San Lorenzo del Vallo
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San Lorenzo del Vallo | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Calabria | ||||||||
Provincia: | Cosenza | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 365 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 22 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 158 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Fedula | ||||||||
Comuni contigui: | Altomonte, Castrovillari, Roggiano Gravina, Spezzano Albanese, Tarsia | ||||||||
CAP: | 87040 | ||||||||
Pref. tel: | 0981 | ||||||||
Codice ISTAT: | 078121 | ||||||||
Codice catasto: | H962 | ||||||||
Nome abitanti: | sanlorenzani | ||||||||
Santo patrono: | San Lorenzo martire | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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San Lorenzo del Vallo è un comune di 3.480 abitanti della provincia di Cosenza.
Indice |
[modifica] Geografia
San Lorenzo del Vallo, piccolo centro agricolo della provincia di Cosenza,di circa 4000 anime, sorge su una collina che sorge nella valle dell'Esaro ai piedi del monte Pollino. Dista 54 km dal capoluogo di provincia ed è raggiungibile via A3 SA-RC con uscita a Tarsia e Spezzano Albanese-Sibari a nord e Altomonte e Firmo a sud. Posto a 339 metri sul livello del mare, ha una superficie di circa 15 km.
[modifica] Storia e monumenti
Il suo territorio risulta abitato fin dai tempi più remoti ed quasi tagliato in due dal fiume Esaro affluente del Coscile. San Lorenzo del Vallo fu attraversato dai soldati Cartaginesi di Annibale ed alle truppe romane che lo inseguivano, nonché dalle truppe servili di Spartaco che tentava di fuggire verso la libertà. Conseguentemente è ricco di testimonianze archeologiche. Forse per tutelare i territori bruzi e l'antica via Popilia, i Romani impiantarono un accampamento militare,poco lontano dal luogo dove è attualmente ubicato il castello,chiamato CASTRUM LAURENTUM che in tarda epoca medioevale diede poi all'attuale centro abitato, detto allora CASALE SANCTU LAURENTU. Nella zona dove sorgeva l'accampamento furono rinvenuti 316 denari di età repubblicana (dal III al I secolo a.C.,oggi affidati al museo di Reggio Calabria) ed una preziosa Arula Fittile del V secolo a.C.( esposta un paio di anni fa a palazzo Grassi di Venezia nella mostra sulla Magna Grecia,oggi affidata al museo di Crotone). Caduto l'Impero Romano,il territorio cadde nell'oblio fino a quando le prime invasioni dei pirati saraceni (951-952) convinsero i Greci Bizantini a costruire una discreta fortificazione sul punto più alto dell'altopiano di Fedula(frazione di San Lorenzo del Vallo) ed anche sul punto più stretto della Valle dell'Esaro,per proteggere l'antica via Popilia detta anche consolare ed ostacolare le orde piratesche che a quell'epoca giunsero fino a Cosenza e Castrovillari. Qui giunse nel 1047 Roberto Il Guiscardo,che partendo proprio da questo castello dopo averlo adeguatamente ristrutturatofece la fortuna dei Normanni in Italia Meridionale, cambiandogli il nome da CASTRUM SCRIBLAE in CASTRUM JENTILINI, come divenne poi noto nelle carte medioevali, per onorare la terra ospitale. Oggi ne restano discreti avanzi,come la cinta di mura poligonale(in parte franata),il sotterraneo e la torre carenata che denota il tipico dongione normanno. L'altopiano su cui sorgeva fu trasformato in feudo,in Defensae fu chiamato FEUDULUM cioè piccolo feudo,e restò riserva di caccia esclusiva dei principi normanni fino alla morte di Federico II di Svevia,che pure lo nomina nella corrispondenza con la contea di Altomonte. Quindi il feudo passò ai Sangineto di Altomonte e per matrimonio ai Sanseverino di Bisignano, che istituirono il diritto di passo sia sulla sottostante strada consolare che sulla Scafa(passaggio con barche del fiume Esaro) che si trovava poco ad ovest dove in epoca contemporaneamente è stato costruito il ponte Esaro per Fedula ed Altomonte. Nel frattempo sull'altopiano dove continuava a svilupparsi il Casale di San Lorenzo,aggregato alla contea di Tarsia,nel XV secolo fu costruito il convento dei padri Riformatori, che nel 1479 accolse e forse rifocillò 362 famiglie albanesi profughe,che poi si sparsero (1520-1543)per gli attuali centri Arbёrёsh di Lungro,Acquaformosa,S.Basile,Frascineto,Civita,Spezzano Albanese e Firmo. Dopo varie vicende divenne unica feudataria di Fedula-Jentilino e del Casale di San Lorenzo,la famiglia Alarçon Mendoza della Valle siciliana(1543-1564),che pure possedeva altri feudi in Calabria. Questa famiglia, di chiara origine spagnola,possedette San Lorenzo del Vallo ,nel frattempo smembrato dalla contea di Tarsia(1541),fino al 1037,quando l'ultima erede,Lucrezia della Valle,vendette l'Universum Ius al borghese Luigi Longo di Scalzati. Un suo rappresentante,don Pietro Antonio,avviò la costruzione dell'attuale castello(dichiarato monumento nazionale per il suo interesse storico-artistico nel 1978),a pianta quadrata,orlato da quattro torri romboidale,alte quattro piani,sull'omonimo pianoro,che troviamo completato già nel 1590,ed avviò lo sviluppo sia agricolo che architettonico del casale,nel frattempo ridottosi a 84 famiglie,di cui solo pochissime albanesi;fece costruire la chiesa parrocchiale di rito latino dedicata a S.Maria delle Grazie(Ecclesia Sanctae Mariae Gratiarum),nelle vicinanze del castello. Il casale dovette acquistare maggiore importanza,anche strategica(dimostrata dalla scuderia molto ampia)soprattutto nel 1620,quando il successore di don Pietro,don Andrea Alarçon Mendoza della Valle,divenne preside del mandamento ebbe cioè la custodia di tutto il teritorio circostante,che poteva ammirare dall'alto delle torri del castello. Quindi,dopo la breve permanenza di Sant'Umile di Bisignano,che dal locale convento dei Padri Riformatori irradiò tanto ardore di carità,le vicende storiche del casale si svilupparono all'ombra del maniero,tra ribellioni contadine e soprusi baronali. Con l'arrivo dei francesi in Calabria,San Lorenzo del Vallo svolse un ruolo significativo prima con il movimento sanfedista poi di resistenza ai Francesi e molti furono i caduti Sallorenzani. L'edilizia sacra del luogo è espressa nella matrice chiesa dedicata a Santa Maria delle Grazie che conserva un artistico campanile con cupola.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Luciano Francesco Marranghello dal 5 aprile 2005
Centralino del comune: 0981.953103
Email del comune: slv.comune@virgilio.it
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti