See also ebooksgratis.com: no banners, no cookies, totally FREE.

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Ronciglione - Wikipedia

Ronciglione

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Ronciglione
Panorama di Ronciglione
Ronciglione - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Lazio
Provincia: Viterbo
Coordinate: 42°11′29″N 12°9′51″E / 42.19139, 12.16417
Altitudine: 441 m s.l.m.
Superficie: 52,28 km²
Abitanti:
8.698 2007
Densità: 166,37 ab./km²
Frazioni: Lago di Vico 
Comuni contigui: Capranica, Caprarola, Nepi, Sutri, Vetralla, Viterbo
CAP: 01037
Pref. tel: 0761
Codice ISTAT: 056045
Codice catasto: H534 
Nome abitanti: ronciglionesi 
Santo patrono: {{{patrono}}} 
Giorno festivo: {{{festivo}}} 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Ronciglione è un comune di 8.698 abitanti in provincia di Viterbo, situato lungo il percorso ad ovest del Lago di Vico della via Francigena; dista dal capoluogo circa 20 km e circa 45 km da Roma.

Indice

[modifica] Geografia

Posizionata a nord di Roma, tra la via Cassia e la via Flaminia, sul percorso della via Cassia cimina, la parte medioevale di Ronciglione sorge su un grosso ciglione tufaceo, posto alla confluenza di due corsi d'acqua, il Rio Vicano, emissario del Lago di Vico, e il Fosso Chianello che, dopo le colmate farnesiane del XVI secolo, ora scorre sotterraneo. Le colmate dei Farnese hanno permesso lo sviluppo rinascimentale e moderno della cittadina su un secondo sperone tufaceo.

[modifica] Storia

Alla primitiva Ronciglione vi si aveva accesso da Porta Castello, presso Piazza dell'Olmo e da Ponte delle Tavole e Porta Pèntoma sotto la Torre-Campanile della Provvidenza.

Il documento più antico nel quale si trova citato il nome di Ronciglione, risale al 1103. Cipriano Manente, storico orvietano del sec. XVI, pone come data approssimativa di fondazione (nel caso, si tratterebbe di rifondazione sopra le antiche rovine) l'anno 1045 per intervento dei prefetti di Vico che dominarono la "Valle Tiberina... et il Lago di Vico".

Copertina della prima stampa della Secchia Rapita del Tassoni, stampata nelle cartiere di Ronciglione nel 1624
Copertina della prima stampa della Secchia Rapita del Tassoni, stampata nelle cartiere di Ronciglione nel 1624

Nel 1526 Ronciglione venne in possesso dei Farnese e sotto la loro avveduta signoria visse il periodo di maggior sviluppo e splendore (1526-1649).

Fu un centro economicamente avanzato per il vasto apparato manifatturiero: ferriere, ramiere, cartiere, ceramiche, armerie, stamperie etc. ed ebbe una vivacità culturale legata a varie Accademie (Desiderosi,Cimina, Arcadico Cimina, Erculea Cimina etc.) e tipografie dove furono stampati fra l'altro la prima edizione italiana della Secchia Rapita del Tassoni (1642) e dell'Aminta del Tasso. Nel 1728 Papa Benedetto XIII eresse Ronciglione Città. Il secolo XVIII si chiuse drammaticamente con i moti antifrancesi, durante la prima Repubblica Romana del 1798-1799. L'incendio, appiccato alle truppe francesi del Generale Valterre, divampò dal 28 al 30 luglio 1799 e distrusse 174 edifici e tutto l'Archivio Storico.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Luoghi d'interesse

Un vista panoramica del Lago di Vico
Un vista panoramica del Lago di Vico

[modifica] Lago di Vico

Per approfondire, vedi la voce Lago di Vico.

Di grande interesse naturalistico, posizionato a nord di Ronciglione, il lago di Vico è probabilmente il meglio conservato tra i grandi laghi italiani di origine vulcanica. Incluso tra le aree di particolare valore naturalistico del Lazio, tra i biotopi di rilevante interesse vegetazionale in Italia e parte della Riserva naturale del lago di Vico, consente lo sviluppo della vita di numerose e rare specie animali.

Formatosi dal riempimento di un cratere vulcanico si è vista dimezzata la superficie in epoca etrusca con la costruzione di un canale sotterraneo che, attraversando la montagna e gettando le acque del lago nel vallone formando il Rio Vicano, ha permesso di rendere fertile un grande territorio.

[modifica] Edifici e Monumenti

[modifica] La Rocca ("I Torrioni")

Eretta nell'alto medioevo dai Prefetti di Vico a guardia dell'unico accesso naturale alla città, nei secoli successivi mutò spesso proprietà, destinazione e forma. Fu appannaggio dei Conti degli Anguillara, dei Della Rovere e dei Farnese dal 1526 al 1649, sotto la proprietà dei Della Rovere la rocca subì i maggiori cambiamenti, in particolare tra il 1475 e il 1480 con la ristrutturazione voluta da Papa Sisto IV ed affidata all'architetto fiorentino Giovanni Dolci che vi aggiunse il mastio circolare e le quattro torri fortificate agli angoli, che tra l'altro diedero al castello l'attuale nome popolare "I Torrioni".

Vi soggiornarono eminentissimi personaggi tra i quali papa Sisto IV e papa Paolo III, ma andò poi, nel 1649, in mano alla Santa Sede, che la cedette nel 1756 al genovese Girolamo Marè, il quale, pur impegnandosi alla sua conservazione ed all'abbellimento, la lasciò allo stato di abbandono.

[modifica] Palazzo Comunale

Terminato nel 1552, nel 1744 venne ristrutturato e vi fu aggiunto un orologio disegnato dall'architetto Sebastiano Cipriani, dal 1816 è sede dell'amministrazione comunale, che precedentemente trovava spazio in un palazzo medioevale. Al suo interno vi è custodito un sarcofago romano.

[modifica] Fontana grande

Attribuita popolarmente al Vignola (architetto del Palazzo Farnese della vicina Caprarola, in realtà fu anch'essa commissionata dal cardinale Alessandro Farnese (che fece erigere anche il Palazzo Farnese), ma all'architetto Antonio Gentili da Faenza.

Costruita in pietra arenaria, presenta tre unicorni (spesso chiamati "cavalli marini") dalla cui bocca sgorga l'acqua che va a riempire le due vasche sottostanti.

Porta romana nel 1906, con ancora la torretta dell'orologio
Porta romana nel 1906, con ancora la torretta dell'orologio

[modifica] Porta Romana

Costruita nel 1618 per volontà del duca Odoardo Farnese dal Vignola attualmente divide il centro storico della cittadina dalla zona sud, è stata spesso oggetto di modifiche, nel 1857 ad esempio venne aggiunta sulla sommità una torretta munita di orologio che venne poi rimossa nel 1954 per alleggerire il carico sulla struttura.

[modifica] Casa museo della Venerabile Mariangela Virgili

Particolare della teca con il calco del volto della Venerabile
Particolare della teca con il calco del volto della Venerabile

Si tratta della casa, ora trasformata in museo dai fedeli di Mariangela Virgili, Terziaria Carmelitana dell'Antica Osservanza, sulla cui persona è in corso un processo di beatificazione. Il palazzo dei Virgili, posto nell'angolo più caratteristico di Piazza degli Angeli, nel borgo Medioevale, con lo stemma gentilizio sul frontale del portone d'ingresso, con il finestrone rinascimentale, i residui più antichi di una bifora e di una scalea, è uno dei monumenti più interessanti del Centro storico di Ronciglione Nel Seicento la famiglia Virgili era decaduta e il secondo piano del palazzo era abitato dalla famiglia della Venerabile. Esiste ancora la cella (= recinto di legno) dove la suora visse e morì. Nella sua casa le pareti sono ricoperte di una insolita tappezzeria: si possono, infatti, ammirare svariate centinaia di ex voto in argento che rappresentano cuori, occhi ed altre parti anatomiche; poi tavolette e tele votive, album con fotografie di gente comune e di soldati di tutte le guerre, compresi quelli degli attuali contingenti in missione di pace. Dei numerosi registri, con le firme e le dediche dei visitatori, per alcune vicissitudini oggi ne rimangono solo cinque. Il più antico risale all’anno 1910

[modifica] Chiese

[modifica] Chiesa di Santa Maria della Provvidenza

Costruita sul ciglio di un burrone ai margini del borgo medioevale nell'XI secolo, era originariamente conosciuta come Sant'Andrea, acquisì l'attuale nome nel 1742, quando, durante un ingente restauro dovuto al cedimento della rupe su cui poggia, venne ritrovato un importante affresco raffigurante una Madonna con bambino, poiché, terminati i fondi per il restauro, questo ritrovamento permise al parroco di ricevere nuovi fondi per il continuo dei lavori, venne definito come una provvidenza e posto sull'altare maggiore, diede il nome a tutta la Chiesa.

[modifica] Chiesa di Sant'Eusebio

A un paio di chilometri, lungo la strada per Roma, si intravede la chiesetta romanica di Sant'Eusebio risalente al VII secolo: nell'interno (a tre navate con colonne sormontate da arcaici capitelli) si conservano alcuni affreschi, tra cui l'Ultima Cena (forse del XII secolo), Redentore benedicente tra gli Evangelisti (XIII secolo) e una quattrocentesca Madonna col Bambino tra i Santi Eusebio e Stefano (aggiunte nel XVII secolo).

[modifica] Duomo

Il Duomo, grande e maestoso, fu costruito nel 1671 su disegno del Rainaldi. In esso sono custodite numerose opere d'arte tra le quali spicca l'altare sinistro, realizzato con marmi policromi e ornato da una pala di Giuseppe Ghezzi raffigurante la Madonna del Rosario. Pregevole, infine, un trittico quattrocentesco di Gabriele di Francesco raffigurante il San Salvatore benedicente e posto sull'altare destro.

[modifica] Chiesa di Sant'Andrea

Realizzata, probabilmente sulla base di un'antica chiesa detta San Leonardo, nel XII secolo in stile gotico, attualmente rimangono visibili solo dei frammenti di colonne e capitelli marmorei, la struttura esterna e il campanile fatto erigere dal Conte Everso degli Anguillara nel 1436 per mano del maestro Galasto. È composto da piani con finestre in successione monofore, bifore e trifore e da un ultimo piano a pianta ottagonale, sulla porzione di facciata della Chiesa ancora presente, composta da pietre a vista, è visibile lo stemma degli Anguillara.

[modifica] Cultura

Una maschera del carnevale di Ronciglione
Una maschera del carnevale di Ronciglione

[modifica] Eventi e manifestazioni

[modifica] Carnevale di Ronciglione

Per approfondire, vedi la voce Carnevale di Ronciglione.

Nato dalla tradizione del carnevale romano rinascimentale e barocco, il carnevale di Ronciglione rievoca nei suoi spettacoli gran parte della storia e della tradizione della cittadina. Dalla cavalcata degli Ussari, che ripercorre il percorso di una storica cavalcata dei soldati francesi in epoca rinascimentale al teatro tradizionale.

Ma ciò che rende celebre questo carnevale sono i colori del Corso di Gala, la vitalità dei partecipanti e soprattutto le Corse a Vuoto.

[modifica] Corse a vuoto

A Ronciglione vengono corsi annualmente due palii di corse a vuoto, il Palio Della Manna, nell'ambito del Carnevale di Ronciglione, in onore di un'antica e generosa famiglia locale, e il Palio di San Bartolomeo, in onore del santo patrono del paese, in agosto.

Analogamente al Palio di Siena, le corse assumono il carattere di una disputa stracittadina. I nove rioni della città presentano ciascuno due cavalli, che si contendono il palio in due giorni di corse. Il primo giorno i diciotto cavalli corrono in tre '"carriere" (batterie) separate, da sei cavalli ciascuna: i primi due di ogni batteria e due sorteggiati tra i terzi classificati si sfideranno il secondo giorno, nella batteria finale da otto cavalli.

I cavalli corrono lungo le vie rinascimentali del paese, su un percorso misto, fatto di asfalto e pavé, oltrepassando una stretta porta, il cantone del gricio, considerata particolarmente ostica, e la faticosa salita di Montecavallo. I cavalli vengono allenati per tutto l'anno dalle nove scuderie rivali.

Le corse a vuoto di Ronciglione sono state oggetto delle proteste animaliste per via dell'alto numero di incidenti che interessano i cavalli, spesso mortali, a causa della pavimentazione a pavé, poco adatta agli animali, della folle velocità alla quale sono addestrati a correre e per le sostanze dopanti che, come venne dimostrato negli anni novanta, spesso venivano utilizzate.

[modifica] Origini della Festa di Santa Maria della Provvidenza

Le origini del nome e della festa di “Santa Maria della Provvidenza” si riallacciano ad un episodio accaduto nel 1742 e del quale fu protagonista Padre Angelo Ferretti, nipote della Venerabile Mariangela Virgili, che, ricordandosi di una profezia della zia, dopo la morte di questa, aveva intrapreso il restauro della Chiesa crollata. Persuaso di trovare il “tesoro”, di cui la zia aveva parlato, il 9 giugno sotto il piccone dei muratori invece di oro e argento fu scoperta un'antica Madonna affrescata. Capì allora che di questo “tesoro” parlava la zia e, per la gioia, incominciò a gridare "Provvidenza, Provvidenza" tanto da far accorrere tutta la gente del borgo. Da quel giorno la chiesa fu chiamata Santa Maria della Provvidenza o Madonna della Provvidenza. Era il 9 giugno 1742, come si legge su di un cippo venuto alla luce nel 1955. Da allora, nella prima domenica di giugno, per festeggiare l'avvenimento, in tutte le famiglie dei borghi si consuma un pasto a base dì gnocchi di patate. Di tutte queste notizie troviamo riscontro leggendo la vita della Venerabile Mariangela Virgili, nata e vissuta a Ronciglione dal 1661 al 1734. Nel corso degli anni, la data della festa fu spostata varie volte fino ad arrivare alla prima domenica di agosto. A gestire la festa è, da sempre, la Confraternita di S. Maria della Provvidenza che, sotto la guida del governatore, Carlo Trappolini, crebbe d'importanza e di prestigio. Suo successore fu Oreste Marini, detto Sandro. Egli dette ulteriore impulso alla manifestazione e cominciò a far gustare gli gnocchi di patate alla gente che partecipava alla festa. È così che è nata la "Gnoccata". Oggi a curare i festeggiamenti, che durano cinque giorni, oltre alla Confraternita c'è l'Associazione Culturale Mariangela Virgili che, con le manifestazioni culturali, popolari, artistiche e sportive, ha dato alla festa una risonanza nazionale.

[modifica] Personalità legate a Ronciglione

  • Ettore Petrolini, figlio di un fabbro ronciglionese, romano, romanissimo, come soleva definirsi, rimase comunque legato alle sue origini. Trascorrendo le vacanze fuori porta a Ronciglione, ha lasciato il suo importante segno nella tradizione teatrale di questo paese.
  • Corrado Meloni detto Meloncino, fantino del Palio di Siena degli anni trenta, che nella corsa senese riportò 2 vittorie su 9 partecipazioni.

[modifica] Economia

Storicamente basata sull'industria, in particolare sulla lavorazione dei metalli e della carta, l'economia del Comune nell'ultimo secolo ha visto decadere questo settore, trasformando, in parte,[[ la propria fisionomia economica ed indirizzandosi principalmente verso l'agricoltura e il turismo]], in particolare giornaliero.

[modifica] Agricoltura

Pur essendo concentrata nella coltivazione della nocciola romana e della castagna, l'agricoltura comprende anche la produzione di uva e di olive, nonché quella di ortaggi.

[modifica] Nocciola Romana

Per approfondire, vedi la voce Nocciola romana.

L'agricoltura ronciglionese ha investito principalmente nella coltivazione della classica nocciola romana inclusa, con il D.M. del 22 luglio 2004, nell'elenco nazionale dei "prodotti agroalimentari tradizionali" e in attesa della certificazione DOP. Nel comprensorio della nocciola romana, che comprende anche alcuni comuni limitrofi, ben ventimila ettari vengono adibiti a questa coltura.

[modifica] Turismo

Avvantaggiato dalla vicinanza da Roma, Ronciglione basa buona parte della propria economia sul turismo domenicale e non solo, che ha saputo incentivare grazie anche all'incremento dell'offerta gastronomica e culturale. Durante l'estate si aggiunge anche un turismo balneare ricercato, che trova nel Lago di Vico una meta alternativa alle spiagge del litorale romano.

[modifica] Trasporti

Ronciglione è posta sulla strada provinciale Cassia Cimina, una variante della S.S.2 Cassia che passa attraverso i monti Cimini, a mezz'ora di auto dal Grande Raccordo Anulare di Roma e a qualche minuto dalla Cassia. Attraverso la strada provinciale Cassia Cimina si raggiunge il raccordo autostradale Civitavecchia-Orte che congiungerà l'Autostrada A12 Roma-Civitavecchia e l'Autostrada del Sole (attualmente esiste solo il tratto Viterbo-Orte).

Nel Comune di Ronciglione è presente una stazione della Civitavecchia-Orte, una linea ferroviaria inaugurata nel 1928 e chiusa dal 1995. Esiste un comitato per la riapertura della linea, che attualmente viene usata esclusivamente come set cinematografico di ambientazioni ferroviarie.

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Massimo Sangiorgi (centrodestra) dal 29/05/2007
Centralino del comune: 0761 62901
Email del comune: info@comune.ronciglione.vt.it

[modifica] Media



[modifica] Bibliografia

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni


aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -