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Michail Sergeevič Gorbačëv - Wikipedia

Michail Sergeevič Gorbačëv

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

« Io non mi sono addormentato una sera comunista ortodosso per svegliarmi una mattina socialista illuminato. »
(Mikail Gorbaciov)
Michail Sergeevič Gorbačëv
Medaglia del Premio Nobel Nobel per la pace 1990

Michail Sergeevič Gorbačëv (in russo Михаил Сергеевич Горбачёв [?], [mʲɪxʌˈil sʲɪrˈgʲejɪvʲɪʧ gərbʌˈʧof]; scrittura fonetica approssimata usata in italiano Mikail Gorbaciov; traslitterazione ISO9-1995 del nome Mihail; scrittura fonetica anglosassone Mikhail Gorbachev) (Privolnoe, 2 marzo 1931) è un politico russo.

E' stato l'ultimo segretario generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica (PCUS) dal 1985 al 1991, propugnatore dei processi di riforma legati alla Perestrojka e protagonista nella catena di eventi che hanno portato alla dissoluzione della Federazione dell'URSS e dello stesso PCUS.

La sua politica ha portato alla conclusione della guerra fredda.

È stato insignito nel 1990 del Premio Nobel per la pace.

Indice

[modifica] Cursus honorum all'interno del PCUS

Si diploma e viene ammesso alla facoltà di legge dell'Università Statale di Mosca. Si laurea nel 1955 e prosegue gli studi per corrispondenza, ottenendo una seconda laurea (nel 1967) in economia agraria presso l'Università di Stavropol. In questo periodo si iscrive al Partito Comunista dell'Unione Sovietica e incontra la futura moglie Raisa Titarenko nata il 5 gennaio 1932, morta il 20 settembre del 1999 a 67 anni di leucemia, con la quale vivrà dal settembre 1953 al settembre 1999.

Tornato alla sua città natale, gli viene offerto un incarico nell'associazione giovanile Komsomol. Nel 1970 ha inizio la sua carriera politica con l'elezione a Primo Segretario del Comitato del Partito nel Territorio di Stavropol. Nel 1979 si trasferisce a Mosca ed entra a far parte del Politburo del Comitato Centrale del PCUS, ricevendo il patronato da Jurij Andropov (capo del KGB e nativo di Stavropol), che prima della sua morte (avvenuta nel 1984) lo promuoverà alla guida del Partito.

In questo periodo le sue posizioni all'interno del PCUS generano più occasioni di viaggi all'estero, che divengono sempre più frequenti e influenzano sempre più profondamente il suo punto di vista politico e sociale riguardo alla guida del Paese. Nel 1975 aveva condotto una delegazione nella Repubblica federale di Germania e nel 1983 aveva diretto una delegazione sovietica in Canada per incontrare il Primo Ministro Pierre Trudeau e alcuni membri della Camera dei Comuni canadese. Nel 1985, infine, si è recato nel Regno Unito per incontrare il Primo Ministro Margaret Thatcher. Alla morte di Konstantin Černenko, Mikail Gorbaciov (all'età di 54 anni), viene eletto Segretario Generale del Comitato Centrale del Partito, la carica più alta nella gerarchia di partito e del Paese (è l'11 marzo 1985).

[modifica] Segreteria generale e Presidenza dell'URSS

La sua politica di riforme avvierà numerosi processi di cambiamento che grazie alla Glasnost ("trasparenza"), alla Perestrojka ("ristrutturazione") e all'Uskorenie ("accelerazione" dello sviluppo economico), lanciati durante il ventisettesimo congresso del PCUS (nel mese di febbraio del 1986) porteranno alla fine della Guerra Fredda, arrestando la corsa agli armamenti tra USA e URSS e diminuendo grandemente il rischio di un conflitto nucleare.

Gorbachev incontra Ronald Reagan
Gorbachev incontra Ronald Reagan

L'11 ottobre 1986, infatti, Gorbaciov ed il presidente statunitense Ronald Reagan si incontrano a Reykjavík (in Islanda) per discutere la riduzione degli arsenali nucleari installati in Europa. Tutto ciò condurrà, nel 1987 alla firma del Trattato INF sulla eliminazione delle armi nucleari a raggio intermedio in Europa. L'anno successivo, Gorbaciov annuncia la fine della dottrina Brežnev, che permette alle nazioni del Blocco orientale di tornare alla democrazia. La fine del sistema "stati satelliti" avrebbe anche liberato l'URSS una parte dei costi di mantenimento di strutture militari ormai non più sostenibili. Scherzosamente, denominerà questa sua nuova dottrina la "dottrina Sinatra", riferendosi alla famosa canzone "My Way".

Gorbaciov, insieme al suo ministro degli esteri Eduard Ševardnadze, conseguì anche il ritiro delle truppe sovietiche dall'Afghanistan.

Nel settembre del 1988 Gorbaciov assunse anche la carica di capo dello Stato mandando in pensione Andrej Gromyko.

Il 15 marzo del 1990 il Congresso dei rappresentanti del popolo dell'URSS (il primo parlamento costituito sulla base di libere elezioni nella storia del Paese) elegge Gorbaciov presidente dell'Unione Sovietica. Il 15 ottobre dello stesso anno, grazie alla sua fama di riformatore e leader politico mondiale, nonché al contributo fatto per cambiare in meglio le sorti della guerra fredda, gli viene assegnato il Premio Nobel per la Pace.

In politica interna, si giova di una dialettica tra conservatori (guidati da Ligacev ed Aliev) e riformatori (rappresentati da Yeltsin e Ševardnadze), da lui stesso abilmente guidata per mantenersi in equilibrio tra i due schieramenti interni al PCUS e portare così il Paese ad un moderato progresso democratico. Ma nel 1988-89 l'equilibrio del "divide et impera" vacilla paurosamente: i primi moti nazionalisti nel Caucaso e nei Paesi baltici producono reazioni militari violente (vengono all'uopo costituiti i famigerati OMON, le truppe del Ministero dell'interno incaricate della repressione, che fa diverse decine di morti imputate direttamente al Cremlino); Boris Yeltsin prima viene eletto Presidente della Repubblica russa e poi abbandona il PCUS, inneggiando alla necessità di abolire la disposizione costituzionale sul ruolo guida del Partito comunista.

Mentre l'economia - tra tentativi di liberalizzazione e resistenze collettivistiche - perdeva colpi, nell'agosto 1991 i comunisti conservatori tentarono un colpo di Stato: nonostante il fatto che Gorbačëv ne fosse stato la prima vittima, essendo rimasto recluso per tre giorni nella villa presidenziale in Crimea, gli fu contestato da Yeltsin - dopo che questi piegò la resistenza dei golpisti coll'alleanza dei presidenti delle repubbliche federate non russe - di aver con le sue tattiche favorito il radicamento al potere non di interlocutori responsabili della perestroika, ma di pericolosi avventuristi. Nonostante il suo dissenso dalla deriva liberista propugnata da Yeltsin, il partito Comunista venne messo al bando e i suoi beni confiscati. Il 25 dicembre 1991 Gorbačëv rassegna le sue dimissioni da Capo dello Stato: poche settimane prima, l'8 dicembre 1991 i presidenti di Russia, Ucraina e Bielorussia avevano firmato a Belavezha il trattato che sanciva la dissoluzione dello Stato sovietico.

[modifica] Attività successive alle dimissioni da Capo di Stato

Ronald Reagan e Michail Gorbaciov
Ronald Reagan e Michail Gorbaciov

Dal gennaio del 1992 Gorbaciov è Presidente della Fondazione Internazionale Non-Governativa per gli Studi Socio-Economici e Politici (la Fondazione Gorbaciov).

Dal marzo 1993 è inoltre Presidente (nonché fondatore) della Green Cross International, un'organizzazione ambientalista indipendente presente in più di 30 paesi.

Ricopre inoltre l'incarico di Presidente del Partito Socialdemocratico Unito della Russia, fondato il 26 novembre 2001, un'unione di parecchi partiti socialisti democratici, dalla cui guida si è dimesso nel maggio 2004 a causa di un disaccordo con il presidente del partito, Konstantin Titov, relativo alla nuova direzione intrapresa durante la campagna elettorale del dicembre 2003.

Nel giugno 2004 ha assistito al funerale di Ronald Reagan. Nel mese di settembre, a seguito degli attacchi terroristici ceceni in Russia, il presidente Vladimir Putin ha lanciato un'iniziativa per sostituire l'elezione dei governatori regionali con un sistema per cui sarebbero direttamente nominati dal presidente ed approvati dalle legislature regionali. Gorbaciov ha criticato tali provvedimenti accusando Putin di allontanarsi dalla via democratica.

Discorso al Forum di Barcellona nel 2004
Discorso al Forum di Barcellona nel 2004

[modifica] Riconoscimenti

Mikail Gorbaciov ha ottenuto l'Ordine della Bandiera Rossa del Lavoro, tre Ordini di Lenin e molte altre onorificenze e riconoscimenti sovietici e internazionali, oltre a numerose lauree honoris causa da università di tutto il mondo. Nel 1990 gli viene consegnato il premio Nobel per la pace.

[modifica] Critiche

La figura di Gorbaciov è normalmente vista in modo molto positivo in occidente, mentre in Russia la sua immagine è vista con molto meno favore. Pesa a suo carico la dissoluzione dell'impero sovietico, che ha avuto notevoli ripercussioni, anche economiche, per vasti strati della popolazione russa.

[modifica] Credenze religiose

Battezzato nella chiesa ortodossa russa da bambino, Gorbaciov è ateo. Tuttavia professa rispetto per la fede delle persone di tutte le religioni, come ha dimostrato il suo ruolo principale nell'istituzione delle leggi sulla libertà di culto della precedente Unione Sovietica.

[modifica] Bibliografia

Mikail Gorbaciov è stato inoltre autore di numerosi scritti e saggi, tra i quali:

  • A Time for Peace (Tempo di pace, 1985)
  • The Coming Century of Peace (Si avvicina un secolo di pace, 1986)
  • Peace Has no Alternative (La pace non ha alternative, 1986)
  • Moratorium (Moratoria, 1986)
  • Избранные речи и статьи, Izbrannye reči i stat'i (Scritti e discorsi scelti, in sette volumi, 1986-1990)
  • Перестройка: новое мышление для нашей страны и для всего мира, Perestrojka: novoe myšlenie dlja našej strany i dlja vsego mira (1987, Perestrojka, Mondadori, 1988)
  • Августовский путч. Причины и следствия, Avgustovskij putč. Pričiny i sledstvija (Il golpe di agosto, 1991)
  • Декабрь-91. Моя позиция, Dekabr'-91. Moja pozicija (Dicembre 1991. La mia posizione, 1992)
  • Годы трудных решений, Gody trudnykh rešenij (Gli anni delle decisioni difficili, 1993)
  • Жизнь и реформы, Žizn' i reformy (Vita e riforme, in due volumi, 1995)
  • Моральные уроки ХХ века, Moral'nye uroki XX veka (dialogo con Daisaku Ikeda, 1996)
  • On My Country and the World (Sul mio paese e il mondo, 1998).
  • Le nostre vie si incontrano all'orizzonte (scritto insieme a Daisaku Ikeda, presidente della Soka Gakkai) 2000.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

Predecessore: Capi dell'Unione Sovietica Successore:
Konstantin Černenko 1985 - 1991 - I
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