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Alessandro di Jugoslavia - Wikipedia

Alessandro di Jugoslavia

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L'erede al trono Alessandro di Serbia e Jugoslavia
L'erede al trono Alessandro di Serbia e Jugoslavia
Sovrani dei Serbi
Karađorđević

Karađorđe (1768 - 1817)
Alessandro (1842 - 1858)
Pietro I (1903 - 1921)
Alessandro I (1921 - 1934)
Paolo (Reggente) (1934 - 1941)
Pietro II (1934 - 1970)
Alessandro (1970 - ...)
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Alessandro Karađorđević , Principe Ereditario di Jugoslavia (Claridge's Hotel, 17 luglio 1945) Unico figlio di Pietro II di Jugoslavia e della regina Alessandra, è stato l'ultimo principe ereditario del Regno di Jugoslavia. Con la nascita di una repubblica e la successiva disintegrazione della Jugoslavia, Alessandro oggi è pretendente al trono di Serbia, anch’essa repubblica..

Preferisce essere noto come “Principe Ereditario Alessandro II" il titolo che aveva quando suo padre era Re [1].

C’è una spaccatura in Serbia, con moltissima gente che sostiene l'idea di monarchia come modo per aumentare la stabilità del paese.

Indice

[modifica] Nascita, privazioni e gioventù

La nascita del Principe Ereditario Alessandro avvenne nella suite 212 del Claridge’s Hotel in Brook Strett, Londra: il governo britannico temporaneamente cedette la sovranità sulla suite, rendendola territorio Jugoslavo, affinché l’erede nascesse su suolo patrio [2].

I suoi padrini furono Re Giorgio VI e la principessa Elisabetta, oggi Elisabetta II del Regno Unito [3]: unico figlio di Pietro II e della Regina Alessandra, era anche l’unico nipote della principessa Aspasia di Grecia.

Come molti altri sovrani europei durante la Seconda Guerra Mondiale, il re Pietro II lasciò il proprio paese (aprile 1941) stabilendo un governo in esilio [4]: giunse a Londra nel giugno del 1941. Subito dopo l'occupazione nazista, due governi fantoccio furono creati: il fascista Stato Indipendente di Croazia in Croazia e Bosnia-Herzegovina e la Serbia di Nedić, il nome popolare dello stato serbo sotto l’occupazione nazista.

Dopo la Conferenza di Tehran, gli Alleati spostarono i loro aiuti dai realista Cetnici ai Partigiani comunisti [5]. Commentando questa parte della vita paterna, il principe Alessandro ha detto, "[ Pietro II ] era troppo candido. Non poteva credere che i suoi alleati - la democrazia americana ed i suoi parenti ed amici a Londra – avrebbero potuto fargli una cosa simile. Ma quello fu precisamente ciò che accadde." [6] Nel mese di giugno del 1944 Ivan Šubašić, un inviato del governo legittimo, e Josip Broz (Tito), un capo partigiano, firmarono un accordo che era un tentativo di fondere i governi realista e comunista

Il 29 novembre 1943 l’AVNOJ (costituito da partigiani) si dichiarò il governo sovrano della Iugoslavia ed proclamò la decadenza di tutti i diritti legali del governo in esilio. Il 10 agosto 1945, meno di un mese dopo la nascita del principe Alessandro, l’AVNOJ mutò nome dello stato in Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia e il 29 novembre 1945 il paese venne dichiarato una repubblica (comunista) ed mutò nome in “Repubblica Popolare Federale di Jugoslavia[7].

Nel 1947 la sua famiglia fu privata illegalmente della cittadinanza jugoslava e tutte le loro proprietà confiscate.

"Basato sul decreto della Presidenza del Presidium dell’Assemblea Nazionale della Repubblica Federale Popolare di Jugoslavia nr. 392 dell’8 marzo 1947, con cui al governo della PFRY è stato affidato l'adempimento della decisione circa la rimozione della cittadinanza della PFRY e della confisca delle proprietà dei membri della famiglia dei Karađorđevic, il governo della PFRY emana il seguente ORDINE:

Dal decreto della Presidenza del Presidium dell’Assemblea Nazionale della Repubblica Federale Popolare di Jugoslavia nr. 392 dell’8 marzo 1947, (Gazzetta Ufficiale nr. 64 del 1 agosto 1947), la cittadinanza della PFRY è tolta ai membri della famiglia Karađorđevic e la loro intera proprietà è confiscata”.[8]

I suoi genitori non poterono prendersi molto cura di lui, sia per problemi di salute che finanziari, cosicché crebbe e fu cresciuto dalla nonna materna. Studiò all’Institute Le Rosey, alla Culver Military Academy, a Gordonstoun, Millfield ed alla Mons Officer Cadet School, ad Aldershot.

[modifica] Matrimonio

Il 1 luglio 1972 a Villamanrique de la Condesa, vicino a Siviglia, sposò la principessa Maria da Gloria d’ Orléans-Braganza: hanno avuto tre figli, il principe ereditario Pietro e i due gemelli Filippo ed Alessandro. Sposando una cattolica, Alessande oha perso il proprio posto nella linea della successione al trono britannico, che aveva in quanto discendente della regina Vittoria, tramite il suo secondo figlio maschio Alfredo: questo fu ovviamente irrilevante, essendo in una posizione così distante dal trono da essere in pratica impossibile per lui divenire re del Regno Unito. Alessandro discende anche dalla primogenita della regina Vittoria, la principessa Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha [9]. I suoi figli sono nella linea di successione britannica, attualmente al novantunesimo, novantaduesimo e novantatreesimo posto, benché siano cristiano ortodossi come tutti gli altri membri della casa reale serba.

Alessandro e Maria da Gloria hanno divorziato nel 1985 e nello stesso anno il principe si è sposato per la seconda volta con Katherine Clairy Batis, figlia di Robert Batis e sua moglie, Anna Dosti: civilmente il 20 settembre 1985 e religiosamente il giorno seguente, alla chiesa ortodossa serba di San Sava, a Notting Hill, a Londra. Dal matrimonio è conosciuta come Caterina Karađorđevic, Principessa Ereditaria di Jugoslavia, e così appare anche nel sito Web della famiglia reale.

[modifica] Ritorno in Jugoslavia

Alessandro tornò per la prima volta in Jugoslavia nel 1991. Lavorò attivamente a fianco dell’opposizione democratica contro il regime di Slobodan Milošević e tornò in patria dopo la sua deposizione nel 2000: l’anno seguente gli fu ridata dal governo la cittadinanza e gran parte delle proprietà espropriate alla sua famiglia, compreso i Palazzi Reali.

Attualmente vive nel Palazzo Reale di Kraljevski Dvor (‘’Краљевски Двор’’) a Dedinje, una zona esclusiva di Belgrado. Il palazzo, terminato nel 1929, è una delle due residenze reali di sua proprietà; l'altro è il Beli Dvor (‘’Бели Двор’’ cioè ‘’Palazzo Bianco’’), terminato nel 1936.

[modifica] Opinioni politiche

Alessandro è un fautore della restaurazione della monarchia costituzionale in Serbia, con sé stesso come legittimo sovrano: Crede che la monarchia possa dare al paese “stabilità, continuità ed unita” [10]

Molti membri dei partiti e delle organizzazioni politici sostengono l’idea di una monarchia parlamentare costituzionale in Serbia e la Chiesa Ortodossa Serba ha sostenuto apertamente il ripristino della monarchia [11] [12]. L’assassinato Primo Ministro serbo Zoran Đinđić poteva essere visto spesso in compagnia del principe e della sua famiglia, sostenendo le loro campagne e progetti, anche se il suo Partito Democratico non ha abbracciato pubblicamente la monarchia. Sembra che non ci sia nessun partito pronto a sostenere energicamente il ritorno della monarchia sia per gli altri già gravi problemi politici nel paese che per il timore di avanzare la frammentazione del già abbastanza frammentato ed imprevedibile elettorato serbo.

Il principe ereditario Alessandro si è impegnato a stare al di fuori dell’agone politico e finora ha mantenuto questa promessa: sua moglie la principessa Caterina e lui si dedicano a molteplici attività umanitarie.

Tuttavia, dal suo ritorno in patria ha continuamente aumentato le sue partecipazioni a ricevimenti ed eventi pubblici assieme ai leader politici di Serbia, ex Jugoslavia ed al corpo diplomatico. L’11 Maggio 2006 ha dato al Palazzo Reale un ricevimento per i delegati che prendevano parte ad un summit in Serbia-Montenegro: erano presenti il Governatore della Banca Nazionale di Serbia, cosiccome gli ambasciatori ed i diplomatici di Slovenia, Polonia, Brasile, Giappone, Stati Uniti ed Austria. Nell’occasione tenne un discorso discorso ufficiale davanti ai Primi Ministri Vojislav Koštunica and Milo Đukanović toccando il tema della futura partecipazione della Serbia all’Unione Europea. Disse ai delegati:

« In più, noi in Serbia e Montenegro dobbiamo considerare quale sarebbe la nostra sorte senza l’Unione Europea, abbiamo soltanto un’unica scelta e quella deve funzionare per il buon comune di tutte le nazioni di membro. È inoltre centrale da considerare che la stabilità nella nostra regione sarà maggiore quando la Serbia sarà completamente a pace con sè stessa"[13] .  »

A seguito della dissoluzione di Serbia e Montenegro dopo il referendum di indipendenza del Montenegro il 21 maggio 2006 il ripristino della monarchia in Serbia poteva divenire un tema politico di dibattito quotidiano: una proposta di nuova costituzione monarchica venne pubblicata accanto ad altre, ma il documento approvato nel mese di ottobre del 2006 è di carattere repubblicano e non prescrive la possibilità, per il popolo serbo, di votare sul sistema del governo.

Il Principe Alessandro sollevò l’idea di una restaurazione subito dopo il voto con cui il Montenegro era divenuto indipendente. In un comunicato stampa pubblicato il 24 maggio 2006 ha dichiarato:

« È stato confermato ufficialmente che il popolo del Montenegro ha votato per indipendenza. Sono triste, ma auguro ai nostri fratelli montenegrini la pace, la democrazia e la felicità. Il popolo del Montenegro sono nostri fratelli e sorelle sempre, sia che viviamo in uno o in due stati, così era e così sarà per sempre.

... Io credo fortemente in una monarchia parlamentare e costituzionale in Serbia. Di nuovo, abbiamo bisogno di essere fieri, una Serbia forte che è in pace con sé stessa e con i suoi vicini. Eravamo un paese fiero, rispettato e felice ai tempi del mio avo Pietro I. Così, possiamo farlo! Soltanto se abbiamo una forma di governo vicino all'anima della Serbia: il regno di Serbia.

... Semplicemente, il re è al di sopra della politica quotidiana, lui è il guardiano dell’unità nazionale, della stabilità politica e della continuità dello stato. Nelle monarchie parlamentari costituzionali il re è il protettore del pubblico interesse: non segue ragioni private o di partito. Il che è la cosa più importante per l'interesse della Serbia.

… Sono pronto ad incontrare i nostri politici; dobbiamo lavorare insieme per il bene comune della Serbia ed essere amici in nome del futuro del nostro paese. Faccio appello per la fine dei continui conflitti politici, delle divisioni e delle liti. Faccio appello ad un dibattito democratico maturo nell'interesse della Serbia. La Serbia deve avere chiari e realistici obbiettivi"[14]»

[modifica] Ritorno in patria dei resti di Pietro II

The plan has caused controversy among a minority of Serbian-Americans since Peter II according to them personally chose St. Sava Serbian Orthodox Monastery as his final resting place. All of King Peter II's ancestors are buried in the Royal Mausoleum at Oplenac [15].

Il 4 marzo, 2007 il Principe Ereditario Alessandro ha annunciato l’intenzione di far traslare i resti di suo padre Pietro II in Serbia perché possano essere sepolti nella cripta della famiglia reale nella Chiesa di San Giorgio (Oplenac) dove già si trovano quasi tutti gli altri membri della famiglia reale. Ancora non ha fissato una data, ma pare probabile la primavera del 2008.

Questo ha innescato una polemica con la minoranza degli immigrati Serbi in America in quanto secondo loro Pietro II aveva scelto personalmente il monastero ortodosso di San Sava come sua estrema dimora [16]. Tutti i sovrani che hanno preceduto Pietro II sul trono sono sepolti nel mausoleo reale ad Oplenac [17].

[modifica] Onorificenze

Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata - nastrino per uniforme ordinaria

Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata


[modifica] Note

  1. ^ Alexander's website.
  2. ^ Royalty in Exile by Charles Fenyvesi, p.211
  3. ^ ibid
  4. ^ Lines of Succession by Jiri Louda, p.296
  5. ^ Royalty in Exile by Charles Fenyvesi, p. 211
  6. ^ ibid, p.212
  7. ^ ibid, p.215
  8. ^ Vlada Federativne Narodne Republike Jugoslavije, Pov. Br. 1433, 2. avgusta 1947. godine, Beograd. – Traduzione del documento ufficiale del Governo della Repubblica Popolare Federale di Jugoslavia; l’originale p conservato negli Archivi della Jugoslavia a Belgrado.
  9. ^ Lines of Succession di Jiri Louda, p.286 Table 144
  10. ^ I Re provano a tornare
  11. ^ Lettera del Patriarca Pavle a Sua Altezza Reale il Principe Ereditario Alessandro II, 29 November 2003
  12. ^ Serbian Orthodox Leader Calls For Monarchy To Be Reintroduced by Jonathon Luxmoore
  13. ^ Testo per la stampa dalla Cancelleria di S.A.R. Alessandro
  14. ^ Discorso alla stampa, 24 May 2006
  15. ^ King's body in U.S. may head to homeland
  16. ^ Royalty in Exile by Charles Fenyvesi, p.217
  17. ^ King's body in U.S. may head to homeland

[modifica] Bibliografia

  • Fenyvesi, Charles (1981). Royalty In Exile. London: Robson Books Ltd. ISBN 0-86051-131-6.
  • Louda, Jiri; Michael Maclagan (1981). Lines of Succession. London: Orbis Publishing. ISBN 0-85613-276-4.
  • Pavle, Patriarch (29 November ,1981). Letter to HRH Crown Prince Alexander II.
  • Luxmoore, Jonathon (8 December 1981). Serbian Orthodox Leader Calls For Monarchy To Be Reintroduced. Belgrade: Ecumenical News Daily Service.

[modifica] Voci correlate


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