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Lingua coreana - Wikipedia

Lingua coreana

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Coreano (Hangeul 조선어 - Hangukmal 한국말 - Chosŏnmal 조선말)
Creato da: {{{creatore}}} nel {{{anno}}}
Contesto: {{{contesto}}}
Parlato in: Corea del Nord, Corea del Sud ed altri 18 paesi
Regioni:Parlato in: {{{regione}}}
Periodo: {{{periodo}}}
Persone: 78 milioni (1999)
Classifica: 13
Scrittura: Hangul (dal XV secolo)
Tipologia: SOV agglutinante
Filogenesi:

(controversa)
 Lingua isolata o altaica
  Coreano
   
    
     
      
       
        
         
          
           
            
             
              

Statuto ufficiale
Nazioni: Corea del Nord e Corea del Sud
Regolato da: Istituto nazionale per la lingua coreana (국립 국어원)
Codici di classificazione
ISO 639-1 ko
ISO 639-2 kor
ISO 639-3 {{{iso3}}}  (EN)
SIL KKN  (EN)
SIL {{{sil2}}}
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo - Art.1
모든 인간은 태어날 때부터 자유로우며 그 존엄과 권리에 있어 동등하다. 인간은 천부적으로 이성과 양심을 부여받았으며 서로 형제애의 정신으로 행동하여야 한다.
Il Padre Nostro
모든 인간은 태어날 때부터 자유로우며 그 존엄과 권리에 있어 동등하다. 인간은 천부적으로 이성과 양심을 부여받았으며 서로 형제애의 정신으로 행동하여야 한다.
Traslitterazione
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Lingua - Elenco delle lingue - Linguistica
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La lingua coreana è parlata da circa 78 milioni di persone nella penisola coreana. I nomi locali sono: Chosŏnŏ (Hangŭl 조선어, Hanja 朝鮮語) o Chosŏnmal 조선말 (朝鮮말) in Corea del Nord anche Hangugŏ 한국어 (韓國語) o Hangugmal 한국말 (韓國말) in Corea del Sud. I diversi nomi derivano dalle diverse denominazioni della Corea del Nord o della Corea del Sud per il loro paese.

Indice

[modifica] Minoranze coreane in altri paesi

Nel territorio della repubblica popolare cinese è presente una minoranza coreana (Chosŏnjok 조선족 (朝鮮族)). In Cina il coreano ha lo status di lingua ufficiale minoritaria riconosciuta. Nelle repubbliche dell'Asia centrale già facenti parte dell'Unione Sovietica vive una minoranza coreana denominata Koryŏin 고려인 (高麗人) o Koryŏsaramdŭl 고려사람들 (高麗사람들). Altre minoranze di rilievo al di fuori delle due entità statali coreane si trovano in Giappone e negli USA. Anche in Germania sono presenti gruppi rilevanti di coreani. In Argentina vivono 35.000 coreani, ma la comunità coreano-latinoamericana più rilevante è quella presente in Brasile.

[modifica] Scrittura

La lingua coreana utilizza a partire dal XV secolo una propria scrittura, l'Hangŭl (letteralmente "grande scrittura"). Buona parte della lingua coreana utilizza prestiti di origine cinese, e infatti il metodo di scrittura cinese è utilizzato anche in Corea, anche se sta cadendo vertiginosamente in disuso. In Corea del Nord si utilizza esclusivamente l'Hangŭl.

[modifica] Classificazione linguistica

La classificazione della lingua coreana è un tema discusso. Una buona parte dei ricercatori sostiene l'appartenenza del coreano al gruppo delle lingue altaiche, ma anche l'idea che si possa trattare di una lingua isolata.

A lungo sostenuta nella storia è una possibile parentela con il giapponese, con cui il coreano condivide notevoli tratti in comune dal punto di vista strutturale e grammaticale (anche se non sussistono praticamente somiglianze lessicali). In parte questa parentela linguistica viene negata in base alle difficili relazioni storiche che sono esistite tra le due nazioni, non da ultimo l'imperialismo giapponese.

La tesi approntata dal coreanista tedesco Andre Eckardt, secondo la quale la lingua coreana sarebbe addirittura imparentata con le lingue indoeuropee, che ha avuto diversi tentavi di dimostrazione con la somiglianza a prima vista impressionante di 500 vocaboli, non viene oggi più considerata accettabile dalla maggior parte degli studiosi.

Anche una parentela con il cinese è da escludersi, visto che il coreano non ha alcun tratto in comune con le lingue del gruppo sino-tibetano. Le parole sino-coreane scritte con i caratteri cinesi sono infatti prestiti entrati nell'uso in seguito agli stretti rapporti culturali esistenti con la Cina, senza che tra le due lingue possano esistere relazioni di parentela. I seguenti tratti comuni portano a pensare che il coreano sia da inserirsi nel gruppo delle lingue altaiche:

  1. Armonia vocalica
  2. Restrizione del sistema consonantico ad inizio parola
  3. Agglutinazione
  4. mancanza di alternanza vocale - consonante
  5. mancanza di pronomi e di pronomi relativi e di congiunzioni
  6. Presenza di forme verbali composte

[modifica] Storia

Il coreano è oggi una lingua unitaria, che non presenta (eccetto i vari dialetti) varietà regionali. Nell'antichità non esisteva quest'unitarietà del coreano. Si suppone che le lingue da cui il coreano si sarebbe sviluppato si suddividevano all'inizio della nostra era in nel gruppo delle lingue Puyŏ 부여 (夫艅) nel nord e delle lingue Han 한 (韓) nel sud. Fonti cinesi del III secolo confermano questa divisione.

[modifica] Forme arcaiche: lingue delle tribù Puyŏ

Dal gruppo Puyŏ si è sviluppata la lingua dell'Impero di Koguryŏ (anche: Goguryeo; 고구려 (高句麗)); I secolo d.C. fino al 668 d.C.). La lingua di Koguryŏ è l'unica documentata delle lingue del gruppo Puyŏ. Dall'analisi del lessico presente si desume che si tratta di una lingua vicina al gruppo tunguso dalle caratteristiche tipicamente altaiche. La lingua di Koguryŏ presenta sorprendenti somiglianze con il coreano medio da un lato e con il giapponese arcaico dall'altro. Così per esempio avremo in Koguryŏ *tan, *tuan e in giapponese arcaico tani (valle); in Koguryŏ *usaxam e in giapponese antico usagi (coniglio). In base a queste ed altre coincidenze (come nei numeri) si sostiene in parte l'ipotesi di parentela tra il coreano e il giapponese tramite il Koguryŏ come lingua ponte. Contemporaneamente il Koguryŏ può essere considerata la dimostrazione dell´appartenenza del coreano alle lingue altaiche.

[modifica] Forme arcaiche: Lingue delle tribù Han

Dalle lingue delle tribù Han si è sviluppata la lingua di Paekje (anche: Baekje; 백제 (百濟));, crollato nel 660 d. C). I frammenti rimasti oggi della lingua di Paekje dimostrano che questa è molto vicina al coreano medio e alla lingua del regno di Shilla (anche: Silla; 신라 (新羅)) sia nel lessico che nella morfologia.

[modifica] Unificazione sotto il regno di Shilla

Quando il regno di Shilla (anche: Silla; 신라 (新羅)) sottomise nel VII secolo gli altri regni coreani e raggiunse l'egemonia su tutta la nazione, non solo cancellò le altre lingue precedenti, ma unificò per la prima volta anche politicamente le tribù coreane. Questo processo che non viene considerato a sufficienza nell'evoluzione della lingua coreana può essere paragonato da un punto di vista storico all'egemonia del latino, una lingua parlata in origine da un popolo di pastori nei dintorni della futura città di Roma, che si impose su tutto il territorio italiano dopo che Roma conquistò queste terre. In sostanza si può parlare di una lingua coreana comune solo a partire dal periodo del regno di Shilla. Dalla lingua del regno di Shilla si è sviluppato il Coreano medio.

[modifica] Coreano medio

Lo sviluppo del coreano medio iniziò circa nel X secolo. Fino all'introduzione di una scrittura coreana nel XV secolo, l'Hangŭl, i documenti linguistici sono solo frammentari e contenuti nell´allora comune scrittura cinese. Verso la fine del XVI secolo, all'epoca dell´invasione di Toyotomi Hideyoshi, si possono notare tuttavia cambiamenti fonologici e morfologici, che erano stati raggiunti nel XVII secolo all´epoca dell'Impero di Chosŏn. La nuova lingua coreana si differenzia sostanzialmente dal Coreano medio e rappresenta sostanzialmente la lingua parlata ancora oggi in Corea.

[modifica] Coreano moderno

Nella storia recente ci sono state evoluzioni differenti divise da una politica linguistica, causate dalla divisione del paese conseguente all guerra di Corea. Nella Corea del Sud la lingua standard si basa nella pronuncia e nell'ortografia sul dialetto della capitale Seoul, nella Corea del Nord la lingua standard è il dialetto di Pyongyang. Le differenze esistenti tra i dialetti coreani sono tuttavia marginali, tanto che il coreano viene capito bene da tutti i coreani (eccezion fatta per i dialetti parlati sull'isola di Jeju). La lunga divisione della Corea ha tuttavia portato ad uno sviluppo diverso tra Nord e Sud. Nel lessico della Corea del Sud sono entrati numerosi prestiti dall'inglese americano, come ad esempio 뉴스 (News) notiziario. In Corea del Nord invece si tenta di esprimere concetti nuovi tramite la derivazione di parole nuove che siano "coreane pure". Rifugiati della Corea del Nord apprendono a fatica nella fase iniziale molte parole inglesi a loro sconosciute.

[modifica] Grammatica

Come già detto sopra, il coreano è una lingua agglutinante. Altre peculiarità del coreano sono le rigide regole della morfologia verbale e dei suffissi onorifici. Sia il verbo che il sostantivo può essere marcato morfologicamente all'interno di una frase a seconda degli atti linguistici utilizzati e dal valore topologico. Per i verbi questo si concretizza essenzialmente con prefissi, suffissi e infissi, nei sostantivi con posposizioni.

[modifica] Verbi

I verbi coreani si dividono in due gruppi principali: verbi d'azione, che descrivono attività in corso di svolgimento ( 먹다 meogda mangiare, 감사하다 gamsa hada ringraziare) e verbi di qualità, che caratterizzano proprietà o condizioni e quindi anche la funzione dell'aggettivo che in italiano spesso segue (싸다 ssada essere economico, 까맣다 ggamada essere nero). Una posizione particolare è assunta dal verbo "이다 ida", che corrisponde al verbo essere in italiano e che funge quindi da copula.

Il verbo coreano si compone nella sua forma all´infinito di una radice e dell'affisso "다" -da. Dalla radice si costruisce la forma composta (detta anche radice estesa), la base per ulteriori forme verbali soggette ad espansione, come la forma del passato.

Esempio per il vebo 먹다 meogda (mangiare):

meog Radice verbale
먹다 meogda Forma dell'infinito composta da radice + 다 -da
먹어 meogeo Forma verbale composta da radice + 어 eo
먹었다 meogeossda Forma del passato sviluppata dalla forma verbale composta + forma del passato ㅆ ss + desinenza dell´infinito 다 -da: "aver mangiato"

[modifica] Sistema dei morfemi onorifici

Il sistema coreano dei gradi di cortesia (onorativo) è piuttosto complesso. Il verbo coreano descrive attraverso forme diverse il contesto sociale della comunicazione. Per questo le forme di cortesia assumono una posizione determinante in base al rapporto tra il parlante e l'ascoltatore (p.e. onorativo I e onorativo II) oppure con il soggetto della frase (p.e. infisso onorativo -si-). Diversamente dal "lei" italiano, nella scelta della forma di cortesia non ha in principio molta importanza il rapporto di conoscenza tra interlocutori. Infatti anche il più anziano di due fratelli può pretendere l´uso di forme di cortesia. Parallelamente ai cambiamenti nella struttura sociale si sta arrivando al livellamento e alla svalorizzazione delle forme di cortesia.

Una divisione dei registri del parlato non è regolata in maniera uniforme nella letteratura. Le diverse forme di cortesia possono essere in parte utilizzate di pari passo. I due registri del parlato importanti che si incontrano più di frequente nel parlato quotidiano sono l'onorifico I e l'onorifico II e corrispondono entrambi all'italiano "lei". In coreano, per esempio, devono essere sempre anteposti.


[modifica] Onorifico I

Questa forma viene costruita tramite la forma verbale composta e il suffisso 요 -yo . In origine era usata soltanto nel dialetto di Seoul principalmente da parlanti di sesso femminile, ma è ora estesa a tutta la Corea e ad entrambi i sessi. Viene utilizzata nella maggior parte dei casi (ma non esclusivamente) nei confronti di estranei di rango uguale o inferiore, ma non tra adulti in rapporto di amicizia.

[modifica] Onorifico II

Questa forma viene costruita tramite la radice verbale e il suffisso ㅂ니다 / 습니다 -bnida / -seubnida (o ㅂ니까 / 습니까 -bnikka / -seubnikka nelle frasi interrogative). Viene tuttavia utilizzata nella maggior parte dei casi (ma non esclusivamente) nei confronti di anziani, di persone di rango sociale verosimilmente più alto o in occasioni formali, in particolar modo quando a più persone viene rivolta la parola. Anche gli annunciatori della televisione utilizzano questo livello linguistico.

[modifica] Infisso onorifico -si-

La maggior parte dei verbi possono essere dotati dell´infisso onorifico 시 -si- in aggiunta alla forma onorifica. Per l´uso questo infisso può per esempio comparire quando due interlocutori chiacchierano ad un registro linguistico inferiore, ma discutono di una persona di rango sociale maggiore non presente. Allo stesso modo si può costruire una forma particolarmente cortese.

[modifica] Registro di cortesia nelle forme verbali composte

L'uso di forme interlocutorie nelle forme verbali composte è sostanzialmente possibile e corrisponde dal punto di vista della cortesia ad un registro appena inferiore all´italiano "tu". Nei confronti di bambini piccoli, amici molto stretti e alcuni membri della famiglia è la norma, mentre non viene quasi mai impiegato nei confronti della maggior parte degli adulti, a meno che il parlante non intenda scatenare una lite.

[modifica] Forme di saluto

In Corea, per esempio la comune forma di saluto deve essere anteposto alle diverse forme onorifiche.

안녕 annyeong accettabile solo tra donne e amici stretti
안녕 하세요 annyeong haseyo Onorifico I + infisso onorifico: comune formula di saluto di cortesia normale. "Che lei possa avere pace!"
안녕 하십니까? annyeong hasimnikka? Onorifico II + Infisso onorifico: forma di saluto più cortese. "Lei ha pace, caro signore/cara signora)?"

[modifica] Sostantivi

I sostantivi coreani non hanno sostanzialmente né genere né numero né caso. Tuttavia a seconda della necessità si può aggiungere una marca grammaticale corrispondente come posposizione. La tabella seguente mostra una lista delle possibli posposizioni. (Non pretende di essere in alcun modo completa). (m. K. o o. K. = con o senza consonante nella pronuncia)

m. K. o. K. Utilizzo
-i -ga Nominativo
-eun -neun Nominativo (Tema della frase)
께서 께서 Nominativo (Onorifico)
Genitivo
에게 에게 Dativo (solo per persone)
한테 한테 Dativo (anche per animali)
Dativo (Onorifico)
Accusativo
Espansione locale (in concomitanza con i verbi di movimento)
Stato in luogo
Tempo determinato
에서 에서 Stato in luogo (con attività e verbi di qualità)
에서 에서 da (Provenienza in concomitanza cdon verbi di movimento)
부터 부터 da (con tempo determinato)
까지 까지 fino (con espansioni locali e temporali)
Numerale
insieme a qlc. (spesso in concomitanza con 함께)
으로 Direzione
으로 Mezzo
Plurale
anche

Il genere viene a seconda delle necessità determinato da un prefisso:

남- maschile
여- femminile
수- maschile (con animali)
암- femminile (con animali)

I sostantivi possono anche essere omessi purché il tema e il rema dell´enunciato possano dedotti dal contesto. Una tipica frase coreana può così presentarsi anche completamente senza sostantivi.

[modifica] Lessico

Oltre alle parole "puramente coreane" una buona parte di lessico coreano (dal 40 fino al 60%) consta di prestiti stranieri che sono stati presi nel corso della storia dal cinese. Ragioni per questo numero eccezionalmente alto di parole sino-coreane sono i frequenti contatti che la Corea ha curato nel corso di tutta la sua storia nei confronti della sua "grande sorella" cinese, così come la filosofia del confucianesimo, elevata in Corea al rango di religione di stato. In tempi più recenti sono stati presi prestiti dall'inglese particolarmente in Corea del Sud e adattati alla fonologia coreana (per esempio 콤퓨터 Kompyuteo per "computer").

Scomparsi quasi del tutto sono invece i prestiti dal giapponese. Invece del giapponese 벤토 bento, ancora utilizzato ai primi del XX secolo all'epoca del colonialismo giapponese, il cibo mangiato al giorno d'oggi in lattina si chiama con una parola puramente coreana: 도시락 dosirak. La ragione della scomparsa di prestiti giapponesi è il ricordo doloroso del tempo dell´occupazione giapponese della Corea che queste parole richiamano alla mente.

Rari, ma presenti, sono prestiti dal tedesco. Con 호프 hopeu (adattamento secondo la fonologia coreana della parola tedesca "Hof" =corte, cortile), si usa caratterizzare in Corea una bettola in cui si servono bevande e in particolar modo birra, secondo lo stile occidentale. 아르바이트 areubaiteu (da "Arbeit", lavoro) significa, come anche il giapponese arubaito, lavoro interinale, saltuario, mentre con 닥스훈트 dakseuhunteu (da "Dachshund") si deifnisce il bassotto.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Bibliografia

  • B. Lewin; T. Kim (1974). Einführung in die koreanische Sprache. Heilbronn
  • Lee, Ki-Moon (1977). Geschichte der koreanischen Sprache. Wiesbaden

[modifica] Collegamenti esterni


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