Chiesa di San Bernardino da Siena (Ponte Tresa)
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La chiesa parrocchiale di San Bernardino da Siena a Ponte Tresa appartenne fino al 1821 alla parrocchia italiana di Lavena Ponte Tresa. Fondata durante la seconda metà del sec. XV, è di poco posteriore alla canonizzazione del Santo (1450), dato che è già menzionata nel 1501; la chiesa aveva originalmente tre navate; all'inizio del sec. XVII venne poi trasformata in un'unica sala e voltata. Durante il terzo quarto del sec. XVIII subì un prolungamento verso oriente con l'aggiunta di una campata e di un coro semicircolare. A sud della facciata si erge il campanile largamente rinnovato. La facciata è preceduta da un piccolo portico; sopra il portale: figura affrescata del Santo titolare, datata 1612. Restaurata e ristrutturata negli anni 1972-1982.
All'interno le prime tre campate della navata sono ritmate da lesene di ordine tuscanico su cui si imposta la volta a botte lunettata; nella quarta campata e nel coro lesene corinzie reggono le due volte a botte lunettate. A destra della controfacciata, in una nicchia, vi è l´affresco della Pietà, opera di Bartolomeo da Ponte Tresa, che ricorda la maniera di Bernardino Luini (1475-1533) di Dumenza, databile verso il 1525.
Delle quattro cappelle laterali, le due verso l'ingresso principale risalgono al sec. XVII; quella nel lato sud, dedicata a Sant'Antonio di Padova, venne fondata ed affrescata nel 1612 su richiesta della famiglia Crivelli. Alla medesima epoca appartengono il severo altare in ]stucco e i quattro dipinti di Santi sui piedritti dell'arco d'entrata; i rimanenti affreschi con Scene della vita di San Bernardino da Siena e le Arma Cristi risalgono al 1738. Sul lato opposto, altare neoclassico. nella cappella dedicata alla Madonna, a destra verso il coro: statua tardoseicentesca.
Sopra l'altare maggiore la pala del 1600 circa, raffigura la Crocifissione ed è attribuita a Giovan Battista Discepoli (1590-1654) di Castagnola detto lo Zoppo. Nel coro una delicata cornice in stucco in stile rococò contiene l´affresco con la Gloria di San Bernardino da Siena e un angelo, opera degli anni 1760-1770 del pittore Giuseppe Antonio Felice Orelli (1706-1776) di Locarno. La pala raffigurante la Madonna al Calvario tra i Santi Giovanni Evangelista e Maria Maddalena e i tondi affrescati con gli Evangelisti sono attribuiti a Carlo Cocchi (1771-1854), autore anche delle tele della Via Crucis del 1817. La parte inferiore dell'abside presenta stucchi neoclassici dell'inizio del XIX sec..
[modifica] Bibliografia
- AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Casagrande, Bellinzona 2007, 405.
- A. Caldelari, Arte e Storia nel Ticino, ETT, Locarno 1975, 130-131.
- G. M. Staffieri, "Ponte Tresa", in Malcantone. Testimonianze culturali nei comuni malcantonesi, Lugano-Agno 1985, 46-47.
- B. Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Lugano-Porza 1980, 245-246.
- F. D. Palmisano, La Chiesa di Ponte Tresa. Documenti per la storia e suoi Beni culturali" , Ed. ASPT CH Ponte Tresa 2005, pp. 256. Contiene il testo delle Visite pastorali e un ampio indice dei nomi di persona, dei luoghi e degli argomenti.