Massimo Palanca
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Massimo Palanca | ||
Dati biografici | ||
Nome | Massimo Palanca | |
Nato | 21 agosto 1953 Loreto |
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Nazionalità | Italia | |
Dati agonistici | ||
Disciplina | Calcio | |
Ruolo | ex attaccante | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
Recanatese | ||
Club professionistici | ||
1971-1973 | Camerino | 40 (26) Dilet. |
1973-1974 | Frosinone | 28 (17) C |
1974-1981 | Catanzaro | 206 (70) C-B |
1981-1982 | Napoli | 14(1) A |
1982-1983 | Como | 18 (2) B |
1983-1984 | Napoli | 19 (1) A |
1984-1986 | Foligno | 47 (18) C2 |
1986-1990 | Catanzaro | 126 (45) C1-B |
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito |
Massimo Palanca (Loreto, 21 Agosto 1953) è un calciatore italiano. Raggiunse l'apice della sua carriera con la maglia del Catanzaro tra la metà degli anni settanta e la fine degli anni ottanta.
Alto 169 cm e dai caratteristici baffi molto folti, acquisì particolare fama per le sue marcature su calcio d'angolo, capaci di spiazzare i più bravi portieri della sua epoca.
[modifica] Carriera
Iniziò tra i professionisti in Serie C con Camerino e Frosinone. Con i gialloblù realizza 17 reti in 38 incontri.
Nella stagione 1974/75 passa al Catanzaro. Fu capocannoniere della Serie B nella stagione 1977/78 con 18 reti. Nella stagione più fortunata per la squadra calabrese (7° posto nel campionato di Serie A 1980/81), segnò 13 reti. Rimasero nella memoria di tutti, catanzaresi e non, le tre reti (di cui una direttamente dal calcio d'angolo) segnate allo Stadio Olimpico durante l'incontro Roma - Catanzaro del 4 marzo 1979, finito 3-1 per i giallorossi di Calabria.
Il gol segnato direttamente dalla bandierina non è casuale per quello che a Catanzaro viene definito "L'imperatore" dalla Curva Ovest. In carriera ne ha segnati quasi una dozzina, tutti col piede sinistro.
È stato il miglior cannoniere del Catanzaro in Serie A con 45 reti. Le sue presenze complessive in giallorosso sono 195, le reti 70. L'esordio in Serie A avviene il 3 ottobre 1976 in Catanzaro-Napoli, chiusasi sullo 0-0.
Nella stagione 1981/82 venne ceduto al Napoli dove non riuscì più a realizzare i colpi che l'avevano reso famoso. Segna un solo gol e l'anno successivo si trasferisce al Como in Serie B, dove riesce a fare solo un gol in più. Richiamato a Napoli, presunte incomprensioni con l'allenatore Rino Marchesi ed un solo gol in diciannove incontri lo fanno precipitare in Serie C2 a Foligno, 18 reti in 47 incontri tra il 1984 ed il 1986.
Tornato a Catanzaro nella stagione 1986/87 in Serie C1, trascina la squadra alla promozione con 17 reti in 29 gare. Vi restò fino al suo ritiro dal calcio nel 1990 dopo tre campionati in Serie B nei quali realizza 28 reti collezionando 97 presenze, mancando per un solo punto, nella stagione 1987/1988, una nuova promozione in serie A. Tuttora è direttore tecnico di una società calcistica marchigiana: la Futsal Fabriano. Attualmente Palanca vive a Camerino dove gestisce insieme alla moglie un negozio di abbigliamento.
[modifica] Curiosità
Fu soprannominato Piedino o Pedi i pupa (piede da donna) per via del suo piede che misurava solo 37. Le scarpe gli venivano fatte su misura da "Pantofola d'Oro", negozio che aveva avuto clienti del calibro di Charles e Sivori. Veniva spesso incitato con la cantilena "Massimé, Massimé, pari na molla, pari na molla...". Era anche detto "O Rey". Fu definito dal compianto Sandro Ciotti: "Il miglior piede sinistro d'Europa".