Classe Lupo (fregata)
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Classe Lupo | |
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Descrizione generale | |
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Tipo | fregata lanciamissili |
Classe | Lupo |
Cantiere | Riva Trigoso/Muggiano |
Matricola | ex-F564, 565, 566, 567 |
Impostazione | 8 Ottobre 1974 (Lupo, ex-F564) |
Varo | 29 Luglio 1976 (") |
Entrata in servizio | 20 Settembre 1977 (") |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 2.525 t |
Lunghezza | 113,2 m |
Larghezza | 11,3 m |
Altezza | 7,9 m |
Pescaggio | 3,7 m |
Ponte di volo | 25.2m x 11.3m |
Propulsione | CODOG 2 turbine a gas Fiat-General Electric LM-2500 2 motori diesel Grandi Motori Trieste BL-230-20M |
Velocità | Con propulsione a TurboGas 35 nodi con propulsione diesel 21 nodi |
Autonomia | 4000 miglia a 15 nodi (7.408 km a 27,8 km/h) |
Equipaggio | 194 |
Equipaggiamento | |
Sensori di bordo | Radar:
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Sistemi difensivi | ECM:
Sonar: Raytheon DE 1160B a scafo |
Armamento | artiglieria:
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Mezzi aerei | 1 elicottero AB-212 ASW |
Note | |
le caratteristiche si riferiscono alle unità della Marina Militare Italiana |
Le fregate missilistiche della classe Lupo sono tra i prodotti di maggior successo della cantieristica militare italiana dal dopoguerra. Più che una vera e propria classe intesa in senso classico, si può definire una tipologia di navi, appartenente ad un’intera famiglia sviluppata dalla Fincantieri[1] in collaborazione con la Marina Militare. Nella Marina Militare la Classe Lupo era costituita da quattro unità costruite alla fine degli anni settanta.
Sono state costruite diciotto navi, di cui quattro per la Marina italiana e le rimanenti per tre clienti esteri: sei per il Venezuela, quattro per il Perù e quattro per l'Iraq. Queste ultime però non entrarono mai in servizio per il committente originario a causa delle note vicende politiche e finirono per essere acquistate dalla Marina Militare nel 1994, dove prestano attualmente servizio come pattugliatori di squadra. Nella storia della cantieristica italiana un simile successo lo avevano avuto in precedenza tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo gli incrociatori corazzati classe Garibaldi che servirono oltre che per la Regia Marina anche in quelle di Spagna, Argentina e Giappone.
Indice |
[modifica] Costruzione
Nate per sostituire le navi della precedente classe Alpino, su progetto sviluppato congiuntamente dalla Marina Militare e dalla Italcantieri, le Lupo sono navi a ponte continuo senza castello, con lo scafo in acciaio ad alta resistenza suddiviso in quindici compartimenti stagni e sovrastrutture in alluminio. Il governo è assicurato da due timoni, sistemati nel flusso delle eliche, con un angolo di barra di 35° per lato. Le Lupo nonostante avessero dimensioni più piccole ed una stazza più leggera rispetto alle coeve come le britanniche Type 21 e Type 22, le statunitensi Knox e Perry o le MEKO sono dotate di un armamento antiaereo (AAW), antinave (ASuW) ed antisommergibile (ASW) notevole, mentre l'elevata automatizzazione ha permesso una notevole riduzione del personale imbarcato, con circa 180 uomini di equipaggio, notevolmente inferiore se paragonato a navi di stazza e dimensioni simili come le britanniche Leander che avevano 250 uomini di equipaggio con un armamento notevolmente inferiore.
[modifica] Propulsione
L'apparato motore è di tipo CODOG con due turbine a gas Fiat-General Electric LM-2500[2][3] e 2 motori diesel Grandi Motori Trieste[4] BL-230-20M. Il sistema sviluppa una potenza di 50.000HP (36.765kW) con la propulsione a Turbogas e 7.800HP (5.735 kW) con la propulsione diesel. Le navi hanno due eliche a quattro pale a passo variabile, dal diametro di 3,7m e raggiungono la velocità massima con l'ausilio dei soli motori diesel di 21 nodi e con la propulsione a Turbogas di 35 nodi che, all'epoca della loro entrata in servizio, ne facevano le navi più veloci della loro categoria. Le Lupo venezuelane hanno motori diesel A-230-20M che sviluppano una potenza di 8000HP leggermente maggiore delle altre, e che sono stati sostituiti con nuovi motori diesel MTU 20V 1163[5] dopo lavori di ammodernamento nelle prime due unità.
L'autonomia ad una velocità di 15 nodi è di 4000 miglia
Sono presenti quattro gruppi elettrogeni dotati di motori diesel che provvedono alle necessità energetiche della componente meccanica ed elettronica ed ai servizi ausiliari di bordo.
[modifica] Armamento
Le Lupo sono delle navi armate notevolmente, specie se si considerano le dimensioni e la stazza delle navi. Le varie versioni in cui sono state costruite presentano delle variazioni nell'armamento.
[modifica] Artiglieria
L'armamento artiglieresco è costituito da un singolo cannone 127/54mm Compatto dell'Oto Melara[6] a prua, e dal sistema di difesa ravvicinata contraerea Dardo montato sulle due fiancate a poppavia.
Il cannone 127/54 mm Compatto[7] è un'arma duale che ha una cadenza di tiro di 45 colpi al minuto e in grado di colpire in un raggio di 15km bersagli aerei e di superficie. Pur essendo un'arma polivalente, il suo compito principale è comunque la difesa contraerea piuttosto che quella di arma multiruolo.
Il sistema CIWS di difesa ravvicinata contraerea Dardo[8] è costituito da due torrette binate con cannoni da 40mm a tiro rapido con una cadenza di tiro fino a 600 colpi al minuto. Il suo sistema di guida verte sul radar RTN-10X e sul radar RTN-20X in banda I/J. Il radar RTN-20X ha compiti di scoperta aerea per la direzione di tiro, mentre il radar RTN-10X ha compiti di controllo del fuoco ed inseguimento bersagli. Il Dardo ha avuto una notevole diffusione per i tempi di reazione, importantissimi per un sistema del genere, e per la velocità di inseguimento bersagli. I cannoni da 40mm con la loro gittata sono inoltre validi anche contro bersagli di superficie.
Le torretta con la caratteristica calotta bianca in vetroresina rinforzata, sono prive di equipaggio e sono esclusivamente telecomandate dalla direzione del tiro della nave, senza quindi impianti di tiro sull’affusto stesso.
Le munizioni comprendono proiettili dotati di spolette di prossimità con una quantità di esplosivo di tipo molto energico che trasforma il corpo della granata in oltre 2400 frammenti, di cui 600 sono palline di tungsteno, in grado di perforare circa 10mm di alluminio a una decina di metri. Con una cadenza di tiro combinata di circa 600 colpi al minuto non sarebbe stato infatti possibile aspettarsi elevati risultati con impatti diretti o con spolette a tempo di tipo classico, ma con le munizioni con spoletta di prossimità è possibile causare molti danni, mettendo così fuori uso i sistemi di guida dei missili antinave. Sono disponibili anche proiettili HE di tipo esplosivo e proiettili AP-T perforanti e traccianti per impatti diretti, possibili però solo entro il raggio di un migliaio di metri. In questo caso la distruzione del missile o dell’aereo è immediata, ma meno probabile. Le munizioni perforanti ed esplosive stanno insieme nel sistema di caricamento. Vi sono due depositi, uno per cannone, ciascuno dei quali serve una canna, e capaci di ospitare centinaia di proiettili, sparandoli tutti in rapida sequenza.
Le Lupo venezuelane hanno anche due mitragliere M-2 da 12,7mm antiaeree.
[modifica] Missili
La componente missilistica consiste in un sistema lanciamissili Albatros ad otto celle dotato inizialmente di missili terra-aria Sea Sparrow e successivamente di missili Aspide, e da otto o quattro lanciatori per missili Otomat posti sui due bordi della nave.
La marina peruviana ha dotato le sue fregate tipo Lupo anche dei missili di fabbricazione sovietica Igla.
[modifica] Aspide
Al sistema Albatros[9] è affidata la difesa antiaerea a medio raggio. I missili, a guida radar semiattiva, hanno un raggio d'azione di 15km, con una testata a frammentazione dal peso di 33kg, sono costruiti dall'industria italiana Selenia e sono molto simili oltre che fisicamente compatibili ai Sea Sparrow, ma hanno elettronica, testata e motori di progettazione italiana e possono raggiungere punte di velocità di oltre 4 Mach. L'innovazione tecnica elettronica, più importante rispetto agli Sparrow, riguardava la guida monoimpulso che lo rendeva molto resistente alle ECM oltre ad aumentarne la precisione. Altra differenza rispetto allo Sparrow è quella di avere tutte e quattro le ali di manovra, situate a metà fusoliera, completamente indipendenti, a differenza del missile statunitense, che ne aveva due accoppiate e due indipendenti. Questo notevolissimo vantaggio di avere le ali di manovra completamente indipendenti migliorava notevolmente la manovrabilità dell'Aspide rispetto a tutti i concorrenti dell'epoca. Un'ulteriore differenza con lo Sparrow era la diversa testa di guerra che nell'Aspide era frammentata ed al momento dell'esplosione, lanciava frammenti metallici in diverse direzioni.
[modifica] Otomat
Il missile Otomat/Teseo,[10][11] a cui è affidata la difesa antinave a lungo raggio, a guida radar attiva è stato sviluppato dal consorzio Oto Melara-Matra, da cui il nome Otomat. La caratteristica principale è la lunga gittata, che può raggiungere i 120-180km, ottenuta con un motore a turbina. Si tratta di un missile molto potente, con una testata da 210kg per circa 800kg di peso totale, che è stato prodotto in oltre 1000 esemplari a partire dal 1975. Evoluzione dell'Otomat è il sistema Teseo.
Il missile progettato attorno al 1967 venne sperimentato tra il 1971 e il 1972 e la prima versione denominata OTOMAT Mk 1 venne messa in servizio nel 1976 e le Lupo furono le prime unità ad esserne equipaggiate.
La versione Mk I aveva una gittata di 60 km e non poteva essere controllato dopo il lancio.
La versione successiva Mk 2 sviluppata a partire dal 1973, venne utilizzata, almeno inizialmente solo nelle Lupo italiane.
La guida a mezza corsa, vero plus di questo missile, dà la possibilità di attaccare bersagli navali oltre l'orizzonte con il sistema di aggiornamento datalink. L'operazione di correzione di mezza corsa è però delicata. L'elicottero AB-212ASW nelle versioni dotate del sistema Datalink TG-2 deve scoprire il bersaglio e aspettare poi il missile, che deve passargli sotto per ricevere i segnali.
Se però l'elicottero vola a bassa quota, può essere molto pericoloso se il nemico ha velivoli da intercettazione o anche altri elicotteri, come ad esempio un Lynx assai più veloce e maneggevole di un AB-212ASW e lo spostamento dell'elicottero anche solo di alcune centinaia di metri può portare al mancato aggancio.
Senza l'ausilio del sistema Datalink TG-2, la distanza utile arriva ad almeno 60 km, che corrisponde alla gittata dell'Otomat Mk 1, versione che originariamente ha equipaggiato sia le fregate costruite per la Marina Militare Italiana, sia le unità costruite per committenti esteri. Per tiri a distanze superiori, in assenza del sistema TG-2, data l'impossibilità di aggiornamento dovrebbe verificarsi, affinché il missile non vada quasi certamente a vuoto, che la nave sia immobile o in moto lento.
[modifica] Siluri
L'armamento silurante consiste in due lanciasiluri tripli del tipo ILAS-3, praticamente copie del tipo MK 32 americano, armati con siluri leggeri A244[12] da 324mm, che costituiscono un miglioramento del tipo Mk 44 apparso negli anni '50, con raggio d'azione di 7 km ed una dotazione di 12 siluri per autodifesa ed impiego antisommergibile. Il siluro A244/s è un tipo di siluro leggero che può essere lanciato sia dalla nave che dall'elicottero di bordo, con capacità di autoguida attiva grazie al mini-sonar nella testata individuando il bersaglio mediante sensori acustici.
[modifica] Elettronica di bordo
Nei limiti di quanto concesso dall'elettronica disponibile negli anni '70 e dalla taglia della nave, si volle dare alle Lupo di una dotazione elettronica quanto più completa possibile per far fronte alle minacce ad alta tecnologia che si prospettavano nei nuovi scenari che il futuro lasciava prevedere. Le unità costruite per committenti esteri o costruite all'estero su licenza, presentavano rispetto alle unità della marina italiana delle variazioni nell'elettronica di bordo.
All'inizio degli anni '90 sulle unità in servizio nella marina italiane è stato installato il sistema satellitare SATCOM,[13] mentre le navi venezuelane sottoposte a lavori riammodernamento sono sono equipaggiate del sistema di navigazione Sperry marine MK 39 e del sistema di comunicazione integrato SHINCOM 2100[14] della DRS Technologies.
Il sistema elettronico delle Lupo ha compreso fin dall'inizio:
- 3 radar di scoperta
- 4 radar di controllo del tiro
- 1 sistema ESM/ECM
- 2 lanciatori di falsi bersagli
- 1 sonar a scafo
- Apparati vari di comunicazione
- Vari illuminatori
- I sistemi di bordo dell'elicottero, vero e proprio sensore remoto della nave.
[modifica] Radar
Il sistema principale, installato su di uno degli alberi, è un radar di scoperta a medio raggio RAN-10, che dall'albero posteriore controlla lo spazio aereo in un raggio di circa 180 km e viene integrato, per la scoperta aerea a corto raggio e quella di superficie, dal più piccolo radar RAN-12LX che trova posto sull'albero anteriore. Il radar di navigazione è il tipo SPN-703, almeno nella dotazione originaria. Le unità italiane dopo gli ammodernamenti effettuati all'inizio degli anni '90 sono state dotate del radar di superficie SPS-702A CORA.
Con questi tre sensori dedicati è in pratica possibile svolgere al meglio tutte le mansioni di scoperta aerea, di superficie e navigazione con sensori dedicati ed indipendenti. In particolare giova apprezzare la ridondanza dei due radar di scoperta che seguono la linea delle navi americane piuttosto che la dotazione delle fregate europee, spesso limitata ad un unico radar di scoperta e uno o due di navigazione. Il radar MM/SPS-774, designazione della Marina italiana del radar RAN-10, opera in banda E\F, mentre il radar RAN-12LX che nella Marina italiana ha la designazione SPQ-2F, opera in Banda S. La presenza di un tale sistema era considerata necessaria per aumentare la capacità di scoperta contro bersagli difficili, specialmente a volo radente o piccole unità navali, che i radar unici di scoperta combinata potrebbero non riuscire a vedere. Inoltre in questo modo esiste un sistema di backup in caso si verifichino avarie ad uno dei due radar.
Le Lupo peruviane, hanno come radar di sorveglianza e ricerca aerea il Thales Nederland LW-08, come radar di superficie il RAN-11L/X, che trova posto anche sulle Artigliere e come radar di navigazione il britannico Decca BridgeMaster II, mentre sulle prime due unità venezuelane sottoposte a lavori di ammodernamento è stato installato il nuovo radar di sorveglianza e ricerca aerea Elta[15] EL/M-2238 Star 3D di fabbricazione israeliana.
Per l'illuminazione dei bersagli ed il controllo del tiro delle artiglierie vi sono sistemi dedicati per tutte e quattro le armi antiaeree presenti a bordo, permettendone il migliore uso anche contro minacce multiple. Il cannone da 127/54mm ha un radar RTN-10X a prua, sopra la plancia comando, mentre il lanciatore Albatros ha un radar di illuminazione dedicato. Nelle navi della Classe Artigliere, in una configurazione più recente, vi sono due radar RTN-10X abbinati ad altrettante centrali per la direzione del tiro del tipo NA-21, mentre in entrambi i casi la difesa abbinata ai CIWS ha due centrali di tiro NA-20 abbinate ad altrettanti radar RTN-20X. La principale differenza è data dal fatto che entrambi gli RTN-10X delle unità Classe Artigliere hanno la capacità di generare onda continua e guidare i missili Sparrow/Aspide, conferendogli migliori capacità di intercettazione. Gli illuminatori nelle unità destinate all'esportazione, sono a bassa potenza rispetto a quelli delle Lupo italiane o delle Maestrale e di altre navi italiane, e uguali a quelli delle corvette Minerva. Sulle Mariscal Sucre venezuelane riammodernate per il controllo e la direzione del tiro è stato installato il sistema a guida ottica Elbit[16] ENTCS 2000.
[modifica] Sonar
A completare la dotazioni dei sensori è il sonar a media frequenza di attacco e ricerca attiva Raytheon DE 1160B [17] montato nella parte anteriore dello scafo, mentre non esiste la componente trainata dietro la nave, che era stata richiesta ed installata sulle navi irachene, salvo poi essere sbarcata dopo la trasformazione in Artigliere. Il sonar DE 1160B è un apparato americano, praticamente standard per le navi dell'US Navy. Il sonar non ha un elemento a profondità variabile, cosa che limita la capacità di scoprire sottomarini, specie in caso di maltempo o di alta velocità della nave, in quanto la componente a profondità variabile è necessaria per poter cercare con una certa efficacia i sommergibili nascosti sotto lo strato termico, mentre i sonar a scafo, ad alta velocità, diventano praticamente inutilizzabili per il rumore prodotto nel movimento. Un altro sonar, l'ASQ-13B, è usato dagli elicotteri ed è un sonar filabile, che ha capacità di hovering con il pilota automatico su punti prefissati.
Le Lupo peruviane e venezuelane adottano il sonar a scafo EDO 610E(P), di fabbricazione americana, che nelle unità venezuelane riammodernate è stato sostituito dal sonar a scafo Northrop Grumman SQS-53C[18] anche questo di fabbricazione americana.
[modifica] Contromisure elettroniche
Le Lupo sono dotate di due lanciarazzi multipli SCLAR, ognuno di 20 tubi dal diametro di 105mm per chaff/flares. Lo SCLAR, utilizzato generalmente dalle navi per il lancio di falsi bersagli, elevabile e brandeggiabile, può lanciare anche razzi esplosivi HE con 12km di gittata massima. Questo sistema, che ha avuto molto successo tra gli anni '70 e anni '80, è poi via via decaduto, sostituito, nelle Lupo venezuelane che sono state modernizzate da lanciatori Mk 137 da 130mm e sulle navi italiane più recenti, come i cacciatorpediniere De La Penne, dai lanciarazzi Dagaie da 330mm a 10 canne, specializzati nella ECM e con una maggiore capacità di carico per ciascun razzo.
Il sistema ECM SLQ-D sono per il jamming attivo, mentre il sistema ESM SLR-4 fa' un uso passivo dello spettro elettromagnetico per rilevare, identificare, localizzare e interpretare le potenziali minacce o i bersagli. Le Lupo venezuelane della Classe Mariscal Sucre sottoposte a riammodernamento sono ora dotate del sistema ESM/ECM Elisra[19] NS 9003/9005.
La protezione elettronica antisiluro è affidata al sistema AN/SLQ-25 Nixie, usato anche dalla US Navy, dalla Royal Navy e da molte marine NATO. Consiste in un apparato, filabile in mare, che emette segnali di disturbo, come il rumore di un elica o del motore per ingannare e deviare un siluro. Una versione più moderna di questo sistema, denominata AN/SLQ-25B, è dotata di sensori in grado anche di individuare e localizzare sommergibili e siluri in arrivo[20].
[modifica] Elicottero
A completare le difese della nave è l'elicottero AB-212 ASW in versione antisommergibile, vero e proprio sensore remoto della nave, dotato di siluri e sonar filabili. Il radar originariamente installato era l'inglese MEL ARII 5955, caratterizzato da una piccola cupola aguzza che è stato sostituito dal modello SMA APS-705, sistema standard per gli elicotteri della Marina Italiana. La struttura, posta sopra il tettuccio, è a forma di cilindro basso e largo ed è in grado di scoprire bersagli di grandi dimensioni, con mare forza 4 in un raggio di 140 km, con la distanza media di scoperta che scende intorno ai 50-70 km con navi di media grandezza. Le dotazioni di bordo comprendono anche il sofisticato sistema di navigazione e posizionamento IFF, ed originariamente anche le installazioni per i missili aria-superficie AS-12, a guida ottica, che avevano una gittata di 8km ed il cui relativo sistema di guida XM-58 trovava posto in cabina. Per l'armamento sono disponibili (nei modelli originari) 2 siluri A244, Mk 44 o Mk 46, 2 cariche di profondità da 161kg o 2 missili AS-12. Questi ultimi sono stati sbarcati, essendo armi filoguidate senza una vocazione specifica per la lotta antinave e non avrebbero potuto essere efficaci contro le navi maggiori a causa dell'estrema vulnerabilità dell'elicottero costretto a rimanere in volo lento per almeno 30-50 secondi in un raggio di 8 km, sempre che le condizioni meteo consentissero buona visibilità. Alcuni AB-212 destinati all'esportazione hanno ottenuto missili più validi come i Marte o i Sea Skua.
Le sistemazioni per l'unico elicottero presente a bordo sono piuttosto spartane, tanto che per ospitarlo a poppa viene usato un hangar telescopico, che quando esteso preclude l'uso del ponte di volo.
Nelle fregate peruviane l'hangar era di tipo fisso e su due di esse sono state effettuate negli anni recenti delle modifiche al ponte di volo per potere accogliere a bordo gli elicotteri ASH-3D Sea King.
[modifica] Italia
Agli inizi degli '70 allo scopo di affrontare la minaccia sovietica nel Mediterraneo la Marina Militare avviò un programma di ammodernamento della sua flotta che comprendeva la costruzione di fregate multiruolo da impiegare nella lotta ASW, nella protezione ASuW per la scorta di convogli e forze navali, nel supporto ad operazioni anfibie, nel pattugliamento costiero e dotate anche di buona protezione AAW. Nacquero così le fregate multiruolo Lupo e Maestrale con le Lupo che avevano come funzione prioritaria l'impiego nella lotta antinave e le Maestrale con una maggior propensione alla lotta antisommergibile. Le Maestrale sono ancora in servizio, in attesa di venire progressivamente sostituite dalle nuove fregate multiruolo FREMM, mentre le Lupo in servizio nella Marina Militare fino ai primi anni del nuovo millennio stanno vivendo, a dimostrazione della validità del progetto, una seconda vita nella marina peruviana affiancando le unità Tipo Lupo che la marina del Perù aveva messo in servizio tra la fine degli anni '70 e nel corso degli anni '80.
[modifica] Storia
Le fregate italiane della Classe Lupo avevano nomi di torpediniere della Regia Marina che avevano preso parte alla seconda guerra mondiale. Lupo, Sagittario e Perseo facevano parte della Classe Spica, mentre l'Orsa faceva parte della classe omonima. Lupo e Sagittario si erano particolarmente distinte nell'appoggio dato alle truppe tedesche durante la battaglia di Creta. Il Lupo riuscì a proteggere un convoglio tedesco rientrando con lo scafo crivellato di colpi, mentre il Sagittario, nel proteggere un convoglio tedesco, tenne da solo testa ad un intera formazione inglese. I comandanti delle due unità Francesco Mimbelli[21] e Giuseppe Cigala Fulgosi[22] vennero decorati di Medaglia d'Oro al Valor Militare così come la bandiera di guerra del Lupo[23]. Il Sagittario e l'Orsa dopo il conflitto entrarono a far parte della Marina Militare Italiana.
Unità della Classe Lupo della Marina Militare Italiana
Marina Militare Italiana - Classe Lupo | ||||
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Matricola | Nome | Cantiere | Entrata in servizio | Destino finale |
F 564 | Lupo | Cantiere navale di Riva Trigoso | 20 settembre 1977 | Venduta al Perù e ribattezzata Palacios |
F 565 | Sagittario | Cantiere navale di Riva Trigoso | 18 novembre 1978 | Venduta al Perù e ribattezzata Quiñónes |
F 566 | Perseo | Cantiere navale di Riva Trigoso | 1 marzo 1980 | Venduta al Perù e ribattezzata Coronel Bolognesi |
F 567 | Orsa | Cantiere navale di Riva Trigoso | 1 marzo 1980 | Venduta al Perù e ribattezzata Aguirre |
[modifica] Servizio
Queste unità, hanno avuto una vita operativa molto intensa, svolgendo anche attività di rappresentanza, con la Lupo che dopo essere stata immessa in servizio effettuò insieme al cacciatorpediniere Ardito la circumnavigazione del globo, toccando tra il luglio del 1979 ed il febbraio 1980 ben 33 porti di Africa Asia e delle Americhe, transitando sia dal Canale di Suez che dal Canale di Panama. Furono anche impiegate nel golfo Persico, prima nella parte finale della guerra Iran-Iraq (1987-88) in difesa del traffico marittimo come scorta alle petroliere e successivamente facendo parte della coalizione internazionale durante la prima Guerra del Golfo (1990-1991). Al ritorno, tra il 1991 e il 1994 le unità della classe vennero riammodernate soprattutto nell'elettronica di bordo, con il nuovo radar di superficie SPS-702A CORA e l'adozione del sistema satellitare SATCOM. Anche l'armamento è stato potenziato con dei nuovi lanciatori doppi per i missili Teseo, evoluzione degli Otomat, e l'adeguamento del sistema Albatros reso compatibile anche per l'impiego di missili Aspide e dei più evoluti RIM-7 Sea Sparrow.
[modifica] Classe Soldati
Per approfondire, vedi la voce Classe Soldati (pattugliatore di squadra). |
L'Iraq ordinò nel 1981 ai cantieri italiani quattro Lupo sei corvette tipo Al Assad ed una nave da rifornimento tipo Stromboli, ma nessuna di queste unità entrò in servizio nella marina irachena a causa dell'embargo, dovuto prima alla guerra Iran-Iraq e poi alla prima Guerra del Golfo. Le Lupo irachene, completate tra il 1985 e il 1987, consegnate alla marina irachena e subito poste sotto sequestro, dopo un fermo decennale sono state acquistate nel 1994 dalla Marina Militare Italiana ed immesse in servizio tra il 1994 e il 1996 come Classe Soldati. Si tratta di navi molto veloci e ben armate, sia con missili contronave che con sistemi CIWS per la difesa contraerea, ma non sono dotate di alcun armamento antisommergibile ed in considerazione della mancanza di capacità ASW le unità sono impiegate e ufficialmente classificate come pattugliatori di squadra. Tra le attività svolte dalle unità di questa classe c'è stata la circumnavigazione del globo effettuata dal pattugliatore Bersagliere insieme al cacciatorpediniere Durand De La Penne. Le due unità, come avevano fatto 17 anni prima il Lupo e l'Ardito, salpate il 12 luglio 1996, sono rientrate a Taranto il 4 aprile 1997 dopo aver percorso oltre 46000 miglia e toccato 35 porti di 23 nazioni.
Le unità della Classe Artigliere hanno nomi di cacciatorpediniere della seconda guerra mondiale della Classe Soldati.
Unità della Classe Soldati
Marina Militare Italiana - Classe Soldati tipo Lupo | ||||||
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Matricola | Nome | Cantiere | Nome originario | Impostazione | Varo | Entrata in servizio nella Marina Militare Italiana |
F 582 | Artigliere | Cantieri Navali Riuniti - Ancona | Hittin F-14 | 31 marzo 1982 | 27 luglio 1983 | 29 ottobre 1994 |
F 583 | Aviere | Cantieri Navali Riuniti - Ancona | Thi Qar F-15 | 3 settembre 1982 | 18 dicembre 1984 | 4 gennaio 1995 |
F 584 | Bersagliere | Fincantieri - Ancona | Al-Yarmuk F-17 | 7 aprile 1982 | 20 giugno 1985 | 28 novembre 1995 |
F 585 | Granatiere | Cantiere navale di Riva Trigoso | Al-Qadissiah F-16 | 1 dicembre 1983 | 14 novembre 1985 | 20 marzo 1996 |
[modifica] Perù
Per approfondire, vedi la voce Classe Carvajal (fregata). |
Il Perù, coinvolto nel programma Lupo sin dall'inizio, dopo aver acquistato le prime quattro fregate, commissionate sin dal 1973, ha acquistato le quattro Lupo italiane, dopo la loro radiazione immettendole in servizio tra il 2004 e il 2006. Le fregate tipo Lupo costituiscono nella Marina Peruviana[24] la Classe Carvajal. Le unità prendono il loro nome da eroi di guerra peruviani, in particolare della Guerra del Pacifico, combattuta dal Perù contro il Cile alla fine dell'Ottocento.
Le prime due fregate, consegnate al Perù, tra la fine del 1978 ed il 1979, Carvajal e Villavisencio, furono costruite a Riva Trigoso, con modifiche, rispetto alle Lupo italiane, allo scafo e all'elettronica di bordo e anche dell'armamento missilistico, con le Lupo peruviane che vennero dotate dopo la consegna dei missili terra-aria sovietici Igla. Le navi della seconda coppia, costituita da Montero e dalla Mariátegui, entrate in servizio nel 1984 e nel 1987, vennero costruite in Perù da SIMA (Servicio Industrial de la Marina)[25] su licenza Fincantieri. Nell'imminenza del ritiro dell'incrociatore portaelicotteri Aguirre, nel 1998, su Carvajal e Mariátegui vennero effettuate delle modifiche al ponte di volo per potere accogliere a bordo gli elicotteri ASH-3D Sea King. Questi lavori, effettuati nei cantieri SIMA e terminati nel 1999 hanno dato alle due unità il vantaggio tattico addizionale che gli conferiscono i missili Exocet di cui sono dotati i nuovi elicotteri imbarcati.
La sigla BAP, che contraddistingue le unità peruviane, indica Buque Armada Peruana, cioè nave della marina peruviana, mentre FM indica Fragata Misilera, cioè fregata lanciamissili.
Unità della Marina Peruviana tipo Lupo Classe Carvajal
Marina de guerra del Perù - Classe Carvajal tipo Lupo | |||||
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Matricola | Nome | Cantiere | Impostazione | Varo | Consegna |
FM-51 | BAP Carvajal | Cantiere navale di Riva Trigoso | 8 ottobre 1974 | 13 novembre 1976 | 23 dicembre 1978 |
FM-52 | BAP Villavisencio | Cantiere navale di Riva Trigoso | 21 aprile 1976 | 7 febbraio 1978 | 29 giugno 1979 |
FM-53 | BAP Montero | SIMA - El Callao | 16 giugno 1976 | 8 ottobre 1982 | 29 giugno 1984 |
FM-54 | BAP Mariátegui | SIMA - El Callao | 13 agosto 1976 | 8 ottobre 1984 | 28 dicembre 1987 |
FM-55 | BAP Aguirre (ex-Orsa) | Cantiere navale di Riva Trigoso | 1 agosto 1977 | 1 marzo 1979 | 3 novembre 2004 |
FM-56 | BAP Palacios (ex-Lupo) | Cantiere navale di Riva Trigoso | 11 ottobre 1974 | 29 luglio 1976 | 3 novembre 2004 |
FM-57 | BAP Coronel Bolognesi (ex-Perseo) | Cantiere navale di Riva Trigoso | 28 febbraio 1977 | 8 luglio 1978 | 23 gennaio 2006 |
FM-58 | BAP Quiñónes (ex-Sagittario) | Cantiere navale di Riva Trigoso | 4 febbraio 1976 | 22 giugno 1977 | 23 gennaio 2006 |
[modifica] Venezuela
Per approfondire, vedi la voce Classe Mariscal Sucre (fregata). |
Il Venezuela ordinò ai cantieri italiani sei fregate tipo Lupo il 24 ottobre 1975 che costruite tra il 1976 e il 1979[26] entrarono in servizio tra il 1980 e il 1982. Sono simili alle unità peruviane eccetto qualche modifica all'elettronica. Le prime due unità della classe, Mariscal Sucre e Almirante Brión sono state rimodernate tra il 1998 e il 2002 presso gli stabilimenti Ingalls Shipbuilding di Pascagoula nel Mississippi, mentre le altre unità sono attualmente in fase di ammodernamento nei cantieri di Puerto Cabello in Venezuela.
Le navi tipo Lupo, costituiscono nella marina del Venezuela[27] la Classe Mariscal Sucre ed hanno la loro base operativa a Puerto Cabello nello stato di Carabobo.
La sigle ARV indica Armada Republica de Venezuela, cioè la marina di appartenenza.
Unità della Marina Venezuelana tipo Lupo Classe Mariscal Sucre
Armada Republica de Venezuela - Clase Mariscal Sucre tipo Lupo | |||||
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Matricola | Nome | Cantiere | Impostazione | Varo | Entrata in servizio |
F-21 | ARV Mariscal Sucre | Cantiere navale di Riva Trigoso | 19 novembre 1976 | 28 settembre 1978 | 14 luglio 1980 |
F-22 | ARV Almirante Brión | Cantiere navale di Riva Trigoso | giugno 1977 | 22 febbraio 1979 | 7 marzo 1981 |
F-23 | ARV General Urdaneta | Cantieri Navali Riuniti - Ancona | 23 gennaio 1978 | 23 marzo 1979 | 8 agosto 1981 |
F-24 | ARV General Soublette | Cantiere navale di Riva Trigoso | 26 agosto 1978 | 4 gennaio 1980 | 4 dicembre 1981 |
F-25 | ARV General Salóm | Cantieri Navali Riuniti - Ancona | 7 novembre 1978 | 13 gennaio 1980 | 3 aprile 1982 |
F-26 | ARV Almirante García | Cantiere navale di Riva Trigoso | 21 agosto 1979 | 4 ottobre 1980 | 30 luglio 1982 |
[modifica] Note
- ^ Sito della Fincantieri
- ^ La turbina a gas LM 2500 su FAS
- ^ Evoluzione della turbina a gas LM 2500
- ^ La Grandi Motori Trieste oggi WÄRTSILÄ ITALIA
- ^ Dati tecnici sul sito del produttore
- ^ Specifiche del cannone 127/54 Compatto sul sito web della OTO Melara
- ^ Il cannone 127/54 Compatto sul sito navweaps
- ^ Specifiche del sistema Dardo sul sito web della OTO Melara
- ^ Specifiche del sistema Albatros sul sito web della OTO Melara
- ^ Il missile Otomat su globalsecurity
- ^ Il Missile Otomat sul sito della MBDA-systems
- ^ specifiche tecniche sul sito Eurotirp
- ^ Descrizione del sistema di comunicazione SATCOM su www.fas.org
- ^ Descrizione sul sito della DRS Technologies
- ^ la descrizione del radar sul sito della ELTA Systems Ltd.
- ^ Naval Combat Management System (ENTCS 2000) sul sito della Elbit Systems
- ^ Descrizione dei sonar serie AN/SQS-56//DE1160 sul sito FAS
- ^ Il sonar a scafo SQS-53C sul network analisi militare FAS
- ^ Sito Elisra group
- ^ Il sistema AN/SLQ-25 (in lingua inglese)
- ^ La motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare al comandante Mimbelli sul sito della Marina Militare Italiana
- ^ La motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare a Giuseppe Cigala Fulgosi sul sito della Marina Militare Italiana
- ^ L'azione della torpediniera Lupo nelle acque di Creta sul sito della Marina Militare Italiana
- ^ Sito della Marina Peruviana
- ^ Sito del Servicio Industrial de la Marina
- ^ Le date di impostazione varo ed entrata in servizio tratte da Jane's. URL consultato il 16-12-2007.
- ^ Sito della Marina Venezuelana
[modifica] Bibliografia
- Faulkner, Keith, Jane's Warship Recognition Guide. 2nd edition. Jane's Information Group, 1999
- Rodríguez, John, "Las fragatas Lupo: una breve mirada retrospectiva y perspectivas". Revista de Marina, Anno 95, N° 3
Parte relativa all'elettronica di bordo:
- Enciclopedia Armi da guerra, n. 12 (elicotteri) e 71 (fregate)
- "I pattugliatori classe Artigliere", RID ottobre 1994
- Fassari, Giuseppe, "L'aviazione navale italiana", Aerei (rivista mensile d'aviazione) Maggio 1998
[modifica] Voci correlate
- Classe Maestrale
- Classe MEKO 200
- Fregate Type 12M Leander
- Classe Type 21 Amazon
- Classe Type 22 Broadsword
- Classe Knox
- Classe Perry
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Classe Lupo (fregata)
[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda sintetica della Classe Artigliere sul sito web della Marina Militare Italiana. URL consultato il 2007-12-13.
- (EN) Le fregate Lupo su GlobalSecurity.org. URL consultato il 2007-12-13.
- (EN) La Classe Artigliere su naval-technology.com. URL consultato il 2007-12-13.
- (ES) La Classe Mariscal Sucre su fav-club.com. URL consultato il 2007-12-13.
Fregate lanciamissili Tipo Lupo | |
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Classe Lupo: Lupo | Sagittario | Perseo | Orsa Classe Soldati: Artigliere | Aviere | Bersagliere | Granatiere Classe Carvajal: Carvajal | Villavisencio | Montero | Mariátegui | Aguirre | Palacios | Bolognesi | Quiñónes Classe Mariscal Sucre: Mariscal Sucre | Almirante Brión | General Urdaneta | General Soublette | General Salóm | Almirante García Marina Militare Italiana | Marina de Guerra del Perù | Armada Republica de Venezuela |
Forze Armate Italiane | ||
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