Allegoria
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L'allegoria è la figura retorica per cui un concetto astratto viene espresso attraverso un'immagine concreta: in essa, come nella metafora, vi è la sostituzione di un oggetto ad un altro ma, a differenza di quella, l'accostamento non è basato su qualità evidenti o sul significato comune del termine, bensì su un altro concetto che spesso attinge al patrimonio di immagini condivise della società. Essa opera comunque su un piano superiore rispetto al visibile e al primo significato: spesso l'allegoria si appoggia a convenzioni di livello filosofico o metafisico. Per chiarire, un esempio tratto dalla Divina Commedia di Dante Alighieri:
Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta,
una lonza leggiera e presta molto,
che di pel macolato era coverta;
e non mi si partia dinanzi al volto,
anzi 'mpediva tanto il mio cammino,
ch'i' fui per ritornar più volte vòlto.
Temp' era dal principio del mattino,
e 'l sol montava 'n sù con quelle stelle
ch'eran con lui quando l'amor divino
mosse di prima quelle cose belle;
sì ch'a bene sperar m'era cagione
di quella fiera a la gaetta pelle
l'ora del tempo e la dolce stagione;
ma non sì che paura non mi desse
la vista che m'apparve d'un leone.
Questi parea che contra me venisse
con la test' alta e con rabbiosa fame,
sì che parea che l'aere ne tremesse.
Ed una lupa, che di tutte brame
sembiava carca ne la sua magrezza,
e molte genti fé già viver grame,
questa mi porse tanto di gravezza
con la paura ch'uscia di sua vista,
ch'io perdei la speranza de l'altezza.
Qui le tre fiere rappresentano tre mali che turbano l'animo dell'uomo: la superbia e la violenza (leone), l'avarizia e la cupidigia (lupa), l'avidità o per alcuni la lussuria (lonza).
L'allegoria è spesso usata anche in altri campi artistici, dalla pittura alla scultura alle altre arti figurative.
[modifica] Differenza tra simbolo e allegoria
Un simbolo è qualcosa di più concreto, statico, assoluto rispetto all'allegoria: per esempio si può dire che un'aquila sia simbolo di regalità, di forza, ecc. Anche un'aquila in volo o in un'altra azione generica spesso ha valenza di simbolo, indipendente dal contesto entro il quale viene posta.
Quando invece il contesto è basilare nell'interpretazione si parla di allegoria: riprendendo lo stesso esempio un'aquila che, all'interno di una narrazione, scenda dal cielo e faccia una serie di azioni significative può rappresentare un'immagine più complessa (per esempio essa simboleggiava spesso l'Impero e in base alle azioni che può compiere nello specifico si estrapola magari una situazione politica specifica). Spesso l'allegoria, nella sua complessità maggiore, ha un'interpretazione "soggettiva", cioè legata al tipo di lettura che se ne fa.
In altre parole, si può dire che il legame tra oggetto significato e immagine significante nell'allegoria sia arbitrario e intenzionale, a differenza che nel simbolo in cui è piuttosto convenzionale: nell'allegoria non può essere decodificato in maniera intuitiva e immediata, ma necessita di un'elaborazione intellettuale. L'allegoria è comunque sempre "relativa" (al contrario di "assoluta"), nel senso che è suscettibile di una discussione critica nella fase di interpretazione.
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