Partito Democratico (Serbia)
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Il Partito Democratico (Демократска странка o Demokratska stranka, DS) è un partito politico serbo.
Il DS è il principale partito politico di centrosinistra attivo in Serbia. È un partito social democratico moderato, osservatore presso l'Internazionale Socialista.
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[modifica] Dal 1919 al 1989
Il DS venne fondato nel 1919 dopo la formazione del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni. Il DS naque dalla fusione del Partito Radicale Indipendentee alcuni partiti Croati e Sloveni. Primo presidente fu Ljubomir Davidović. Dopo la morte di questi, nel 1940, venne eletto Milan Grol. Il PD divenne il primo partito alle elezioni del 1920 e fino al 1929 prese parte a vari governi. Nel 1929, Alessandro I di Jugoslavia cambiò il nome del pase in Regno di Jugoslavia ed assunse i pieni poteri, abolendo la costituzione. Si passò, così, da una monarchia costituzionale ad una monarchia assoluta. Il DS rimase, in tal modo, all'opposizione fino alla Seconda Guerra Mondiale, durante la quale, tra il 1941 ed il 1945, la Jugoslavia cadde sotto l'occupazione nazista e fascista. Molti esponenti del DS esiliarono in Gran Bretagna, altri parteciparono alla lotta di liberazione. Alla fine della guerra, dopo le elezioni politiche e la prese del potere del Partito Comunista, guidato da Josip Broz Tito, il DS venne bandito dalla vita politica del paese. Molti militanti e responsabili del partito vennero arrestati ed incarcerati.
[modifica] Dal 1990 ad oggi
Il DS venne rifondato nel 1990, alla fine del regime comunista, e venne eletto presidente Dragoljub Mićunović. Alle prime elezioni democratiche del 1990, il PD ottenne 7 deputati. Zoran Đinđić venne eletto presidente del partito nel 1994. Đinđić, nel 1997, venne eletto sindaco di Belgrado. Il DS partecipò attivamente alle proteste di piazza, che portarono alle dimissioni del Presidente della Repubblica, Slobodan Milošević del Partito Socialista di Serbia.
Alle politiche del 2000, il DS si presentò all'interno della coalizione Opposizione Democratica di Serbia. L'ODS raccoglieva ben 18 partiti, tra cui: Partito Democratico di Serbia di Vojislav Koštunica, Alleanza Civica di Serbia, Partito Democratico Cristiano di Serbia, Nuova Serbia, Unione Socialdemocratica. L'ODS ottenne la maggioranza parlamentare (64,7% dei voti). Zoran Đinđić, leader del DS, venne eletto primo ministro. Vojislav Koštunica, nel settembre dello stesso anno, venne eletto Presidente della Serbia. L'ODS ha governato fino al 2003. Le divisioni all'interno della coalizione iniziarono già nel 2001, quando il Partito Democratico di Serbia decise di agire autonomamente.
Nel marzo 2003, il DS e la Serbia tutta vennero sconvolti dell'omicidio di Zoran Đinđić. Milorad Ulemek accusato dell'omicio venne condannato a quarant'anni di carcere. Nelle operazioni per ricercare i colplevoli il governo venne accusato, dall'opposizione e da Amnesty International, di aver violato i diritti umani.
Il nuovo primo ministro Zoran Živković, anch'egli del DSS, portò il paese alle elezioni politiche. Il DS ottenne il 12,7% ed elesse 38 deputati (8 in meno). Nelle file del PD si presentarono anche candidati di alcuni partiti che avevano preso già parte alla OSD: Alleanza Civica di Serbia, Centro Democratico, Unione Socialdemocratica, Partito Bosniaco di Sandžak, Partito Social Liberale di Sandžak. Il DS non è entrato a far parte del nuovo governo composto dal Partito Democratico di Serbia, dal Movimento Rinnovamento Serbo - Nuova Serbia e da G17 Plus. Boris Tadić, nello stesso anno venne eletto nuovo leader del partito. Tadić si presentò alle elezioni presidenziali del 2004 e venne eletto Presidente di Serbia al secondo turno, con il 53,7% dei voti.
Nel 2004, il Centro Democratico è confluito nel DS, che, nel 2005, ha subito una scissione ad opera di Čedomir Jovanović, che ha dato vita al Partito Democratico Liberale (LDP).
Alle politiche del 2007, il Partito Democratico ha incrementato i propri voti del 10,3%, passando dal 12,6 al 22,9%. I democratici sono, così, passati da 37 a 65 deputati. L'unico partito di quelli già presenti in parlamento ad aver incrementato voti e seggi, superando in tal modo gli alleati-rivali del Partito Democratico di Serbia. Il Partito Radicale Serbo, nazionalista, è rimasto il primo partito, ma ha perso un seggio. Il dato dei democratici è risultato ancora più rivelante perché la Coalizione filo-europea di partiti di centro-sinistra, (LDP, GSS, LSV, SDU) ha superato il 5% dei voti, ottenendo 15 seggi.
[modifica] Politiche
Il DS si caratterizza per il sostegno alla democrazia parlamentare, la depoliticizzazione della pubblica amministrazione, l'indipendenza della magistratura e dei mass media. Il DS è favorevole al decentramento amministrativo, in particolar modo della Vojvodina, e dell'ingresso della Serbia nell'Unione Europea. Si impegna per il rafforzamento dello Stato sociale, sostiene i sindacati, ma nel fratempo si fa portavoce delle istanze della classe media.
[modifica] Leader del partito
tra il 1945 e il 1990 il partito fu sciolto
- Dragoljub Mićunović, 1990-1994
- Zoran Đinđić, 1994-2003
- Boris Tadić, 2004-