Lavello
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Lavello | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Basilicata | ||||||||
Provincia: | Potenza | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 313 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 132 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 99 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Gaudiano | ||||||||
Comuni contigui: | Ascoli Satriano (FG), Canosa di Puglia (BA), Cerignola (FG), Melfi, Minervino Murge (BA), Montemilone, Rapolla, Venosa | ||||||||
CAP: | 85024 | ||||||||
Pref. tel: | 0972 | ||||||||
Codice ISTAT: | 076043 | ||||||||
Codice catasto: | E493 | ||||||||
Nome abitanti: | lavellesi | ||||||||
Santo patrono: | San Mauro | ||||||||
Giorno festivo: | 2 maggio | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Lavello (13.786 abitanti) è un comune della provincia di Potenza.
Indice |
[modifica] Territorio
Centro agricolo e industriale della media valle del fiume Ofanto. Il nucleo originario è sorto su un dosso dalle pareti ripide, inciso da alti rami del torrente Crapelotto (affluente di destra dell'Ofanto). In seguito il centro si è molto ampliato, con struttura a scacchiera, sull'asse della statale appulo-lucana.
[modifica] Clima
Per approfondire, vedi la voce Stazione meteorologica di Lavello. |
[modifica] Cenni storici
L'abitato di Lavello ha origini molto antiche come è testimoniato dal ritrovamento di alcuni resti di un villaggio dell'età del ferro. Era chiamato anticamente Labellum e si originò dall'agglomerato daunio-romano di Forentum. Ebbe un certo sviluppo trovandosi lungo i tratturi della transumanza che collegavano le zone interne al Tavoliere. Infatti il nome Labellum deriva da labrum, (abbeveratoio in latino). L'abitato è situato su di un altopiano che guarda verso la Puglia, sulla destra del fiume Ofanto. Fu abitata dai Dauni e poi da Normanni e Svevi che vi edificarono la loro fortezza. Sede vescovile dal secolo XI, assunse notevole importanza quando Federico II restaurò ed ampliò la rocca longobarda in cui morì, nel 1254, Corrado IV. Fedele a Manfredi partecipò attivamente alla rivolta ghibellina del 1268. Il paese, nel 1298, come ritorsione subì un grave incendio provocato da Carlo I d'Angiò che distrusse gran parte dell'abitato. Questo evento è ricordato anche dallo stemma comunale, in cui è raffigurata una torre a due piani invasa dalle fiamme. Dopo la rivolta ghibellina, nel 1268, Lavello fu assegnata da Carlo I d'Angiò a Galard d'Ivry e poi a Riccardo di Bisaccia ed a Simone di Belvedere; fu feudo di Roberto di Suriaco, di Nicola Montorio e di Angelo Tartaglia. Ritornata agli Orsini del Balzo la Contea di Lavello fu incamerata da Ferdinando il Cattolico e venduto nel 1507 ai Del Tufo, che ne ottennero il titolo di marchese. Passò poi ai Pignatelli e infine ai Caracciolo di Torella che la governarono sino all'eversione feudale.
[modifica] Cenni artistici
Il castello, ora sede del municipio, è una costruzione di epoca sveva trasformata nel secolo XVII, con facciata animata nella parte sinistra da una torre semicircolare, nell'angolo di destra da un corpo aggettante coronato da loggia. L'edificio accoglie anche un antiquarium in cui si conservano reperti dell' età del ferro, provenienti dalla zona, ceramiche indigene e italo-greche e varie iscrizioni in lingua latina ed ebraica.
La Chiesa di Sant'Anna fu rifatta nel secolo XVIII su una fabbrica trecentesca e possiede un' Annunciazione tardo-cinquecentesca dipinta dai napoletani Antonio Stabile e Costantino Stabile. Nel territorio vi sono i resti di una costruzione termale romana e di un sepolcreto paleocristiano; nel 1963 furono rinvenuti materiali databili all' Eneolitico.
[modifica] Economia
È uno dei principali centri agricolo-commerciali della provincia. La fertilità del territorio consente la produzione di cereali, uva, olive, ortaggi e barbabietole. Vi sono olivicultori, frantoi oleari, molini, lavorazione delle barbabietole, impianti vinicoli (vino aglianico e spumante del Vulture). Allevamenti di bovini e ovini con produzione di latte, carne e lana. Vi sono anche botteghe di ceramica e di lavorazione del legno.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Tempo libero
A Lavello sono praticati regolarmente, come nelle altre città italiane, calcio e pallavolo. È degna di nota però la scuola di karate "Karate Club Lavello" affiliata alla Libertas aperta dal Maestro Carmine Passio e divisa con un un istruttore di balli caraibici. Il fatto che Lavello sia la città natale del Campione di Kata a squadre Pasquale Di Pinto rende possibile le sue visite regolari alla scuola e la possibilità che porti durante gli esami della scuola stessa altri campioni, come è successo il 30 Dicembre 2007 quando è venuto Yuri Gasperini come ospite.
Nella città ci sono due gruppi scout, cui il primo "Lavello 1" è affiliato all'A.G.E.S.C.I. ed è stato fondato nel 1994 e l'altro, il "Lavello 2",(presente solo sulla carta) è affiliato al C.N.G.E.I. ed è stato fondato nel 2007.
[modifica] Voci correlate
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