree del Comune di Venezia
  22. ^ [17] Antonio Rosso, La laguna veneta prima dei romani, Archeologia Viva, 1984
  23. ^ idem
  24. ^ [18] Graziano Tavan, Archeologia della laguna di Venezia, Veneto archeologico, gen 1999
  25. ^ [19] Antonio Rosso, I romani colonizzarono la laguna di Venezia?, Archeologia viva, ott 1982
  26. ^ idem
  27. ^ [20] Venice Explorer pagina web
  28. ^ http://purplestain.wordpress.com/venezia/
  29. ^ [21] Nicola Bergamo, Venetia Et Histria, imperobizantino.it
  30. ^ [22] Grado, Venezia e i Gradenigo, mostra, Biblioteca Nazionale Marciana
  31. ^ Donald Nicol, Venezia e Bisanzio, Rusconi, 1990
  32. ^ [23] Associazione Culturale Bisanzio
  33. ^ Charles Diehl, La Repubblica di Venezia, Newton & Compton editori s.r.l., Roma 2004
  34. ^ Fonti dalla sezione censimenti del sito: [24]
  35. ^ Fonti dal sito: [25]
  36. ^ Fonti dalla sezione censimenti del sito: [26]
  37. ^ Fonti dal sito: [27]
  38. ^ [28] Dichiarazione di Job Cohen, sindaco di Amsterdam (EN)
  39. ^ [29] China Org, portale di economia e turismo cinese (EN)
  40. ^ [30] (EN) en.wikipedia.org
  41. ^ Venezia, guida rossa del TCI Touring Club Italiano
  42. ^ [31] Sito Web personale raccolta di foto di vere da pozzo veneziane
  43. ^ [32] I pozzi, Archeo Venezia, n.4 dicembre 1995
  44. ^ [33] Sito Web del comune di Venezia
  45. ^ [34] Ministero Infrastrutture e Trasporti
  46. ^ [35] Assemblea Permanente NoMoSE
  47. ^ [36] Biennale Musica
  48. ^ [37] Venezia Calcio, Home Page
  49. ^ [38] Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Venezia
  50. ^ [39] ISTAT - Statistiche del trasporto aereo anni 2004-2005
  51. ^ [40] ISTAT - Statistiche dei trasporti marittimi, anni 2002-2004
  52. ^ [41] da www.infrastrutturetrasporti.it
  53. ^ [42] Venezia Terminal Passeggeri SpA
  54. ^ [43] da myvenice.org
  55. ^ Sintesi dell'operazione
  56. ^ [44] Chiesa Greca Ortodossa in Italia

[modifica] Bibliografia

  • AA.VV., Storia di Venezia, 12 volumi, Treccani, 1990-2002
  • G. Benvenuti, Le Repubbliche Marinare. Amalfi, Pisa, Genova, Venezia, Newton & Compton editori s.r.l., Roma 1989
  • Gianfranco Bettin e Maurizio Dianese, Petrolkiller, Feltrinelli, 2006
  • Charles Diehl, La Repubblica di Venezia, Newton & Compton editori s.r.l., Roma 2004
  • Frederic C. Lane, Storia di Venezia, Einaudi, Torino 1978
  • Antonio Manno, I tesori di Venezia, Vercelli 2004
  • Donald Nicol, Venezia e Bisanzio, Rusconi, 1990
  • John Ruskin, Le pietre di Venezia, Milano 1987
  • Tiziano Scarpa, Venezia è un pesce, Feltrinelli, 2000
  • Alvise Zorzi, La Repubblica del Leone. Storia di Venezia, Euroclub, Milano 1991

[modifica] Voci correlate

[modifica] Voci storiche

[modifica] Altre voci

[modifica] Altri progetti

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