Nazionale di calcio della Francia
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Francia | |||||
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Federazione | FFF Fédération Française de Football |
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Codice FIFA: | FRA | ||||
Soprannome: | Bleus | ||||
Selezionatore | Raymond Domenech (dal 2004) |
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Record presenze | Lilian Thuram (142) | ||||
Capocannoniere | Thierry Henry (45) | ||||
Esordio internazionale Belgio 3 - 3 Francia Bruxelles, Belgio; 1 maggio 1904 |
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Migliore vittoria Francia 10 - 0 Azerbaigian Auxerre, Francia; 6 settembre 1995 |
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Peggiore sconfitta Danimarca 17 - 1 Francia Londra, Gran Bretagna; 22 ottobre 1908 |
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Campionato del mondo | |||||
Partecipazioni | 12 (Prima nel Uruguay 1930) | ||||
Miglior risultato | Campioni, 1998 | ||||
Europei | |||||
Partecipazioni | 7 (Prima nel 1960) | ||||
Miglior risultato | Campioni, 1984, 2000 |
La Nazionale di calcio francese (fr. Équipe de France de football) è la selezione calcistica rappresentativa della Francia posta sotto l'egida della Federazione calcistica francese.
Considerata una delle Nazionali più forti al mondo, ha vinto 1 Mondiale (1998), 2 Europei (1984 e 2000), 2 Confederations Cup (2001 e 2003) ed un'Olimpiade (1984). I giocatori della Francia sono soprannominati Bleus, galletti e transalpini.[1]
I momenti di gloria della Francia ruotano intorno ai due fuoriclasse Michel Platini e Zinédine Zidane. In particolare il periodo più propizio per la selezione francese fu la fine degli anni Novanta, epoca in cui giocarono in Nazionale stelle della stessa generazione di quest'ultimo. La selezione francese del periodo sopraccitato, quasi sempre invariata, raggiunse le semifinali del Campionato europeo del 1996 e divenne campione del mondo nel Mondiale casalingo del 1998. Due anni dopo conquistò il titolo di campione d'Europa vincendo l'Europeo di Belgio-Olanda grazie al successo in finale contro l'Italia per 2-1 al golden gol. Nel 2001, si aggiudica anche la Confederations Cup, bissata poi 2 anni dopo (2003). Dopo due apparizioni deludenti al Campionato del mondo del 2002 e al Campionato europeo del 2004, nel 2006 tornò a disputare una finale di una competizione internazionale: nella partita conclusiva dei Mondiali di Germania sfidò ancora l'Italia, perdendo per 5-3 dopo i calci di rigore.
[modifica] Storia
[modifica] Primo cinquantennio
Fino agli anni Cinquanta la Nazionale francese non ottenne risultati notevoli. La prima partita dei bleus risale al 1904 contro il Belgio e terminò 3-3. La selezione partecipò a tutte e tre le edizioni della Coppa del mondo precedenti alla seconda guerra mondiale. Nel 1930 Lucien Laurent segnò il primo gol nella storia dei Mondiali, in una vittoria per 4-1 contro il Messico. Nel 1938 la Francia giunse ai quarti di finale del Mondiale disputato in casa.
[modifica] 1950-1980
Terminata la guerra, la situazione migliorò e nel campionato del mondo 1958 la Francia fu sconfitta soltanto in semifinale dal Brasile, dopo aver patito l'infortunio del difensore centrale Robert Jonquet e la tripletta di Pelè. In quel torneo i transalpini si piazzarono terzi, sconfiggendo la Germania per 6-3 nella finale per il terzo posto. L'attaccante Just Fontaine in 6 partite realizzò ben 13 gol, cifra che rappresenta ancora oggi un record per la fase finale di un Mondiale. In quel periodo l'ossatura della squadra era composta in gran parte da giocatori o ex giocatori del forte Stade de Reims come Raymond Kopa, Robert Jonquet, Roger Marche e Just Fontaine, cui si aggiungeva Roger Piantoni.
Il terzo posto ai Mondiali svedesi fu comunque un traguardo isolato, dato che nel ventennio seguente i galletti avrebbero collezionato soltanto eliminazioni al primo turno o addirittura mancate qualificazioni alla fase finale dei Mondiali e degli Europei. Nella prima edizione degli Europei la Francia giunse tra le prime quattro, ma nella fase finale a quattro squadre che si teneva in casa dovette fare a meno di Fontaine, autore di cinque reti tra ottavi e quarti che si erano svolti in partite di andata e ritorno, e perse così la semifinale contro la Jugoslavia per 5-4. Nella finale per il 3° e 4° posto fu superata dalla Cecoslovacchia per 2-0.
[modifica] Era Platini
Negli anni Ottanta vi furono notevoli progressi, grazie a giocatori come Michel Platini, Dominique Rocheteau, Marius Trésor, Alain Giresse e Luis Fernandez. I bleus arrivarono quarti ai Mondiali del 1982 (con il CT Michel Hidalgo) e terzi ai Mondiali del 1986 sotto Henri Michel, venendo sconfitti in entrambe le occasioni in semifinale dalla Germania Ovest]. Nel frattempo la Francia del CT Hidalgo vinse il suo primo titolo europeo nell'edizione del 1984 giocata in casa, battendo in finale la Spagna per 2-0.
[modifica] Crisi (1988-1994)
Nel 1988 Michel Platini divenne il nuovo CT della Francia e dichiarò di voler puntare su Éric Cantona e Jean Pierre Papin come leader della squadra. I Bleus non riuscirono, tuttavia, a tener fede alle aspettative, mancando l'approdo al campionato d’Europa 1988, malgrado la Francia fosse campione d'Europa uscente. Nell'agosto 1988 Cantona offese l'allenatore in diretta televisiva e fu per questo sospeso dalla Nazionale per un anno. Fallita la qualificazione ai Mondiali 1990 (eliminata da Jugoslavia e Scozia), i bleus delusero al campionato d’Europa 1992 in Svezia, non riuscendo a vincere nessuna partita. Al posto del dimissionario Platini fu ingaggiato Gérard Houllier, deciso a rilanciare la squadra.
L'era Houiller, però, si rivelò fallimentare, chiudendosi con la mancata qualificazione alle fase finale del campionato del mondo 1994. Inserita in un girone comprendente anche la Svezia, la Francia fu eliminata dopo l'ultima partita delle qualificazioni, battuta clamorosamente in casa per 2-1 dalla Bulgaria, quando un pari sarebbe stato sufficiente per accedere ai Mondiali statunitensi. Fu curioso ciò che alcune testate giornalistiche francesi scrissero all'indomani della sconfitta con la Bulgaria che costò loro la qualificazione ai Mondiali del 1994: "Francia qualificata ai Mondiali del '98", alludendo alla certezza d'essere presenti ai Mondiali successivi (del 1998, appunto) che avrebbero ospitato in casa.
[modifica] Era Jacquet e generazione Zidane (1993-2004)
Nel dicembre 1993 Houiller fu rimpiazzato da Aimé Jacquet, assunto inizialmente in maniera provvisoria, poi in modo definitivo dopo una serie di confortanti vittorie in amichevole, tra cui quella contro l'Italia a Napoli nel febbraio 1994.
Jacquet iniziò a ricostruire la squadra in vista del campionato d’Europa 1996 da disputarsi in Inghilterra e nominò Cantona capitano. Il giocatore aveva ricominciato a giocare bene in Premier League, ma, dopo un calcio ad un tifoso del Crystal Palace nel gennaio 1995, fu squalificato per un anno da tutte le competizioni internazionali.
Dovendo sopperire all'assenza di Cantona, vero fulcro del centrocampo transalpino, il CT mise mano ad un'opera di radicale cambiamento della rosa. Escluse le storiche "bandiere" Cantona, Jean-Pierre Papin e David Ginola, modellò la formazione titolare attorno al giovane di talento Zinédine Zidane. Le scelte di Jacquet non furono sempre popolari, ma valsero alla Francia la qualificazione per il campionato d’Europa 1996. Nel torneo i blues raggiunsero le semifinali, dove furono sconfitti ai tiri di rigore dalla Repubblica Ceca. Si trattava del miglior risultato della Francia dal campionato del mondo 1986. Jacquet si disse soddisfatto di come la squadra si era comportata essendo priva di Cantona e dichiarò di voler proseguire il progetto iniziato con quei giocatori.[2]
Nei quattro anni successivi la Francia fu artefice di grandi affermazioni internazionali in virtù dell'apporto di campioni come Zidane, Deschamps, Vieira, Henry, Desailly, Trezeguet, Blanc, Karembeu, Makélélé, Djorkaeff e Barthez.
[modifica] Mondiali 1998
Formazione campione del mondo 1998 |
I transalpini si presentarono ai Mondiali 1998 da padroni di casa. Dopo aver brillantemente superato la prima fase, i bleus batterono nell'ordine Paraguay (ottavi, con un golden gol di Blanc), Italia (quarti, ai rigori), Croazia (semifinale, 2-1 con doppietta di Thuram). Nella finale dello Stade de France del 12 luglio travolsero per 3-0 il Brasile campione del mondo uscente.
[modifica] Euro 2000
Due anni dopo la Francia di Roger Lemerre - che aveva sostituito Jacquet dopo la vittoria al Mondiale - vinse gli Europei di Belgio-Olanda. Superata la semifinale contro il Portogallo grazie ad un contestato rigore di Zidane all'ultimo minuto dei tempi supplementari, i Bleus prevalsero sull'Italia per 2-1 al golden gol nella finale di Rotterdam, realizzando in tal modo un'accoppiata Mondiale-Europeo riuscita prima solo alla Germania Ovest negli anni Settanta, sebbene a parti invertite (prima la vittoria nell'Europeo del 1972 e poi quella del Mondiale del 1974).
[modifica] Mondiali 2002
Data assieme all'Argentina e all'Italia come una delle pretendenti alla vittoria dei Mondiali 2002, la squadra venne eliminata in maniera clamorosa al primo turno della competizione. Fu estromessa, al pari dell'Uruguay, dall'esordiente Senegal (vittorioso per 1-0 contro i francesi nella prima partita della competizione) e dalla Danimarca, senza segnare neanche un gol.
[modifica] Euro 2004
Anche a Euro 2004 la Francia, questa volta guidata da Jacques Santini, era tra le favorite per la vittoria finale, ma fu battuta ai quarti di finale per 1-0 dalla Grecia, la quale poi vinse a sorpresa l'Europeo.
[modifica] Era Domenech (dal 2004)
[modifica] Mondiali 2006
Dopo il doppio fallimento mondiale e continentale, la Francia del nuovo CT Raymond Domenech iniziò le qualificazioni per i Mondiali 2006 molto male, ma riuscì a centrare ugualmente la qualificazione grazie al ritorno in squadra dei giocatori più esperti, che in precedenza avevano più volte annunciato il ritiro dalla Nazionale.
Ai Mondiali di Germania la Francia, sulle cui possibilità di ben figurare alla rassegna aleggiava un diffuso scetticismo, raggiunse la finale contro l'Italia, venendo però sconfitta ai rigori. Prima della sconfitta nell'atto conclusivo la squadra transalpina aveva disputato una fase a gironi opaca, arrivando seconda nel Girone G vinto dalla Svizzera grazie a due pareggi contro gli elvetici e la Corea del Sud e conquistando la qualificazione soltanto dopo la vittoria nell'ultimo match contro il Togo. Agli ottavi di finale sconfisse poi la Spagna, favorita alla vigilia, per 3-1 (gol di Ribery, Vieira e Zidane), mentre ai quarti fu capace di eliminare il Brasile campione del mondo in carica (1-0 con gol di Henry). In semifinale superò il Portogallo per 1-0 (rete su rigore ancora di Zidane), e guadagnò la finale di Berlino. Qui fu superata dall'Italia per 5-3 ai calci di rigore dopo l'1-1 dei tempi regolamentari e supplementari, con gol di Zidane su rigore e pareggio di Materazzi. Lo stesso Zidane fu espulso durante i supplementari a causa di una testata a Marco Materazzi dopo un diverbio. Essendo la finale con l'Italia terminata 1-1 dopo i tempi supplementari, la Francia, come l'Italia, rimase comunque imbattuta ai Mondiali di Germania.
[modifica] Euro 2008
Nelle qualificazioni per il campionato d’Europa 2008 in Austria e Svizzera fece parte di un difficile girone comprendente l'Italia Campione del mondo, la Scozia e la Ucraina, oltre a Georgia, Lituania e Isole Fær Øer. Nelle prime partite i francesi ottennero una vittoria per 3-1 contro l'Italia a Parigi il 6 settembre 2006, a quasi due mesi dalla finale dei Mondiali.
Qualificatasi con una giornata di anticipo senza giocare, grazie alla vittoria dell'Italia (anch'essa qualificatasi) sul campo della Scozia per 2-1, la Francia ha centrato la sua settima qualificazione consecutiva alla fase finale di una grande competizione (fatto mai verificatosi nella storia di questa squadra) nonostante le due sorprendenti sconfitte per 1-0 contro la Scozia (andata a Glasgow, ritorno al Parco dei Principi di Parigi).
Dopo il mancato accesso alla fase finale del campionato del mondo 1994, la Francia si è qualificata per il campionato d'Europa 1996, 2000, 2004 e 2008 e per il campionati del mondo 1998, 2002 e 2006 (anche se nel 1998 non disputò le qualificazioni in quanto paese ospitante e nel 2002 si qualificò d'ufficio come Campione del mondo in carica).
Nella fase finale di Euro 2008, inserita nel girone C con Romania, Olanda ed Italia, la Francia pareggia per 0-0 contro i romeni e nella seconda partita perde in malo modo contro l'Olanda per 4-1. Nella terza e ultima partita è sconfitta dall'Italia per 2-0 e si classifica ultima nel girone, non qualificandosi alla seconda fase.
[modifica] Aspetti culturali
Il primo giocatore di colore selezionato per la Nazionale di calcio francese (Raoul Diagne) collezionò la sua prima presenza già nel 1931, fino a ottenerne 18 prima della seconda guerra mondiale.
Il primo giocatore di origine nordafricana ad essere convocato dalla Francia fu il marocchino Larbi Ben Barek, che detiene ancora oggi il record di longevità con la squadra francese: 15 anni e 10 mesi di militanza dal 1938 al 1954. Nel frattempo erano stati convocati molti giocatori provenienti da famiglie straniere che avevano trovato lavoro in Francia: italiani (Roger Piantoni, Michel Platini), spagnoli (Luis Fernandez), polacchi (Raymond Kopa), armeni (Youri Djorkaeff) e portoghesi.
Dagli anni Novanta la Nazionale francese è ritenuta un esempio di moderna convivenza pacifica tra etnie diverse per la sua capacità di incarnare l'ideale multiculturale della Francia.[3] La squadra ha ottenuto successi a livello continentale e mondiale rimanendo etnicamente eterogenea e diversa per la provenienza dei singoli giocatori, alcuni dei quali originari dei dipartimenti di oltremare della Francia, e altri, invece, figli di immigrati dalle ex colonie francesi. Zinédine Zidane è di origini algerine, precisamente cabile (come anche Karim Benzema). Lilian Thuram, William Gallas, Sylvain Wiltord e Thierry Henry provengono dalle Antille (il primo viene dalla Guadalupa e il terzo ha genitori nati in Guadalupa e Martinica). Florent Malouda è nato nella Guyana Francese, mentre Patrick Vieira si trasferì in Francia dal Senegal.
Questa situazione ha creato la sollevazione delle frange più xenofobe della società e della politica francese e in particolar modo nel leader della destra nazionalista transalpina Jean-Marie Le Pen. Molti indicarono nella vittoria della squadra "Nera, Bianca e Beur" ai Mondiali del 1998 una risposta alle lamentele di Le Pen riguardo l'assenza di una sufficiente componente "francese" nella formazione. Nel 2002 la Nazionale, guidata da Marcel Desailly, nativo del Ghana, si appellò unanimemente e pubblicamente contro la candidatura presidenziale di Le Pen, invitando la gente francese a fare altrettanto e auspicando un ritorno di Jacques Chirac.
Nel 2004 una troupe televisiva colse il CT della Spagna Luis Aragonés mentre incitava José Antonio Reyes invitandolo a dimostrare di valere di più di Thierry Henry (suo compagno nell'Arsenal), cui l'allenatore iberico rivolgeva un gravissimo insulto razzista e volgare. Sulla vicenda l'UEFA condusse un'inchiesta, che terminò con una multa alla Federazione calcistica spagnola e l'impegno a punire severamente comportamenti simili in futuro. Dopo il fatto lo stesso Henry e l'azienda Nike iniziarono a promuovere una campagna internazionale per la sensibilizzazione contro il razzismo (Stand Up Speak Up).
Nel 2006 la Francia raggiunse nuovamente la finale della Coppa del mondo. Anche in questa circostanza Le Pen attirò su di sé un vespaio di polemiche per aver dichiarato che Domenech aveva convocato troppi calciatori di colore.[4] La squadra, tramite Domenech e Thuram, decise di non replicare alle affermazioni di Le Pen, definite «idiozie».
I tentativi della Francia di integrare le sue minoranze e di porre definitivamente fine al suo passato coloniale tramite il modello di convivenza costituito dalla sua Nazionale hanno avuto esiti invidiabili. Tuttavia non sono mancati gli episodi di intolleranza: nel 2001 un'amichevole giocata a Parigi con l'Algeria (ex colonia) pochi giorni dopo gli attentati terroristici dell'11 settembre fu sospesa nel secondo tempo per via di cori a favore di Osama bin Laden e di insulti a Zidane.[5]
[modifica] Colori e simboli
La Nazionale francese veste praticamente da sempre gli amati colori della propria bandiera, le Tricolour.
La divisa storica e tradizionale casalinga è composta da una maglia blu (da cui il soprannome Les Bleus), dei calzoncini bianchi e dei calzettoni rossi, che richiama senza alcun dubbio il vessillo nazionale. Col passare del tempo sono stati aggiunti dei dettagli bianco-rossi marchio indelebile delle divise storiche e attuali francesi, che rimarcano ancor più i colori nazionali. In special modo dal lungo periodo in cui è fornitrice ufficiale l'Adidas, subentrata ad un'unica breve parentesi della connazionale Le Coq Sportif, la divisa casalinga ha indossato da circa più di 20 anni divise blu con strisce adidas bianche e rosse e disegni a seconda della moda, sempre bianco-rossi. Una delle divise casalinghe più famose della Francia è stata quella con cui i transalpini hanno vinto il campionato d’Europa 1984: casacca blu con vistosa barra orizzontale rossa sul petto accompagnata da tre sottili righe bianche sull'addome (richiamo alle strisce Adidas). Questa composizione stilistico-cromatica è stata riproposta, in una forma più moderna, nella divisa del campionato del mondo 1998 che, curiosamente, ha portato di nuovo al trionfo, questa volta mondiale, i francesi. La barra rossa, senza strisce bianche, è stata riproposta anche per il campionato d’Europa 2000, anch'esso vinto dalla Francia, e per il campionato d’Europa 2004, meno fortunato per i galletti.
In trasferta la Francia ha sempre giocato con divise bianche con pantaloncini azzurri o in tenuta bianca monocromatica, a seconda della combinazione indossata dalla selezione di casa, da quasi sempre contornata da bordini e striscette rosso-blu, sempre richiamando quando e dove possibile il tricolore francese. Rimangono impresse le versioni invertite delle già citate maglie con le righe sul petto, e quella della finale con l'Italia del 2006 dove sul petto portava una sfumatura dal rosso al blu. Nel 2008 l'Adidas, non senza qualche critica, ha cambiato drasticamente la combinazione cromatica della divisa da trasferta, realizzandola rossa con bordini bianco-blu, e accompagnata da pantaloncini azzurri e calzettoni del medesimo colore.
Il simbolo da sempre portato in petto dalla selezione transalpina è un galletto dorato su un'iscrizione F.F.F. (acronimo di Fédération Française de Football che negli europei viene sostituita dalla scriita France vs "nome squadra" e la data dell'incontro), accompagnato da una stella dal 1998 per il trionfo mondiale e riammodernato nel 2006. Lo stemma della federazione reca ugualmente un galletto, ma argenteo e con altri disegni. Il gallo, insieme alla Marianne, è uno dei simboli francesi, anche se è utilizzato di più nello sport[6], e richiama evidentemente alle popolazioni galliche, stanziate storicamente in Francia.
Dal 2011, sarà la Nike il fornitore tecnico dei galletti.
[modifica] Rivalità e tifosi
La nazionale francese è molto seguita ed amata dai proprio tifosi e cittadini, che si presentano spesso allo stadio in gran numero per sostenerla orgogliosi dei loro colori nazionali che non esitano a sfoggiare.
I francesi sentono forte la rivalità con le nazioni più vicine e confinanti, in virtù anche del loro acceso nazionalismo e orgoglio di patria. Le partite più accese e sentite sono con i perenni rivali inglesi, i vicini spagnoli ed i tedeschi
Ma, calcisticamente, la rivalità più sentita è soprattutto con gli italiani, specialmente nell'ultimo decennio, rivalità che tra l'altro trova radici ben profonde: con i cuginetti di Francia c'è da sempre un amore-odio contraddistinto dal rispetto e la stima reciproci ma accompagnato spesso da scherno e competizione, a livello economico-commerciale ma anche culturale. La rivalità calcistica coi transalpini è da sempre esistente, e le storie delle due nazionali sono spesso intrecciate. La prima partita della nazionale azzurra è stata disputata proprio contro i francesi, e nel corso del periodo precedente alla II guerra mondiale le due formazioni si sono affrontate più volte. Fino al 1978 la rivalità era più sentita dai francesi che dagli italiani, in quanto l'Italia ha superato nella maggior parte delle occasioni i rivali a volte anche con risultati clamorosi (un 9-4 ed un 7-0 negli anni '20) e nelle occasioni importanti è riuscita ad estromettere i cugini dalle olimpiadi del 1928, dai mondiali del 1938 (giocati in Francia) e da quelli del 1978, conseguendo grandi risultati. Viceversa i francesi non hanno vinto nulla fino al campionato europeo del 1984 e in quelli anni riuscirono ad eliminare gli italiani solo nelle olimpiadi del 1920
Dopo la vittoria nel 1920 i francesi non riusciranno più ad imporsi sugli azzurri in nessuna occasione fino ad una amichevole del 1982, 4 anni dopo quella storica vittoria i francesi riuscirno a ripetersi in una occasione ben più importante: gli ottavi di finale del mondiale del 1986.
La rivalità è andata ad acutizzarsi a fine anni 1990, quando le due compagini si incontrarono ai quarti di finale nel campionato del mondo 1998 disputato proprio in Francia e vinto poi dai francesi, dove alla fine la spuntarono i bleus ai rigori. Ma fu due anni dopo, ad Euro 2000 che le due squadre si ritrovarono questa volta in finale e la Francia vinse con due guizzi nel finale dopo essere stata in svantaggio per gran parte della partita: durante le scene di festeggiamento a Parigi molti francesi si divertirono a sfottere gli italiani e l'Italia, acuendo di più la rivalità. Per un breve periodo le nazionali maggiori non si sono più affrontate, ma sono tornate a sfidarsi nella finale del campionato del mondo 2006, vinta questa volta ai rigori dagli azzurri, giocato anch'esso con notevoli scintille: Zinedine Zidane segnò un rigore scucchiaiando (gesto considerato provocatorio), mentre nei supplementari lo stesso calciatore diede una testata violenta a Marco Materazzi, venendo espulso. Inutile dire che in breve tempo Materazzi, tra l'altro marcatore del match, divenne l'idolo degli italiani e nemico pubblico francese, mentre Zidane viceversa. Dopo la finale susseguirono giornate incandescenti, con dichiarazioni al vetriolo dei parenti di Zidane e di personaggi di primo piano francesi nei confronti di Materazzi, reo di aver provocato il calciatore francese e prese in giro degli italiani, che andarono in giro con cartelli funebri inneggiando la morte della Francia o caricarono su Youtube filmati di scherno e presa in giro. Giusto il tempo di stemperare gli animi dopo la discussa finale, che l'Italia, volere del destino, ritrova la Francia sia nelle qualificazioni (ma il sorteggio è avvenuto a gennaio 2006, prima del Mondiale) che, a qualificazione ottenuta, nel girone di Euro 2008. Anche le due partite di qualificazione per l'Europeo vengono giocate in un clima incandescente. Soprattutto quella di ritorno a Milano, finita 0-0, viene preceduta dalle dichiarazioni gravi del CT francese Raymond Domenech rese a Le Parisien nelle quali sostiene:
«Sono contento di giocare l'8 settembre Italia-Francia a Milano e non a Roma: senza pista d'atletica e con 80 mila persone così vicine sarà un ambiente eccezionale. È in questi casi che si vedono i grandi giocatori: la mia sola preoccupazione sarà l'arbitro, ma con gli italiani è un'abitudine». [7] L'enorme gravità delle affermazioni ha eco immediata in Italia, con lo sdegno unanime della popolazione: la UEFA è costretta ad intervenire, squalificando Domenech e multandolo aspramente.[8] Nonostante i tentativi di distensione dei giocatori italiani e francesi, soprattutto del capitano azzurro Fabio Cannavaro, la sera della partita a San Siro il pubblico fischia pesantemente la Marsigliese. [9] Seguono immediate aspre polemiche sia in Francia che in Italia, con lettere ufficiali di scuse. A seguito di questi episodi la situazione si è un po' stemperata con successive dichiarazioni distensive di Domenech che ha dichiarato di tifare Italia in modo che la sua nazionale potesse qualificarsi con più tranquillità. L'ennesima sfida tra le due nazionali si è giocata Martedì 17 Giugno,vinta dagli azzurri per 2-0(e Francia eliminata dall'europeo), che dopo 30 anni (dai mondiali del 1978, escludendo la finale mondiale) trovano la vittoria sul campo sui bleus.
[modifica] Rosa attuale
Lista dei convocati per Euro 2008 resa nota il 28 maggio 2008.[10][11] Presenze e reti aggiornate al 3 giugno 2008
[modifica] Palmarès
[modifica] Partecipazioni ai tornei internazionali
Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Mondiali
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Europei
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[modifica] Partecipazioni agli Europei
- 1960 - 4° posto (Cecoslovacchia 0-2)
- 1964 - Quarti di finale (Ungheria 1-3; 1-2)
- 1968 - Quarti di finale (Jugoslavia 1-1; 0-5)
- 1972 - Non qualificata (nel girone con Ungheria)
- 1976 - Non qualificata (nel girone con Belgio)
- 1980 - Non qualificata (nel girone con Cecoslovacchia)
- 1984 - CAMPIONE (Spagna 2-0)
- 1988 - Non qualificata (nel girone con URSS)
- 1992 - 1° turno (girone con Svezia, Danimarca, Inghilterra)
- 1996 - semifinali (Rep. Ceca 0-0 d.t.s.; 5-6 d.c.r.)
- 2000 - CAMPIONE (Italia 2-1 golden goal)
- 2004 - Quarti di finale (Grecia 0-1)
- 2008 - 1° turno (girone con Italia, Olanda, Romania)
[modifica] Partite memorabili
- 1958 - Brasile-Francia 5-2 (semifinali Campionati Mondiali)
- 1963 - Francia-Inghilterra 5-2 (qualificazioni Campionati Europei)
- 1982 - Germania Ovest-Francia 3-3 dts, 5-4 dcr (semifinali Campionati Mondiali)
- 1984 - Francia-Spagna 2-0 (finale Campionati Europei)
- 1986 - Francia-Italia 2-0 (ottavi di finale Campionati Mondiali)
- 1986 - Francia-Brasile 1-1 dts, 4-3 dcr (quarti di finale Campionati Mondiali)
- 1998 - Francia-Italia 0-0 dts, 4-3 dcr (quarti di finale Campionati Mondiali)
- 1998 - Francia-Croazia 2-1 (semifinale Campionate Mondiali)
- 1998 - Francia-Brasile 3-0 (finale Campionati Mondiali)
- 2000 - Francia-Italia 2-1 golden gol (finale Campionati Europei)
- 2006 - Francia-Brasile 1-0 (quarti di finale Campionati Mondiali)
- 2006 - Italia-Francia 1-1 dts, 5-3 dcr (finale Campionati Mondiali)
- 2006 - Francia-Italia 3-1 (qualificazioni Campionati Europei)
- 2008 - Francia-Italia 0-2 (fase a gironi Campionati Europei)
[modifica] Giocatori celebri
NB:Quelli in neretto sono i Campioni del Mondo del 1998
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[modifica] Allenatori
Prima del 1955 gli allenatori erano selezionati da un comitato.
- Albert Batteux (1955-1962)
- Henri Guérin (1962-1966)
- José Arribas e Jean Snella (1966)
- Just Fontaine (1967)
- Louis Dugauguez (1967-1968)
- Georges Boulogne (1969-1973)
- Stefan Kovacs (1973-1975)
- Michel Hidalgo (1976-1984)
- Henri Michel (1984-1988)
- Michel Platini (1988-1992)
- Gérard Houllier (1992-1993)
- Aimé Jacquet (1993-1998)
- Roger Lemerre (1998-2002)
- Jacques Santini (2002-2004)
- Raymond Domenech (2004-)
[modifica] Record individuali
I dati sono aggiornati al 13 giugno 2008. In grassetto sono riportati i vincitori dei Mondiali 1998. Con l'asterisco (*) i calciatori ancora in attività o con possibilità di scendere in campo con la nazionale.
Per approfondire, vedi la voce Classifica dei marcatori della nazionale di calcio francese. |
Record presenze
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Record reti
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[modifica] Note
- ^ Quest'ultimo soprannome è usato esclusivamente dagli italiani, in quanto transalpino si riferisce a chi si trova "al di là delle Alpi". A loro volta i francesi soprannominano transalpini i giocatori della Nazionale italiana
- ^ FourFourTwo Great Footballers: Eric Cantona 198
- ^ http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2006/07/06/AR2006070601742.html
- ^ http://soccernet.espn.go.com/columns/story?id=373084&root=worldcup&cc=5901 Articolo su ESPN
- ^ http://observer.guardian.co.uk/osm/story/0,,1741569,00.html Articolo sul sito del Guardian
- ^ Anche la Nazionale di rugby francese utilizza un gallo, seppur molto stilizzato
- ^ "«Contro l'Italia temo solo l'arbitro»", Corriere della Sera.
- ^
- Articolo su Wikinotizie: Calcio:_l%27allenatore_della_Francia_squalificato_per_una_giornata 27 agosto 2007
- ^ "San Siro fischia la Marsigliese", La Stampa.
- ^ Domenech esclude Mexes e Flamini. uefa.com, 28-05-2008. URL consultato il 28-05-2008.
- ^ (FR) Liste des joueurs sélectionnés. fff.fr, 28-05-2008. URL consultato il 28-05-2008.
[modifica] Voci correlate
- Elenco di rose della nazionale francese di calcio
- Francia Under-21
- Guyana Francese
- Guadalupa
- Martinica
- Nuova Caledonia
- Réunion
- Saint-Martin
- Tahiti
[modifica] Altri progetti
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