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Catanzaro Football Club - Wikipedia

Catanzaro Football Club

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Football Club Catanzaro
Calcio
Badge of Honour FIFA
Badge of Honour UEFA
Attuale campione d’Italia Campione d’Italia in carica
Detentore della Coppa Italia Detentore della Coppa Italia
Detentore della Coppa Italia di C
Detentore della Coppa Italia di D Detentore della Coppa Italia di D
Detentore della Supercoppa Detentore della Supercoppa Italiana
Attuale campione d’Europa Campione d’Europa in carica
Attuale campione del Sudamerica Campione del Sud America in carica
Campione d’Inghilterra in carica Campione d’Inghilterra in carica
Campione in carica MLS Campione in carica Major League Soccer
Detentore della U.S. Open Cup
Attuale campione del mondo Campione del mondo in carica
Detentore della Supercoppa europea Detentore della Supercoppa d’Europa
Detentore della Coppa UEFA Detentore della Coppa UEFA
Campione di Germania Campione di Germania in carica
Campione di Spagna Campione di Spagna in carica
Attuale detentore della Coppa Intertoto Detentore della Coppa Intertoto
FA Cup Detentore della FA Cup
Aquile del Sud
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali: giallo-rosso
Simboli: Aquila
Inno: Aquile
Carlo Scaturchio
Dati societari
Città: Catanzaro
Paese: bandiera Italia
Confederazione: UEFA
Federazione: FIGC
Campionato: Serie C2
Fondazione: 1929
Rifondazione: 2006
Presidente: Pasquale Bove
Palmarès
Trofei nazionali:
Trofei internazionali:
Stadio
Nicola Ceravolo
(11.033 posti)
Contatti

F.C. Catanzaro S.p.A.
Corso Mazzini, 164
88100 Catanzaro (CZ)
Tel. 0961/709563
Fax 0961/707177

www.fc-catanzaro.com

Il Football Club Catanzaro, già Unione Sportiva Catanzaro, è la maggiore società calcistica della città di Catanzaro. Ha militato per 7 stagioni in Serie A, risultando la prima formazione della Calabria a raggiungere la massima serie.

Indice

[modifica] Storia

[modifica] Le origini

Venne fondata nel 1929 con il nome di Unione Sportiva Catanzarese, nello stesso anno rinominata Unione Sportiva Fascista Catanzarese, che a sua volta nacque dalla fusione di due squadre cittadine, la "Scalfaro" e la "Braccini", avvenuta nel 1927.

Il Catanzaro nella stagione 1929/30
Il Catanzaro nella stagione 1929/30

Solo dopo la Seconda Guerra Mondiale ottenne la denominazione attuale. Sin dalla fondazione adottò i colori e il simbolo della città.

Nel 1958 divenne presidente Nicola Ceravolo, grazie al quale l'U.S. Catanzaro raggiunse i maggiori successi.

Un anno importante fu il 1959, al termine della stagione di C girone B 1958-59 il Catanzaro viene promosso in serie B per la terza volta. Il campionato lo vide vincere 17 volte, pareggiare 13 e perdere solo in quattro occasioni, 56 i goal fatti e solo 15 i subiti con capocannoniere giallorosso Giovanni Fanello e Gennaro Rambone entrambi con 15 reti, da ricordare tra le tante partite un 7-0 rifilato in casa contro l’Aquila e un’ancora più sonoro 10-0 con cui il Catanzaro sconfisse, sempre in casa, il Siracusa, in quel momento primo in classifica.

La squadra del Catanzaro che centrò la promozione in serie B nel 1959
La squadra del Catanzaro che centrò la promozione in serie B nel 1959

Avvincenti anche i derby regionali contro la Reggina , 2-0 al Militare e 2-1 in trasferta e contro il Cosenza,1-1 in casa e 0-0 al S.Vito, con quest’ultima che arrivò seconda con un solo punto di svantaggio, sfumando la promozione.Da ricordare come nel campionato di B 1959-60 il Catanzaro partecipò alla Coppa delle Alpi, competizione ormai scomparsa che si disputava tra squadre italiane e svizzere, vincendo 5-1 in casa e pareggiando 0-0 in trasferta contro il S.Gallo , e contribuendo alla conquista del trofeo da parte dell’Italia, si tratta del primo confronto internazionale da parte del Catanzaro.

[modifica] La finalissima di Coppa Italia contro la Fiorentina

Nella stagione 1965-66 la squadra allenata da Dino Ballacci arrivò a contendersi la Coppa Italia 1965/66 con la Fiorentina. Data da non dimenticare il 19 maggio del 1966. Ecco come il Catanzaro arrivò a disputare la finale: si cominciò il 29 agosto del 1965 con il primo turno che vide il Catanzaro giocare in casa contro il Messina, altra squadra di B, vincendo 2-0 con doppietta di Bui. Il secondo turno giocato in novembre lo vide vincente al "San Paolo" contro il Napoli 1-0, rete sempre di Bui; il terzo turno il Catanzaro affrontò un’altra squadra di serie A, la Lazio,vincendo per 3-1, con Bonfada-Tribuzio e Bui i marcatori, impresa maggiore se si pensa che si giocò in campo neutro a Cosenza per la squalifica del “Militare”.

Il Catanzaro che conquistò l'accesso alla finale della Coppa Italia nel 1966
Il Catanzaro che conquistò l'accesso alla finale della Coppa Italia nel 1966

Ai quarti di Finale, si giocò il 6 di gennaio contro il Torino, e il Catanzaro vinse ai rigori per 4-1, dopo aver impattato 0-0 nei tempi regolamentari e supplementari. In semifinale il Catanzaro si trovò ad affrontare la proibitiva trasferta contro la Juventus, ma contro ogni pronostico espugnò il comunale di Torino per 2-1, con doppietta di Tribuzio.

biglietto d'ingresso per la finalissima di Coppa Italia del 1966
biglietto d'ingresso per la finalissima di Coppa Italia del 1966

Alla fine solo i viola della Fiorentina in Finale (arbitro Sbardella di Roma), fermarono la grande impresa dei giallorossi: andarono in vantaggio con Hamrin, e raddoppiarono, dopo il pari di Marchioro, con un rigore di Bertini nei tempi supplementari. Da ricordare anche che Gianni Bui con 18 reti risultò capocannoniere per la stagione di B 1965-66 vincendo il premio Caltex Sportman

[modifica] La prima storica promozione in serie A

La formazione del Catanzaro che conquistò la prima promozione in Serie A
La formazione del Catanzaro che conquistò la prima promozione in Serie A
La prima pagina del Corriere dello Sport, 28 Giugno 1971
La prima pagina del Corriere dello Sport, 28 Giugno 1971

Il grande sogno della Serie A si avvera il 27 giugno 1971, quando al S.Paolo di Napoli si gioca la terza ed ultima giornata del mini-torneo tra le tre squadre arrivate appaiate a 47 punti, tra cui dovranno uscire solo due da promuovere in serie A. In precedenza l’Atalanta aveva vinto 2-0 a tavolino contro il Bari, e per 1-0 contro i giallorossi a Bologna, non rimaneva che questo spareggio tra Catanzaro e Bari: chi vince è in paradiso, chi perde resta in B. Al 35’ del secondo tempo ci pensa Angelo Mammì ad insaccare nella porta dei galletti pugliesi portando le Aquile nella massima serie.

Lo storico gol di Angelo Mammì che sancì la prima  promozione in serie A nello spareggio a Napoli contro il Bari nel 1971
Lo storico gol di Angelo Mammì che sancì la prima promozione in serie A nello spareggio a Napoli contro il Bari nel 1971

Alla fine della stagione 1970-71,si giunse agli spareggi dopo aver vinto 17 gare e aver tenuto il migliore rendimento nel girone di ritorno in B.

La gigantesca A issata su Corso Mazzini simboleggia la prima storica promozione nella massima serie nel 1971
La gigantesca A issata su Corso Mazzini simboleggia la prima storica promozione nella massima serie nel 1971

L’anno successivo, il 1971-72, il primo di una calabrese in serie A, il Catanzaro pagò lo scotto dell’inesperienza e un po’ di sfortuna non gli permisero l’impresa della permanenza per un solo punto. Si vinse solo tre volte, ma la prima vittoria-storica in serie A è contro la Juventus in casa per 1-0, sempre con Mammì che insacca i bianconeri a pochi minuti dalla fine. La Juventus a fine campionato sarà “campione d’Italia “.

La formazione della prima storica Serie A del Catanzaro nel 1971/72.
La formazione della prima storica Serie A del Catanzaro nel 1971/72.
Il Gol di Mammì alla Juventus nel 1972 che determinò la prima vittoria in serie A del Catanzaro
Il Gol di Mammì alla Juventus nel 1972 che determinò la prima vittoria in serie A del Catanzaro

Si partecipò anche al Torneo anglo-italiano contro Stoke city e Carlisle United, e nel giugno del 72 si volò negli Stati Uniti per una tournée che vede il Catanzaro vincente contro il Toronto e sconfitto dal Santos di Pelè (al Madison Square Garden di New York) e contro gli argentini dell’Huracan a Boston.

La prima pagina del Corriere dello Sport Stadio nel Gennaio 1972 dopo la storica vittoria del Catanzaro contro la Juventus.
La prima pagina del Corriere dello Sport Stadio nel Gennaio 1972 dopo la storica vittoria del Catanzaro contro la Juventus.

Il 26 giugno 1975 è un’altra data da ricordare per il popolo giallorosso, l’epilogo la inserisce nei ricordi più tristi, ma lo spareggio di Terni resta comunque un’altra tappa memorabile del cammino delle aquile. Alla fine della stagione 1974-75 il Catanzaro si ritrova appaiato al terzo posto con il Verona, entrambi 45 punti, per i giallorossi frutto di 13 vittorie, 19 pari e 6 sconfitte. Al “ Libero Liberati “ decide al 25’ del primo tempo una rete di Mazzanti, per il Catanzaro una grossa delusione resa più amara per la morte del tifoso Carlo Maria Talarico avvenuta per un grave incidente accorso ad un pulmann proveniente da Catanzaro. Fu comunque il primo anno di Massimo Palanca che totalizzò solo 4 reti , ma che si fece sentire l’anno dopo, il 1975-76, con 11 reti che permisero al Catanzaro di conquistare la seconda promozione della sua storia in serie A, arrivando primo in classifica appaiato a 45 punti con Genoa e Foggia, frutto di sedici vittorie, 13 pari e nove sconfitte. Memorabile l’ultima giornata che si giocò a Reggio Emilia davanti ad un pubblico interamente giallorosso: al 67’ Palanca apre le marcature, a 4’ dalla fine la doccia fredda del pari della Reggiana, che lo condannava ad un altro spareggio per la promozione, ma al 90’ ci pensava Gianni Improta a proiettare le Aquile nella massima serie.

Il secondo campionato nella massima serie, 1976-77 non va certo meglio della prima apparizione, si faranno sempre 21 punti che classificano il Catanzaro nuovamente al 15° posto a cinque punti dalla salvezza, ( 7 vittorie 7 pari e ben 16 sconfitte), da ricordare comunque la vittoria in campo neutro a Catania con il Milan per 1-0 (Sperotto ) e la giornata successiva la vittoria, sempre per 1-0, all’Olimpico di Roma contro la Lazio, con un’autorete al 13’ di Pulici, che valse la prima vittoria fuori casa in serie A.

Il Catanzaro della stagione 1976/77, seconda in serie A.
Il Catanzaro della stagione 1976/77, seconda in serie A.

In ottobre per la seconda volta , dopo l’esperienza della prima serie A, il Catanzaro tornò in America per la sua seconda Tournee, si giocò a Toronto contro il locale Club Italia, ed a New York contro la squadra argentina dell’Huracan .

[modifica] L'epopea giallorossa: 1977-1983 gli anni della Gloria

Nel 1977-78 dopo un solo anno in serie B Il Catanzaro centrò la terza promozione in otto stagioni, e la seconda in tre anni, nella massima serie, questa volta per restarci, riuscendo a centrare la prima permanenza. I giallorossi arrivarono secondi con 44 punti insieme all’Avellino, primo lo stratosferico Ascoli dei record, frutto di 16 vittorie 12 pari e 10 sconfitte. Capocannoniere del torneo con 18 reti in 32 gare disputate “ piedino d’oro “ al secolo Massimo Palanca, bene fece anche Renzo Rossi che centrò la rete per ben 10 volte. L’anno successivo, 1978-79 si centrò il 9° posto con 28 punti, a quattro dalla zona retrocessione, realizzando 6 vittorie, 16 pari e solo 8 sconfitte.

Il Catanzaro del 1978/79 che centrò la prima salvezza in serie A, classificandosi nono.
Il Catanzaro del 1978/79 che centrò la prima salvezza in serie A, classificandosi nono.

Da non dimenticare i due successi esterni, 2-0 ai danni dell’Atalanta ed il mitico 3-1 all’Olimpico contro la Roma con tripletta di Palanca, che a fine campionato finirà con 10 reti all’attivo , di cui ben sei distribuite tra Roma e Lazio.

Palanca sarà anche, con otto reti, capocannoniere della Coppa Italia 1978/79, dove il Catanzaro raggiunse la Semifinale con la Juventus ( 1-1 in casa, 2-4 a Torino ), dopo aver vinto il girone ( tre vittorie ed un pari a S. Siro con il Milan che vincerà lo scudetto ) e superando il Cagliari nei quarti (2-2 al S.Elia, 1-0 al Comunale ).

La stagione 1979-80, secondo campionato consecutivo, quarto in assoluto, delle Aquile in serie A, non cominciò nei migliore dei modi e sin dal principio costrinse il Catanzaro a lottare nella parte bassa della classifica, alla fine della stagione con 5 vittorie, 14 pari e 11 sconfitte venne retrocesso, ma nel frattempo irrompe il calcio scommesse, con il cosiddetto totonero, ed il Catanzaro viene ripescato al pari dell’Udinese, al posto del Milan e della Lazio rispettivamente.

Una formazione del Catanzaro nella stagione di serie A 1979/80
Una formazione del Catanzaro nella stagione di serie A 1979/80

E’ la prima stagione di Adriano Merlo come presidente dell’ U S Catanzaro, dopo ventuno anni consecutivi di presidenza Ceravolo, con un bilancio ineguagliabile di 17 stagioni in serie B e tre in serie A, quattro promozioni, di cui tre nel massimo campionato e una finale ed una semifinale di Coppa Italia.

Massimo Palanca all'atto di calciare un corner: una delle specialità che lo hanno reso celebre
Massimo Palanca all'atto di calciare un corner: una delle specialità che lo hanno reso celebre


Nel 1980-81 ci fu la terza apparizione consecutiva in serie A e salvezza senza troppo penare con un ragguardevole 7° posto a 29 punti insieme col Bologna, migliore prestazione fino ad allora, con 6 vittorie , di cui due fuori ad Ascoli ( 2-1) ed a Pistoia ( 1-0 ), 17 pari e solo 7 sconfitte, a quattro punti dalla zona calda.

Una formazione del Catanzaro che si classificò settimo in serie A nel 1980/81
Una formazione del Catanzaro che si classificò settimo in serie A nel 1980/81

Alla quinta giornata di campionato il Catanzaro, per la prima ed unica volta nella sua storia, si tolse la soddisfazione di essere primo in classifica in serie A. Massimo Palanca fu con 13 reti secondo nella classifica dei cannonieri alle spalle del romanista Pruzzo, e a fine stagione fu venduto al Napoli per una cifra considerevole.

L’anno dei mondiali di Spagna regala al Catanzaro il quarto torneo consecutivo nella massima serie, stagione 1981-82 ricordata da tutti come la migliore della storia giallorossa: parte Palanca, ma arriva un giovane di belle speranze che risponde al nome di Edy Bivi, che non paga il noviziato e con 12 reti eguaglia il mitico “ O’rey “ classificandosi al secondo posto in graduatoria cannonieri. E’ anche l’anno dell’arrivo del primo straniero, il rumeno Viorel Nastase , ma principalmente è l’anno del secondo consecutivo 7° posto finale ad un solo punto da una storica qualificazione in Coppa Uefa, dei 28 punti conquistati con 9 vittorie 10 pari e 11 sconfitte, delle meravigliose vittorie fuori casa a Torino contro i granata ed a S.Siro contro il Milan, regolarizzato anche in casa con un secco 3-0. Senza contare il raggiungimento, per la terza volta nella sua storia, della semifinale Coppa Italia 1981/82, perdendo contro l’Inter ai tempi supplementari, dopo aver vinto il girone con due vittorie e due pari ed eliminato il Napoli nei quarti, con una vittoria decisiva al S.Paolo.

Il Catanzaro della stagione 1981/82 che si classificò settimo
Il Catanzaro della stagione 1981/82 che si classificò settimo

Da ricordare la prima partecipazione al Torneo mondiale giovanile di Viareggio e la presenza di ben quattro giocatori ( Celestini –Mauro -Borghi e Bivi ) nella nazionale Under 21, tutti e quattro in campo contemporaneamente nella gara dell’europeo giocata a Catanzaro. Certamente un anno molto speciale, che si conclude con l’ultima giornata che vede il Catanzaro arbitro della sfida tra Juventus e Fiorentina per la conquista dello scudetto: alla fine la spuntano i bianconeri con un rigore contestatissimo siglato da Brady.


Il quinto campionato consecutivo, settimo in assoluto, disputato nel 1983 , chiude un’epoca gloriosa per la società giallorossa, che dal 1959 in poi aveva conosciuto soltanto i grandi palcoscenici della serie A e B, purtroppo con l’occhio molto attento, forse troppo al bilancio, fa si che si vendano i pezzi migliori, non sempre al meglio, e che si riscommetta su una linea giovane che però non darà gli stessi risultati dell’anno precedente, che se ricordato per il migliore per rendimento, segnerà la stagione 1982-83, come la peggiore delle Aquile nella massima serie. Fu un deludentissimo ultimo posto in classifica, con soli 13 punti e tanti record negativi assoluti battuti, che fortunatamente altre squadre dopo hanno peggiorato.

Una formazione del Catanzaro nell'ultima serie A, stagione 1982/1983
Una formazione del Catanzaro nell'ultima serie A, stagione 1982/1983

Si vincerà solo 2 volte ed entrambe in casa, pareggiando 9 gare e perdendone ben 19, più delle due ultime due stagioni messe insieme. Edy Bivi, pezzo pregiato l’anno precedente non farà che sole tre reti, per riscattarsi l’anno dopo con 14 in serie B, che non evitarono, nonostante un finale di campionato decente, la retrocessione del Catanzaro addirittura in serie C.

[modifica] Gli anni '80: l'altalena tra serie B e C e la serie A sfumata per un punto

In soli tre stagioni il Catanzaro si ritrova dal 7° posto in serie A, alla serie C . La gestione Merlo, dopo il lungo mandato Ceravolo aveva fallito e faceva ritornare indietro la città e la Calabria di un quarto di secolo. Il cambiamento arriva con l’acquisizione del sodalizio giallorosso del “vulcanico” Pino Albano, che rivoluziona tutto e mette la squadra nelle mani dell’esperto G.B. Fabbri: è un campionato vincente, il 1984-85, che vide i giallorossi promossi con 45 punti ( 17 vittorie, 11 pari, 6 perse ) a pari punti con il Palermo.

Il Catanzaro della stagione 1984/85 che centrò la promozione in serie B
Il Catanzaro della stagione 1984/85 che centrò la promozione in serie B

Si inizia benissimo vincendo le prime quattro gare e si prosegue sempre ad alti livelli, con le bellissime vittorie contro il Cosenza per 4-1 in dieci uomini, per 4-0 contro il Barletta, per 4-2 contro la Reggina, per 4-2 contro il Messina, e con l’ultima in casa per 4-0 contro l’Akragas, che consegnò la B con una giornata di anticipo. I giallorossi sono una macchina da goal, 54 le reti totali con Pino Lorenzo, mattatore con le sue famose rovesciate , che ne realizza 18, risultando capocannoniere del girone, per essere poi venduto alla Sampdoria per la cifra record di 4 miliardi. Da segnalare inoltre, la vittoria per 2-1 in Coppa Italia contro l'Udinese di Zico.

Dopo un solo anno di cadetteria, con Albano che affida per alcune giornate la squadra allo slavo Todor Veselinovic, si ritorna nella stagione 1986-87, nel girone B della serie C 1: la partenza non è entusiasmante, solo due punti nelle prime quattro giornate, ma la validità della squadra si vedrà nel proseguo del campionato, che si vincerà con 45 punti, uno in più della rivelazione Barletta, con 18 gare vinte, 9 pari e 7 sconfitte. Grandioso sarà l’apporto del bomber Massimo Palanca, che ritorna in giallorosso dopo due anni passati in quarta serie: i suoi 17 centri gli faranno vincere la classifica cannonieri del girone. Decisivo sarà il girone di ritorno ,dove il Catanzaro perse una sola volta, con le ultime 11 gare in serie positiva ( 7 vittorie e 4 pari ), e con l’ultima giornata giocata in casa contro la terza forza del torneo, la Casertana, regolata con un perentorio 5-2 ( realizzando la tredicesima vittoria in casa consecutiva ), con due reti di Palanca alla sua quarta doppietta stagionale.

Il Catanzaro della stagione 86/87 culminata con la promozione in serie B
Il Catanzaro della stagione 86/87 culminata con la promozione in serie B

La più importante di queste venne realizzata al S.Vito di Cosenza, dove si vinse il derby per 3-1 davanti a 20.000 sostenitori rossoblu, reti realizzate al 65’ e al 68’, dopo che ”piedino d’oro” era entrato in sostituzione di Chiarella al 63’ accolto da fischi e frasi ingiuriose . L’anno dopo,il 1987-88,si sfiorò la serie A per un solo punto, quando in precedenza i 46 punti realizzati ( 14 vittorie, 18 pari e solo 6 sconfitte ) avevano significato di solito promozione.

Il Catanzaro del 1987/1988 che mancò la promozione in Serie A per un solo punto
Il Catanzaro del 1987/1988 che mancò la promozione in Serie A per un solo punto
Il Catanzaro batte il Padova per 3-0 e si porta ad un passo dalla serie A. Due settimane dopo il pareggio di Monelli al 97' vanificherà tutto.
Il Catanzaro batte il Padova per 3-0 e si porta ad un passo dalla serie A. Due settimane dopo il pareggio di Monelli al 97' vanificherà tutto.

Da ricordare le 5 vittorie esterne dei giallorossi guidati da Vincenzo Guerini e i pari “sospetti” a Bologna ( 2-2 del Bologna con massaggiatore dei giallorossi in campo a prestare soccorso ad un calciatore) e, soprattutto, l'1-1 con la Lazio in casa ( con pareggio della Lazio al 97’)che di fatto sancì la mancata promozione del Catanzaro e la promozione della Lazio. Infatti, il Catanzaro vinse di rabbia 4 delle restanti gare su 5, ma non bastarono proprio per quel punto: fatale fu la sconfitta in trasferta contro un'altra delle pretendenti alla promozione, il Lecce. A fine torneo, in virtù di quel pareggio insperato avvenuto in pieno recupero, la Lazio totalizzò 47 punti, 4° posto e promozione, il Catanzaro si fermò a 46.

[modifica] L'inutile spareggio e gli anni bui

È opinione comune che l'epopea del Catanzaro, almeno fino ad ora, si sia interrotta con la mancata promozione in serie A del 1988. Dopo una salvezza stentata l'anno successivo, i giallorossi subiscono la retrocessione in serie C1 nella stagione 1989/1990. La stagione 1990-91 non va meglio. Continui cambi di allenatore (prima Sala, poi Brignani, ancora Sala e in ultimo Rambone) trascinano la squadra in fondo alla classifica. L'attacco è deludente con un Coppola spento e un Mollica a fasi alterne, la difesa può contare solo su De Vincenzo, in porta De Toffol, nonostante la buona qualità, viene spesso sostituito dal veterano Enrico Nieri che apre le porte agli attacchi avversari. Sul finire del campionato i calabresi reagiscono e strappano l'accesso allo spareggio con il Nola; la partita si gioca a Lecce, nello stadio Via del Mare. Sono i napoletani con una rete di Concina, che spiazza De Toffol, a passare in vantaggio. Ma il Catanzaro, sostenuto da ben seimila tifosi, si rilancia e pareggia con un Coppola mai in partita in tutto il resto del campionato. L'allenatore Rambone, fa entrare Procopio sbilanciando la squadra in avanti e dopo vari tentativi falliti dai nolani il Catanzaro molla il colpo vincente con il molisano Paolo Mollica che di testa realizza la rete della vittoria e della salvezza. Le immagini televisive mostrano le lacrime del tecnico Rambone riuscito a portare a compimento un'impresa ritenuta da molti impossibile.

Ma la gioia dura poco,la CAF infligge al Catanzaro 3 punti di penalità per un tentativo di corruzione presumibilmente eseguito da persone con chiaro accento calabrese. Tale tentativo fu eseguito nei confronti dei giocatori della Ternana (ed ex-giallorossi) Gori, Chiarella e Carlo Caramelli, prima dell'incontro di andata che si giocò al Liberati terminato 2-2. La Commissione Disciplinare aveva assolto il Catanzaro, non fece lo stesso la CAF e per la prima volta nella loro storia i giallorossi precipitavano in Serie C2. L'episodio, tra l'altro, ruppe la grande amicizia che negli anni precedenti si era imbastita tra Ternana e Catanzaro, sia tra le società, sia tra le tifoserie.

Dal 1991 al 2003 milita nei campionati di Serie C2, per dodici stagioni consecutive, alcune delle quali totalmente anonime. Quando invece i giallorossi furono vicini alla tanto sospirata promozione che li liberasse dall'inferno della serie C2, crollarono psicologicamente in maniera inspiegabile. Drammatiche,infatti, furono le sconfitte patite in casa, nelle finalissime di ritorno Playoff rispettivamente nel 2000-01 contro il Sora per 1-3 (quando il Catanzaro vinceva per 1-0 a 3 minuti dal 90') dinanzi a ben 18.000 spettatori, e nel 2002-03 per 0-2 contro l'Acireale, addirittura davanti ad un pubblico di quasi 25.000 spettatori. In entrambi i casi sarebbe bastato un pareggio per conquistare la promozione.

[modifica] La ripresa e la nuova retrocessione

Nell'agosto del 2003, la squadra ottenne ugualmente la promozione in Serie C1 frutto di un ripescaggio in seguito all'annullamento delle retrocessioni della Serie B.

Un primo piano di Giorgio Corona
Un primo piano di Giorgio Corona

L'anno seguente si classificò prima in Serie C1/B, riuscendo a centrare dunque la promozione in Serie B dopo ben 14 anni. Per l'ultima giornata, che sancì la promozione, Chieti - Catanzaro venne spostata in campo neutro ad Ascoli per permettere l'afflusso di ben 16.000 tifosi catanzaresi giunti nel capoluogo marchigiano da ogni parte d'Italia. La partita venne vinta per 2-1 grazie alla reti di Toledo e di Giorgio Corona,ribattezzato dai tifosi delle Aquile Re Giorgio, che risultò capocannoniere del torneo con 19 reti.

In quell'anno, la società fu inizialmente indagata per la vicenda di calcio scommesse dell'estate 2004: essa però si dimostrò estranea ai fatti dopo i vari gradi di Giustizia Sportivia.

La stagione 2004/2005, quella del tanto atteso ritorno in serie B dopo 14 anni, cominciò con grandi auspici per i tifosi giallorossi. Grazie all'ingresso di ingenti liquidità nelle casse della società(alla dirigenza si erano aggiunti due nuovi soci, Antonino Princi e Saverio Procopio), si diede vita ad una campagna acquisti dispendiosa, con l'ingaggio di affermati calciatori del calibro di Julio Cesar Leon, Fabrizio Cammarata, Emanuele Manitta, Mauro Bonomi, Antonio Nocerino, Davide Micillo, Sergio Campolo, Gianluca Grava, e, soprattutto, Benito Carbone. Purtroppo, l'annata fu decisamente sfortunata e, soprattutto a causa di questioni societarie, lo spogliatoio ne risentì moltissimo e non bastarono tre allenatori(oltre a Braglia anche Luigi Cagni e Bruno Bolchi) per evitare la retrocessione in C1. La squadra chiuse mestamente all'ultimo posto , ottenendo però un ripescaggio per la stagione successiva.

Anche nella stagione seguente 2005/2006, il Catanzaro disputa un campionato negativo: nonostante una piccola ripresa nel girone di ritorno, il 6 maggio 2006 la sconfitta interna contro l'Atalanta sancisce la matematica retrocessione in Serie C1 per la compagine guidata da Franco Cittadino.

[modifica] La fondazione della nuova società Football Club Catanzaro

La sera del 10 luglio 2006 le agenzie di stampa battono questa notizia: Dopo 77 anni l'Unione sportiva Catanzaro calcio scompare dal panorama sportivo italiano. Non hanno avuto esito i tentativi di evitare in extremis la mancata iscrizione della squadra al campionato di serie C1, dove la società era retrocessa al termine dello scorso campionato di B, grazie alla scellerata gestione di Poggi, Parente, Ierace che verranno ricordati come i colpevoli di questa fine.. L'unica speranza resta quella di fare ricorso al "lodo Petrucci", che garantisce l'iscrizione della squadra nella categoria inferiore, in questo caso la serie C2.

Il tanto decantato progetto quinquennale di Claudio Parente e Massimo Poggi, partito nel Febbraio 2003, termina in tre anni e mezzo con l'esclusione dell' Unione Sportiva Catanzaro S.P.A. dai campionati professionistici.

Nelle settimane successive, viene fondata una nuova società F.C. Catanzaro S.p.A., il cui presidente è Giancarlo Pittelli, avvocato e parlamentare di Forza Italia, che viene iscritta nel campionato C2 girone C che solo pochi anni fa si sperava lasciato per sempre.

La prima stagione della nuova società non è stata esaltante, a causa dell'affrettata preparazione estiva in seguito alla creazione della nuova società, con la squadra che ha chiuso al 9° posto in classifica.

[modifica] La stagione 2007-2008: si riparte

Dopo il flop del primo campionato targato FC, il Catanzaro del presidente Giancarlo Pittelli riparte dal passato, annunciando come responsabili dell'area tecnica due vecchie conoscenze del calcio giallorosso. Tornano Pasquale Logiudice, come direttore sportivo, e Gianni Improta, come direttore generale. Una vecchia conoscenza è pure l'allenatore: Fausto Silipo, che lascia la Nazionale italiana di beach soccer per tornare nella sua città natale. Fausto Silipo viene però esonerato dopo 5 giornate ed al suo posto viene promosso il suo allenatore in seconda Franco Cittadino, a sua volta sostituito nel Gennaio 2008 da Agatino Cuttone.La squadra al termine del campionato ottiene una salvezza stentata, evitando alla penultima giornata l'incubo dei play out.

Attualmente la società è alle prese con una crisi economica ed all'orizzonte incombe l'incubo della mancata iscrizione al campionato di C2.

[modifica] Cronistoria

Cronistoria dell'Unione Sportiva Catanzaro
  • 1929 - Nasce l’ Unione Sportiva Catanzaro
  • 1929-30 – 1° nella propria Divisione Regionale. Promosso in Divisione Sud
  • 1930-31 – 6° nel Girone A di Divisione Sud
  • 1931-32 – 9° nel Girone F di Terza Serie
  • 1932-33 – 2° nel Girone Finale A di Terza Serie. Promosso d'ufficio in Serie B
  • 1933-34 – 7° nel Girone A di Serie B
  • 1934-35 – 11° nel Girone B di Serie B. Retrocesso in Serie C
  • 1935-36 – 1° nel Girone D di Serie C. Promosso in Serie B
  • 1936-37 – 15° in Serie B. Retrocesso, a causa della crisi finanziaria rinuncia ai campionati nazionali, liquida il parco giocatori professionisti e decide di partecipare al Campionato di Divisione Regionale con una squadra composta da elementi locali
  • 1937-38 – 7° in Divisione Calabrese
  • 1938-39 - 1° in Divisione Calabrese
  • 1939-45 - Attività sospesa per difficoltà economiche legate a cause belliche
  • 1945-46 – 3° nel Girone F di Lega Sud di Serie C. Promosso d'ufficio in Serie B
  • 1946-47 – 16° nel Girone C di Serie B. Retrocesso in Serie C
  • 1947-48 – 2° nel Girone B di Lega Sud di Serie C
  • 1948-49 – 15° nel Girone D di Serie C
  • 1949-50 – 11° nel Girone D di Serie C
  • 1950-51 – 5° nel Girone D di Serie C
  • 1951-52 – 8° nel Girone D di Serie C. Retrocesso in IV Serie
  • 1952-53 – 1° nel Girone H di IV Serie. Promosso in Serie C
  • 1953-54 – 8° in Serie C
  • 1954-55 – 3° in Serie C
  • 1955-56 – 11° in Serie C
  • 1956-57 – 14° in Serie C
  • 1957-58 – 9° in Serie C
  • 1958-59 – 1° nel Girone B di Serie C. Promosso in Serie B
  • 1959-60 – 10° in Serie B
  • 1960-61 – 10° in Serie B
  • 1961-62 – 16° in Serie B
  • 1962-63 – 12° in Serie B
  • 1963-64 – 11° in Serie B
  • 1964-65 – 8° in Serie B
  • 1965-66 – 10° in Serie B. Perde la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina
  • 1966-67 – 3° in Serie B
  • 1967-68 – 14° in Serie B
  • 1968-69 – 14° in Serie B
  • 1969-70 – 16° in Serie B
  • 1970-71 – 3° in Serie B. Promosso in Serie A
  • 1971-72 – 15° in Serie A. Retrocesso in Serie B
  • 1972-73 – 8° in Serie B
  • 1973-74 – 13° in Serie B
  • 1974-75 – 4° in Serie B dopo aver perso lo spareggio col Verona
  • 1975-76 – 2° in Serie B. Promosso in Serie A
  • 1976-77 – 15° in Serie A. Retrocesso in Serie B
  • 1977-78 – 2° in Serie B. Promosso in Serie A
  • 1978-79 – 9° in Serie A
  • 1979-80 – 14° in Serie A. Ripescato
  • 1980-81 – 8° in Serie A
  • 1981-82 – 7° in Serie A
  • 1982-83 – 16° in Serie A. Retrocesso in Serie B
  • 1983-84 – 20° in Serie B. Retrocesso in Serie C
  • 1984-85 – 1° nel Girone B di Serie C1. Promosso in Serie B
  • 1985-86 – 19° in Serie B. Retrocesso in Serie C
  • 1986-87 – 1° nel Girone B di Serie C1. Promosso in Serie B
  • 1987-88 – 5° in Serie B
  • 1988-89 – 11° in Serie B
  • 1989-90 – 20° in Serie B. Retrocesso in Serie C
  • 1990-91 – 16° nel Girone B di Serie C1 per penalizzazione inflitta dalla CAF. Retrocesso in Serie C2
  • 1991-92 – 4° nel Girone C di Serie C2
  • 1992-93 – 8° nel Girone C di Serie C2
  • 1993-94 – 4° nel Girone C di Serie C2
  • 1994-95 – 9° nel Girone C di Serie C2
  • 1995-96 – 11° nel Girone C di Serie C2
  • 1996-97 – 5° nel Girone C di Serie C2
  • 1997-98 – 6° nel Girone C di Serie C2
  • 1998-99 – 3° nel Girone C di Serie C2
  • 1999-00 – 9° nel Girone C di Serie C2
  • 2000-01 – 4° nel Girone C di Serie C2. Perde la finale playoff contro il Sora
  • 2001-02 – 6° nel Girone C di Serie C2
  • 2002-03 – 3° nel Girone C di Serie C2. Perde la finale playoff contro l'Acireale. Promosso a tavolino in Serie C1 per allargamento delle categorie superiori
  • 2003-04 – 1° nel Girone B di Serie C1. Promosso in Serie B
  • 2004-05 – 22° in Serie B sul campo. Ripescato per eccezionale concatenazione di illeciti e fallimenti di altre quattro società
  • 2005-06 – 22° in Serie B. Retrocesso in C1, il club fallisce finanziariamente.
  • 2006 - Fondazione del Catanzaro Football Club che riparte dalla Serie C2 col Lodo Petrucci
  • 2006-07 – 9° nel Girone C di Serie C2
  • 2007-08 – 10° nel Girone C di Serie C2

[modifica] Campo di Gioco

Stadio "Nicola Ceravolo" di Catanzaro, ex "Militare". Capienza: 11.033 posti.

La Curva Massimo Capraro
La Curva Massimo Capraro

Lo stadio si caratterizza per la presenza di un Pino marino nella Curva dei tifosi del Catanzaro, particolare unico tra gli stadi di tutta Italia.

[modifica] Statistiche

[modifica] Campionati nazionali disputati

In 70 stagioni sportive a partire dall'esordio a livello nazionale in Terza Serie nel 1930, compresi 14 campionati di Serie C2. Il Catanzaro non fu ufficialmente attivo fra il 1937 e il 1945.

  • 7
  • 28
  • 34
  • 1

[modifica] Piazzamenti

  • 1 Finale di Coppa Italia : 1965-66

[modifica] Finali disputate

Data Competizione Stadio Ospitante Ospite Risultato Marcatori
19/5/1966 Coppa Italia
Finale
Stadio Olimpico,
Roma
Bandiera dell'Italia Fiorentina Bandiera dell'Italia Catanzaro 2:1 dts Hamrin, Marchioro, Bertini


[modifica] Il Catanzaro in serie A

  • Campionati disputati 7
  • Punti totalizzati 164
  • Media punti 23.4
  • Punti totalizzati in casa 111
  • Punti totalizzati fuori 53
  • Partite 210
  • Vinte 38
  • Pareggiate 88
  • Perse 84
  • Goal realizzati 156
  • Media goal realizzati 0.74
  • Goal subiti 253
  • Media goal subiti 1.2
  • Vinte in casa 30
  • Pareggiate in casa 51
  • Perse in casa 24
  • Goal realizzati in casa 93
  • Media goal realizzati in casa 0.88
  • Goal subiti in casa 90
  • Media goal subiti in casa 0.86
  • Vinte fuori 8
  • Pareggiate fuori 37
  • Perse fuori 60
  • Goal realizzati fuori 63
  • Media goal realizzati in casa 0.6
  • Goal subiti fuori 163
  • Media goal subiti fuori 1.55

[modifica] Il Catanzaro in Coppa Italia

Queste le partecipazioni dei Giallorossi in Coppa Italia

  • 1935-36 Eliminato al 4° turno
  • 1936-37 Eliminato al 3° turno
  • 1958-59 Eliminato al 3° turno
  • 1959-60 Eliminato al 1° turno
  • 1960-61 Eliminato al 1° turno
  • 1961-62 Quarti di finale
  • 1962-63 Eliminato nei 2° turno
  • 1963-64 Eliminato al 2° turno
  • 1964-65 Eliminato al 1° turno
  • 1965-66 Finale
  • 1966-67 Eliminato al 1° turno
  • 1967-68 Quarti di Finale
  • 1968-69 Non passa il Girone Eliminatorio
  • 1969-70 Non passa il Girone Eliminatorio
  • 1970-71 Non passa il Girone Eliminatorio
  • 1971-72 Non passa il Girone Eliminatorio
  • 1972-73 Non passa il Girone Eliminatorio
  • 1973-74 Non passa il Girone Eliminatorio
  • 1974-75 Non passa il Girone Eliminatorio
  • 1975-76 Non passa il Girone Eliminatorio
  • 1976-77 Non passa il Girone Eliminatorio
  • 1977-78 Non passa il Girone Eliminatorio
  • 1978-79 Semifinale
  • 1979-80 Non passa il Girone Eliminatorio
  • 1980-81 Non passa il Girone Eliminatorio
  • 1981-82 Semifinale
  • 1982-83 Ottavi di Finale
  • 1983-84 Non passa il Girone Eliminatorio
  • 1984-85 Non passa il Girone Eliminatorio
  • 1985-86 Non passa il Girone Eliminatorio
  • 1986-87 Non passa il Girone Eliminatorio
  • 1987-88 Non passa il Girone Eliminatorio
  • 1988-89 Non passa il Girone Eliminatorio
  • 1989-90 Eliminato al 1° turno
  • 1990-91 Eliminato al 1° turno
  • 1991-2003 Nessuna partecipazione
  • 2004-05 Non passa il Girone Eliminatorio
  • 2005-06 Eliminato al 2° turno

[modifica] Vittorie memorabili

NOTA: In parentesi sono indicati i marcatori

Campionato di serie B 1934/1935
  • Catanzaro - Cagliari 10 - 0 (Moretti 7)
Campionato di serie C 1958/1959
  • Catanzaro - L'Aquila 7 - 0 (Fanello 4, Rambone 2, Ghersetich)
Campionato di serie C 1958/1959
  • Catanzaro - Siracusa 10 - 0 (Scroccaro, Ghersetich 3, Rambone 4, Fanello 2)
Coppa Italia 1965/66, Semifinale di ritorno
  • Juventus - Catanzaro 1 - 2 (Del Sol, Tribuzio 2)
Spareggio per la promozione in Serie A 1971
  • Catanzaro - Bari 1 - 0 (Mammì)
Campionato di Serie A 1971/72
Campionato di Serie A 1976/77
  • Catanzaro - Milan 1 - 0 (Sperotto)
Campionato di serie A 1976/77
  • Lazio - Catanzaro 0 - 1(aut.Pulici)
Campionato di serie A 1978/79
  • Catanzaro - Roma 1 - 0 (aut. Rocca)
Campionato di serie A 1978/79
Campionato di serie A 1978/79
  • Catanzaro - Lazio 3 - 1 (Palanca 2, Rossi, Wilson)
Campionato di serie A 1979/80
  • Catanzaro - Lazio 2 - 1 (Palanca 2, Zucchini)
Campionato di serie A 1981/82
  • Catanzaro - Milan 3 - 0 ( Bivi, Borghi, Mauro)
Campionato di serie A 1981/82
  • Milan - Catanzaro 0 - 1 (Bivi)
Campionato di serie A 1981/1982
  • Torino - Catanzaro 1 - 2 ( Bertoneri, Bivi, Borghi)
Coppa Italia 1981/1982, Semifinale di ritorno
  • Catanzaro - Inter 3 - 2 (Bivi, Beccalossi, Borghi, Altobelli, Cascione)
Campionato di serie C1 1984/1985
  • Catanzaro - Cosenza 4 - 1 (G.Mauro, Surro 3, Del Rosso)
Campionato di serie C1 1986/1987
  • Cosenza - Catanzaro 1 - 3 (Tavola, Mirabelli,Palanca 2)
Campionato di serie C1 1986/1987
  • Catanzaro - Cosenza 2 - 0 (Tavola, Benetti)
Coppa Italia 1987/88
  • Catanzaro - Lazio 5 - 0 (Palanca 3, Soda 2)
Campionato di serie B 1988/1989
  • Catanzaro - Cosenza 3 - 0 (Palanca 3)

[modifica] Allenatori e Presidenti

Gli allenatori giallorossi
Gli allenatori giallorossi
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I presidenti giallorossi
I presidenti giallorossi
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  • 1929 - 1937 - Enrico Talamo
  • 1937 - 1940 - Arnaldo Pugliese
  • 1944 - 1945 - Italo Paparazzo
  • 1945 - 1946 - Umberto Riccio
  • 1946 - 1947 - Giuseppe Zamboni Pesci
  • 1948 - 1950 - Gino Guarnieri
  • 1950 - 1958 - Aldo Ferrara
  • 1958 - 1979 - Nicola Ceravolo
  • 1979 - 1984 - Adriano Merlo
  • 1984 - 1995 - Giuseppe Albano
  • 1995 - 1999 - Giuseppe Soluri
  • 1999 - 2002 - Giovanni Mancuso
  • 2003 - 2006 - Claudio Parente
  • 2006 - 2008 - Giancarlo Pittelli
  • 2008 - Pasquale Bove
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[modifica] I capitani del Catanzaro

Elenco dei principali capitani nella storia del Catanzaro

Roberto Franzon (1970-1972), Adriano Banelli (1974-1976), Gianni Improta (1977-1979), Claudio Ranieri (1979-1982),Massimo Palanca (1986-1990),Giorgio Corona (2003-2006).

[modifica] I Bomber del Catanzaro

Elenco di tutti i calciatori che, vestendo la casacca giallorossa, risultarono capocannonieri del torneo.

[modifica] Curiosità

  • Durante la stagione 1980-81 , alla quinta giornata il Catanzaro fu addirittura primo in classifica in serie A, in compagnia di Inter, Fiorentina e Bologna.


  • Claudio Ranieri è il giocatore del Catanzaro ad aver disputato più partite in Serie A con la maglia giallorossa: 128 tra il 1976 e il 1982, la maggior parte da capitano.
  • Massimo Palanca è invece il calciatore che, con la maglia del Catanzaro, ha realizzato più gol in assoluto: con la casacca giallorossa in 11 anni, 331 presenze e ben 116 goal in campionato; 36 presenze e 20 gol in Coppa Italia.


  • Il Catanzaro nel 1982 rimase immortalato in un celebre film Io so che tu sai che io so, di Alberto Sordi , grazie ad una rete che Edy Bivi aveva segnato alla Roma in diretta Tv e che tanto fece arrabbiare il protagonista,tifoso romanista,interpretato dallo stesso Alberto Sordi fiancheggiato da una spumeggiante Monica Vitti.

[modifica] Gemellaggi e rivalità

I tifosi giallorossi sono gemellati con quelli della Fiorentina, mentre c'è un rapporto di amicizia e rispetto reciproco con quelli del Brescia e della Sampdoria. La rivalità più forte in assoluto è quella con i tifosi corregionali del Cosenza, nonché coi tifosi della Lazio, del Messina, del Catania, del Verona e del Napoli.

[modifica] Giocatori celebri

Sono molti i nomi che hanno fatto la storia del Catanzaro e anche del calcio italiano: tra i giocatori che hanno vestito la maglia giallorossa ricordiamo:


[modifica] Allenatori Celebri

Una lista degli allenatori che hanno maggiormente contribuito ai successi del Catanzaro


[modifica] Voci correlate

[modifica] Collegamenti esterni



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