Ponte Tresa
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| [[Immagine:{{{panorama}}}|300px|Panorama di Ponte Tresa]] | |
| Stato: |   Svizzera |
| Cantone: |  Ticino |
| Distretto: | Lugano |
| Circolo: | Magliasina |
| Lingua ufficiale: | Italiano |
| Latitudine: | 45° 58‘ N |
| Longitudine: | 8° 52‘ E |
| Altitudine: | 275 m s.l.m. |
| Superficie: | 0,28 km² |
| Popolazione: - Totale - Densità |
( ) 799 ab. 2.854 ab./km² |
| Frazioni: | |
| Comuni contigui: | Caslano, Croglio, Lavena Ponte Tresa (IT-VA) |
| CAP: | 6988 |
| Pref. tel: | 091 |
| Codice BFS: | 5213 |
| Targa: | TI |
| Abitanti: | Pontresini |
| [ Sito istituzionale] | |
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Indice |
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Silvano Grandi dal 04/04/2004
Centralino del comune: 091 606 16 86
Email del comune: info@pontetresa.ch
Ponte Tresa è un comune del Canton Ticino di 799 abitanti, sul Lago di Lugano. È il comune più piccolo di tutta la Svizzera per superficie. È terminale della Ferrovia Lugano-Ponte Tresa che collega il Malcantone alla città di Lugano dal 1911.
Nel suo territorio il lago si chiude a formare l'emissario del Tresa che si getta nel Lago Maggiore. È separato dall'omonimo comune italiano da una dogana e da un ponte, costruito di recente, strappando terreno al lago e al fiume.
Questo, infatti, è stato sempre un guado importantissimo prima della costruzione del ponte di Melide. Per raggiungere Lugano, infatti, o si giungeva da Porlezza o da Ponte Tresa, da qui l'importanza strategica del luogo e del borgo. Il¨ponte antico venne ricostruito nel 1477, e le locali famiglie patrizie Crivelli e Stoppani beneficiarono dei diritti di pedaggio fino al 1828. Un nuovo ponte in muratura venne eretto nel 1846, per essere poi demolito nel 1962 e sostituito a monte da quello attuale, in cemento armato che continua con la strada che conduce alla Dogana, facendo purtroppo sparire la riva naturale del lago.
Sopra al villaggio, in località Rocchetta, si riconoscono i resti della cinta muraria del castello medievale di San Martino, munito di torre e cisterna. La fortezza fu espugnata e distrutta nel 1122 durante la Guerra decennale tra Milano e Como.
[modifica] Storia
Nel '400 Ponte Tresa fu "terra privilegiata" dal duca di Milano Gian Galeazzo Sforza mediante l'esonero di numerose imposte in cambio della manutenzione della via d'acqua e del ponte. La Lega dei 12 Cantoni Svizzeri nel 1513 confermò i privilegi. Il ponte che attraversa la Tresa fu teatro di diversi avvenimenti storici: una colonna di Franchi calata da Bellinzona giunse nel 590 d. C. fin qui per combattere contro un corpo di Longobardi in ritirata verso Varese. Nel 965 d. C. vi transitarono i Sacri Romani Imperatori Ottone II (di ritorno da Roma) e nel 1004 Enrico II (diretto a Zurigo), Federico I Barbarossa e Federico II di Svevia. Qui cadde prigioniero dei Torriani, signori di Milano, nel 1264, il condottiero locarnese Simone Orelli, con il nipote Guidotto. Alla vigilia della battaglia di Giornico qui giunsero nel 1478 in ricognizione le avanguardie confederate e leventinesi e nel 1481 Ludovico Sforza detto il Moro impedì il passaggio dei bleniesi, diretti a Milano, a causa della peste che infieriva nella loro valle. Nel 1501 lungo la Tresa si registrarono scontri tra le truppe francesi del re Luigi XII e gli Svizzeri che si contendevano il possesso del ducato di Milano dopo la caduta del Moro. Altri seimila Svizzeri calarono quindi verso la pianura lombarda nel 1510 per poi ripassare sconfitti dopo la battaglia di Marignano nel 1515. Proveniente da Novara nel settembre 1799 transitò sul ponte l'esercito di 22000 uomini del generale russo Aleksandr Vasil'evič Suvorov, diretto a Zurigo allo scopo di combattere l'esercito francese guidato dal generale Massena. Nel 1810 le truppe di occupazione del Regno d'Italia, al comando del generale Fontanelli, da qui penetrarono nel Cantone Ticino (appena creato nel 1803) per stroncare la violazione del blocco commerciale contro l'Inghilterra dovuto al prosperare del contrabbando delle merci coloniali.
[modifica] Arte
- Il villaggio, comparabile a Morcote o a Bissone per la posizione sul lago e la formazione urbanistica, ha perso molto del suo aspetto originale a causa della costruzione di numerosi edifici moderni inadeguati allo stile del piccolo centro. La costruzione del ponte e della nuova strada cantonale a lago ha comportato il sacrificio di molte tipiche case a loggiati che si affiacciavano sulla riva del Ceresio.
- La chiesa parrocchiale di San Bernardino da Siena appartenne fino al 1821 alla parrocchia italiana di Lavena Ponte Tresa. Gli archivi comunale e parrocchiale, preziosa fonte di notizie storiche, si sono arricchiti delle recenti pubblicazioni, frutto degli appassionati studi del parroco don Francesco Dario Palmisano che gettano una nuova luce su fatti e personaggi legati al borgo.
- Tra le opere più antiche di Ponte Tresa è da segnalare un affresco che si trova nella controfacciata della Chiesa parrocchiale di Ponte Tresa. È quanto resta degli affreschi esistenti nella Cappella medievale, abbattuta agli inizi del 1600 per costruirvi, al suo posto, l'attuale Chiesa parrocchiale che fu terminata a metà del 1700. Su questo affresco del 1500, attribuibile al pittore Bartolomeo di Ponte Tresa, allievo o collega di Bernardino Luini.
- Fra le dimore civili rimaste sulla riva del fiume si notano le case Bella e Zampini (già Stoppani); sul poggio sorge l'imponente Villa Stoppani, costruita a mo' di castelletto dall'ingegnere Edoardo de Stoppani per Leone De Stoppani. L'oratorio famigliare dedicato all'Immacolata Concezione, risalente al 1663, fu inglobato e trasformato in salone di ricevimento nel 1865. In prossimità della chiesa un'interessante costruzione razionalistica ospitante le scuole elementari comunali e una sezione di scuola maggiore, fu realizzata dall'arch. Giampiero Mina nel 1953.
- L'edificio doganale del 1910 è un dignitoso edificio con risalto centrale, dovuto a Bernardo Ramelli (1873-1930), negli anni 1989-1993 è stato ristrutturato e innalzato dall'arch. Pietro Boschetti (1947-vivente) di Vezio. In via Lugano il palazzo Tramezzani con angolo smussato, coronato da frontone con balaustra e decorazioni pittoriche di Luigi Pellegrini e Giuseppe Stoppani è stato eretto nel 1914 da Giuseppe Bordonzotti (1877-1932) di Croglio cui si deve anche la Villa Menotti con torretta belvedere ottagonale e con facciate ricche di decorazioni plastiche e di graffiti eseguiti nel 1914 dal pittore Luigi Demarchi (1866-1932) di Astano, eretta nel 1912 sopra la linea ferroviaria: buon esempio di stile eclettico. Più in alto la villa La Rocchetta è una costruzione della metà del XIX sec., rimaneggiata e decorata in finto legno nel 1895 da Luigi Pellegrini. Il palazzo moderno, sede del Municipio, allineato alle case circostanti, rappresenta una felice inserzione architettonica del nuovo stile razionalista nell'antico agglomerato tradizionale. Purtroppo in collina, visibili da ogni lato, orribili casette secondarie a scatoletta, meriterebbero l'immediata demolizione.
[modifica] ASPT
- L'ASPT (Archivio storico di Ponte Tresa, Svizzera, è stato fondato nel settembre 2000 da don Dario Palmisano, Parroco di Ponte Tresa, e dal Sig. Eros Manghera, Presidente del Consiglio parrocchiale, per la ricerca di documenti su Ponte Tresa e la loro pubblicazione. Fino al 2008 l'ASPT ha pubblicato 12 Quaderni e 8 Volumi: i Quaderni, che sono di circa 40-44 pagine ciascuno, hanno il fine di portare la storia al popolo; i Volumi, di circa 300-400 pagime ciascuno, in formato A 4 e rilegati,costituiscono un "corpus" di documenti di circa 2500 pagine, che spaziano dal Medioevo ai nostri giorni: il primo documento in cui è citata Ponte Tresa è dell'anno 875 d.C., il primo documento in cui è citato <un piccolo ma profondo fiume> (il Tresa) che esce dal lago Ceresio o di Lugano, è del 590.
- Attorno all'ASPT si è creata una sorta di grande club di <Amici dell'ASPT> (anche al di fuori di Ponte Tresa), che seguono con attenzione e simpatia la continua produzione di documenti, che illuminano di luce riflessa e spesso anche di luce diretta la storia di altri paesi della regione del Malcantone, che si stende da Lugano a Ponte Tresa.
- Nel settembre del 2010 sarà celebrato il primo Decennio dell'Archivio storico di Ponte Tresa. In tale anno i Quaderni passeranno da 12 a 14, e i Volumi da 8 a 10. Per tale ricorrenza, la Pro Ponte Tresa pensa di organizzare la terza Mostra fotografica di Ponte Tresa.
- I volumi dell'ASPT sono descritti nella seguente sezione bibliografica. I 12 Quaderni non sono citati per non caricare eccessivamente questa sezione del sito. Sono elencati nella pag. 2 di ognuno dei volumi.
[modifica] Bibliografia
- AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Casagrande, Bellinzona 2007, 405-406.
- A. Caldelari, Arte e Storia nel Ticino, ETT, Locarno 1975, 130-131.
- G. M. Staffieri, "Ponte Tresa", in Malcantone. Testimonianze culturali nei comuni malcantonesi, Lugano-Agno 1985, 46-47.
- B. Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Lugano-Porza 1980, 245-246.
- F. D. Palmisano, Volumi 8 e Quaderni 12 per circa 2500 pagine pubblicate dall'Archivio storico di Ponte Tresa.
- F. D. Palmisano, vol. 1. Il Codice paleografico della pesca e delle peschiere nel fiume Tresa e nello stretto di Lavena..., Ed. ASPT, Ponte Tresa 2003.
- F. D. Palmisano, vol. 2. Il Patriziato di Ponte Tresa. Profilo storico e verbali, Ed. ASPT, Ponte Tresa 2003.
- F. D. Palmisano, vol. 3. I verbali delle Sedute municipali e delle Assemblee comunali di Ponte Tresa dal 1810 al 1900, Ed. ASPT, Ponte Tresa 2003.
- F. D. Palmisano, vol. 4. Il diario elettorale e i verbali del Comune di Ponte Tresa dal 1901 al 2000, Ed. ASPT, Ponte Tresa 2004.
- F. D. Palmisano, vol. 5. La Chiesa di Ponte Tresa. Documenti per la storia e Beni culturali, Ed. ASPT, Ponte Tresa 2005.
- F. D. Palmisano, vol. 6. Il Comune di Ponte Tresa. Documenti per la storia fino al 1815 con Repertorio cartografico e iconografico, Ed. ASPT, Ponte Tresa 2006.
- F. D. Palmisano, vol. 7. Ponte Tresa, terra ed acque. Documenti per una storia del territorio, con Repertorio cartografico e fotografico, Ed. ASPT, Ponte Tresa 2008.
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