Pietro I di Serbia
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Pietro I di Serbia (Belgrado, 29 giugno 1844 – 16 agosto 1921) . Fu prima Re dei Serbi, poi Re dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni.
Figlio di Aleksandar Karađorđević e di sua moglie, la principessa Persida Nenadovic, seguì la famiglia all'abdicazione paterna nel 1858 nell'attuale Romania. Il giovane passò parte del suo esilio in Francia, dove studiò e prese parte alla Guerra franco-prussiana come ufficiale dell'esercito francese, e nel 1875 prese parte alla rivolta della Bosnia contro gli Ottomani.
Nel 1883 sposò la Principessa Zorka del Montenegro, figlia del re Nicola I del Montenegro: ebbero cinque figli. Pietro tornò in Serbia nel 1903, con il rovesciamento della dinastia Obrenovic, ritornando dall'esilio per prendere il posto di sovrano. Nikola Pašić fu il suo primo ministro.
[modifica] Regno
I primi anni del regno di Pietro I videro le riforme della costituzione, dell'esercito e del sistema scolastico, così come tentativi di miglioramento del sistema dell'agricoltura; egli stesso tradusse in serbo-croato l'opera di John Stuart Mill "Sulla libertà".
In seguito al successo della Prima guerra balcanica, sia le autorità civili sia le militari chiesero che la Macedonia venisse amministrata dalla Serbia e nel giugno 1914 Pietro passò il controllo esecutivo del governo al suo secondo figlio Aleksandar, che divenne Principe Reggente a causa del cattivo stato di salute del padre.
In seguito alla sconfitta della Serbia nel 1915 durante la Prima Guerra Mondiale per mezzo dell'azione combinata degli austro-ungheresi, deitedeschi e dei bulgari guidati da August von Mackensen, Pietro dovette essere trasportato, così come il maresciallo Radomir Putnik, malato attraverso le montagne innevate dell'Albania verso Corfù.
Il 1 dicembre 1918, Pietro riapparve brevemente per accettare la sua posizione di monarca del neo-dichiarato Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni, che in seguito sarebbe diventato il Regno di Jugoslavia. Con la sua morte nel 1921 il figlio Aleksandar divenne re col nome di Alessandro I di Jugoslavia.
[modifica] Successione
In quanto figlio maggiore, il principe Giorgio era l'erede al trono, ma nel 1909 per aver preso a calci un servo fino ad ucciderlo per l'ira, fu costretto a rinunciare ai suoi diritti al trono in favbore del fratello Alessandro.
[modifica] Eredità
Il re Pietro I è ricordato per la sua modestia, dovuta alla sua preparazione militare: era immensamente popolare fra i serbi, i croati, gli sloveni, i macedoni e gli albanesi del Kosovo (allora non ancora una minoranza riottosa) e rimane tutt'oggi uno dei leader più popolari della Serbia, oltre ad essere considerato come il padre fondante della Iugoslavia (questo nome, familiare durante il suo regni, divenne ufficiale nel 1929).
Due dei suoi figli influirono negli affari europei: il re Alessandro avvicinò la Iugoslavia all'Europa Occidentale ed incrementò l'identità nazionale "iugoslava", sua figlia, la principessa Elena, sposò il principe Ioann Konstantinovich di Russia, ucciso durante la rivoluzione. A Parigi gli è stata intitolata una strada.
[modifica] Onorificenze
Predecessore: | Re di Serbia | Successore: |
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Aleksandar Obrenović | 1903-1918 | Proclamato Re del Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni |
Predecessore: | Re del Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni |
Successore: |
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nuovo titolo | 1918-1921 | Alessandro I |