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Otello - Wikipedia

Otello

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Otello
di William Shakespeare
Tragedia in cinque atti

Otello e Desdemona a Venezia di Théodore Chassériau
Titolo originale The Tragedy of Othello, the Moor of Venice
Lingua originale Inglese
Versioni dell'autore in altre lingue {{{Lingua2}}}
Genere Tragedia
Fonti letterarie {{{Soggetto}}}
Ambientazione {{{Scena}}}
Composto nel 1603
Prima assoluta (documentata) 1 novembre 1604
Teatro: Whitehall Palace, Londra
Prima rappresentazione italiana
Teatro:
Premi {{{Premi}}}
Versioni successive
Personaggi:
  • Il Doge di Venezia
  • Brabanzio, senatore, padre di Desdemona
  • Graziano, fratello di Brabanzio, nobile veneziano
  • Lodovico, parente di Brabanzio, nobile veneziano
  • Otello, detto “Il Moro”, condottiero al servizio della Repubblica veneta
  • Cassio, suo luogotenente
  • Iago, suo alfiere
  • Roderigo, giovane gentiluomo veneziano
  • Montano, predecessore di Otello al governo di Cipro
  • Un buffone, al servizio di Otello
  • Desdemona, figlia di Brabanzio
  • Emilia, moglie di Jago
  • Bianca, prostituta, amante di Cassio
  • Un araldo
  • Senatori (membri del Consiglio dei Dieci), gentiluomini di Cipro, marinai, ufficiali, messaggeri, musici, persone del seguito
Autografo: {{{Autografo}}}
Trasposizioni operistiche
Riduzioni cinematografiche
Visita il Foyer

Otello è una tragedia di Shakespeare scritta intorno al 1603. La prima rappresentazione documentata ebbe luogo il 1° novembre 1604 al Whitehall Palace di Londra.

Indice

[modifica] Trama

Otello è un generale moro, al servizio della repubblica veneta, al quale è stato affidato il compito di comandare l'esercito veneziano contro i Turchi nell'isola di Cipro. All'inizio del dramma, Otello parte da Venezia in compagnia del luogotenente Cassio, lo avrebbe seguito Desdemona, sposata dal Moro in gran segreto (ma fatto svelare da Iago) scortata da Iago ed Emilia. All'arrivo, scoprono che la flotta turca è stata distrutta dalla tempesta. L'infido alfiere Iago tenta in vari modi di far destituire Cassio, riuscendoci infine con uno stratagemma grazie all'aiuto di Roderigo. Con l'ignara complicità della moglie Emilia, Iago fa arrivare un prezioso fazzoletto di Desdemona tra le mani di Cassio, convincendo Otello (che lo osserva di nascosto su consiglio di Iago) del tradimento di Desdemona. Le false difese di Cassio da parte di Iago e le sue studiate reticenze sono la parte centrale dell'opera di persuasione che sfocia nella furia cieca del Moro. Otello uccide Desdemona nel letto nuziale, travolto dalla gelosia (il mostro dagli occhi verdi).
Nell'immediato epilogo, Emilia rivela che la tresca di Desdemona era soltanto un'invenzione del marito Iago, il quale freddamente la uccide seduta stante. Otello, preso dal rimorso, a sua volta si toglie la vita. Iago infine viene portato via, condannato a subire tortura. Cassio, invece, prende il posto di Otello.

[modifica] Fonti

La trama di Otello fu sviluppata a partire dalla collezione di novelle Hecatommiti di Cinzio, seguita in maniera fedele. L'unico personaggio di cui viene detto il nome nella storia di Cinzio è Desdemona, che in greco significa "sfortunata"; gli altri personaggi sono identificati come "l'Alfiere", "il Capitano", e "il Moro". Nell'originale, l'alfiere si innamora perdutamente di Desdemona, ed è spinto alla vendetta quando lei lo rifiuta.

Shakespeare inventò un nuovo personaggio, Roderigo, che desidera la moglie del Moro e viene ucciso mentre tenta di assassinare il capitano. Contrariamente a Otello, il Moro del racconto di Cinzio non si pente mai dell'uccisione della moglie, e sia lui che l'alfiere scappano da Venezia e vengono uccisi molto più tardi. Cinzio diede anche una morale alla storia (per bocca della dama) per cui le donne europee non sono adatte a maritare gli uomini di altre nazioni, incontrollabili e dal sangue caldo. Shakespeare non riprodusse questa osservazione.

[modifica] Questioni razziali

Nonostante nel dramma sia molto presente il tema della differenza di razza, la specifica etnia del protagonista non è precisata. Otello viene definito "moro", termine con il quale l'anglosassone elisabettiano poteva intendere un arabo o un nordafricano, oppure coloro che oggi vengono chiamati "neri", ossia i discendenti dei popoli sub-sahariani. In altre opere, Shakespeare ha descritto un moro d'Arabia, nel Mercante di Venezia, e un moro africano nel Tito Andronico. Per Otello, ad ogni modo, i riferimenti alle caratteristiche fisiche del personaggio non sono sufficienti a definire a quale etnia Shakespeare si riferisse. La frase di Otello "Haply for I am black" "Forse perché sono nero" non aiuta, dato che "black" poteva significare semplicemente bruno. Il consenso popolare tra la maggior parte degli attori e registi di oggi si dirige verso un'interpretazione "nera", e gli Otello arabi sono stati rari.

[modifica] Significante / Significato

"Otello" sovverte il tradizionale simbolismo teatrale. Un pubblico contemporaneo avrebbe visto la pelle nera come segno di barbarie o di satanismo come è per Aron nel Tito Andronico di Shakespeare: "swarth Cimmerian... of body's hue spotted, detested and abominable" (un bruno Cimmerio...dalla tinta corporea macchiata, detestata e abominevole). Un soldato bianco sarebbe stato interpretato come simbolo di onestà. Iago in effetti si adopera per convincere gli altri personaggi che Otello è un "cavallo barbaro" che "copre" Desdemona, o un "caprone nero", con le corna, che da animale la "monta"; e che lui stesso è fin troppo veritiero. In "Otello", tuttavia, il personaggio nero è "nobile" e cristiano; e il soldato bianco è un bugiardo intrigante.

"Otello" così sfida continuamente il collegamento tra un segno fisico o significante e ciò che viene significato da esso. per esempio, Iago – il cui compito come alfiere è di tenere alto un segno di fedeltà ad Otello – dice, del suo fingere di amare il Moro: "Benché io lo odi come odio le pene dell'inferno, tuttavia per la necessità della vita concreta devo mostrare una bandiera e un segno di amore, che in realtà è solo un segno". Anche Desdemona vede una distinzione tra significante e significato, dicendo che lei "vedeva il volto di Otello nella mente di lui" – non nella sua faccia reale. Il dramma così sostiene che la relazione tra significante e significato è arbitraria; la trama stessa fa dipendere la significazione da un segno – completamente artefatto, un fazzoletto indicato come prova di infedeltà.

Il tragico errore di Otello è l'incapacità di capire quanto sia arbitraria la relazione tra significante e significato. Per esempio, quando Iago gli dice che Desdemona lo tradisce, Otello grida "Il suo nome, ch'era fresco come il viso di Diana, adesso è tutto rughe e nero come il mio" – conducendolo al proposito suicida: "Se ci son corde o pugnali, o veleno o fuoco, o flutti dove annegare, non resisterò"

[modifica] Bianco / Nero

I più basilari canoni della simbologia occidentale, per la quale bianco sta per purezza e nero significa il male, in Otello sono ripetutamente messi in discussione. Un esempio è nel personaggio di Bianca, che, come spiega Iago al pubblico, ha un nome che è tutto tranne segno di purezza, essendo infatti una "sgualdrina, che vendendo i suoi desideri si compra pane e vestiti". Ironicamente, appena prima che Desdemona giuri ad Otello d'essere onesta, anche Bianca assicura di non essere una prostituta, protestando contro chi l'accusa. Questo porta il pubblico a comprendere che, esattamente come con Desdemona, la sola prova che ognuno ha che Bianca sia una sgualdrina è la parola di Iago.

[modifica] Paradiso / Inferno

Nell'intero dramma la parola "Heaven", (Paradiso/Cielo) resta un significante di verità, ed "Hell", (Inferno) un significante del travisamento. I termini ricorrono di frequente nell'intero dramma, tanto che Otello si sforza di aggiungere altri significanti ad essi: ad esempio, egli dice all'innocente Desdemona "Heaven doth truly know that thou art false as hell", "Il Cielo sa veramente che sei falsa come l'inferno".

[modifica] Bene / Male

Iago può essere visto come la forza motrice o catalizzatrice dietro a Otello; è il manipolatore che pianta i semi della malvagità nelle menti dei personaggi, giocando sulle loro emozioni e causando quindi la caduta di Otello.

[modifica] Personaggi

Dramatis Personae:

  • Doge di Venezia.
  • Brabanzio, senatore.
  • Altri Senatori.
  • Graziano, fratello di Brabanzio.
  • Lodovico, ambasciatore.
  • Otello, nobile moro, al servizio di Venezia.
  • Cassio, suo luogotenente.
  • Iago, alfiere.
  • Roderigo, gentiluomo veneziano.
  • Montano, predecessore di Otello al governo di Cipro.
  • Clown, servo di Otello.
  • Araldo
  • Desdemona, figlia di Brabanzio, e sposa di Otello.
  • Emilia, moglie di Iago.
  • Bianca, amante di Cassio.
  • Vari: ufficiali, gentiluomini, musici, araldi, marinai, attendenti, etc.

[modifica] Trasposizioni operistiche

Le due opere liriche più famose su questo personaggio scespiriano sono l'Otello di Gioachino Rossini (composta nel 1816) e l'Otello di Giuseppe Verdi (rappresentata per la prima volta nel 1887). Per quanto riguarda i trattamenti moderni, da segnalare "IO ODIO IL MORO" di Gaetano Filice.

[modifica] Trasposizioni cinematografiche

Ci sono stati diversi adattamenti cinematografici di "Otello". Tra questi citiamo:

filmografia (da integrare)



regia Sergei Jutkevic da un adattamento di Boris Pasternak
interpreti Sergei Bondarchuk (Otello), Irina Skobieva (Desdemona), Andrei Popov (Iago).
URSS, 1955, col.; durata: 108';
  • All Night Long (film 1961)
Regia di Basil Dearden, sceneggiatura: Nel King e Paul Jarrico, musiche: Philip Green
Interpreti: Marti Stevens (Delia Lane), Paul Harris (Aurelius Rex), Patrick McGoohan (Johnny Cousin), Richard Attenborough (Rod Hamilton), Dave Brubeck, Johnny Dankworth, Charles Mingus, Tubby Hayes.
GB, 1961, b/n
Adattamento di Otello nelle Londra degli anni '60
regia Stuart Burge;
interpreti Laurence Olivier, Maggie Smith.
GB, 1965, col.; durata: 166'
regia e sceneggiatura Pier Paolo Pasolini;
interpreti Totò (Iago), Ninetto Davoli (Otello), Laura Betti (Desdemona), Franco Franchi (Cassio), Ciccio Ingrassia (Roderigo), Capannelle (il doge), Adriana Asti (Bianca), Domenico Modugno (l’immondezzaro).
Italia, 1967, col.; durata: 22'
  • Filming Othello
regia Orson Welles
interpreti Orson Welles, Michael MacLiammoir, Hilton Edwards
USA/RFT, 1978, col.; durata: 90';
  • Otello (Othello)
regia Oliver Parker;
interpreti Laurence Fishburne, Kenneth Branagh, Irène Jacob, Gabriele Ferzetti
GB, 1995, col.; durata: 123'

[modifica] Note

[modifica] Collegamenti esterni

Le opere di Shakespeare
Tragedie: Amleto | Antonio e Cleopatra | Coriolano | Giulio Cesare | Macbeth | Otello | Re Lear | Romeo e Giulietta | Timone d'Atene | Tito Andronico | Troilo e Cressida
Commedie: Cardenio (persa) | Cimbelino | Come vi piace | I due gentiluomini di Verona | I due nobili cugini | Il mercante di Venezia | Il racconto d'inverno | La bisbetica domata | La commedia degli errori | La dodicesima notte | La tempesta | Le allegre comari di Windsor | Misura per misura | Molto rumore per nulla | Pene d'amor conquistato (persa) | Pene d'amor perdute | Pericle, principe di Tiro | Sogno di una notte di mezza estate | Tutto è bene quel che finisce bene
Drammi storici: Edoardo III (attribuita) | Enrico IV, parte 1 | Enrico IV, parte 2 | Enrico V | Enrico VI, parte 1 | Enrico VI, parte 2 | Enrico VI, parte 3 | Enrico VIII | Re Giovanni | Riccardo II | Riccardo III
Altre opere: Sonetti | Il pellegrino appassionato | Il ratto di Lucrezia | La fenice e la tartaruga | Venere e Adone
Caratteristiche: Le commedie | I drammi storici | Le tragedie
Vedi anche: Attribuzione delle opere di Shakespeare | Cronologia delle opere di Shakespeare | Età elisabettiana | First folio | Fool scespiriano | Personaggi scespiriani | Shakespeare nella cinematografia | Teatro elisabettiano


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