Lennart Skoglund
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Lennart Skoglund | ||
Dati biografici | ||
Nome | Karl Lennart Skoglund | |
Nato | 24 dicembre 1929 Stoccolma |
|
Paese | Svezia | |
Morto | 20 luglio 1975 Stoccolma |
|
Dati agonistici | ||
Disciplina | Calcio | |
Ruolo | Centrocampista | |
Carriera | ||
Club professionistici | ||
1946/48 | Hammarby | 37 (17) |
1949 | AIK | 5 (2) |
1950/59 | Inter | 240 (55) |
1959/62 | Sampdoria | 78 (15) |
1962/63 | Palermo | 6 (-) |
1964/67 | Hammarby | ? (?) |
1968 | Kärrtorp | ? (?) |
Nazionale | ||
1950/58 | Svezia | 11 (1) |
Palmarès | ||
Mondiali di calcio | ||
Bronzo | Brasile 1950 | |
Argento | Svezia 1958 | |
Statistiche aggiornate al 25 novembre 2007 | ||
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito |
Karl Lennart Skoglund (Stoccolma, 24 dicembre 1929 – 20 luglio 1975) fu un calciatore svedese.
Soprannominato Nacka, dal nome del quartiere di Stoccolma da cui proveniva, iniziò a giocare nella terza divisione svedese nella squadra del Hammarby. A 19 anni fu acquistato dall'AIK Stoccolma, dove restò fino al 1950, anno in cui partecipò alla spedizione svedese per la Coppa del Mondo (4p-0g) in Brasile, dove formò una stupenda coppia d'attacco insieme a Karl-Erik Palmér. La Svezia arriva terza nella manifestazione, vinta dall'Uruguay. Curiosa è la storia che precede la convocazione: prima dell'evento sportivo fu giocata una partita tra i giocatori scelti da una commissione tecnica e quelli scelti dai giornalisti; Nacka, inserito tra quest'ultimi, ottenne la convocazione.
Tornato in patria gioca cinque gare con la sua squadra poi viene ingaggiato dall'Inter dove si consacra definitivamente. A Milano vince due scudetti (nel 1953 e nel 1954), sotto la guida del tecnico Alfredo Foni, facendo da spalla ad un attacco stellare con terminali offensivi molto prolifici come Istvan Nyers e Benito Lorenzi. Nel 1958 partecipa al suo secondo Mondiale (6p-1g) giocato in casa e vinto dal Brasile di Pelè proprio in finale con la Svezia.
In Italia continua a deliziare il pubblico di San Siro fino al 1959 quando, dopo una stagione condizionata da un infortunio, viene ceduto alla Sampdoria. Gioca due stagioni a Genova e poi si trasferisce al Palermo, ma ormai il bel giocatore visto nei nove anni di Inter è scomparso. In terra siciliana gioca appena sei gare e fa quindi ritorno in patria, nella prima squadra della sua carriera calcistica. Proprio in quell'anno (1964) guadagna la promozione in prima divisione con l'Hammarby ritirandosi definitivamente due anni dopo.
Il biondissimo Skoglund è un giocatore fantastico capace di geniali invenzioni e gol strepitosi, la sua classe è cristallina e forse ha la sfortuna di giocare qualche anno prima del grande boom mediatico del calcio, di cui poteva essere consacrato come uno dei grandi di sempre. Purtroppo è irresistibile in campo quanto indisciplinato ed ingenuo fuori dove si distingue per una vita piena di eccessi. Appese le scarpe al chiodo viene prima ricoverato in una clinica di recupero per alcolisti, poi, quando tutto sembra essersi sistemato, a soli 46 anni viene trovato morto in casa, ufficialmente stroncato da un infarto, ma si parla anche di suicidio. Una carriera di altissimo livello, ma una vita chiusa tragicamente. Anche i figli Giorgio Skoglund e Evert Skoglund seguirono la carriera da calciatore.
Gioca anche 11 partite con la nazionale siglando 1 rete, 4 presenze e 2 reti nelle Coppe Europee e 1 presenza in Coppa Italia.
Patenaude (1930) · Conen (1934) · Bickel (1938) · Skoglund (1950) · Kopa (1954)
Pelé (1958) · Albert (1962) · Beckenbauer (1966) · Cubillas (1970) · Żmuda (1974)
Cabrini (1978) · Amoros (1982) · Scifo (1986) · Prosinečki (1990) · Overmars (1994)
Owen (1998) · Donovan / Metzelder (2002) · Podolski (2006)