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Lampedusa e Linosa - Wikipedia

Lampedusa e Linosa

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Lampedusa e Linosa
Panorama di Lampedusa e Linosa
Lampedusa e Linosa - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Sicilia
Provincia: stemma Agrigento
Coordinate: 35°30′11″N 12°36′11″E / 35.50306, 12.60306
Altitudine: 16 m s.l.m.
Superficie: 25,48 km²
Abitanti:
6.078 2005
Densità: 238,54 ab./km²
Frazioni: Calacreta, Calafrancese, Grecale, Lampedusa, Linosa, Terranova 
Comuni contigui: nessuno
CAP: 92010
Pref. tel: 0922
Codice ISTAT: 084020
Codice catasto: E431 
Nome abitanti: lampedusani, linosani 
Santo patrono: Maria SS. di Porto Salvo 
Giorno festivo: 22 settembre 
Coordinate fuori mappa
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Lampedusa e Linosa è un comune di 6.078 abitanti della provincia di Agrigento. È il comune più meridionale d'Italia (mentre il più settentrionale è Predoi). La sede amministrativa è nell'isola di Lampedusa.


Indice

[modifica] Geografia

Il comune comprende le isole di Lampedusa e Linosa e l'isolotto disabitato di Lampione. Comprende, quindi l'area delle Isole Pelagie. Lampedusa e Lampione fanno parte della placca continentale africana, e si sono sollevate due milioni di anni fa, mentre Linosa è di origine vulcanica.

Il paesaggio di Lampedusa annovera 3 ambienti:

  • la steppa: copre tutta la parte pianeggiante dell’isola.
  • la prateria: nei valloni più distanti dall’abitato.
  • la gariga: in alcuni valloni e cale del versante nord.

[modifica] Fauna

Tra il 1954 ed il 1956 diverse spedizioni scientifiche si occuparono di elencare le specie faunistiche presenti a Lampedusa; nonostante siano passati più di 50 anni, quello rimane lo studio più completo fino ad ora mai eseguito.

Mammiferi.
I cervi, introdotti probabilmente dai principi Tomasi, erano già estinti alla fine del 1800, anche le capre portate sull’isola dagli stessi principi furono distrutte da Sanvisente intorno al 1947 perché recavano danno ai numerosi innesti degli olivi. Nessuna traccia è rimasta degli altri mammiferi che negli stessi anni sembra che popolassero Lampedusa come il cinghiale, il bue domestico, l’asino ed il coniglio selvatico.
Sono soltanto quattro, invece, le specie selvatiche di questa classe trovate recentemente: Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus), Mustiolo (Suncus etruscus), Pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii), Topolino delle case (Mus musculus).
Nel mare che circonda l’isola sono presenti con regolarità tre specie di delfino: Tursiope (Tursiops truncatus), Stenella (Stenella coeruleoalba), Delfino comune (Delphinus delphis).
Un lontano ricordo è invece la Foca monaca (Monachus monachus), mentre sono ancora facilmente osservabili, nel periodo tra marzo ed aprile, alcuni grandi mammiferi quali la Balenottera comune (Balaenoptera physalus), la Balenottera minore (Balaenoptera acutorostrata) e il Capodoglio (Phiseter macrocephalus).

Uccelli.
La vera vedetta alata dell’isola, presente però soltanto da aprile a settembre, è il Falco della Regina (Falco eleonorae).
Altre specie nidificanti comprendono la Berta maggiore (Calonectris diomedea), la Berta minore (Puffinus puffinus), il Gheppio, il Falco pellegrino, il Piccione selvatico, la Calandrella, il Cardellino ed il Fanello, il Marangone dal Ciuffo (Phalacrocorax Aristotelis). Qualche nidificazione sporadica vi è stata pure da parte del Beccamoschino e lo Strillozzo. Deve essere inoltre citata la nutrita colonia di Gabbiano reale (Larus argentatus) che nel mese di aprile depone sull’isola dei Conigli.

Rettili.
Tra i rettili, tutti di grande interesse, dobbiamo citare subito, per doveri di cronaca, la presenza regolare in fase riproduttiva della tartaruga marina comune (Caretta caretta). Sul suolo dell’Isola esiste anche un altro rappresentante dell’ordine Testudinati, la testuggine comune (Testudo hermanni).
Il gruppo dei Sauri è rappresentato da quattro specie. Due comuni su tutta Lampedusa e sono il Geco verrucoso (Hemidactylus turcicus) e la Tarantola muraiola (Tarentula mauritanica). L’altra è la Lucertola striata comune (Psammodromus algirus) che è presente soltanto sull’Isola dei Conigli e risulta introvabile (scientificamente assente) sull’isola di Lampedusa.
Soltanto due specie di serpenti sono stati trovati a Lampedusa, ambedue di origine Nordafricana: il Colubro dal cappuccio (Macroprotodon cucullatus) e il Colubro lacertino (Malpolon monspessulanus).

Pesci.
L’assenza di raccolte d’acqua permanenti, esclude la presenza di pesci d’acqua dolce a Lampedusa. Il mare è invece ricco di vita. Ovunque è un pupillare di specie più o meno policrome. Annoverano per singolarità, l’aragosta, la cernia, la murena, il pesce pappagallo (arrivato a Lampedusa dopo l’apertura del canale di Suez) e più al largo, il pesce spada e il tonno.

[modifica] Storia

Per millenni Lampedusa e Linosa sono state luoghi di sosta e di rifornimento d’acqua, nonché basi militari delle navi dei Fenici, dei Greci, dei Romani, dei Saraceni e dei Crociati, sebbene fosse abitata e frequentata ai tempi delle guerre puniche, la storia è piuttosto ridotta, anche se l’isola viene citata già nel 795-815 d.C. da Papa Leone II, che con una lettera informa Carlo Magno di una battaglia svoltasi vicino Lampedusa tra Bizantini e Saraceni.
Viene citata inoltre da Ludovico Ariosto che vi ambientò un canto dell’Orlando Furioso, ove è narrata la leggendaria sfida tra il re saraceno Agramante ed il Conte Orlando.

Lampedusa torna tristemente alla ribalta il 14 luglio 1551, giorno in cui l’ammiraglio genovese Andrea Doria naufragò con la sua flotta a poche miglia dall’isola. Le perdite furono ingenti: perirono più di mille uomini e quasi tutte le navi affondarono. La flotta agli ordini di Andrea Doria si stava dirigendo nella zona compresa tra Monastir e Djerbaer sconfiggere il pirata Dragut, che dettava la propria supremazia su quel tratto di mare, attaccando i galeoni in transito nel Mediterraneo centrale.

Nel 1630 a Giulio Tomasi di Lampedusa venne concesso da Carlo II di Spagna di assumere il titolo di “Principe di Lampedusa”. Nel 1783 una epidemia di peste, arrivata con qualche nave, miete diverse vittime tra la popolazione. Un medico famoso, Antonio Corsi, viene mandato dalla Sicilia per debellare la malattia. Nel giro di un anno l’opera del Corsi viene portata a termine.
La storia ufficiale, invece, inizia ai primi del XIX secolo, quando Salvatore Gatt a capo di una colonia di maltesi prese in enfiteusi l’isola dal proprietario, iniziando il rimboschimento per far posto alla coltivazione agricola della terra sino ad allora vergine e ricca di fertilissimo humus, dove vivevano daini, cinghiali, lepri e conigli fra la fitta boscaglia e alberi di alto fusto.
Con la colonizzazione borbonica del 1843 inizia la storia moderna del paese quando il capitano Bernardo Maria Sanvisente sbarca nell’isola, dietro ordine di Ferdinando II Re delle due Sicilie, con 120 persone tra cui 90 uomini e 30 donne in maggior parte agricoltori e artigiani. Il Sanvisente, che fu governatore dell’isola, diede impulso alle prime opere pubbliche e fece costruire subito 7 edifici isolati (i cosiddetti 7 palazzi), ma nel contempo iniziò il disboscamento per fare posto a queste e ad altre piccole opere. Si passò da 120 abitanti a più di 2000 nel giro di cinque anni. Fu un grande periodo di prosperità per l’isola, periodo che terminò quando cadde il Regno delle Due Sicilie nel 1860 a seguito della spedizione dei Mille.
Raggiunta l’Unità d’Italia, l’arcipelago, segendo la Sicilia e Napoli, entrò a far parte del Regno d’Italia. Ma il governo se ne scordò fino al 1872 vi fu impiantata una colonia penale di condannati. Nel giugno del 1878 Lampedusa insieme a Linosa, diviene unico Comune.

Nel 1911 Lampedusa - fino ad allora assolutamente selvaggia, lontana e solitaria - viene collegata con la terraferma mediante cavo telegrafico. Durante la seconda guerra mondiale l’Isola si trasforma in roccaforte militare ed è piena di postazioni fisse (tutt’ora esistenti) e mobili di artiglieria leggera e contraerea. Per questo motivo il territorio subisce pesanti bombardamenti. L’attaccamento degli abitanti a questa lingua di terra fu evidente proprio in quel particolare momento sfavorevole. Più volte, infatti, il Governo Italiano invitò i lampedusani ad abbandonare l’isola: ma questi, nonostante i disagi, preferirono restare nelle loro case, fuggendo velocemente nelle numerose grotte ad ogni suono di sirena. Nel 1951 sull’Isola arriva l’elettricità, il telefono arriverà nel 1963. Nel 1968 viene costruito l’aeroporto civile.

Negli ultimi anni, il Comune è stato rivalutato da un punto di vista turistico, ma è stato più volte al centro della cronaca nazionale. Nel 1986, il colonnello Gheddafi, dittatore della Libia, per rappresaglia contro gli Stati Uniti e il governo italiano, lanciò due missili che sfiorarono Lampedusa. Negli ultimi anni, le Pelagie sono diventate il principale punto di sbarco di numerosi immigrati clandestini dell'Africa.

[modifica] Economia

Il territorio comunale è in gran parte sottoposto ad agricoltura (capperi; legumi) e ha un vasto sviluppo costiero, con un gran quantità di grotte, cale e spiaggie, la maggior parte incontaminata. Questo ha consentito lo sviluppo del settore del turismo.

Per un certo periodo, nella seconda metà dell'Ottocento, ha avuto una forte spinta il commercio grazie alla scoperta di banchi di spugne, che hanno richiamato commercianti da altri paesi del Mediterraneo; attività che per altro si è aggiunta a quella già fiorente della pesca del pesce azzurro.

[modifica] Trasporti

Le isole sono collegate via traghetto e via aliscafo alla Sicilia e a Lampedusa si trova l'aeroporto.

[modifica] Clima

Lampedusa e Linosa è il comune con il più basso valore dell'indice ISTAT dei gradi giorno.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Bernardino De Rubeis (vicesindaco di Lampedusa: Angela Maraventano) dal 14/05/2007
Centralino del comune: 0922 970111
Email del comune: sindaco@isoladilampedusa.it

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Onorificenze

Il Comune è stato insignito della Medaglia d’oro al merito civile.


Medaglia d'oro al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria

Medaglia d'oro al merito civile

«L'Amministrazione comunale affrontava ed offriva un lodevole contributo al superamento delle innumerevoli difficoltà legate all'ondata di sbarchi clandestini di cittadini extracomunitari, impegnando i propri apparati socio-assistenziali e considerevoli risorse economiche. La popolazione tutta dava testimonianza dei più elevati sentimenti di umana solidarietà ed accoglienza verso gli immigrati, riscuotendo l'incondizionata ammirazione e gratitudine del Paese.»
— 2001/2003 Lampedusa e Linosa


[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

Gran parte dei contenuti di questa pagina è tratta dal sito http://lampedusainfo.it/94-Home.html .


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