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Castelfiorentino - Wikipedia

Castelfiorentino

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Castelfiorentino
Panorama di Castelfiorentino
Castelfiorentino - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Toscana
Provincia: stemma Firenze
Coordinate: 43°36′39″N 10°58′12″E / 43.61083, 10.97
Altitudine: 50 m s.l.m.
Superficie: 66,56 km²
Abitanti:
17.802 31-08-2007
Densità: 267,5 ab./km²
Frazioni: Cambiano, Castelnuovo d'Elsa, Coiano, Dogana, Granaiolo, Petrazzi 
Comuni contigui: Certaldo, Empoli, Gambassi Terme, Montaione, Montespertoli, San Miniato (PI)
CAP: 50051
Pref. tel: 0571
Codice ISTAT: 048010
Codice catasto: C101 
Nome abitanti: castellani 
Santo patrono: Santa Verdiana 
Giorno festivo: 1 febbraio 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Castelfiorentino è un comune di 17.832 abitanti[1]della provincia di Firenze.

Indice

[modifica] Geografia

Castelfiorentino si trova nell'area geografica denominata Valdelsa, solcata dal fiume Elsa che, prima di attraversare il paese, passa da Poggibonsi e Certaldo e, dopo aver superato Ponte a Elsa, si riversa in Arno in prossimità di Empoli.

Il territorio è esteso prevalentemente sul fondo valle con rilievi collinari ai lati nella direzione sud-est e nord-ovest di scarsa rilevanza altimetrica (l'altitudine varia da un minimo di 36 m s.l.m. ad un massimo di 184 m s.l.m.).

I corsi d'acqua presenti nel territorio comunale sono: fiume Elsa, Rio Pesciola, Rio Pietroso e Rio Morto, Rio Lama, Rio Vallone, Rio di Grignana, Rio di Pianzino e Broccolino, Rio di Vallese, Borro delle Fate e Borro di Spranganelli.

Le caratteristiche geologiche vedono la presenza di terreni alluvioni recenti nel fondo valle, argille con sabbie e ciottolame nella zona collinare.

[modifica] Storia

Fin dal 1149 il nome di Castelfiorentino fu dato al Castelvecchio edificato sulla Via Francigena nel luogo di un insediamento di origine romana: Timignano. Il castello fortificato racchiudeva, sul colle, la pieve di S.Ippolito (l’antica S.Biagio) e con una seconda cerchia di mura, Borgo d’Elsa e Borgo Nuovo. Cinque erano le porte (Porta Fiorentina, Porta Pisana, Porta al Vento, Porta Senese, Porta di Borgo) e due sole strade si incrociavano sull'unica piazza (oggi piazza del Popolo). Feudo dei Cadolingi e poi dei Conti Alberti, acquisito progressivamente dal Vescovo di Firenze nel XII secolo, subì le vicende dei conflitti fra Chiesa ed Impero, guelfi e ghibellini e tra Siena e la stessa Firenze (di cui era un’avamposto importante, e quindi ottenne la sede del podestà, il privilegio del giglio rosso sul gonfalone bianco e l'integrazione ufficiale del nome Castelfiorentino).

Qui nel 1260, dopo la battaglia di Montaperti, si firmò la pace tra le due città rivali. Ma fu ancora teatro, nei secoli, di battaglie e scorrerie militari, fin quando, nel 1521, subì un duro assedio e fu devastato dalle truppe imperiali. Venne poi riconquistato da Francesco Ferrucci. Con la peste e la morte del Ferrucci, Firenze dovette arrendersi alle truppe di Carlo V ed accettare il ritorno dei Medici e con essa anche Castelfiroentino. La Valdelsa rimase in una stato di profonda desolazione per via degli eventi bellici, tanto è che il governo di Firenze sollevò da ogni spesa quelle popolazioni. Per risparmiare furono anche fuse le due podesterie di Castelfiorentino e Barbialla (oggi parte di Montaione). Venuta meno la sua importanza strategica, anche quella amministrativa risultava limitata, per la dipendenza dal vicariato di Certaldo. Ma nel Settecento, con il Granducato di Lorena, progredì nuovamente e fu Cancelleria e Podesteria, con guardia civica e ampia giurisdizione anche su Certaldo e Montaione.

Accettò l’annessione al Regno d'Italia e divenne nel 1868 capoluogo di mandamento Fu uno dei primi comuni italiani a darsi nel 1902 un’amministrazione guidata dal Partito Socialista. Dal dopoguerra ad oggi è sempre stato governato da sindaci aderenti al partito comunista prima e al PDS/DS poi

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti

[modifica] Monumenti

Partendo dalla grande e alberata Piazza Gramsci, si incontra il Teatro del Popolo, costruito nel XIX secolo. Attraversando le vie del centro si raggiunge Piazza Cavour, dalla quale inizia via Palestro, dove sorge il Palazzo dell'Arciconfraternita della Misericordia, costruito negli anni '30. Proseguendo lungo la via, sulla destra svetta la massiccia mole della Chiesa di San Francesco (XIII sec.). Dietro San Francesco, in fondo ad un vasto prato alberato, si staglia il Santuario di Santa Verdiana, ristrutturato all'inizio del '700.

Tornando nelle vie del centro e percorrendo via Garibaldi e la ripida costa (via Ferrucci), si può notare l'unica porta rimasta delle antiche mura. Sulla destra, in via Lungo le Mura, sono visibili resti di abitazioni medievali.

Continuando invece a salire la costa si arriva in Piazza del Popolo, dove sulla sinistra si può osservare il Palazzo del Comune, ricostruito dopo un incendio del 1544 e restaurato nel 1867.

Di fronte al Comune si trova la Collegiata dei Santi Lorenzo e Leonardo, che risale ai secoli XIII-XIV.

Percorrendo la strada a sinistra della chiesa (Via Sant'Ippolito) e salendo la scalinata che si trova di fronte, si giunge alla sommità di un poggio, dove sorge la Pieve dei Santi Ippolito e Biagio, edificata nel 1195 in cotto e con motivi in ceramica sulla facciata; nelle vicinanze si trovano anche i resti della prima cerchia di mura con due torri.

Per approfondire, vedi le voci Tabernacolo della Madonna della Tosse e Tabernacolo della Visitazione.

Tornando in Piazza del Popolo, all'angolo del Palazzo Comunale sbocca la medievale via Tilli. Al n. 41 si trova la Biblioteca Comunale Vallesiana e si può visitare la Raccolta Comunale d'Arte, che raccoglie gli affreschi e le sinopie di Benozzo Gozzoli dipinti tra il 1484 e il 1490 (vedi: Tabernacolo della Visitazione e Tabernacolo della Madonna della Tosse)

L’ Oratorio dei Santi Lorenzo e Barbara , a Castelfiorentino, è un edificio trecentesco, che conserva una pala d'altare e un ciclo di affreschi di Paolo Schiavo .

[modifica] Chiese

Sorto all'inizio del XVIII secolo, è uno degli esempi più felici di armonica integrazione delle arti. Mostra una facciata barocca disegnata da Bernardo Fallani (1771), adorna di statue di Ignazio Miert (1810) e preceduta da un portico ( 1778 ).

L'origine del "luogo" francescano di Castelfiorentino è collegata alla tradizione di una presenza di San Francesco in Valdelsa nel 1217; ma il primo documento che ricorda il convento è del 1278.

Ereditò i diritti e la titolazione dall'originaria pieve di Sant'Ippolito d'Elsa, posta a circa due chilometri dall'abitato e denominata "Pieve Vecchia" già nel 1240

La facciata romanica è modellata sul prototipo della Pieve di San Giovanni Evangelista a Monterappoli, nel comune di Empoli. L'interno, completamente rimaneggiato nel Settecento e nell'Ottocento, custodisce una serie di otto ovali con Storie di Santa Verdiana di Giovan Camillo Sagrestani.

[modifica] Ville

  • Villa Cabbiana nel viale Di Vittorio
  • Villa di Cabbiavoli in località Cabbiavoli
  • Villa di Cambiano in località Cambiano Alta
  • Villa di Coiano in località Castelnuovo d'Elsa
  • Villa Gelli in località San Pietro a Pisagnoli
  • Villa Isabella in località San Pietro a Pisagnoli
  • Villa Il Leccio in località San Pietro a Pisagnoli
  • Villa di Meleto in località Castelnuovo d'Elsa
  • Villa di Melliciano in località Castelnuovo d'Elsa
  • Villa di Oliveto in via di Oliveto
  • Villa di Pallerino in località Cambiano
  • Villa Pucci o di Granaiolo in località Granaiolo

[modifica] I dintorni di Castelfiorentino

La facciata interna del Castello di Oliveto
La facciata interna del Castello di Oliveto

Dalla centrale Piazza Cavour, attraversando il ponte sul fiume Elsa e voltando a destra, si imbocca via Sanminiatese, che porta fuori dal paese. Dopo aver superato Dogana, piccola frazione che nell'antichità era il confine comunale, si arriva in località Madonna della Tosse, dove si trova il tabernacolo affrescato da Benozzo Gozzoli e dai suoi allievi nel 1484 (oggi gli affreschi sono custoditi e visitabili presso la Raccolta Comunale d' Arte, in via Tilli).

Prendendo la strada a sinistra si sale a Castelnuovo d'Elsa, piccolo centro in posizione dominante sulla valle e con resti di mura e costruzioni medievali. Nei dintorni di questo borgo, a circa 3 Km in direzione sud-ovest, c'è la Pieve di Coiano, tipico esempio di romanico toscano.

Riprendendo la strada per Castelfiorentino, si trova l'indicazione per la Villa di Meleto. Dopo la Villa, riattraversando il fiume Elsa, si incontra la Villa di Granaiolo, costruita nei primi del '400 sulle rovine di un'antica fortificazione.

Proseguendo verso Castelfiorentino si attraversa la frazione di Cambiano, dove ci sono una bella villa quattrocentesca e la Chiesa di San Prospero, di cui si hanno notizie fin dal lontano 863.

Da Castelfiorentino, seguendo le indicazioni per Renai, si percorrono alcuni tornanti finché su una ripida salita si trova la Pieve Vecchia, primo nucleo abitato di Castelfiorentino, dalla quale si gode un bellissimo panorama del paese. Proseguendo sulla stessa strada si incrociano la Fattoria e la Villa di Cabbiavoli. A poca distanza si trova anche la Villa di Montorsoli con un bel parco intorno. Continuando per la strada bianca si scende nel Piangrande, da dove si scorge il Castello di Oliveto, di grande interesse storico ed artistico. Nel territorio comunale si trova anche la Villa Pucci.

[modifica] Musei

[modifica] Economia

Tra le risorse economiche del passato va ricordata una fiorente attività agricola (in particolare rinomati erano la frutta, le carni e i latticini) che si giovava, per il commercio, di un'ottima rete viaria e della conseguente facilità di trasporto dei propri prodotti sui mercati di Empoli, Poggibonsi e San Miniato.

Nel Settecento e nell'Ottocento vi si producevano pannilani e nel territorio vi erano cave di pietra da gesso; nei primi decenni del nostro secolo erano stati impiantati uno zuccherificio a Granaiolo e una fabbrica di insetticidi. Attualmente, pur non avendo abbandonato del tutto la propria fisionomia di centro agricolo (produzione di vino, cereali, barbabietole, tabacco, olio, allevamento di bestiame ovino ecc.), tra le proprie risorse economiche Castelfiorentino può contare su varie medie e piccole industrie, soprattutto nel campo dell'abbigliamento, del mobilio, dei materiali da costruzione, delle calzature e nel settore metalmeccanico.

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Laura Cantini (centrosinistra) dal 15/06/2004
Centralino del comune: 0571 6861
Email del comune: info@comune.castelfiorentino.fi.it

[modifica] Note

  1. ^ Bilancio demografico anno 2007, dati ISTAT

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