Corigliano Calabro
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Corigliano Calabro | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Calabria | ||||||||
Provincia: | Cosenza | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 210 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 196 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 196 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Apollinara, Baraccone, Cantinella, Costa, Fabrizio Grande, Fabrizio Piccolo, Piana Caruso, San Nico, Scalo, Schiavonea, Simonetti, Thurio(Thurii), Torricella | ||||||||
Comuni contigui: | Acri, Cassano allo Ionio, Longobucco, Rossano Calabro, San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, San Giorgio Albanese, Spezzano Albanese, Tarsia, Terranova da Sibari | ||||||||
CAP: | 87064 | ||||||||
Pref. tel: | 0983 | ||||||||
Codice ISTAT: | 078044 | ||||||||
Codice catasto: | D005 | ||||||||
Nome abitanti: | coriglianesi | ||||||||
Santo patrono: | San Francesco di Paola | ||||||||
Giorno festivo: | 25 aprile | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Corigliano Calabro (38.509 abitanti) è una città in provincia di Cosenza.
Indice |
[modifica] Storia
Le origini di Corigliano sarebbero da riportare all'epoca dell'incursione araba del 977 da parte dell'emiro di Palermo, al Quasim, quando alcuni abitanti della Terra di Aghios Mavros (San Mauro, nei pressi dell'attuale frazione di Cantinella) si spostarono in luoghi più elevati, determinando lo sviluppo del piccolo villaggio di Corellianum (il cui nome indicherebbe un "podere di Corellio") sul colle secoli dopo denominato delli Serraturi (nome derivato dalla concentrazione nella zona di un consistente numero di segantini: la denominazione è stata successivamente adeguata all'italiano nella forma "Serratore").
Dopo la conquista normanna, a Roberto il Guiscardo viene attribuita nel 1073 la fondazione di un castello, con annessa chiesa dedicata a San Pietro. La città si sviluppa progressivamente intorno al castello e alle chiese di "Santoro" e di "Santa Maria".
Durante il XIV secolo vi era stata accolta una comunità ebraica e nella località "Pendino" venne costruito il monastero francescano. Nel 1276 la città arrivò a circa 2700 abitanti. Nel XIV secolo fu sotto il dominio dei conti di Sangineto per passare in seguito ai Sanseverino. Un arresto dello sviluppo si ebbe nel XV secolo, a causa del continuo stato di guerra tra Angioini e Aragonesi. Nel 1532 il numero degli abitanti era cresciuto quasi a 4.000 e nel 1538 la città riuscì a respingere l'attacco del pirata saraceno Barbarossa.
I Sanseverino tennero il dominio su Corigliano fino alla morte dell'ultimo Sanseverino del ramo di Tricarico, il prodigo Niccolò Bernardino, principe di Bisignano. Nel 1616, per ripianare i debiti lasciati dal Sanseverino, il governo dispose la vendita dei suoi beni feudali e tra questi Corigliano, che fu acquistato da Agostino e Giovan Filippo Saluzzo, ricchi finanzieri impegnati nelle attività economiche del Regno di Napoli. Dopo alcuni passaggi ereditari la signoria si consolidò progressivamente nelle mani di Giacomo Saluzzo, presidente della "Regia Camera della Sommaria", che dispose del feudo in favore del figlio Agostino. Questi, dopo aver sostenuto un lungo assedio nel Castello e aver respinto le forze repubblicane del duca di Guisa (1647-48), ottenne, l'8 maggio del 1649 il titolo di duca di Corigliano da parte di Filippo IV di Spagna.
Durante il XVII secolo i Saluzzo non riuscirono a fermare la progressiva decadenza economica: molte delle terre della pianura erano state abbandonate ed erano divenute paludose, provocando un accentuazione della malaria, a cui si aggiunse un'epidemia di peste nel 1656.
Nel XVIII secolo si ebbe un miglioramento delle condizioni, grazie alle opere di bonifica intraprese dai duchi e alla produzione della liquirizia. Gli abitanti raggiunsero la cifra di 6.800 nel 1743 e la città si era sviluppata con nuovi quartieri fuori della mura ("Gradoni Sant'Antonio" e “San Francesco”).
I Saluzzo alienarono i loro beni coriglianesi nel 1828 al barone Giuseppe Compagna, (1780-1834),che abilmente ricompose nelle mani proprie e dei suoi eredi Luigi (1823-1872) e Francesco (1848-1925), il potere economico che era stato dei duchi.
Tra il 1814 e il 1951 gli abitanti passarono da poco più di 8.000 a circa 21.000: lo sviluppo si deve alla riforma agraria e alla bonifica della pianura, dove si impiantano vasti agrumeti. Crebbero considerevolmente le varie frazioni, alcune delle quali si svilupparono come località turistiche (Piano Caruso).
Nel 1863 Corigliano prese la denominazione di "Corigliano Calabro" per evitare la confusione con Corigliano d'Otranto.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Monumenti
[modifica] Il castello ducale
Edificato da Roberto il Guiscardo intorno al 1073 come postazione militare alla metà XIV secolo fu trasformato come residenza nobiliare dal conte di Corigliano Roberto Sanseverino.
Fu in possesso alla fine del XV secolo per un breve periodo di Ferdinando I d'Aragona e vi vennero eseguite nuove opere di fortificazione.
Ammodernamenti alla residenza furono ancora eseguiti dai Sanseverino e soprattutto dai Saluzzo, a partire dalla prima metà del XVII secolo, con la costruzione di una torretta ottagonale sopra il mastio del castello, della cappella di Sant'Agostino e delle rampe di accesso dal cortile interno, e con la nuova decorazione degli ambienti interni.
Dopo la vendita a Giuseppe Campagna nel 1828 il figlio Luigi fece costruire una quarta ala inglobando la cappella di Sant'Agostino e un secondo piano di ambienti. Il fossato sul lato nord venne ceduto al Comune che vi costruì sopra la via Tricarico e furono demolite anche le scuderie. Anche gli altri lati del fossato vennero colmati per allestirvi un giardino.
Il castello fu venduto nel 1971 all'arcivescovato di Rossano e da questo al Comune di Corigliano nel 1979.
[modifica] Chiese
- Chiesa del Carmine, dedicata alla Santissima Annunziata, fu consacrata nel 1493 presso il convento dei Carmelitani. Presenta affreschi cinquecenteschi sulla facciata. L'interno a tre navate conserva sulla volta della navata centrale tre affreschi di Domenico Oranges del 1744.
- Chiesa di Sant'Antonio, costruita con l'annesso convento francescano nella prima metà del XV secolo e trasformata nel 1740, presenta una cupola rivestita di maioliche gialle e azzurre e una porta in bronzo dello scultore Carmine Cianci (1982). Dal 1861 il convento è sede del collegio-ginnasio e la chiesa, con la denominazione di "San Luca in Sant'Antonio" divenne parrocchia nel 1949. L'interno con pianta a croce latina conserva dipinti di di Leonardo Antonio Olivieri (Immacolata ed Estasi di sant'Antonio) e un affresco sulla volta di Severino Ferrari (San Francesco ha la visione del Crocifisso, del 1740). Nella "sacrestia vecchia si conserva il "mausoleo di Barnaba Abenante" del 1522.
- Chiesa collegiata di San Pietro, di fondazione precedente al XV secolo, conserva dipinti settecenteschi. Altre opere d'arte sono attualmente nel Museo diocesano di arte sacra di Rossano, tra le quali la preziosa doppia "icona della Odigitria", di fattura candiota, del XV secolo, un tempo venerata nell'abbazia bizantina di Santa Maria del Patir, offerta dall'abate Atanasio Calceopulo, e trasferita, con altri importanti cimeli del cenobio, nella chiesa coriglianese dal padre basiliano Valentino Marchese, dopo la soppressione dell'abbazia nel 1809. Costituisce la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, a cui fanno riferimento anche le chiese di Ognissanti, di Santa Chiara e di Sant'Agostino (nel castello) e la cappella Sotto la giurisdizione della parrocchia dei SS. Pietro e Paolo ricadono la chiesa di Ognissanti, quella di Santa Chiara, e quella di Sant'Agostino, ubicata nel Castello, a cui si aggiunge la cappella dell’Addolorata, affidata alla "Congrega di Maria Santissima dei Sette Dolori".
- Chiesa della Riforma, consacrata nel 1686 a Santa Maria di Costantinopoli, aveva annesso un convento dei padri riformati. L'interno presenta un'unica navata con quattro cappelle a destra. Conserva un Crocifisso seicentesco attribuito a frate Umile Pintorno da Pietralia. Nella sacrestia si conserva il dipinto della Madonna di Costantinopoli di Luigi Medolla.
- Chiesa di Santa Chiara o "delle Monachelle" edificata tra il 1757 e il 1762 su una piccola chiesa precedente, inglobata come parlatorio nell'attiguo convento delle Clarisse (dal 1919 sede della scuola elementare). L'interno con unica navata conserva una tela di Nicola Domenico Menzele del 1762 (San Michele Arcangelo) e un organo del 1735. Sulla volta della navata un dipinto di Pietro Costantini con Santa Chiara e suore di clausura che difendono il Santissimo (1762).
- Chiesa matrice di Santa Maria Maggiore, risalente al X secolo, aveva in precedenza il nome di Santa Maria Assunta della Platea. Venne ricostruita nel 1329 dal conte Ruggero Sangineto e restaurata nelle forme attuali nel 1744 a cura dell'arciprete Francesco Maria Malavolti. L'interno ad una sola novata conserva una tela seicentesca attribuita al pittore Cesare Fracanzano (Sant’Agata in carcere), un ciclo pittorico settecentesco del pittore Pietro Costantini da Serra San Bruno e un grande organo del 1757. Il coro in legno intagliato nell'ultimo quarto del Settecento si deve all'ebanista Agostino Fusco di Morano Calabro, mentre nella sacrestia, con arredi lignei intagliati e dorati, è conservato uno dei più ricchi e antichi archivi ecclesiastici della città. Il campanile è stato utilizzato anche come torre civica.
- Chiesa di San Francesco di Paola, costruita nel XVI secolo presso l'omonimo convento. L'interno a navata unica conserva un pregevole coro ligneo del 1776 (di Pasquale Pelusio) e sulla parete di fondo del presbiterio un dipinto di Felice Vitale da Maratea, con il Trionfo del nome di Gesù (forse 1584) e al di sopra di quest'ultimo una Santissima Trinità attribuita a Pietro Negroni. Nei pressi l'ex chiesa di San Giacomo è preceduta da una statua del santo, innalzata nel 1779 per ringraziamento della sua protezione durante il terremoto del 1767.
- Romitorio di San Francesco, piccola chiesa costruita a ricordo della permanenza di San Francesco di Paola in una capanna durante la sua visita a Corigliano nel 1476-1478. Conserva affreschi seicenteschi.
- Chiesa di Sant'Anna o di Santa Maria di Loreto, fondata nel 1582 presso l'annesso convento dei Cappuccini. Conserva sull'altar maggiore un polittico di Ippolito Borghese del 1607 (Crocifissione, San Ludovico da Tolosa', e San Bonaventura), a cui si deve anche sulla parete destra la tela con la Madonna in gloria. In questa chiesa è sepolta Giulia Orsini, principessa di Bisignano. Il convento venne soppresso nel 1811 e, dopo la riapertura nel 1822, nuovamente nel 1867; ebbe quindi vari utilizzi fino alla trasformazione in ospedale nel 1929.
[modifica] Altri monumenti
- Porta di Prando (anche Brandi o Librandi), unico esempio parzialmente integro di porta civica praticata nella cinta fortificata che cingeva il paese. Su di essa fu edificato nel cinquecento il Palazzo Leonardis, poi Morgia e infine posseduto dai Malavolti.
- Castello di San Mauro,edificato nel 1515 nella pianura in corrispondenza del monastero greco bizantino di San Mauro ad opera dei Sanseverino, ed abbellito per ospitare,nel novembre del 1535, Carlo V reduce dalla campagna di Tunisi.
- Ponte Canale, edificato nel 1480 per l'acquedotto, costituito da due serie di arcate di mattoni sovrapposte. Secondo la tradizione fu costruito per impulso di san Francesco di Paola.
[modifica] Fiere e manifestazioni
- Fiera del Primo maggio, che si svolge la prima domenica di Maggio nel borgo marinaro di Schiavonea.
- Fiera dei morti, che si svolge nel borgo marinaro di Schiavonea l'1 e il 2 Novembre di ogni anno e richiama la popolazione di tutta la piana di Sibari
- Festa Patronale in onore del Santo Patrono di Corigliano San Francesco di Paola che si svolge il 23-24-25 Aprile di ogni anno
- Estate Coriglianese, che si svolge ad agosto con concerti,spettacoli e rappresentazioni cinematografiche. Si dà molto risalto alla rassegna musicale Alba Jazz [1] e alla Grande Festa di Via Roma che da molto risalto agli antichi mestieri.
- Festa di "San Francesco di Paola al Monte" che si svolge l'ultima domenica di Agosto a Piana Caruso
[modifica] Economia
Sul mare Jonio nei pressi di Sibari centro vitale e commerciale, produzioni agricole: arance, clementine, olive, olio, e la produzione di latticini.
La pesca è un altro aspetto molto importante dell'economia di Corigliano Calabro con l'enorme porto peschereccio nella frazione Schiavonea e la sua flotta peschereccia tra le maggiori del meridione; così come un forte volano per l'economia e lo sviluppo è dato dal turismo, con la naturale posizione strategica di Corigliano che, affacciata sul mare, è a pochi chilometri dai boschi della Sila e dai monti del Parco Nazionale del Pollino.
Ha una zona industriale tra le più produttive dell'intera regione per la presenza di numerose attività (edilizia,legnami,alimentari,commercio,servizi).
[modifica] La frazione Schiavonea
Sorta come borgo di pescatori e approdo ("Marina del Cupo")utilizzato per il commercio dei prodotti agricoli. Prima del 1583 era stata eretta la "Torre del Cupo" in funzione anticorsara e un magazzino ("Taverna") di proprietà prima dei Sanseverino e poi dei Saluzzo. Nel 1615 gli abitanti eressero la piccola chiesa di San Leonardo.
Nel 1649 in seguito ad un'apparizione miracolosa iniziò l'erezione del santuario della Madonna della Schiavonea o "Madonna della Guida",
al posto della chiesetta precedente, che venne consacrato nel 1665. Nel 1850 Luigi Compagna vi fece erigere su progetto dell'ingegner Francesco Bartholini di Cosenza, il Palazzo delle Fiere. Nella seconda metà del XIX secolo si costruirono le case in muratura. Dopo i lavori per il porto di Corigliano, iniziati nel 1968 si ebbe un intensa crescita edilizia negli anni Settanta.
Patrona della frazione è la Madonna della Neve, che si celebra il 5 agosto.
[modifica] Sport
La squadra più importante di Corigliano è quella di volley, la Volley Corigliano, appena retrocessa in serie A2 (dopo aver disputato nella stagione 2007/2008 un tribolato campionato nella massima serie) che gioca nel palazzetto "Brillia".
La squadra di calcio è l'USC Corigliano che dopo un passato in serie D, nella stagione sportiva 2004/2005 è retrocessa in Eccellenza e nella stagione 2007/2008 addirittura in Promozione.
Di Corigliano Schiavonea è il calciatore Gennaro Gattuso, giocatore del Milan e Campione del Mondo con la Nazionale Italiana.
[modifica] Personalità legate a Corigliano Calabro
- Francesco Antonio da Corigliano (...-1690), Provinciale dei Conventuali.
- Giovanni Battista da Corigliano (sec. XVII), Abate di Sant'Adriano.
- Giovan Francesco di Gesù-Maria (sec. XVII), Scolopio, poeta sacro.
- Marco da Corigliano (sec. XVI), Abate di Sant'Adriano.
- Pietro Angelo da Corigliano (sec. XVI), Abate di Santa Maria del Patir
- Andronico Abenante (sec. XV), capitano di Alfonso II di Napoli.
- Barnaba Abenante (sec. XV), barone di Calopezzati.
- Berardino Abenante (sec. XVI), Commendatore dell'Ordine di Malta.
- Giovanni Battista Abenante (sec. XVI), Luogotenente generale dell'Ordine di Malta.
- Giovanni Battista Abenante Junior (sec. XVI), valoroso soldato dell'Imperatore Carlo V d'Asburgo.
- Mariano Abenante (sec. XVI), barone di Calopezzati.
- Mario Abenante (...-1555), cavaliere di gran croce dell'Ordine di Malta.
- Marzio Abenante (sec. XVI), cavaliere di gran croce dell'Ordine di Malta.
- Ottavio Abenante (sec. XVI), governatore militare di Rossano.
- Pietro Antonio Abenante (sec. XVI), barone di Calopezzati e di Cirò, colonnello delle armate imperiali.
- Giuseppe Amato (sec. XIX), medico, autore della Crono-Istoria di Corigliano Calabro (Corigliano Calabro, 1884)
- Giovanni Marco Aquilino, giurista, professore dell'Università di Napoli.
- Oliverio Arduino (sec. XV), canonico della Cattedrale di Firenze e professore del Ginnasio di Pisa.
- Alessandro Arnone (sec. XVII), Provinciale dei Carmelitani.
- Domenico Barcari (XV), Archimandrita di Santa Maria del Patir.
- Alessandro Bombini (sec. XVIII), giudice e governatore di Cassano allo Ionio.
- Giovanni Battista Bonparola (1787-1816), giurista.
- Tommaso Bonparola (...-1854), professore di Chirurgia.
- Berardino Buongiorno (sec. XVI), ufficiale delle armate del Re di Spagna.
- Ettore Capalbo (sec. XVII), medico.
- Francesco Capalbo (sec. XVIII), medico.
- Giovanni Battista Cappuccio (sec. XVII), medico e fisiologo.
- Domenico Carusi (1779-1827), uomo politico e scrittore.
- Marco Cimino (1762-1845), erudito ecclesiastico.
- Francesco Compagna(1848-1925), senatore del Regno.
- Gennaro Compagna, deputato.
- Guido Compagna, deputato.
- Pietro Compagna, senatore del Regno.
- Leonardo Crispi (1702-1767), prevosto della chiesa di San Pietro.
- Pietro Angelo de Gaetani (sec. XVII), Luogotenente generale dei soldati dello Stato di Milano.
- Domiziano de Rosis (sec. XVII), giureconsulto.
- Federico de Rosis (sec. XVII), giureconsulto.
- Francesco de Rosis (sec. XVII), Provinciale dei Carmelitani.
- Giovanni Battista de Rosis (sec. XVI, Provinciale dei Minimi.
- Luca de Rosis (...-1658), Uditore del Tribunale della provincia di Principato Ultra.
- Domenico De Tommasi (1767-1807), chimico.
- Francesco Fino (sec. XIX), magistrato.
- Giuseppe Garetti Senior (sec. XVIII), giudice e governatore di Montefusco e di Cassano allo Ionio.
- Giuseppe Garetti Junior (sec. XIX), patriota risorgimentale.
- Girolamo Garopoli (sec. XVII), Arciprete di Santa Maria della Piazza e autore del poema epico Carlo Magno o sia la Chiesa Vendicata.
- Gennaro Gattuso (1978), calciatore.
- Crisostomo Giordano (sec. XVII) Abate di Sant'Adriano e di Santa Maria del Patir.
- Macario Giordano (sec. XVII), Archimandrita di Grottaferrata.
- Giovan Bernardino Grandopoli (sec. XVI), Vescovo di Lettere (1576-1590).
- Battista Graziani (1912-1943), martire della Resistenza.
- Francesco Grillo (sec. XX), storico.
- Alessandro Grisafi (sec. XVIII), definitore generale dell'Ordine carmelitano.
- Alessandro Grisafi Junior (1781-1848), colonnello delle armate napoleoniche.
- Costabile Guidi (sec. XX), romanziere.
- Francesco Longo (sec. XVII), predicatore, scrittore, Provinciale dei Cappuccini.
- Ostilio Lucarini (sec. XX), giornalista e scrittore.
- Orazio Lumbisano (sec. XVII), medico.
- Orazio Malavolti (1778-1818), Capo Battaglione dell'esercito di Napoleone Primo Console.
- Giuseppe Martire (1832-1867), magistrato.
- Gerardo Mazziotti, architetto.
- Marco Mazziotti (sec. XVI), Archimandrita di Grottaferrata e Abate di Santa Maria del Patir.
- Salvatore Mazziotti, Abate di Santa Maria del Patir.
- Luigi Medolla (sec. XIX), pittore.
- Francesco Maria Mollo (sec. XIX), Vicario Generale dei Conventuali.
- Attilio Morgia (sec. XIX), colonnello di artiglieria e inventore.
- Carlo Morgia (sec. XIX), deputato al Parlamento Napoletano del 1848.
- Gaspare Morgia (sec. XV), vescovo di Strongoli.
- Giordano Morgia (sec. XV), cavaliere di Ferdinando II di Napoli
- Giovanni Maria Morgia Senior (sec. XVI), valoroso soldato dell'Imperatore Carlo V d'Asburgo.
- Giovanni maria Morgia Junior (sec. XVII), ufficiale generale delle armate del Re di Spagna.
- Costantino Mortati (1891-1985), giurista.
- Francesco Oliverio (sec. XVI), professore di Eloquenza in Napoli.
- Giovanni Oliverio (sec. XVI), professore nell'Università di Gand.
- Carlo Maria Oranges (sec. XVIII), giudice e governatore di Gravina di Puglia.
- Domenico Oranges (sec. XVIII), Vicario Generale dell'Archidiocesi di Rossano.
- Marco Oranges (1787-1861), scrittore.
- Francesco Otranto (sec. XVIII), Generale dell'Ordine dei Minimi.
- Giovanni Battista Oliverio (sec. XVIII), fondatore del Monte di Pietà per i Poveri.
- Antonio Palma (sec. XIX), professore di Topografia nell'Università di Napoli.
- Luigi Palma (sec. XIX), costituzionalista.
- Tommaso Palopoli (sec. XVIII), Provinciale dei Carmelitani.
- Giacomo Patari (sec. XIX), storico.
- Luigi Patari (sec. XIX), medico igienista.
- Giovan Domenico Persiani (secc. XVI-XVII), Archimandrita di Grottaferrata e Abate di Sant'Adriano.
- Matteo Persiani (1552-1649), predicatore cappuccino.
- Leonardo Pisani (sec. XVIII), Provinciale dei Conventuali.
- Antonio Pisciotta (sec. XVI), Provinciale dei Carmelitani.
- Francesco Pometti (sec. XIX), storico.
- Giovanni Battista Pontio (sec. XVII), vescovo di Umbriatico.
- Giuseppe Pontio (sec. XVII), vescovo di Umbriatico.
- Francesco Antonio Pugliese (sec. XVII), Carmelitano, dottore in Sacra Teologia.
- Pier Tommaso Pugliese (secc. XVII-XVIII), Carmelitano, dottore in Sacra Teologia, autore dell'Istoria Apologetica dell'Antica Ausonia oggi detta Corigliano (Napoli, 1707).
- Francesco Antonio Russo (sec. XVI), professore di Metrica in Napoli.
- Agostino Saluzzo (sec. XVII), Doge della Repubblica di Genova.
- Ferdinando Saluzzo (1743-1816), Nunzio Apostolico in Polonia e cardinale di S. R. C.
- Filippo Saluzzo (sec. XIX), Tenente Generale dell'Esercito delle Due Sicilie.
- Domenico Solazzi Castriota (1800-1859), Botanico, Pari del Regno delle Due Sicilie.
- Felice Solazzi Castriota (sec. XVIII), vescovo di Bisignano.
- Aroldo Tieri (1917-2006), attore.
- Vincenzo Tieri (sec. XX), commediografo e uomo politico.
- Antonio Toscani (1777-1799), difensore della Repubblica Napoletana, caduto nella difesa del forte di Vigliena.
- Ottavio Turano (sec. XVIII), definitore generale dell'Ordine Carmelitano.
- Antonio Ungaro (sec. XX), poeta.
- Vincenzo Valente, compositore.
- Giovanni Battista Villani (sec. XVI), Archimandrita di Grottaferrata.
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