Radomir Putnik
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Radomir Putnik, noto anche come Vojvoda Putnik (in serbo Радомир Путник - Војвода Путник) (Kragujevac, 24 gennaio 1847 – Nizza, 17 maggio 1917), è stato un generale e politico serbo. Nel 1903 era stato nominato generale; si distinse durante la prima guerra mondiale diventando anche voivoda (feldmaresciallo).
La sua carriera sali vertiginosamente dopo la caduta degli Obrenovic': in precedenza era stato epurato e messo a riposo. Dal 1906 quando divenne ministro della guerra iniziò una riforma dell'esercito che lo renderà così efficace da tenere in scacco gli austriaci per lungo tempo.
Ufficiale intelligente, si distinse durante le guerre balcaniche. Dopo aver ricacciato gli austriaci al di là delle frontiere nel dicembre 1914, si rese conto che il suo esercito non avrebbe potuto resistere molto a lungo in una guerra di posizione se gli alleati non l'avessero aiutato con i rifornimenti attraverso il porto di Salonicco e la ferrovia del Vardar.
L'entrata in guerra dell'Italia il 24 maggio 1915 fece scendere la pressione nemica alla frontiera, nello stesso tempo i serbi non attaccarono per distogliere truppe nemiche dal fronte italiano per motivi di contrasto sulle promesse fatte dagli alleati al governo italiano riguardanti l'annessione della Dalmazia.
Malgrado ciò l'esercito di Putnik fu attaccato nell'autunno del 1915 da forze ingenti degli imperi centrali e costretto a cedere e ritirarsi verso i porti albanesi. Giunto in Italia il generale si trasferì successivamente in Francia. Nove anni dopo la sua morte le sue spoglie furono riportate a Belgrado.
[modifica] Bibliografia
- Arrigo Petacco, Le grandi battaglie del xx secolo, Curcio Editore.
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Stepa Stepanović · Živojin Mišić · Radomir Putnik · Petar Bojović · Louis Franchet d'Espérey |