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Capriasca - Wikipedia

Capriasca

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Capriasca
[[Immagine:{{{panorama}}}|300px|Panorama di Capriasca]]
Stato: bandiera Svizzera
Cantone: Ticino
Distretto: Lugano
Circolo: Capriasca
Lingua ufficiale: Italiano
Latitudine:  46° 04' N
Longitudine:  8° 58' E
Coordinate: {{{latitudineGradi}}}°{{{latitudineMinuti}}}′N {{{longitudineGradi}}}°{{{longitudineMinuti}}}′E / <span class="geo-dec geo" title="Mappe, foto aeree ed altre informazioni per Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto">Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto, Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto
Altitudine: 529 m s.l.m.
Superficie: 26,2 km²
Popolazione:
 - Totale
 - Densità
( )
4.256 ab.
162 ab./km²
Frazioni: Almatro, Odogno, Treggia, Oggio, Cagiallo, Campestro, Lopagno, Roveredo Capriasca, Sala Capriasca, Tesserete, Vaglio  
Comuni contigui: Bidogno, Camignolo, Comano, Isone, Lugaggia, Medeglia, Mezzovico-Vira, Origlio, Ponte Capriasca, Sigirino, Sonvico, Valcolla
CAP: 6950
Pref. tel: 091
Codice BFS: 5226
Targa: TI
Abitanti:  
Sito istituzionale


Capriasca è un comune del Canton Ticino di 4.256 abitanti. Il comune è stato creato il 15 ottobre 2001 dall'aggregazione dei comuni di Cagiallo, Lopagno, Roveredo Capriasca, Sala Capriasca, Tesserete e Vaglio.

Indice

[modifica] Monumenti

A Tesserete, villaggio centrale del Comune di Capriasca, la chiesa plebana di Santo Stefano, fu trasformata alla fine del sec. XVI e negli anni 1762-1772 con l'aggiunta del presbiterio e dell'abside.

Nel cimitero una notevole cappella costruita in stile eclettico da Ernesto Quadri conserva un affresco, eseguito da Luigi Rossi nel 1903, raffigurante le Virtù teologali.

Sopra Tesserete si trova il Convento di Santa Maria del Bigorio con un'esposizione di oggetti di origine cappuccina.

Tra gli edifici civili in Piazza Motta il Palazzo scolastico (Casa comunale) è un imponente costruzione tardoneoclassica contraddistinta da un risalto centrale coronato da un timpano, edificato negli anni 1889-1890 dall'ingegner Rossi. Sulla facciata nord è murato il monumento sepolcrale dell'architetto Luigi Canonica.

In via Fontana l'Hotel Tesserete, presso la ex stazione della ferrovia Lugano-Tesserete è un edificio eclettico con verande vetrate, realizzato da Ernesto Quadri nel 1910. In via Canonica la casa natale di Luigi Canonica reca la targa commemorativa; una casa d'abitazione, presso la Casa comunale, eretta nel 1920 circa, mostra prospetti riccamente decorati con motivi geometrici e floreali; una palazzina con negozi e appartamenti, all'angolo con via Fraschina, presenta una connotazione angolare con portico su colonne e decorazioni pittoriche, realizzato nel 1929 circa da E. Besana.

In via Battaglini la Casa d'abitazione in stile tardoneoclassico, realizzata da Pietro Nobile (1776-1854) nel 1840 circa, presenta chiarezza di linee, simmetria rigorosa e proporzioni armoniose. Al Molino la Casa d'appartamenti per persone anziane, realizzata da Luca Bellinelli negli anni 1976-1978, coniuga la struttura in cemento armato con serramenti di ferro. In via Gola di lago la Scuola media, con palestra, è un vasto complesso realizzato in due fasi (1974-1984, 1990-1995) da Luca Bellinelli; al corpo allungato delle aule , parallelo alla strada cantonale, si raccordano con coerenza formale e funzionale i volumi della palestra e delle nuove aule. Nel quartiere Biolda una Casa-villa del 1928, con giardino, posta su una piccola collina, presenta facciate dipinte a finto mattone con inserti in finto bugnato con festoni di ghirlande con foglie e nastri.

La chiesa di Sant'Andrea a Campestro, frazione del Comune di Capriasca è documentata già nel 1375.

Notevoli, tra gli edifici civili, in via Lepori due case d'abitazione con facciate decorate a graffito da Antonio Ardia negli anni 1897 1916; in via Tesserete la Villa Carmen, edificata da Ernesto Quadri (1868-1922) nel 1911 sotto il villaggio, è una bizzarra residenza signorile eclettica con forme e dettagli di carattere nordalpino, decorazioni in stile floreale e staccionata in finto legno; un seconda villa eretta da E. Quadri nel 1905 come residenza signorile circondata da giardino, si distingue per la sua torre angolare e la ricche decorazioni in cemento, marmo e placcature in oro.

Nella frazione di Odogno, eretto nel 1777, l'Oratorio di San Paolo è un'aula rettangolare voltata a botte lunettata con campaniletto addossato al lato sud del coro, rimaneggiato esternamente secondo il gusto neoromanico. All'interno l'altare marmoreo reca la pala raffigurante San Carlo Borromeo, opera di Silvio Gilardi del 1924. Alle pareti: olio su tela della Madonna col Bambino e i Santi Stefano e Bartolomeo, attribuito a Giovanni Battista Bagutti di Rovio, della fine del sec. XVIII. Lungo la strada a nord del villaggio una cappella reca un affresco del 1908 raffigurante la Madonna col Bambino, opera di Luigi Rossi.

Nella frazione di Cagiallo la Chiesa dei Santi Matteo e Maurizio a est del villaggio fu consacrata nel 1369. Restauri nel decennio 1988-1998 diretti da Fernando Cattaneo.

L'Oratorio di Santa Lucia, nel villaggio, fu edificato negli anni 1606-1611 iniziando dal coro, la costruzione della navata è da collocarsi invece tra il 1639 e il 1644. Il campanile dal coronamento ottagonale, che si erge a nord del coro, fu iniziato nel 1752. Restauri condotti negli anni 1985-1986 da F. Cattaneo. All'interno l'aula rettangolare è ricoperta da volta a botte lunettata, preceduta da un portico con pilastri d'angolo e arcata centrale sorretta da colonne, eretto negli anni 1723-1725 e modificato dopo il 1836. Altare maggiore seicentesco in stucco recante la pala del sec. XVIII con la Madonna e i Santi Lucia, Carlo Borromeo e Francesco d'Assisi. Sul lato nord si apre una cappella dell'inizio del Novecento, dedicata alla Vergine. Si conservano diversi oli su tela tra le quali un San Gerolamo del sec. XVII e una Santa Lucia del sec. XVIII.

Tra gli edifici civili sulla strada cantonale spicca una Villa caratterizzata da un corpo turrito e facciate decorate a graffito da Domingo Saporiti (1893-1966) nel 1935; di fianco all'ingresso: dipinto del 1941 raffigurante la Madonna col Bambino di Pietro Tamò.

In località Almatro l’Oratorio di San Sebastiano, anteriore al 1628 è formato da una navata a due campate e coro coperti da volte a vela; presenta eleganti altari di gusto neoclassico; su quello maggiore: pala della Madonna col Bambino, dipinta da Silvio Gilardi nel 1924; su quello della cappella laterale nord: olio su tela raffigurante la Madonna del latte coi Santi Sebastiano e Carlo Borromeo, datata 1639. Alla parete sinistra del coro è appeso un olio su tela con l’Addolorata, attribuito alla bottega di Giuseppe Antonio Petrini di Lugano.

In località Sarone la Casa Vegezzi già Meneghelli, pregevole residenza circondata da un parco e caratterizzata da un corpo laterale a pianta esagonale, con finestre neogotiche, reca decorazioni pittoriche del 1863 forse di Giuseppe Piattini. All’interno la sala della musica è riccamente dipinta; sul soffitto: aafresco con la Raffigurazione allegorica della Musica, di Antonio Barzaghi Cattaneo (1837-1922).

A Lopagno l’Oratorio di Sant’Apollonia, un’aula rettangolare voltata a botte lunettata con coro poligonale eretta nel 1735, sul luogo di una più antica. All’interno presenta un altare in legno con quattro pilastri ionici e frontone interrotto recante un dipinto di Sant'Apollonia, del 1600 circa; la mensa è moderna; l’olio su tela raffigura l’Annunciazione e risale alla seconda metà del sec. XVIII.

Tra gli edifici civili si segnala Villa Janua (Istituto Don Orione), una dimora signorile eclettica, edificata in posizione panoramica per l’armatore e avvocato genovese Gian Carlo Ageno da Ernesto Quadri nel 1912; dal 1952 è sede dell’istituto per disabili: si distingue per il volume articolato, con torre belvedere e facciate riccamente strutturate da elementi architettonici e decorazioni pittoriche; cinto da una vasta proprietà collegata da bella passerella in ferro battuto. All’interno: locali dipinti con motivi ornamentali neorococò. Restauro ed ampliamento condotti da Giovanni Nobile negli anni 1982-1987.

In località Treggia l’Oratorio di Sant'Antonio di Padova, eretto negli anni 1752-1753, all’interno reca un affresco della metà del sec. XIX, raffigurante la Sacra Famiglia coi Santi Antonio di Padova e Carlo Borromeo, attribuito a Giovanni Battista Sartorio (1805-1871). A Somazzo l’Oratorio di San Giovanni Bosco, eretto nel 1935, è una semplice aula con portico antistante e campanile a fianco della facciata.

Nella frazione di Oggio l’Oratorio di Sant'Agata (piccola aula conchiusa da un coro poligonale) fu eretto nel 1757 (data sul portale), all’interno la pala raffigurante i Santi Paolo ed Agata adoranti l’Immacolata Concezione, del sec. XVIII. In località Scampo, frutto di una trasformazione ed ampliamento di una casa preesistente, la Casa Maraini con vista spettacolare sul golfo del lago di Lugano, è situata in un parco (con oratorio privato) presso il bosco. Progettata da Mario Chiattone (1891-1957) nel 1944 per la contessa Carolina Maraini, è una reinterpretazione dell’architettura rurale con elementi dello stile Moderno, come le finestre a nastro; l’oratorio è una semplice aula con portichetto antistante e campaniletto a vela.

Nella frazione di Roveredo l’Oratorio di San Bernardo di Chiaravalle posto nel nucleo è un‘aula settecentesca coperta a cupola con coro e piccolo campanile; sull’architrave del portale compare la data del 1403. All’interno l’altare in stucco reca la pala della Madonna col Bambino coi Santi Bernardo di Chiaravalle e Stefano,datata 1618, ridipinta. La cappella al margine nord del villaggio reca l’affresco della Crocifissione, eseguito da Giovanni Battista Sartorio alla metà del sec. IX. Sotto il paese la cappella detta “Capellona” presenta dipinti del sec. XVIII e di G. B. Sertorio del 1835.

Nella frazione di Vaglio frazione del Comune di Capriasca la chiesa parrocchiale dei Santi Antonio di Padova, Giacomo e Filippo è un edificio che riprende elementi neogotici e neoromanici secondo un gusto liberty, opera di Ernesto Quadri (1868-1922) del 1916.

A sud di Vaglio l’Oratorio della Madonna di Casletto è una cappella attestata dal 1577, fu inglobata nell’edificio attuale, costruito negli anni 1639-1640 (la data si trova sopra la finestra in facciata); l’alta costruzione rettangolare è sorretta da contrafforti. All’interno le due campate della navata sono coperte da volta a botte e il coro è voltato a crociera; sulla sua parete di fondo: affresco della Madonna in trono del 1514, firmato Rocco da Seregno (con bottega a Lugano).

In località Redde sulla collina in una radura del bosco sorgeva un tempo l’omonimo villaggio, menzionato già nel 1078, di cui non si hanno più notizie a partire dal sec. XVI, forse a causa di una epidemia di peste. Qui sorge l’Oratorio di San Clemente, un’aula rettangolare voltata con piccolo campanile ed eremo accanto al lato sud; nel coro, trasformato negli anni 1772-1773: affreschi popolareschi tardobarocchi raffiguranti i Papi San Clemente e San Lino adoranti la Madonna del Buon Consiglio, il Padre Eterno e gli evangelisti.

Il villaggio di Sala Capriasca è frazione del Comune di Capriasca, documentato dal 1078, quando era una cittadella fortificata poi distrutta dalle truppe dei Cantoni Confederati nel 1478.

La chiesa parrocchiale di Sant’Antonio abate, al margine sud del villaggio, risale all’alto Medioevo.

L’Oratorio di Santa Liberata, edificato nel 1729, inglobando una cappella quattrocentesca, è un’aula rettangolare con coro coperto da volta a crociera; il campaniletto è a pianta triangolare; l’altare in stucco con ai lati le statue dei Santi Antonio di Padova e Carlo Borromeo reca l’affresco della Madonna col Bambino, della prima metà del sec. XV.

Tra gli edifici civili notevole è la Casa Bianchi nel quartiere Biolda, realizzata da Emilio Bernegger (n. 1942) ed Edy Quaglia (n. 1944) negli anni 1995-1996: un volume parallelepipedo, uno specchio d’acqua e un muro di sostegno si configurano come elementi essenziali del progetto.

Nella frazione Bigorio l’Oratorio dei Santi Bernardino da Siena e Valentino è un’aula absidata voltata a botte lunettata, tardomedievale nella parte antica, internamente ristrutturata; le vetrate e gli affreschi del 1970 sono di fra’ Roberto Pasotti (n. 1933). Sul muro esterno di una casa si conserva un affresco del 1575 raffigurante la Madonna in trono con San Rocco e Sant'Antonio abate. Da notare una Casa unifamiliare, sul tornante della strada verso il convento dei cappuccini, strutturata con cemento armato bocciardato realizzata da Francesco A. van Kuik nel 1972. La Casa bifamiliare Matter (n. 1947) edificata negli anni 1978-1979 da Martin Wagner, riscaldata ad energia solare presente il tema dell’autosufficienza energetica che ne determina le scelte formali.

In posizione panoramica, alto sopra il villaggio, sorge il Convento di Santa Maria Assunta, fondato nel 1535 quale prima sede dei frati dell’ordine dei cappuccini in Svizzera, fu ampliato dal 1659 al 1688 e alzato di un piano dal 1760 al 1767 da Giuseppe Caresana di Cureglia. L’edificio formato di quattro corpi disposti attorno ad un piccolo chiostro senza porticato, subì restauri negli anni 1966-1967, durante i quali l’antica legnaia fu trasformata in una cappella su progetto di Tita Carloni e Mario Botta; a questi si deve anche, dal 1973 al 1974, la trasformazione in sala di riunione di alcuni locali al primo piano nell’ala sud-est del chiostro. Ulteriori lavori di miglioria e riattazione subì dopo il rovinoso incendio del 1987. Raffaele Cavadini ha allestito nel 1996 un museo liturgico che accoglie oggetti legati all'ambito religioso e alle occupazioni quotidiane dei frati.

Accanto al portale d’ingresso: affresco del sec. XVIII raffigurante San Francesco d’Assisi e un angelo, attribuito ai fratelli Giuseppe Antonio Maria e Giovanni Antonio Torricelli di Lugano. Nel convento si conserva una notevole collezione di quadri dei sec. XVI-sec.XIX e opere di fra’ Roberto Pasotti.

La chiesa conventuale di Santa Maria Assunta è attestata dal sec. XIII e consacrata nel 1577.

Le Cappelle della Via Crucis, edificate nel 1797, furono risanate nel 1966 e ornate da graffiti eseguiti da Max Läubli (n. 1887), Carlo Manini, Gianni Paris (n. 1948), fra’ Roberto Pasotti (n. 1933), Alberto Salvioni (1915-1987), Pierino Selmoni (n. 1927), Giancarlo Tamagni (n. 1940) e Pietro Travaglino (n. 1927), nel 1979.

Sul monte di Condra, la Casa di vacanza di Pia, Antonio e Mario Chiattone fu costruita da questi per la sua famiglia nel 1932, reinterpretando in chiave moderna lo stile regionale ticinese, con impostazione funzionale della pianta, granito a vista e loggiato ispirato alle costruzioni rurali.

[modifica] Bibliografia

  • B. Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Lugano-Porza 1980, 288-294.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 374-381.

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Bruno Lepori dal 04/04/2004
Centralino del comune: 091 936 03 60
Email del comune: municipio@capriasca.ch

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