Preci
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Preci | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Umbria | ||||||||
Provincia: | Perugia | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 596 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 82,10 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 9,73 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Abeto, Acquaro, Belforte, Castelvecchio, Collazzoni, Collescille, Corone, Fiano d'Abeto, Montaglioni, Montebufo, Piedivalle, Poggio di Croce, Roccanolfi, Saccovescio, San Vito, Todiano, Valle | ||||||||
Comuni contigui: | Castelsantangelo sul Nera (MC), Cerreto di Spoleto, Norcia, Visso (MC) | ||||||||
CAP: | 06047 | ||||||||
Pref. tel: | 0743 | ||||||||
Codice ISTAT: | 054043 | ||||||||
Codice catasto: | H015 | ||||||||
Nome abitanti: | preciani | ||||||||
Santo patrono: | Madonna della Pietà | ||||||||
Giorno festivo: | 7 giugno | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Preci è un comune di 799 abitanti della provincia di Perugia.
Indice |
[modifica] Geografia fisica
- Classificazione climatica: zona E, 2394 GR/G
[modifica] Storia
Borgo di origine medievale (XIII secolo) sviluppatosi all'inteno di una fortezza. Il terremoto del 1328 lo distrusse quasi completamente. Ricostruito, venne elevato a Comune nel 1817. Durante gli ultimi secoli del Medioevo ed in età moderna (fino almeno al XVII secolo), raggiunse una certa notorietà per una scuola di chirurgia specializzata nell'estrazione di calcoli renali.
[modifica] Società
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Geografia antropica
[modifica] Frazioni
[modifica] Acquaro
Acquaro è una frazione del comune di Preci, sita a circa 1.001 m s.l.m. [1].
Si tratta di un antico castello di pendio, costruito intorno al XIII secolo, della cui struttura rimangono la torre e la porta d'accesso. La sua posizione arroccata ne consentiva una facile difesa e permetteva il controllo della sottostante valle Castoriana e della vicina abbazia di Sant'Eutizio [2][3]. Infatti, faceva parte delle cosiddette ville della Guaita (dal longobardo waita, guardia [4]), abitati posti a difesa delle abbazie nel medioevo.
Nel 1809 viene inserito nell'appena istituito comune di Preci, durante l'occupazione Napoleonica [5].
Da menzionare la chiesa di Santa Maria del Rosario (XVI secolo), la chiesa di Santa Maria del Carmine (XVII secolo) [6] ed i prati di Colle dell'Acquaro, a breve distanza dal monte Lungo (1.252 m s.l.m.) [7].
[modifica] Borgo Preci
Borgo Preci è la frazione del comune di Preci che si trova immediatamente sotto all'abitato di Preci [8].
Si sviluppa lungo la strada che risale il corso del fiume Campiano: il paese nasce (in periodo recente) come insediamento commerciale per il castello ed i borghi circostanti. Tra i monumenti da ricordare, la chiesa della Madonna della Peschiera (XVII secolo), così chiamata per via di una vasca alimentata da una sorgente e destinata, sin dal XVII secolo, all'allevamento delle trote, ed un antico mulino con stalla, macina e cortile: da esso parte una mulattiera che conduce al castello di Preci.
Tra le attività economiche principali, l'allevamento e la produzione ittica in vasca, soprattutto di trota iridea bianca, salmonata, trota fario e salmerino di fonte [9].
A Borgo si trova anche un palazzetto dello sport (calcio a 5).
[modifica] Collazzoni
Collazzoni è una frazione del comune di Preci (PG), posta a 868 m s.l.m.; secondo i dati Istat del 2001, gli abitanti sono 28 [10].
Si tratta di una villa di transito posta tra gli abitati di Montebufo e Forsivo, di cui controlla i collegamenti: nasce probabilmente come nucleo rurale e riunione di altre piccole ville, quali Civitelle, Villa del Guado e Villa Campanara [11][12]. Nei secoli passati, molti fabbri di Roma provenivano da questo paese [13].
Tra i monumenti da ricordare, la chiesa di S. Giuliana e S. Alberto [14]. La domenica dopo il Ferragosto si celebta la festa della Madonna delle Grazie [15].
[modifica] Corone
Corone (con San Vito) è una frazione del comune di Preci (PG), localizzata a 495 m s.l.m.; secondo i dati Istat del 2001, gli abitanti sono 50 [16].
La sua posizione in valle (villa di transito) gli permetteva di fungere in passato come luogo per i commerci e gli scambi tra tutti i paesi vicini. Esso sorge lungo il corso del fiume Campiano, con un antico mulino ora dismesso [17]. Nel paese si trova anche un centro di produzione ittica per la pesca sportiva.
Anche in questo paese è presente la tradizione del Piantamaggio [18].
Da menzionare la chiesa di S. Antonio Abate (XVI secolo) [19][20].
[modifica] Fiano d'Abeto
Fiano d'Abeto è una frazione del comune di Preci (PG) [21] collocata su un vecchio percorso di collegamento tra Preci e Norcia, nei pressi di Abeto.
Si trova a 900 m s.l.m. ed è abitato da 9 residenti [22]; è divisa in due nuclei separati, disposti in maniera irregolare. L'attività prevalentemente praticata è l'agricoltura, per via della fertilità dell'altopiano.
Il luogo più interessante è rappresentato dalle sei grotte utilizzate in epoca preistorica come tombe rupestri. In esse sono stati ritrovati utensili del Neolitico e del Paleolitico, a testimonianza di una frequentazione umana risalente ad almeno 200.000 anni fa: punte di lancia e di frecce, pugnali, pendenti e piccoli coltelli. La grande quantità di frammenti di selce fa pensare anche alla presenza di una officina per l'industria litica; gran parte di questi oggetti e le decorazioni delle tombe si trovano ora nel museo diocesano di Spoleto.
Da menzionare anche la chiesa di S. Michele Arcangelo o S. Angelo (XVI secolo), costruita sui resti di un tempio romano dedicato a Giove [23][24].
[modifica] Montaglioni
Montaglioni è una frazione del comune di Preci (PG) sito a 901 m s.l.m. ed abitato da 5 persone (dati Istat, 2001 [25]).
Il paese risale all'anno 1328 (Mons ad Lunam), costruito come castello organizzato attorno alla piazzetta centrale. Del castello rimane l'arco d'ingresso ad ogiva, datato 1333, con una figura di leone posta sopra cinque monti [26]. Esso era uno dei castelli più importanti della cosiddetta Valle Oblita [27].
Da ricordare la chiesa di Santa Maria (XV secolo) e la chiesa della Madonna della Cona (XVI secolo, Madonna dell'Icona), all'interno del paese [28]. Quest'ultima contiene un venerato frammento di polittico, rappresentante la Madonna con Bambino, attualmente in fase di restauro [29]. Notevole il fosso detto "lu cugnuntu", con una cascata di circa 20 m.
Tra le attività economiche più importanti vi è un prosciuttificio, che segue l'antica tradizione dei norcini. Nel 1911 vi è stata istituita una Comunanza Agraria, tuttora operante [30]. Si festeggia l'Assunta, il 15 agosto [31].
[modifica] Montebufo
Montebufo è una frazione del comune di Preci (PG), il più elevato della valle Oblita, trovandosi a 1.016 m s.l.m.; secondo i dati del censimento Istat del 2001, gli abitanti sono 16 [32].
Tra i principali monumenti citiamo la chiesa parrocchiale di San Leonardo di Limoges (XVI secolo [33]), con due portali del '400, un basso porticato [34] ed un interno a due navate con colonna centrale. Gli interni barocchi sono abbelliti da alcuni altari; la facciata destra ospita un'opera pittorica del XVI secolo, la Madonna con Bambino tra San Rocco e Sant'Antonio da Padova [35]. Durante il terremoto del settembre 1997, la chiesa fu molto danneggiata e subì anche diversi saccheggi ad opera di trafugatori [36]. Nell'altopiano si trovano un buon numero di casali antichi [37].
L'8 settembre si festeggia la Festa dell'Icona [38]. Nella zona viene coltivata una particolare varietà di farro, il farro dicocco (Triticum dicoccum Schubler) [39]. Inoltre, vi si trova una Comunanza Agraria [40].
[modifica] Poggio di Croce
Poggio di Croce è una frazione del comune di Preci (PG) sita a 938 m s.l.m. ed abitata da 10 persone (dati Istat del 2001 [41]).
Il borgo fortificato (podio crucis, [42]) sorveglia la strada che porta da Triponzo alla val Castoriana [43].
Del castello resta la porta ad ogiva ed un antico campanile, posto sopra di essa. Fuori le mura c'è la chiesa di Sant'Egidio (XV secolo); la facciata contiene affreschi di scuola marchigiana del XV secolo, l'altare è sovrastato da una "Madonna con bambino tra due santi", quadro del '600. Poi si ricorda anche la chiesa dell'Annunziata (XVI secolo) che contiene un importante affresco del XIV secolo, "L'Annunciazione", opera del fiorentino Giovanni del Biondo [44]. Infine, vi sono le chiese del Santissimo Crocifisso e quella della Madonna della Quercia.
Vi è una Comunanza Agraria [45].
Tra i personaggi storici legati al paese, vi è Maestro Berardo di Maestro Cambio di Poggio di Croce, il primo chirurgo originario di Preci di cui si abbiano notizie ufficiali [46].
[modifica] Valle
Valle è una piccolissima frazione posta tra le due valli, Oblita e Castoriana, originariamente sorta come castello di pendio per difendere l'abbazia di Sant'Eutizio [47]. Tra i monumenti d'interesse, la chiesa di S. Macario (XVI secolo) e la chiesa di S. Fiorenzo (XIII secolo) [48].
[modifica] Amministrazione
Sindaco: Alfredo Virgili (centrosinistra) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 0743 93781
Email del comune: sindaco@comune.preci.pg.it