Dimissioni da admin
Mi sono dimesso da amministratore di Wikipedia.
Richiamato da un amico a condurmi responsabilmente verso chi volle che fossi eletto, e conscio di doverlo comunque anche agli altri, credo doverosa una nota di spiegazione.
Può darsi che in realtà un amministratore non sia tenuto a soffocare e reprimere sempre istinti e passioni, ma so di aver ecceduto, e nella forma e nella misura, essendomi lanciato in attacchi personali di nessuna utilità per il Progetto, da nessuna causale mai giustificabili.
Ci sono dei limiti che a mio avviso non vanno valicati. Uno di questi è quello di schierarsi, ed io mi son chierato non "pro" qualcuno, ma addirittura "contro" qualcuno. L'ho fatto lasciandomi sì trasportare dall'istinto, ma anche applicandovi, a ruota libera, della meditata intenzione. E' questo il limite da me varcato. Un limite il cui superamento è incompatibile con alcuni aspetti delicati della funzione, aspetti per i quali l'admin è chiamato ad operare sugli utenti, valutando ed applicando scelte che nessuno vorrebbe mai dover dubitare che possano essere nemmeno lontanamente influenzate da schieramento, da partigianeria, da differenziazione fra utenti. Non credo che le scelte da me operate da admin siano mai state viziate da qualcosa di più consistente delle insopprimibili inflessioni della mentalità, o almeno non me ne sarò reso conto, ma debbo ammettere che da oggi il sospetto potrebbe sorgere naturalmente e - quel che è peggio - motivatamente.
Soprattutto, l'accaduto non può e non deve restare come un potenziale precedente. Non posso pensare che un domani si possa da altri giustificare una condotta di scontro additando la mia (e magari altre) accampando il potenziale "diritto" di non essere censurati, o meglio fermati, per una eventuale precedente impunità. Questo effetto sarebbe ben più grave che la mia infrazione.
Infine, irresistibile che fosse la tentazione di agire nel modo in cui ho agito, avrei dovuto caso mai prima dimettermi e poi agire. Lo faccio tardivamente, conscio che questo non varia di una virgola la gravità del mio muovere in armi. Conscio che vi sarà chi potrà leggere nell'accaduto un tradimento della fiducia elargita, e consapevole che quanto ho fatto stride alquanto con belle parole da me pronunciate in precedenza.
Non è un merito dimettersi a posteriori, e non è un "beau geste", riguarda peraltro solo me e non è affatto una sollecitazione ad altri a fare l'istesso. Del resto non ho in progetto di scusarmi dell'accaduto se non con chi abbia avvertito per tradita la sua fiducia. Superata l'irritazione che mi aveva fatto muovere, ed essendo ininfluente che ne residui profonda delusione, i fatti che restano a terra non conducono ad altre strade, per quanto di interesse di WP. Usare WP per scopi personali (ad esempio per una competizione intellettuale, o per un esercizio di vanità, elementi fra loro inscindibili di qualsiasi scontro fra utenti che sia fine a sé stesso) è ovviamente un grave abuso. Comunque e sempre.
Per questo, trovo più decoroso rinunciare al ruolo.
Riflessioni a latere
Non so ancora se continuerò ad usare questa utenza, già ne lasciai morire una in passato per la ragione di non volere che crescesse troppo, per il desiderio che altro non fosse che una qualsiasi utenza, senza significati non paritari che, per come e quando era nata, avrebbe per equivoco potuto assumere. Dopo molto editare anonimo ne avevo acceso un'altra, in verità esasperatamente stanco di quelle non lievi difficoltà accessorie che di fatto, un po' pregiudizialmente, si riservano agli ip indipendentemente da ciò che scrivono, senza magari guardare cosa scrivono; come evidente, registrandomi, volli continuare ad essere, almeno nel non-nome, in qualche modo ancora un qualunque utente di passaggio. Poi è andata diversamente. Anche troppo.
Credo sia il caso di opacizzare questa utenza. Penso che non sia con i culti delle proprie utenze che il Progetto cresca. WP è nata con gli ip. E molti utenti di "chiara fama" sono arrivati qui ed hanno deciso di fermarvisi facendo i loro primi edit da anonimi. Credo che l'eccesso di "rumorosità" di una utenza, in positivo o in negativo, faccia male all'insieme delle utenze, anche prima di giungere al "fracasso". Le orchestre sono fatte di anonimi musici di cui talvolta nemmeno nel loro condominio si sa molto di chi siano e che facciano; la tentazione di fare il solista o di suonare più alto dei vicini viene a tutti, ma siamo tutti orchestrali di fila, non sempre violini, non sempre flauti, tutti visibilmente clandestini nel colpo d'occhio e nell'armonia che si crea. Si racconta caso mai di quando la tale orchestra in quel giorno fortunato, fu memorabile nell'eseguire quel tal brano; non ho mai letto di qualche caso in cui quella tal viola o quel tal corno inglese abbiano sopravanzato i loro compagni di fila, non si è mai saputo di un oboe più intenso degli altri. Ho sempre letto dell'orchestra. E la nostra è anche senza bacchetta.
Per questo non sono mai riuscito a vedere di buon occhio l'eccesso di attenzione sopra le utenze. Ciò vale anche in negativo: abbiamo esempi di utenti che di fatto "desiderano" essere riconosciuti e distinguersi in negativo, ed abbiamo purtroppo esempi di conflitto permanente fra utenze, contrasti che nascono e si sviluppano sempre per vanità competitiva, per sfumate che possano essere le forme di questa aberrazione. Se fosse per fare più belle le voci, sarei con i machiavellici. Ma così non è, le disfide sono sempre legate alla bellezza della propria utenza. All'affermazione della propria identità virtuale.
Ci sono riflessioni più generali che in questa fase di consolidamento della figura anche esterna di WP mi destano perplessità a proposito dei sempre più numerosi momenti che, alla resa dei conti, distraggono e svellono energie destinate alla produzione editoriale per convogliarle su circoli viziosi di sterili polemiche. L'aspetto comunitario, che per mio umillimo conto intenderei strumentale alla riuscita di quello editoriale, sta prendendo il sopravvento, al punto che nascono qua e là ammissioni del desiderio di avere, come in altri generi di aggregazione, leader, gerarchie, paternità, figure di superiore parola. Nel caso della proposta di istituzione dell'arbitrato, poi, la superiorità anelata diviene esplicitamente anche editoriale. Sono visceralmente contrario a queste tendenze. Sono contrario ai diversi "pesi" della parola.
Il bisogno di figure superiori nasce in genere da insicurezze. Mi piacerebbe invece che ciascun utente, per giovane, inesperto o incerto del suo sapere che sia, sentisse con sicurezza "adulti" i suoi concetti, "utili" le sue idee, e sentisse che esse concorrono a costruire il Progetto esattamente come ciascun'altra, senza differenze. Senza graduazioni di valore. Questo Progetto non si costruisce presentandosi qui con titoli e curricula, si costruisce con i concetti che ciascuno vi apporta, e maggiore e più ampia sarà la diversità degli utenti, per provenienza, preparazione e mentalità, più ricco di significato sarà il consenso che si raggiungerà su queste pagine, più prezioso il contenuto che si produrrà.
Non so prevedere che piega prenderà il rapporto fra l'enciclopedia e la comunità di chi la scrive, ma ho sempre avuto in mente la per me inossidabile priorità dei contenuti delle voci.
Nell'avere presente tutte queste considerazioni, resto un appassionato ed un entusiasta di questo Progetto, e spero di poter continuare a portare qualche piccolo cucchiaino d'acqua al mare. Spero di riuscire sempre a farlo senza venderlo per altro che un cucchiano d'acqua e senza insistentemente far sapere ai quattro venti che l'avrò portato io. Spero di riuscire a tener presente che quello che conta è il mare, non il cucchiaino, e che bisogna portarci acqua pulita, solo quella, che di un mare inquinato non se ne fa nulla nessuno.
Nonostante gli anni passati, amo ancora profondamente questo Progetto come il primo giorno, come al primo edit.
Precisazioni
Preciso qui, in una, alcuni punti sui quali ho ricevuto domande in talk ed in privato.
- Non mi sono schierato "pro" Frieda, anche se mi è difficile non guardare con simpatia a chi ha fatto così tanto perché questo Progetto potesse crescere tanto e tanto bene. Nel non amare gli eccessi di personalizzazione, la sua figura è per me quella eccezione che conferma la regola; per la necessarietà di questo ruolo e per l'impagabile interpretazione che l'interessata ne dà.
- Non ho utenti "nel mirino", né di nuovo acquisto né di vecchio. Non sono, in questa barca che qualcuno vuole da guerra, né mitragliere, né ufficiale di rotta, né di picchetto. Spero piuttosto, in sala macchine, di aver buttato un po' di carbone in caldaia. Ho visto passare il segno, ho fatto ciò che ho ritenuto adeguato alla circostanza. Anche sapendo che potrebbe restare come cattivo esempio, come limite cui mai più avvicinarsi. Spero che almeno in questo, in un eventuale divenire riferimento negativo, una sua perversa utilità l'accaduto ce l'abbia.
- Ho in mente, fra le cose più belle, l'amicizia, la giocosità e l'allegria che questo Progetto di specialissimo volontariato consente di poter sviluppare. Questo consente a me di poter guardare a tutto, anche alle recenti avvilenti delusioni, con complessivo sorriso.
- Anche se è accaduto che in talune occasioni abbia assunto - non volutamente, ma non posso negare che di fatto sia successo - posizioni da "grillo parlante", resto consapevole che un grillo, se ancora non è una cicala, tuttavia non è una formica.